Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
Un altro articolo in cui metto insieme opinioni brevi, in questo caso neanche poi tanto, su cose che ho visto/letto/giocato e a cui non mi andava di dedicare articoli più lunghi e dettagliati. Di solito cerco di mettere insieme i prodotti per argomenti o similitudini varie, ma stavolta avevo lì questi due commenti che mi avanzavano e che non hanno praticamente nulla in comune se non l'essere degli action/adventure in terza persona. Beccateveli comunque.
A plague's tale: innocence.
La cosa che colpisce immediatamente di questo gioco e l'interessante ambientazione: siamo infatti nel 1300, nel momento in cui L'Europa è stata colpita dalla piaga della peste nera. Se andiamo a vedere i dati storici quell'epidemia si portò via un terzo degli abitanti dell'Europa, un evento che ha cambiato la storia, provocando oltre a una crisi umanitaria anche una crisi economica senza precedenti. A plague's tale: innocence ci porta nel pieno di quel terribile periodo, facendosi respirare l'atmosfera di paura e di sospetto serpeggiante tra la gente.
Dal punto di vista del gameplay, il gioco presenta delle sezioni stealth nelle quali dobbiamo attraversare zone infestate di soldati senza farci vedere, alternate a delle sezioni con degli enigmi ambientali, basate tutti sulla luce che è l'unico modo di tenere lontane le orde di migliaia di ratti che infestano questa regione della Francia.
Ratti, ratti ovunque: questa è la principale caratteristica del gioco, ratti a milioni che ci divoreranno in un attimo non appena usciremo dal raggio di una fonte di luce.