mercoledì 26 aprile 2023

La guerra di Zakalwe, di Iain M. Banks

La guerra di Zakalwe Iain M. Banks recensione
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Trovate qui gli articoli relativi al primo e al secondo volume del ciclo della Cultura, scritto da Iain M. Banks, ciclo del quale La guerra di Zakalwe del 1990 è il terzo volume.

Ho già detto nell'articolo su Tenet che non mi piacciono le storie di spionaggio, tranne quando sono delle robe fracassone come i Mission Impossibile o molti 007. E i romanzi del Ciclo della Cultura si possono tranquillamente far rientrare tra le storie di spionaggio, con questi agenti più o meno segreti di diverse fazioni (della Cultura o sue avversarie, di solito) che vanno in giro a compiere azioni più o meno segrete per interferire nella politica di questo o di quell'altro governo. 
Solo che in questo caso è tutto ambientato in un futuro lontano dove l'uomo è in possesso della classica "tecnologia così avanzata da sembrare magia", il che sarebbe già sufficiente per convincermi, inoltre è tutto talmente fracassone che Tom Cruise se lo può solo sognare!

Sì, la Cultura è una bella manica di rompiballe: guidata dalle potentissime Menti, intelligenze artificiali con capacità immani solitamente attestate in enormi astronavi, questa avanzatissima civiltà è diffusa in buona parte della galassia. Umani e alieni che ne fanno parte si lasciano volentieri guidare dalle Menti, le quali applicano una politica di intervento indiretto nei confronti delle altre civiltà, con lo scopo di influenzarne i futuri sviluppi. Intendiamoci, le Menti sono "buone", gli interventi sono mirati a evitare guerre o a far evolvere la società in modo che non diventi una minaccia per la pace galattica, certo che comunque questa loro ingerenza non può che dar fastidio. Anche perché spesso decidono delle sorti di guerre e scontri vari su pianeti arretrati, sacrificando senza pensarci troppo le vite di alcuni per il benessere futuro.

martedì 18 aprile 2023

Super Mario Bros - Il film

Super Mario Bros - Il film rcensione
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Super Mario Bros - Il film riesce in tutto quello che si prefigge, se scendiamo a patti col fatto che non si prefigge di certo di essere un capolavoro. In tutto il film non c'è praticamente altro che citazioni una dietro l'altra, riproposizioni in salsa cinematografica di quello che si è visto nei giochi, con la stessa grafica dei giochi, o almeno dei filmati degli ultimi giochi di Mario. Praticamente una riproposizione uno a uno di un videogioco però fatto a film, un film che non inventa niente ma ripropone identico. Nella scena dove Peach insegna a Mario a saltare e a usare i potenziamenti ho rivisto alla perfezione me stesso quando cerco di giocare a un platform classico di Super Mario: muoio ogni due passi.

Impossibile un confronto con il film del 1993, completamente diverso. Ma è interessante porre l'attenzione sul concetto: laddove il film con Bob Hoskins e John Leguizamo (che di italiano non avevano nemmeno un'unghia, alla faccia del politicamente corretto - Luigi non aveva nemmeno i baffi!) cercava di adattare, prendendo elementi del videogioco e ricavandone una trama adatta al cinema (lasciamo perdere la qualità del risultato), questo nuovo film rifiuta qualsiasi idea di adattamento e ti ripropone il videogioco al cinema così com'è. Stranamente, funziona.

martedì 11 aprile 2023

Opinioni in pillole, film di fantascienza: Godzilla vs Kong, Free Guy, Kill switch - La guerra dei mondi

 Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Raccolgo in un unico articolo i commenti che ho scritto per alcuni film che ho visto, commenti troppo corti per diventare post a sé stanti e che non avevo voglia di approfondire. In questo caso, sono tutti e tre film con elementi fantascientifici, anche se forse Godzilla rientrerebbe più nel "fantastico".
Essendo che a volte questi commenti rimangono ad aleggiare tra le bozze del blog a lungo, potrebbe essere passato davvero parecchio tempo da quando ho visto questi film al momento della pubblicazione.


Godzilla vs Kong

Godzilla vs Kong recensione


Rispetto ai film precedenti questo ha un grande pregio: non perde troppo tempo a mostrarci le miserie di questi piccoli, inutili umani per concentrarsi sul wrestling tra mostri. Sì! Evviva!

Anche i personaggi, comunque, funzionano decisamente meglio che negli altri film della saga, forse proprio perché non parlano troppo. In particolare mi è piaciuto il personaggio di Nathan, interpretato da uno dei mille fratelli Skarsgård, che non è né un eroe né un codardo, ma uno che si arrabatta come può adattandosi alla situazione.

Godzilla vs Kong recensione

Quello che ci interessa comunque sono i mostri che se le danno, e qui se le danno in quantità. C'è anche una parte ambientata nella "Terra Cava" con altri mostri che se le danno.
Bello lo scontro tra Godzilla e Kong sulle navi, con Kong che salta da una nave all'altra. Bello proprio per quello, perché è uno scontro con un particolare "handicap" che gli autori hanno saputo sfruttare.
Meno interessanti sia i combattimenti nella Terra Cava che quelli cittadini, anche quello con tutti i palazzi illuminati da luci al neon (nella realtà non ne hanno così tanti, almeno a giudicare dalle foto).
Il problema è lo stesso di cui abbiamo parlato nell'articolo sul secondo film di Godzilla, anche se qui è meno accentuato: manca la sensazione di "enormità" delle bestie, questi palazzi sembrano di cartapesta né più e né meno di quelli dei primissimi film giapponesi su Godzilla. Sono lì, fermi, disabitati. Nell'odiatissimo, primo Godzilla americano di Emmerich la sensazione di "distruzione" era ben più verosimile e appagante, nonostante il mostro fosse molto più piccolo. E, mentre il film su Godzilla precedente aveva comunque un paio di scene dedicate a Rodan dove si vedeva una bella devastazione, qui queste mancano, anche quella delle navi sembra troppo "finta". 

Bel film di botte, comunque, anche se il mio preferito di questo "monsterverse" rimane King Kong.

martedì 4 aprile 2023

Quetzalcoatl, di Rocca e Mitton

Quetzalcoatl, di Rocca e Mitton, recensione
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Le civiltà azteca, Maya, tolteca e in generale le civiltà del centroamerica precolombiano mi hanno sempre affascinato, al punto che io stesso le ho utilizzate all'interno della mia saga ucronico-fantascientifica Ucrònia. Due dei racconti sono ambientati nell'impero di Teotihuacan, e un Maya è uno dei personaggi principali della saga... ma non volevo parlare di questo, anche se è il mio argomento di conversazione preferito.

Proprio perché ho scritto dei Maya, spesso cerco materiale su di loro, peccato che se ne trovi poco. Non parlo tanto di saggi storici (che comunque sono spesso poco soddisfacenti perché molte cose di quei popoli semplicemente non si sanno), il mio cruccio è che ci siano poche storie ambientate in quel luogo e in quel tempo, e quelle poche hanno sempre di mezzo i conquistadores. Mi piacerebbe leggere qualcosa di ambientato "prima" dell'arrivo dei bianchi (e vale la stessa cosa anche per gli indiani nordamericani). A oggi, non mi viene in mente niente a parte Apocalypto di Mel Gibson. 
Questo Quetzalcoatl, scritto da Simon Rocca e disegnato da Jean-Yves Mitton, non è diverso, ma almeno è in gran parte ambientato tra gli aztechi senza l'intervento dei conquistadores, che puntualmente arrivano.

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