Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
Un altro articolo in cui metto insieme opinioni più o meno brevi, su cose che ho visto/letto/giocato e a cui per un motivo o per l'altro non mi andava di dedicare articoli più lunghi e dettagliati.
Di solito cerco di mettere insieme le opinioni in modo che ci sia almeno un "tema". Stavolta semplicemente butto lì la mia su due film abbastanza recenti, proprio perché se faccio passare troppo tempo poi qualsiasi discussione al riguardo muore (anche perché non è che si meritino di essere discussi a lungo).
Deadpool & Wolverine (2024)
Deadpool & Wolverine è in pratica lo Scary Movie della Marvel.
Non so se sia l'ingresso nella Disney o semplicemente una mancanza di idee, ma il punto è che questo invece di essere un film con dignità di film è una continua corsa alla citazione e al cameo in cui ogni tanto fa capolino un tentativo abbozzato di trama, ma timidamente, senza farsi notare troppo, altrimenti gli spettatori si distraggono dalle stupidaggini. Una quantità di rimandi, parodie e prese in giro di tutto l'universo cinematografico Marvel, indietro agli albori fino addirittura a Blade, degna appunto di quei film nati apposta per sbeffeggiarne altri, solitamente prendendo di mira un intero genere. Da Scary Movie a Hot Shots a L'aereo più pazzo del mondo (stiamo andando MOLTO più indietro di Blade!) e chi più ne ha più ne metta. Si vede che i produttori del MCU pensano di fare ormai genere a sé.
Ed effettivamente è abbastanza divertente, tutte queste trovate mattacchione una dietro l'altra fanno ridere, anche se avrei tagliato almeno metà degli accoltellamenti tra i due personaggi del titolo. Quanto vanno avanti a infilzarsi l'un l'altro? E quante volte qualcuno viene infilzato alle palle? Dopo la prima volta smette di essere divertente.
Però non te lo vendono come parodia, te lo vendono come film. Come seguito di due dei film su personaggi Marvel di maggior successo, oltretutto. Ma quei film non facevano parte dell'MCU, quindi via tutto, quasi nessuna continuità con Deadpool e Deadpool 2, continuità che invece ha con Loki, serie noiosa come una messa di quaresima ma per qualche motivo scelta per essere il perno su cui innestare buona parte del MCU post-Endgame. Quindi per vedere il terzo film di una trilogia invece dei primi due quella che dovreste guardarvi è una serie TV insopportabile appartenente oltretutto a un franchise differente. Ottima scelta di marketing, complimentoni. Ma sono sicuro che ai Marvel fanboy vada bene così, anzi, avranno addirittura apprezzato.
Quindi Deadpool & Wolverine non è del tutto una parodia, configurandosi come seguito, ma non può nemmeno essere definito un "film". Abbiamo dunque un ibrido né carne né pesce, che non riesce a distinguersi né dall'una né dall'altra parte.
Comunque ho riso parecchio, quindi se avete visto tutti o almeno buona parte dei film Marvel, anche quelli pre-MCU, guardatelo pure che quattro risate ve le fate, sempre che non dobbiate pagare un biglietto, in quel caso ridono solo alla Disney. Certo però che, mentre i primi due Deadpool erano film che asfaltavano la maggior parte delle pellicole Marvel, questo decisamente no, no no no, proprio no, no. No, no. No. E non parliamo nemmeno degli altri film/parodia che ho citato all'inizio del commento, che è meglio.
Star Trek: Section 31 (2025)
Ho sentito solo parlare male di questo film, ma io non l'ho trovato così terribile.
Il personaggio dell'imperatrice Philippa Georgiou è una delle poche cose che si possono salvare di Discovery, in buona parte grazie all'attrice che la interpreta, Michelle Yeoh, portatrice sana di carrettate di carisma. Forse non molto credibile nelle scene di lotta avendo superato i 60 (comunque è di sicuro molto più in forma di me quando avrò la sua età), e che i suoi oppositori si trattengano si vede molto bene anche per via di una regia dei combattimenti a dir poco migliorabile, ma riesce comunque difficile immaginare un'attrice più adatta per questo ruolo.
Uno spin-off su di lei era immaginabile, idea che francamente non mi è dispiaciuta fin dall'inizio, e trova la sua perfetta collocazione in un film televisivo, perché difficilmente avrebbe potuto avere successo al cinema. E ringraziate che siamo riusciti ad evitare l'ennesima serie tv piena di fuffa, che era nei piani iniziali per questo Section 31, qui tutto procede spedito senza troppe perdite di tempo.
Ecco, anche il ritmo e il tono del racconto sono tra le cose che hanno fatto storcere il naso a molti fan di Star Trek. E non hanno tutti i torti, che il franchise di Star Trek si stia starwarsizzando (e anche per oggi una parola al vocabolario l'abbiamo aggiunta) è sotto gli occhi di tutti da un bel po'. La serie Strange New Worlds è l'unico tentativo, riuscito solo in parte, di tornare allo stile delle vecchie serie, e Lower Decks è un caso a parte. Ma quando è iniziato lo starwarsizzanesimo (chissà in quanti modi riuscirò a coniugare questa parola prima della fine del post)? Date la colpa a J.J. Abrams?
Beh, se dai la colpa a J.J. è difficile che sbagli, ma secondo me una svolta più "action" si poteva intuire anche in alcuni dei film precedenti, come La Nemesi o Rotta verso l'ignoto, seppur in misura molto minore. Se poi leggete i libri, in quelli scritti da William Shatner o nella saga New Frontier troverete molta più azione di quanta avreste potuto chiederne.
Quello che abbiamo per le mani è quindi un film di fantascienza d'azione che strizza l'occhio sia ai nuovi Star Wars sia ai Guardiani della galassia, insomma va bene tutto basta che non sia Star Trek.
Però lì subentra anche il modo in cui lo spettatore si approccia a questo mondo. Per me, Star Trek non è, solo, uno stile e delle tematiche. E' anche un'ambientazione maledettamente vasta, nella quale possono trovare posto molti tipi diversi di storie, non solo quelle nello stile classico.
Vorrei vedere altre storie con tematiche filosofiche, sociologiche o un mucchio di altri -iche come ci siamo abituati da TNG in avanti? Certo. Vorrei vedere l'esplorazione avventurosa dello spazio ignoto come in TOS? Minchia sì.
Ma, in mancanza, un po' di risse spaziali mi possono anche stare bene, posso guardare un film sapendo quello che mi aspetta e godendomelo senza pregiudizi.
Section 31 non è niente di più che un film televisivo con un'ottima Michelle Yeoh, che riesce nell'intento di intrattenere, nonché di mantenere viva l'attenzione su un franchise che, ricordiamolo, non è mai stato così vitale come negli ultimi anni. Sì, sopperire alla qualità con la quantità non è per forza una buona idea, ma meglio che niente, no?
Il Moro
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