Sedetevi con noi e facciamo quattro chiacchiere. No, la birra non ve la paghiamo.
- Home Page
- About
- I miei ebook
- Qui l'elenco completo
- 2 Minuti a Mezzanotte
- Escape from first wonder
- Qui vincere non conta
- Gladiator Kibernetes
- Avatar
- Una storia di masche
- Gli occhi del mostro
- L"occhio del tempo
- Il suo sguardo
- Everglades
- Attento Trinità... arrivano i vampiri!
- Nuovi incubi - i migliori racconti weird
- Il diario dell'amnesia
- Strane Visioni - Il meglio dei racconti del premio Hypnos
- Tex - Zagor: La valle nascosta
- La lega dei santi
- Chaveyo
- Supermike: Una notte a New York
- Supermike contro Il Tessitore, una storia a bivi
- Upyr, un'avventura testuale
- Zagor: Un suono di tamburi
- Recensioni
- Serial Blogger
- Tutti i post su Batman
- Tutti i post su Superman
- Tutti i post su Zagor
- Tutti i post su Alita-L'angelo della battaglia
- Tutti i post sull'Eternauta
- Tutti i post su Robocop
- Tutti i post su Ercole
- Tutti i post su Hugh Glass
- Tutti i post su Eternal Champions
- Tutti i post su FInal Fight
- Tutti i post su Golden Axe
- Tutti i videogiochi di...
- Tutti i post sui MOTU
- Tutte le classifiche
- Scienza e fantascienza
- Concorsi letterari
- Varie robe su di me
- Categorie
martedì 31 marzo 2015
999: 9 hours, 9 persons, 9 doors - recensione
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
Questo non è un vero e proprio gioco, bensì una "visual novel", in pratica una specie di romanzo interattivo raccontato con l'ausilio di immagini per lo più fisse o in semianimazione. L'interattività si limita ad alcune scelte che modificano lo svolgimento della trama e alla ricerca di indizi in alcuni ambienti, in stile avventura grafica.
Questo tipo di giochi, molto diffuso in Giappone, è da noi praticamente sconosciuto, al punto che questa è l'unica visual novel che io abbia mai visto.
Ovvio che la caratteristica principale, quasi l'unica, di una visual novel è la trama. In questo caso abbiamo una trama da thriller-horror, un po' Saw e un po' Dieci piccoli indiani. Nove persone vengono rapite da un misterioso uomo mascherato e portate su una nave che sta affondando lentamente. La nave è piena di enigmi e trabocchetti, e i nove devono trovare il modo di uscirne.
venerdì 27 marzo 2015
The raid 2 - Berandal, recensione
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
Serbuan Maut 2: Berandal (irruzione mortale: teppisti), distribuito all'estero come The raid 2: Retaliation (rappresaglia), del 2014, è ovviamente il seguito di The raid: redemption, di cui avevamo parlato qui.
Il primo The Raid era un film di botte. Niente di più, niente di meno. Ma si rivelava essere il nuovo termine di paragone per tutti i film "di menare" da allora in avanti. Mai si erano viste botte così crude e violente, cento minuti di manate adrenaliniche senza altra pretesa che intrattenere lo spettatore e mandare in ospedale un po' di stuntmen sottopagati.
Oltre ad essere l'unico film indonesiano di cui abbia mai sentito parlare.
In questo sequel il protagonista, il poliziotto Rama, viene incaricato di infiltrarsi all'interno di una banda mafiosa che ha il controllo di buona parte della città. Per farlo si farà arrestare per diventare amico del figlio del capo della banda, e in seguito verrà coinvolto nella lotta tra la banda in cui è infiltrato e un'altra organizzazione mafiosa, di origine giapponese, che gli contende il territorio. Ma i dissidi sono anche interni, e il figlio del capobanda mal digerisce l'arrendevolezza del padre...
Serbuan Maut 2: Berandal (irruzione mortale: teppisti), distribuito all'estero come The raid 2: Retaliation (rappresaglia), del 2014, è ovviamente il seguito di The raid: redemption, di cui avevamo parlato qui.
Il primo The Raid era un film di botte. Niente di più, niente di meno. Ma si rivelava essere il nuovo termine di paragone per tutti i film "di menare" da allora in avanti. Mai si erano viste botte così crude e violente, cento minuti di manate adrenaliniche senza altra pretesa che intrattenere lo spettatore e mandare in ospedale un po' di stuntmen sottopagati.
Oltre ad essere l'unico film indonesiano di cui abbia mai sentito parlare.
In questo sequel il protagonista, il poliziotto Rama, viene incaricato di infiltrarsi all'interno di una banda mafiosa che ha il controllo di buona parte della città. Per farlo si farà arrestare per diventare amico del figlio del capo della banda, e in seguito verrà coinvolto nella lotta tra la banda in cui è infiltrato e un'altra organizzazione mafiosa, di origine giapponese, che gli contende il territorio. Ma i dissidi sono anche interni, e il figlio del capobanda mal digerisce l'arrendevolezza del padre...
martedì 24 marzo 2015
Eden: It's an endless world! - recensione
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
Eden: It's an endless world! è un manga pubblicato dal 1998 al 2008, scritto e disegnato da Hiroki Endo nonché la sua opera principale.
In un futuro prossimo un pericoloso virus dagli effetti molto scenografici (trasforma la pelle in cristallo) stermina una bella fetta della popolazione mondiale. In realtà la percentuale dei decessi è del 15 per cento della popolazione, non abbastanza da creare uno scenario post-apocalittico, ma sufficiente per dare il via a un periodo di disordini durante il quale nasce Propater, un'organizzazione apolitica molto potente con metodi vicini al terrorismo, che controlla direttamente diverse aree del pianeta.
Dopo un'introduzione in cui seguiremo le vicende prima di Cris, membro di un'equipe che ricerca una cura per il virus e affiliato a Propater, poi di suo figlio Enoa, divenuto, dopo che il virus ha cessato di essere una minaccia, uno dei più potenti boss della droga del sudamerica, entrerà finalmente in scena il vero protagonista, Elia Ballade, quindici anni, figlio di Enoa.
La vita di Enoa è un casino: prima in fuga dai nemici del padre, poi allo sbando con un gruppo di mercenari e in seguito messo in mezzo a complicate vicende in cui sono coinvolti diversi gruppi mafiosi, Propater, politici corrotti e quant'altro.
Eden: It's an endless world! è un manga pubblicato dal 1998 al 2008, scritto e disegnato da Hiroki Endo nonché la sua opera principale.
In un futuro prossimo un pericoloso virus dagli effetti molto scenografici (trasforma la pelle in cristallo) stermina una bella fetta della popolazione mondiale. In realtà la percentuale dei decessi è del 15 per cento della popolazione, non abbastanza da creare uno scenario post-apocalittico, ma sufficiente per dare il via a un periodo di disordini durante il quale nasce Propater, un'organizzazione apolitica molto potente con metodi vicini al terrorismo, che controlla direttamente diverse aree del pianeta.
Dopo un'introduzione in cui seguiremo le vicende prima di Cris, membro di un'equipe che ricerca una cura per il virus e affiliato a Propater, poi di suo figlio Enoa, divenuto, dopo che il virus ha cessato di essere una minaccia, uno dei più potenti boss della droga del sudamerica, entrerà finalmente in scena il vero protagonista, Elia Ballade, quindici anni, figlio di Enoa.
La vita di Enoa è un casino: prima in fuga dai nemici del padre, poi allo sbando con un gruppo di mercenari e in seguito messo in mezzo a complicate vicende in cui sono coinvolti diversi gruppi mafiosi, Propater, politici corrotti e quant'altro.
venerdì 20 marzo 2015
Ottimizzare le prestazioni di uno smartphone android di fascia bassa
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
Esuliamo per una volta dai soliti argomenti del blog per parlare di roba da geek, un po' di esperienza personale che magari può essere utile.
Sì, perché il fatto è che io ho uno smartphone Android della Huawei preso con i punti della Vodafone, che ha una velocità di computazione pari a quella di un carro di buoi.
Preferendo però spendere i miei soldi per altre cose, tipo la sopravvivenza, piuttosto di comprarne un altro ho preferito sbattermi a trovare una configurazione che mi desse un'usabilità decente.
Parliamo un po' di quello che possiamo trarre dalla mia esperienza.
Esuliamo per una volta dai soliti argomenti del blog per parlare di roba da geek, un po' di esperienza personale che magari può essere utile.
Sì, perché il fatto è che io ho uno smartphone Android della Huawei preso con i punti della Vodafone, che ha una velocità di computazione pari a quella di un carro di buoi.
Preferendo però spendere i miei soldi per altre cose, tipo la sopravvivenza, piuttosto di comprarne un altro ho preferito sbattermi a trovare una configurazione che mi desse un'usabilità decente.
Parliamo un po' di quello che possiamo trarre dalla mia esperienza.
martedì 17 marzo 2015
Spider-man: Il Regno, recensione
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
Spider-Man: Il regno è una miniserie di 4 numeri, pubblicata in Italia in volume in un 100% Marvel e all'interno della collana Supereroi - Le grandi saghe.
Si tratta di una storia fuori continuity ambientata in un futuro cupo, con un Peter Parker che ha ormai da tempo dismesso i panni dell'eroe. Stanco, triste, disilluso, persino con qualche problema mentale: il personaggio è molto lontano da quello a cui siamo abituati.
In questa New York del futuro sono assenti eroi e criminali mascherati e i crimini sono quasi azzerati, grazie all'efficenza della milizia privata del sindaco: The Reign, appunto. Ma la sicurezza ha un prezzo, e i poteri in mano a questa milizia e al sindaco stesso sono quasi assoluti. New York è diventata un regime totalitario (non si sa niente del resto del mondo) e un anziano J.J.Jameson cerca di far tornare al vecchio Peter la voglia di combattere...
Spider-Man: Il regno è una miniserie di 4 numeri, pubblicata in Italia in volume in un 100% Marvel e all'interno della collana Supereroi - Le grandi saghe.
Si tratta di una storia fuori continuity ambientata in un futuro cupo, con un Peter Parker che ha ormai da tempo dismesso i panni dell'eroe. Stanco, triste, disilluso, persino con qualche problema mentale: il personaggio è molto lontano da quello a cui siamo abituati.
In questa New York del futuro sono assenti eroi e criminali mascherati e i crimini sono quasi azzerati, grazie all'efficenza della milizia privata del sindaco: The Reign, appunto. Ma la sicurezza ha un prezzo, e i poteri in mano a questa milizia e al sindaco stesso sono quasi assoluti. New York è diventata un regime totalitario (non si sa niente del resto del mondo) e un anziano J.J.Jameson cerca di far tornare al vecchio Peter la voglia di combattere...
Etichette:
fantascienza,
fumetti,
Marvel,
recensioni,
supereroi
venerdì 13 marzo 2015
Il tempio di Premaliuk (La saga di Zabla Tun Vol. 1), di Francesco La Manno - recensione
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
Francesco La Manno è un noto esperto di sword and sorcery, difatti collabora con la rivista online TrueFantasy nella rubrica relativa e ha pubblicato un breve saggio sul genere che potete trovare sul suo blog.
Il tempio di Premaliuk è il suo primo ebook autoprodotto, del quale vi copincollo qui sotto la trama:
Trama: Oyun, Grande Khan dei Nergui, ha unito per la prima volta tutte le tribù nomadi, diventando il Signore incontrastato delle steppe e uno dei sovrani più potenti di Mablia. Ora, dopo aver conquistato la città safida di Rajab Abluk, ha rivolto il suo sguardo verso il Regno Damani e brama di conquistare le sue ricchezze. Tuttavia ad attenderlo vi è Anurati, la procace e crudele sovrana di quei territori, che, oltre a un temibile esercito, può vantare tra le sue fila alcune creature mostruose dotate di oscuri poteri soprannaturali.
Ma questi non sono gli unici attori a prendere parte al conflitto, perché, in realtà, i signori dei mondi superni guidano come burattini gli umani e gli esseri che camminano su Mablia.
Francesco La Manno è un noto esperto di sword and sorcery, difatti collabora con la rivista online TrueFantasy nella rubrica relativa e ha pubblicato un breve saggio sul genere che potete trovare sul suo blog.
Il tempio di Premaliuk è il suo primo ebook autoprodotto, del quale vi copincollo qui sotto la trama:
Trama: Oyun, Grande Khan dei Nergui, ha unito per la prima volta tutte le tribù nomadi, diventando il Signore incontrastato delle steppe e uno dei sovrani più potenti di Mablia. Ora, dopo aver conquistato la città safida di Rajab Abluk, ha rivolto il suo sguardo verso il Regno Damani e brama di conquistare le sue ricchezze. Tuttavia ad attenderlo vi è Anurati, la procace e crudele sovrana di quei territori, che, oltre a un temibile esercito, può vantare tra le sue fila alcune creature mostruose dotate di oscuri poteri soprannaturali.
Ma questi non sono gli unici attori a prendere parte al conflitto, perché, in realtà, i signori dei mondi superni guidano come burattini gli umani e gli esseri che camminano su Mablia.
martedì 10 marzo 2015
Kingsman - Secret Service, recensione
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
Kingsman - Secret Service (titolo originale: Kingsman - The Secret Service. Non commento) è l'ultimo film di Matthew Vaughn, già regista di Stardust (per me un film eccezionale), di X-Men L'inizio e del primo Kick-Ass, anch'esso tratto da un fumetto di Mark Millar.
Ho già detto che Mark Millar è un autore che ha scritto figate totali, come Red Son, che trovate recensito qui, o il primo Kick-Ass,, ma che non sempre riesce a mantenere lo stesso livello, vedi questa recensione o quest'altra.
Il fumetto di Kingsman non l'ho letto, ma le opinioni che si trovano su internet non ne dicono niente di buono.
Il film invece, mi è piaciuto.
La storia narra di un ragazzo che prende il posto del padre in un'organizzazione segreta di controspionaggio, con sede in Inghilterra ma indipendente da qualsiasi governo, e si sottopone all'addestramento mentre il suo mentore deve affrontare un nuovo supercattivo deciso a coinvolgere il mondo intero nel suo piano assurdo.
Kingsman - Secret Service (titolo originale: Kingsman - The Secret Service. Non commento) è l'ultimo film di Matthew Vaughn, già regista di Stardust (per me un film eccezionale), di X-Men L'inizio e del primo Kick-Ass, anch'esso tratto da un fumetto di Mark Millar.
Ho già detto che Mark Millar è un autore che ha scritto figate totali, come Red Son, che trovate recensito qui, o il primo Kick-Ass,, ma che non sempre riesce a mantenere lo stesso livello, vedi questa recensione o quest'altra.
Il fumetto di Kingsman non l'ho letto, ma le opinioni che si trovano su internet non ne dicono niente di buono.
Il film invece, mi è piaciuto.
La storia narra di un ragazzo che prende il posto del padre in un'organizzazione segreta di controspionaggio, con sede in Inghilterra ma indipendente da qualsiasi governo, e si sottopone all'addestramento mentre il suo mentore deve affrontare un nuovo supercattivo deciso a coinvolgere il mondo intero nel suo piano assurdo.
venerdì 6 marzo 2015
Le storie di Perfection, di Germano "Hell" Greco - recensione
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
Una malattia chiamata Agave sta sterminando la maggior parte delle donne del mondo. Lo sviluppo delle intelligenze artificiali ha però permesso la creazione di androidi, i più sofisticati dei quali quasi indistinguibili da un essere umano, che stanno sostituendo rapidamente l'elemento femminile in ogni famiglia.
E' un futuro tecnologicamente avanzato, nella tradizione del cyberpunk, ma ancora più cupo e decadente di quello a cui siamo già abituati dai romanzi classici del genere.
A differenza della classica ambientazione fatta di megalopoli e corporazioni qui siamo in uno sperduto paese del Texas, con più scorpioni che abitanti, polveroso e secco come la gola di un alcolizzato in astinenza.
Su ogni pagina incombe la cupa ombra della fine, e qui il cyberpunk si avvicina all'apocalittico, perché le ginoidi (femminile di androide) non sono ancora in grado di procreare. E la sperduta cittadina sembra davvero uscita da una di quelle storie post-apocalittiche dove il deserto ha preso il sopravvento sulla civiltà.
Una malattia chiamata Agave sta sterminando la maggior parte delle donne del mondo. Lo sviluppo delle intelligenze artificiali ha però permesso la creazione di androidi, i più sofisticati dei quali quasi indistinguibili da un essere umano, che stanno sostituendo rapidamente l'elemento femminile in ogni famiglia.
E' un futuro tecnologicamente avanzato, nella tradizione del cyberpunk, ma ancora più cupo e decadente di quello a cui siamo già abituati dai romanzi classici del genere.
A differenza della classica ambientazione fatta di megalopoli e corporazioni qui siamo in uno sperduto paese del Texas, con più scorpioni che abitanti, polveroso e secco come la gola di un alcolizzato in astinenza.
Su ogni pagina incombe la cupa ombra della fine, e qui il cyberpunk si avvicina all'apocalittico, perché le ginoidi (femminile di androide) non sono ancora in grado di procreare. E la sperduta cittadina sembra davvero uscita da una di quelle storie post-apocalittiche dove il deserto ha preso il sopravvento sulla civiltà.
martedì 3 marzo 2015
Superman: Stagioni
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
Superman: Stagioni (in originale Superman: for all seasons), che ho letto grazie al suggerimento nella top ten del Sommobuta, è una miniserie in 4 parti del '98, scritta da Jeph Loeb e disegnata da Tim Sale, gli stessi che stanno dietro alla splendida Batman: Il lungo Halloween.
Si tratta dell'ennesima riscrittura delle origini dell'azzurrone. Qui ci concentriamo sul periodo del passaggio da ragazzone di campagna a Smallville a uomo di città a Metropolis.
Ci viene quindi raccontato il passaggio all'età adulta, non da Superman stesso ma da quattro diversi punti di vista esterni.
Non ci sono supercattivi, botte da orbi e gente che attraversa i palazzi dopo ogni pugno: la storia si incentra su Clark Kent e il suo rapporto con chi gli sta incontro, dai genitori a Lana Lang agli amici di Smallville.
Superman: Stagioni (in originale Superman: for all seasons), che ho letto grazie al suggerimento nella top ten del Sommobuta, è una miniserie in 4 parti del '98, scritta da Jeph Loeb e disegnata da Tim Sale, gli stessi che stanno dietro alla splendida Batman: Il lungo Halloween.
Si tratta dell'ennesima riscrittura delle origini dell'azzurrone. Qui ci concentriamo sul periodo del passaggio da ragazzone di campagna a Smallville a uomo di città a Metropolis.
Ci viene quindi raccontato il passaggio all'età adulta, non da Superman stesso ma da quattro diversi punti di vista esterni.
Non ci sono supercattivi, botte da orbi e gente che attraversa i palazzi dopo ogni pugno: la storia si incentra su Clark Kent e il suo rapporto con chi gli sta incontro, dai genitori a Lana Lang agli amici di Smallville.
Iscriviti a:
Post (Atom)