mercoledì 31 ottobre 2018

L'episodio speciale di halloween della geek league: Catspaw, episodio 2x07 di Start Trek TOS!

Catspaw il gatto nero Star Trek episodio di Halloween Salve a tutti, è Il Birraio che vi parla!

Nuovo appuntamento con i post a blog unificati della Geek League, questa volta alle prese nientedimeno che con Halloween!

Non voglio sentire polemiche sul fatto che Halloween non è una festa nostra e tutte queste stupidaggini: è un'occasione in più per fare festa e ubriacarsi, e questo al Birraio non può che fare piacere!

Halloween è, ovviamente, una festa molto sentita negli Stati Uniti, cioè nel luogo d'origine della maggior parte dei prodotti d'intrattenimento che arrivano da noi. Per questo succede spesso che serie televisive e cartoni animati dedichino l'episodio in uscita a fine ottobre alla festività.

Con gli altri eroi della blogsfera abbiamo deciso di prendere in esame alcuni di questi episodi (non tutti, ci sarebbe voluta una league moooolto più numerosa. Sapevate che solo La signora in giallo ne ha avuti ben sei?), per celebrare Halloween a modo nostro.

Io mi sono ovviamente orientato verso la fantascienza, anzi, verso la serie televisiva di fantascienza americana per eccellenza: Star Trek.
Ma prima, il nostro logo!

geek league

venerdì 26 ottobre 2018

Tutti i videogiochi di Michael Myers

All Michael Myers video games

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Settimana prossima è Halloween, e la saga di film Halloween quest'anno compie quarant'anni, quindi questo mi sembra il momento giusto per partecipare alla serie di articoli a tema che il Zinefilo sta pubblicando sul suo blog
Avete già visto da queste parti gli speciali su tutti i videogiochi di Hellraiser, Venerdì 13, A nightmare on Elm Street, e ora tocca a quel marcantonio di Michael Myers.
Purtroppo c'è poco da dire, e alcune cose le abbiamo pure già dette, visto che Michael è apparso in diversi videogiochi insieme ad altre icone horror, videogiochi che abbiamo già trattato nei rispettivi post.

martedì 23 ottobre 2018

Ilium e Olympos, di Dan Simmons: Recensione

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Tutti gli appassionati di fantascienza conoscono il capolavoro Hyperion, di Dan Simmons, e il suo seguito Endymion. Si tratta di una saga riconosciuta da quasi tutti come uno dei punti più alti raggiunti dalla fantascienza.
Tutti sanno anche che Simmons di solito non scrive fantascienza. Qualche altro volume fantascientifico l'ha scritto, ma Hyperion sembra quasi essere un caso isolato nella sua produzione, per complessità dell'intreccio, profondità dell'ambientazione ed epicità della trama. 
Meno sanno che un altro libro di fantascienza, molto simile nello stile a Hyperion, invece l'ha scritto eccome.

La saga è stata vituperata dall'editoria italiana, che prima ha spezzato a metà i due libri dell'edizione originale per guadagnarci il doppio (nel 2003) e poi non li ha mai ristampati, con il risultato che ogni volta che ne sbuca una copia su eBay raggiunge dei prezzi assurdi. Per questo non è così facile riuscire a procurarseli, se non ricorrendo agli e-book piratati. E che bisogna fare?
Comuque sia, i titoli italiani sono: Ilium - L'assedio, Ilium - La rivolta, Olympos - La guerra degli immortali e Olympos - L'attacco dei voynix.

venerdì 19 ottobre 2018

Tokio Tribe

Sion Sono Tokyo Tribe recensioneSalve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Tokio Tribe! Ma quanto è assurdo questo film?

Prima un po' d'introduzione: Tokyo Tribe è un manga seinen (dedicato a maggiorenni) pubblicato in un unico volume nel 1993 dall'autore Santa Inoue. Il sequel si intitola Tokyo Tribe-2 o Tokyo Tribes fuori dal Giappone, ed è stato pubblicato in 12 volumi dal 1997 al 2005. E' proprio da questo sequel che è stato tratto, nel 2014, il film Tokyo Tribe, diretto Sion Sono, regista noto per storie tragiche e visionarie come Suicide Club e Love Exposure.

L'assurdo è: Tokyo Tribe  è un musical rap evidentemente ispirato a I guerrieri della notte.

Un musical rap giapponese. Là dove il rap prevede un'estetica (vestiti, acconciature, perfino il modo di muoversi) di evidente derivazione americana, mischiata però con l'ambientazione e le esagerazioni tipiche della narrativa per ragazzi giapponese. Insomma, piuttosto assurdo... O forse neanche tanto, visto quanto i giovani giapponesi guardano all'occidente per cercare dei valori culturali nuovi, non riuscendo a riconoscersi in quelli tradizionali.

martedì 16 ottobre 2018

Zagor: attacco a Darkwood. Recensione di un videogioco che non esiste.

Zagor fanfictionSalve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Zagor è il fumetto che mi ha accompagnato fin dall'infanzia e al quale sono maggiormente legato, non ne ho mai fatto mistero anche da queste parti.
Ho già stilato una classifica delle mie storie di Zagor preferite, scritto una fanfiction su Tex e Zagor e una su Supermike (già disponibile nel gruppo FB "Mike Gordon alias SUPERMIKE" e a breve scaricabile gratuitamente da tutti gli store online), costruito un orologio artigianale con il simbolo di Zagor e giocato all'unico videogioco dedicato al personaggio.

Proprio l'esistenza di un vecchio videogame mi ha fatto venire l'idea per questo post: immaginare un videogioco sul mio personaggio dei fumetti preferito. Mi piace immaginare come potrebbe essere, e mi fa piacere anche condividerlo con voi. Alcuni ricorderanno che ho già fatto qualcosa del genere in passato inventandomi un nuovo videogame su Golden Axe, direi quindi che Zagor si merita altrettanto.

Ecco dunque la recensione di un videogame che esiste solamente in un universo parallelo!

martedì 9 ottobre 2018

La pietra della luna, un'avventura testuale di Paolo Lucchesi

ScreenShot

Salve a tutti, è il Moro che vi parla!

La pietra della luna è un'avventura testuale fantasy-investigativa scritta da Paolo lucchesi da un'idea di Andrea Gnesi, Stefano Masi e Paolo Lucchesi.

È una storia di tipo fantasy medievale, basata sull'investigazione:  il nostro protagonista deve investigare sugli strani fatti che avvengono nella valle, che a quanto pare coinvolgono dei culti non riconosciuti dalle autorità ecclesiastiche. Investigare non è come nelle storie di Sherlock Holmes: significa consumare le suole e andare a fare un mucchio di domande, parlando di tutto con tutti, e molte volte. .
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