martedì 26 settembre 2023

Dampyr, il film

dampyr film recensione
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Chi segue questo blog ha già letto dei "post temporali" che provengono dal passato, visto che spesso scrivo e poi lascio ad aleggiare tra le bozze gli articoli per mesi se non per anni. 
Questo è uno di quei casi particolari in cui metà dell'articolo è stato scritto nel passato e metà nel presente. Ecco a voi la parte scritta qualche mese fa:

***

Scrivo la prima parte di questo articolo PRIMA di vedere il film. Al momento in cui scrivo il primo film del "Bonelli Cinematic Universe" è nelle sale, ma il mio mal di schiena mi impedisce di rimanere seduto a lungo quindi per un po' il cinema per me è off-limits. Voglio comunque buttare giu qualche considerazione, giusto per fissare quello che penso e quello che mi aspetto.

Stiamo parlando di un film tratto da un fumetto di Sergio Bonelli, casa editrice che mi ha praticamente cresciuto da quando ho imparato a leggere. Abbiamo avuto un film di Tex, che non era un granché, e quella cagata pazzesca del film americano di Dylan Dog (più i due film turchi apocrifi su Zagor). Chiaro che ho una notevole curiosità.
Ora si parla addirittura di un "bonelliverso", con progetti per i film su altri personaggi che comunque siano in qualche modo connessi con questo. Non staremo facendo il passo più lungo della gamba? Cosa c'è che vi da tanto fastidio in un film che inizia e finisce? Bisogna per forza fare gli americani? Va beh.

Seguo Dampyr dal primo numero, ma diciamo la verità: i più belli erano i primi, boh, cinquanta, a essere generosi.
I primi Dampyr erano storie spesso "on the road", avventurose, selvagge, un horror d'azione con più di un occhio ai vampiri di John Carpenter, spesso ambientate in zone di guerra. Poi, il nostro dampiro si è seduto. Si è trasferito a Praga sotto l'ala protettrice dell'angelico Camael, si è messo a vendere libri antichi, e si è fatto un sacco di amici.
I difetti dell'attuale Dampyr sono una prolissità che sembra uscita dai numeri più noiosi di Martin Mystere, con buona parte dei volumi occupata da spiegoni enciclopedici su varie tradizioni locali o correnti artistiche, e soprattutto una continuity incasinata che pretende che il lettore si ricordi i rapporti tra decine di personaggi secondari, sia buoni che cattivi. I numeri degli ultimi anni sono praticamente tutti seguiti di storie precedenti o quantomeno contengono ritorni di personaggi vari.
Ma i primi, i primi erano belli, e visto che la storia del film dovrebbe essere quella dei primissimi volumi, potrebbe anche andarci bene.

martedì 19 settembre 2023

Opinioni in pillole, Zagor: Il signore dei cimiteri, Ritorno a Paradise Gate, il capitano Nemo

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Come ho già fatto altre volte, raccolgo in questo articolo le opinioni che ho scritto sul forum Zagortenay riguardo alle ultime storie uscite, modificandole un po' per renderle fruibili anche per chi non è un abituale frequentatore del forum in questione e quindi magari non ha già letto i volumi di cui si parla o non conosce a menadito la storia di Zagor.

Nel mese di Agosto 2023 oltre allo Zagor regolare sono usciti ben due speciali, il color e il +, per un totale di ben 21,70 eurini spesi in una botta sola dagli zagoriani per le storie inedite (e non parliamo di chi prende anche qualche ristampa). Urca! Ne sarà valsa la pena, almeno?


Color Zagor n.17: Il signore dei cimiteri recensione

Color Zagor n.17: Il signore dei cimiteri, di Stefano Fantelli e Marcello Mangiantini

Una nuova storia con gli zombi, poco tempo dopo Zombi a Darkwood (che è del 2020). In seguito a quella storia scrissi anche un articolo per Zagorianità n. 17, dove prendevo in esame i vari tipi di zombi apparsi sulle pagine di Zagor. Essendo però che gli zombi di questo speciale sono di un tipo già visto nella serie, quell'articolo è ancora valido!
Forse avrei aspettato ancora un anno o due prima di far uscire un'altra storia di zombi, il ricordo della precedente è ancora piuttosto vivo anche perché si trattava di una delle storie più belle degli ultimi anni. Comunque gli zombi di quella storia erano del tipo romeriano, mentre questi sono quelli del vudu già visti nella storia di cui questa è il seguito, Zombi! del 1973.

martedì 12 settembre 2023

Opinioni in pillole, anime: Made In Abyss, L'attacco dei Giganti, Paranoia Agent

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Un altro articolo in cui metto insieme opinioni brevi se non brevissime, su cose che ho visto/letto/giocato e a cui per un motivo o per l'altro non mi andava di dedicare articoli più lunghi e dettagliati. Questa volta parliamo di tre serie animate giapponesi.


Made in Abyss, prima e seconda stagione recensione

Made in Abyss, prima e seconda stagione (e il film)

In questo mondo, che risulta essere simile al nostro all'inizio del novecento, forse, viene scoperta un'enorme voragine in un'isola in mezzo al mare. La voragine scende come un pozzo nelle profondità della Terra, apparentemente senza fondo e presentando diverse caratteristiche nella fauna, nella flora e in "altro" a ogni nuovo strato. Si formano gilde di esploratori pronti a scendere in quegli abissi insondabili in cerca delle "reliquie", misteriosi artefatti dotati spesso di grandi poteri che si trovano sparsi nell'Abisso, in un canovaccio che appare simile a quello di Picnic sul ciglio della strada, di Arkadij e Boris Strugackij, il romanzo da cui è tratto il film Stalker. Oppure, se preferite, al più recente Annientamento di Jeff VanderMeer.
Il focus di questa storia, però, non è tanto sul commercio di reliquie in sé, che anzi non risultano poi così importanti ai fini della trama, quanto piuttosto sull'esplorazione di quello che è di fatto un mondo alieno e surreale. Anche perché man mano che si scende poi è sempre più difficile tornare indietro, perché la risalita ha effetti negativi sul fisico che possono andare da giramenti di testa e nausea negli strati più elevati, a orribili mutazioni o morte in quelli più bassi. Niente ritorno, quindi, per chi si spinge troppo oltre, eppure esiste lo stesso chi decide di lanciarsi in quest'avventura.
A spingere i protagonisti infatti non è la brama di arricchirsi con i cimeli: la ragazzina protagonista vuole raggiungere la madre, che è scesa anni prima senza più fare ritorno, e il suo compagno smemorato vuole conoscere la verità sulla sua origine, visto che lui stesso è un cimelio, una sorta di cyborg proveniente dalle profondità.

martedì 5 settembre 2023

Opinioni in pillole, sequel di film d'azione: The King's Man - Le origini, Fast X, John Wick 4

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Un altro articolo in cui metto insieme opinioni brevi se non brevissime, su cose che ho visto/letto/giocato e a cui non mi andava di dedicare articoli più lunghi e dettagliati. Questa volta ci concentriamo su tre film che sono tutti nuovi capitoli di noti franchise d'azione. 


The King's Man - Le origini recensione

The King's Man - Le origini

Da un certo punto di vista The King's Man - Le origini (The King's Man, 2021) è un film sorprendente, cioè se lo si confronta con i suoi predecessori.
King's Man - Secret Service e King's Man - Il Cerchio D'Oro erano film d'azione caciarona, con i protagonisti intenti ad acrobazie da supereroe e gadget da 007. The King's Man - Le Origini sceglie un approccio diverso. Certo, sempre di film d'azione si tratta, ma non più così caciarona. L'azione è decisamente più diluita e meno esagerata (invece di sembrare supereroi i protagonisti sembrano "solo" eroi di film d'azione), c'è tempo per approfondire la trama e i personaggi, e il contesto è più realistico. Beh, un pochino.

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