Ma l'avete mai letto Le bizzarre avventure di Jojo?
Non vi dico "fatelo" perché non è una cosa che possa piacere proprio a tutti, ma intanto ve ne parlo.
Io non sono un lettore assiduo di manga. Ho letto Old Boy, Akira, All you need is kill, Dragonball, che trovate recensiti qui in giro, e altri che non ho recensito o di cui leggerete la recensione più avanti. Ma Jojo mi piace un casino. E attenzione, ho usato "mi piace" e non "è bello" non a caso.
Credo che sia il manga più lungo tra quelli pubblicati in Italia (117 volumi al momento). One Piece ha ventordicimila puntate dell'anime, ma i volumi dovrebbero essere intorno alla settantina.
Si tratta di una saga generazionale divisa in serie, ognuna dei quali ha per protagonista un membro della famiglia Joestar. Per quanto riguarda il genere, si tratta di shōnen, cioè botte da orbi.
La quarta serie, Diamond is unbreakable, è probabilmente la più bella. Ambientata in una cittadina giapponese in cui c'è un mucchio di gente dotata di Stand, il protagonista Josuke, ragazzo violento e problematico, deve affrontare la minaccia di un serial killer che si nasconde in paese. Qui appaiono anche Stand non votati al combattimento. Il mix di avventura con la vita di tutti i giorni è il punto di forza di questa serie.
La quinta serie, Vento Aureo, è ambientata in Italia, paese che Hiroiko Araki conosce forse meno di quanto pensa. Il protagonista è un giovane mafioso, Giorno Giovanna, discendente di Dio Brando, e sappiate che Giorno (e non Giorgio) è il nome e Giovanna il cognome. Sì, con i nomi e i luoghi scazza parecchio, per non parlare di ideali e personalità da fumetto giapponese applicati a mafiosi e vari personaggi italiani... ma alla fine l'importante è che ci siano poteri assurdi usati in modo ancora più assurdo, no?
E l'ottava serie, Jojolion... è tutt'ora in corso di pubblicazione, ma non l'ho ancora iniziata.
Gli Stand si evolvono con l'avanzare delle serie. Mentre i primi utilizzano molto lo scontro fisico, uscendo dal corpo del portatore e scambiando mazzate con lo stand avversario, usando il proprio potere particolare come un "in più" (tipo lanciare palle di fuoco o fermare il tempo), più avanti gli scontri diventano meno "fisici" e i poteri degli Stand più importanti e, soprattutto, più folli. Molto più folli. In Steel Ball Run gli stand in quanto creature quasi non si vedono, limitandosi ad agire tramite i loro poteri.
E i poteri, signori, i poteri!
I poteri sono quanto di più assurdo possiate immaginare. E non potete immaginarli.
Scordatevi gli X-Men, scordatevi i poteri da scuola media dei mangiatori di frutti di One Piece: questi stanno fuori di testa. Se i primi stand avevano poteri ancora abbastanza comprensibili, più avanti non riuscirete nemmeno a capire cosa sta succedendo. C'è uno che può aprire cerniere lampo ovunque, anche nei muri o nei corpi umani. Un altro può rendere solide le onomatopee. Uno può trasformare gli oggetti in esseri viventi. Uno che ti fa tornare bambino se calpesti la sua ombra. Uno cammina sulle gocce di pioggia. Uno nuota nell'asfalto. Uno può trasformare il corpo del portatore in un filo di lana. Uno trasforma oggetti e persone in dinosauri. Uno ha un argano in bocca. Uno gonfia i chiodi come se fossero palloncini, poi li modella in forma di cane che inseguono l'odore della preda. Sì, questo è difficile pure da spiegare.
E il modo in cui vengono utilizzati. Non potete immaginare i modi incredibili in cui questi poteri vengono sfruttati. Quello delle cerniere fa cose da pazzi per tutta la quinta serie, robe che io non sarei riuscito ad immaginare nemmeno sotto acido. Per non contare quello che riesce a combinare Zeppeli nella settima con le sfere di ferro.
Insieme agli Stand si evolvono anche i disegni di Hiroiko Araki, diventando a loro volta sempre più assurdi. Se all'inizio i personaggi erano nerboruti combattenti pieni di muscoli, più avanti diventano sempre più effeminati, magrolini, vestiti con abiti che sembrano costumi di carnevale, e snodabili. Li troveremo in posizioni che nemmeno il migliore dei contorsionisti. Le inquadrature diventano sempre più ardite, il casino sulle pagine sempre più difficile da interpretare, le onomatopee e le linee cinetiche diventano sempre più ingombranti e coprono metà vignetta. A ciò aggiungiamo il gran numero di splash page spalmate su due pagine, che non si riesce a vedere perché è impossibile aprire abbastanza questi volumoni senza rovinarli.
Questo fa parte dello stile e del fascino di questo manga, ma bisogna dire che negli ultimi volumi a volte il casino diventa veramente eccessivo, e alcune vignette fai che saltarle perché tanto non le capisci.
Insomma, Hiroiko Araki è pazzo.
Proprio per questo, questa è una di quelle serie che si possono amare o odiare, le vie di mezzo non sono contemplate. Io la amo. Non per la trama, che per lo più non è il massimo, ma non riesco a smettere di leggerla per vedere quale sarà la prossima follia che questo psicopatico si inventerà.
Per questo, vi sconsiglio di comprarvi cento e passa volumi a scatola chiusa, e anche l'acquisto dei soli primi due o tre volumi non è detto che vi possa far capire di cosa si tratta. Però potreste dare un'occhiata alle due serie animate tratte dal manga.
La prima, uscita tra il '93 e il 2000 e intitolata semplicemente Le bizzarre avventure di Jojo, consta di 13 episodi e ripercorre le vicende della terza serie. L'ho vista anni fa, niente male, bei disegni, manca forse qualcosa della "follia" che il manga trasmette (tra l'altro, casino anche lì: escono prima 6 episodi con la parte finale della storia, e solo in seguito sette episodi prequel. Ma fare le cose in ordine no?).
Nel 2007 in Giappone è uscito il film d'animazione Phantom Blood, che ripercorre parte della prima serie.
Dal 2012 è iniziata la produzione di una nuova serie televisiva che parte dall'inizio per proporre interamente le storie narrate nel manga. E' ancora in corso, sono per ora tre stagioni che coprono fino alla quarta serie, per un totale fin'ora di un'ottantina di episodi. Questa non l'ho ancora vista, ma rimedierò.
Hiroiko Araki: che fulminato.
Il Moro
Non ci faccio tanto con i manga ma ti ho letto di gusto ^_^
RispondiEliminaè sempre un piacere! ;-)
EliminaDai disegni delle prime due serie potrebbe sembrare... ma è mooOOOoolto più strambo!
RispondiEliminaMi ricordo di questi volumi, lo ha letto più gente di quanto diresti, ma non so se il paragone con Akira è calzante. Per quanto inquietante Akira smuove leve più profonde. Personalmente vidi il film uscito da poco che ero bambina; manco a dirlo incubi a base di orsi di pezza in decomposizione per una settimana XD
RispondiElimina*MaryA*
Akira???
EliminaNon l'ho mica confrontato con Akira...
Del quale oltretutto ho parlato qui:
Eliminahttp://storiedabirreria.blogspot.com/2013/06/akira.html
Io ho amici che adorano "Jojo" e Araki alla follia.
RispondiEliminaAlla fine hanno convinto anche a me... E una cosa è certa: Araki è un pazzo originale :D
Tutto così strano, tutto così originale.
In ogni caso, io ho trovato superbo "Steel Ball Run". Mi ha divertito un casino!
Steel ball run forse verso la fine diventa "troppo" assurdo... comunque meravigliosamente folle! :-D
EliminaGrande lettura! Seconda e quarta stagione secondo me le migliori... mio fratello non fa che consigliarmi l'anime, lo devo proprio cominciare!
RispondiEliminaAnche per me la quarta è la migliore.
EliminaHo letto molti episodi tra quelli ambientati in Italia, mi faceva un po ridere la trasposizione dell'Italia e degli italiani che facevano in quel manga però era divertente.
RispondiEliminaSì, l'Italia di Araki è quasi più demenziale di quella vera! XD
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