lunedì 31 ottobre 2022

The legend of Sleepy Hollow - iClassics collection

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Nel caso che qualcuno non se ne fosse accorto stasera è Halloween, e come chiunque altro abbia un blog, un canale Youtube o qualsiasi altro modo per comunicare in rete anch'io ho deciso di pubblicare un post a tema. Che originale, eh?
Addirittura, invece di fare semplicemente un articolo su qualcosa di horror, sono andato a recuperare La leggenda di Sleepy Hollow, racconto nel quale il terribile cavaliere senza testa usa lanciare nientepopodimeno che zucche intagliate in pieno stile Halloween. Cioè, più o meno.
Non ho però letto semplicemente il racconto, ma mi sono procurato una versione molto particolare.

iClassics Collection è una serie di app per Android e IOS che ripropongono dei classici della letteratura, da Poe a Lovecraft, da Dickens a Wilde, in una versione illustrata e interattiva, adattata alle possibilità degli smartphone.

Le storie sono accompagnate da musiche, effetti sonori, sfondi e disegni, spesso animati, che aumentano l'immersività della lettura. Buona parte dei disegni sono interattivi, il che significa che toccandoli si possono ottenere diversi effetti. Per esempio, gli occhi di un mostro potrebbero seguire il dito del lettore. Per interazione, chiaramente, si intende puramente grafica: non è un librogame in cui si può influenzare la storia.

Su questo blog trovate la recensione di un prodotto concettualmente identico a questo, l'app Lovecraft collection. Di quell'app al momento non si trova più traccia sul play store, ma questi iClassics sono talmente simili da farmi pensare che siano gli stessi sviluppatori che hanno cambiato nome (anche il fatto che entrambi i team siano spagnoli è un buon indizio). Quel racconto, però, non è al momento presente tra questi iClassics.

martedì 25 ottobre 2022

Snatcher, quasi una fanfiction di Blade Runner, ma scritta da Hideo Kojima.

Snatcher recensione
 Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Snatcher è un videogioco del 1988, il secondo gioco di Hideo Kojima (ricopre qui il ruolo di sceneggiatore e designer) dopo il primissimo Metal Gear.

In una città presa di peso dal film Blade Runner, grosso palazzo a forma di piramide compreso, si sono scoperti dei robot umanoidi che hanno l'obiettivo di sostituirsi agli umani, in particolare a politici e personalità influenti di vario tipo. Nessuno sa da dove vengano, ma è stato formato un corpo speciale specializzato nella caccia a questi esseri. I membri di questo corpo sono chiamati junkers... e sembrano amare vestirsi con lunghi impermeabili. 

Il protagonista è uno di questi junkers, al suo primo giorno di lavoro. Sia lui che la sua ex moglie soffrono di amnesia, non ricordano nulla prima di pochi anni fa. Sanno solo che gli snatchers c'entrano qualcosa. Contro il parere della ex moglie lui è diventato un junker proprio per scoprire la verità. 

Sì, in pratica Hideo Kojima, l'uomo che ricopre d'oro tutto ciò che tocca, ha scritto la sua fanfiction di Blade Runner mettendoci anche qualcosa di L'invasione degli Ultracorpi (Invasion of the body snatcher), ma l'ha fatto sotto forma di videogioco.

martedì 18 ottobre 2022

Tutte le versioni di Hordak

Tutte le versioni di Hordak

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Dopo essermi sobbarcato l'allucinante compito di tenere conto di tutte le versioni di Skeletor esistenti, E quello un po' più semplice di tutte le versioni di She-Ra, ora ci provo di nuovo con tutte le versioni di Hordak.
Diciamo la verità, Skeletor è un figo ed è il simbolo dei MOTU quasi più di He-Man, ma Hordak non è da meno. Un design azzeccato per un cattivo che, come lo metti lo metti, è (quasi) sempre un bastardo malvagissimo e spacca in ogni variante. Mi è venuta quindi voglia di verificare quante versioni di Hordak siano uscite nel tempo, e anche quante versioni della sua storia, un po' come ho fatto per She-Ra. Perché, si sa, il canone è vago e nebuloso e cambia anche di molto nel giro di poco tempo.
Per le varie informazioni di questa biografia Hordakiana mi affido per lo più alla guida He-Man and the Masters of the Universe - A Character Guide and World Compendium vol. 1, integrandola con la mia memoria e con info trovate in rete su siti come battleramblog o he-man.fandom.com (il principale sito di riferimento per quanto riguarda i MOTU, he-man.org, attualmente è down, solo il forum è raggiungibile).

martedì 11 ottobre 2022

Opinioni in pillole, serie animate: Love, Death & Robots 3, Cowboy Bebop, Arcane, Pacific Rim - La zona oscura

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Un altro articolo in cui metto insieme opinioni brevi se non brevissime, su cose che ho visto/letto/giocato e a cui non mi andava di dedicare articoli più lunghi e dettagliati. Questa volta parliamo di una manciata di serie animate di genere fantastico/fantascientifico. Visto che scrivo questi commentini dopo aver visto le serie e li tengo lì per accumularli, alcuni potrei averli visti davvero un sacco di tempo fa.


Love, Death & Robots terza stagione recensione

Love, Death & Robots terza stagione

La prima stagione non mi aveva fatto impazzire, e la seconda l'ho saltata del tutto. Ho deciso di riprovarci con la terza dato ne ho sentito parlare bene in rete. Chissà perché, poi.
Questa serie è fatta di cortometraggi brevissimi, tra 5 e 15 minuti, quindi anche le recensioni non possono che essere brevissime.

Tre robot: strategia d'uscita - carino, simpatico. Basta.
Un brutto viaggio - niente male, una storia di orrore marinaresco vecchio stile che sembra uscita dalle pagine di William Hope Hodgson, peccato per il design dei personaggi, resi in modo realistico ma con le proporzioni sballate. Fanno un effetto straniante, diciamo pure che siamo in piena "uncanny valley".
La pulsazione della macchina - carino anche questo, ma un po' troppo "onirico" per i miei gusti e sa tanto di già visto.
La notte dei minimorti - Ah ah, divertente. Ho già visto filmati realizzati in questo modo, e anche farlo con un'apocalisse zombi non è proprio l'idea più originale di sempre (date per esempio un'occhiata a questo simulatore di apocalisse zombi basato su Google Maps con visuale dall'alto). Però fa ridere.
Morte allo squadrone della morte - Boh, si spara un sacco, una di quelle cose che prende in giro la mentalità militare esasperandola, niente di che.
Sciame - Noioso, poco interessante, sicuramente il più debole della stagione.
Mason e i ratti - Ecco, questo mi è piaciuto abbastanza. Divertente, interessante, mi ricorda qualcosa che ho letto ma io di fantascienza ne ho letta un sacco, se è difficile sorprendermi è anche colpa mia.
Sepolti in sale a volta - Un corto dal sapore decisamente lovecraftiano, niente male anche questo.

Love, Death & Robots terza stagione recensione

Jibaro - Da solo vale tutti gli altri messi assieme, una specie di strega-sirena che si confronta con un conquistador sordomuto e reso folle dall'avidità, come erano per l'appunto i conquistadores (avidi, non sordi).

La stagione si attesta insomma su un livello discreto, seppur nessuno di questi episodi sia davvero memorabile, con l'unica eccezione dell'ultimo. 

martedì 4 ottobre 2022

High Rise - La rivolta

High Rise - La rivolta recensione
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

High-Rise - La rivolta è un film del 2015 tratto dal romanzo Il condominio (High Rise) di J.B. Ballard, che invece è del 1976. Ci è voluto un po'.

Il film è ambientato negli anni '70, rispettando così la data di pubblicazione del romanzo. Infatti si vede molto sesso libero, droga ovunque, sballati di vario tipo a ogni livello.
Chissà se erano davvero così gli anni '70? Chi se li ricorda mi venga in aiuto, io sono del '78, non c'ero. 

Soprattutto, fumano tantissimo. Sembra che ogni personaggio fumi e lo faccia ovunque e in qualsiasi occasione. Questo mi sa che rispecchia abbastanza gli anni '70, perché più vado indietro con la memoria più ricordo gente che fuma.
Le ricerche volte a dimostrare che il fumo fa male sono iniziate già negli anni '50, ma sono sempre state combattute dalle campagne negazioniste dei produttori di sigarette. E' solo negli anni '80 che queste campagne negazioniste, ormai insostenibili, sono del tutto cessate, e sui pacchetti di sigarette sono apparsi quegli annunci di quanto il fumo fa male che vediamo ancora oggi. Possiamo quindi dire che negli anni '70 non era ancora proprio chiaro a tutti il legame tra il fumo e il cancro.
Anche l'aumento del costo delle sigarette, spropositato rispetto all'inflazione, fa parte della campagna contro il fumo, come le varie leggi restrittive che impediscono il fumo in alcuni luoghi (fortunatamente non ricordo quando si poteva fumare nei cinema, ma nei bar e nei locali ci ho fumato anch'io, quando ancora avevo questo vizio. Ancora mi chiedo come facevo a sopportare la puzza).
A metà degli anni '70 un pacchetto di Marlboro costava meno di 500 lire, corrispondenti a circa 2 euro e mezzo odierni, mentre oggi siamo intorno ai 6 euro. Negli Stati Uniti le cifre sono quasi le stesse. Se volete sapere quali sono i motivi che mi hanno spinto a smettere di fumare, sappiate che uno è sicuramente la scoperta che circa l'80% del costo delle sigarette sono tasse. Non l'unico, ma ha contribuito.
Ora, qualcuno mi spiega perché sono andato a perdermi in questa divagazione che non c'entra una mazza con il film?

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