Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
Temevo di non riuscire a vedere questo film al cinema, ma per fortuna una sala
dalle mie parti alla fine ha deciso di metterlo, anche se una settimana in
ritardo. Già, perché ci tenevo, perché a volte si devono sostenere i film
anche solo per il coraggio che hanno, il coraggio di fare "cose che
normalmente in Italia non si fanno", ma che solo se hanno successo possono
sperare di inaugurare un trend che possa tirare il cinema italiano fuori dal
pantano in cui si trova.
Fortunatamente, non ho bisogno di consigliarvi
di andare a vedere La Città Proibita perché così sostenete un certo
modo di fare cinema in Italia: posso permettermi di consigliarvelo perché è
davvero un bel film. Farò di più, sprecando per La Città Proibita il
più grande complimento che si può fare a un film italiano: non sembra un film
italiano. Non c'è praticamente una sola inquadratura che sembri il tipico film
italiano, basti dire che nemmeno per un momento mi è venuto in mente René
Ferretti che grida "Biascica, apri tutto", cosa che mi succede quasi sempre.