Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
complice la visione al cinema del nuovo Nosferatu ho raccolto in un unico articolo le mie opinioni su ben tre recenti film su Dracula.
Renfield (2023)
Ok, credo che a fare questa cosa Nick Cage si sia divertito come un matto. Cioè, DRACULA? Ammettiamolo, quello di Dracula è uno di quei ruoli che a molti attori piacerebbe fare, prima o poi. Personaggi talmente radicati nell'immaginario che interpretarli per un attore sarebbe un onore. E Nick stesso ha dichiarato che era uno dei ruoli che avrebbe sempre voluto poter fare.
O forse dovrebbe essere un onore per Dracula essere interpretato da Nicolas Cage? Lui magari la pensa così, non è noto per essere uno che ci va leggero...
Non è lui il protagonista della pellicola, comunque: quel ruolo è preso da Robert Montague Renfield, come da titolo, interpretato da Nicholas Hoult. Correggetemi se sbaglio: nel romanzo Bram Stoker rivela solo le iniziali R.M., vero? Io non me lo ricordo così bene. So comunque che alcune trasposizioni si sono sbizzarrite con nomi di fantasia, abbiamo un Milo Renfield nel 1979, un Thomas Renfield nel 1995, un Percival Renfield nel 2006. Almeno quello del 2023 mantiene le iniziali.
Dopo un prologo iniziale in bianco e nero che riprende pari pari alcune scene del Dracula del 1931 con Bela Lugosi e Dwight Frye nella parte di Renfield (il primo film a poter usare il nome Dracula, il precedente Nosferatu non aveva i diritti), la scena si sposta ai giorni nostri, visto che con i suoi poteri Dracula ha donato una lunga vita anche a Renfield, pur non trasformandolo in un vampiro.
Qui Renfield si rende conto di avere un "rapporto tossico" con il suo padrone, il che da il via a un conflitto, durante il quale i due battibeccano utilizzando i tipici argomenti di una coppia dove uno dei due è succube di un altro con personalità dominante. Sì, Renfield va in uno di quei gruppi di aiuto dove ci si siede in cerchio e si racconta la propria storia a turno, e dove lo convincono che lui vale di per sé, non solo in quanto succube del suo capo.
Oltre ai vari momenti più o meno comici portati da questo tema, abbiamo anche tematiche supereroistiche, visto che mangiando insetti Renfiled acquisisce momentaneamente forza e velocità superiori al normale e scopre che usare queste capacità per fare del bene gli piace. Questo lo porta a scontrarsi con una crudele organizzazione criminale e a incontrare un'eroica poliziotta che rifiuta di cedere alla corruzione, interpretata dall'insopportabile Awkwafina, che ormai ho capito essere messa dentro in tutti i film per venire incontro alle esigenze hollywoodiane di integrazione o come vogliate chiamarle, sicuramente non per le sue doti recitative.
Ci sarebbe altro da dire sui problemi di questo film, che però alla fine non chiede altro che di essere una commedia action con scene di combattimento alla John Wick (ma non girate così bene, oh, proprio no), con un attore non d'azione che finge di esserlo ma almeno non si prende troppo sul serio (come prende gli insetti dalla scatola per potenziarsi mi ha ricordato un sacco Super Pippo!), con in più rispetto al film Marvel medio un sacco di sangue in CGI e frattaglie varie. "Solo" un filmetto divertente, buono per passare la serata, se non fosse per l'enorme Nicholas Cage che si divora (anche) lo schermo dando una prova maiuscola.
Il suo Dracula è semplicemente fantastico, in bilico tra orrore e commedia, un personaggio enorme come l'attore che lo interpreta. Mettergli vicino attori scarsi in carisma come Hoult e Awkwafina (che se ci fate caso hanno ben pochi ruoli da protagonisti in carriera, funzionando molto meglio in ruoli secondari) potrebbe essere addirittura stato fatto apposta per far brillare ancora di più la stella di Cage. Riesce a essere divertente e spaventoso, diabolico e istrionico. Utilizza il suo tipico modo di recitare sopra le righe, ma mai troppo, per delineare una versione di Dracula che è allo stesso tempo molto personale eppure in linea con la tradizione.
Insomma, guardate questo film, non per la storia, non per gli effetti, non per gli attori protagonisti, ma solo per il conte Cage.
Demeter - Il risveglio di Dracula (2023).
Non ho bisogno di raccontarvi niente della trama del film, perché è esattamente quella che potete intuire anche solo dal titolo (beh, sempre che abbiate letto il libro e sappiate cos'è il Demeter), senza nemmeno bisogno di guardare un trailer. Ambiente chiuso da cui non si può scappare nel quale un mostro fa fuori tutti i membri del cast uno alla volta. Citare Alien è perfino troppo facile, ma quasi quasi invoco l'aiuto di Lucius per farmi qualche esempio di storie precedenti con lo stesso canovaccio, se c'è qualcuno che può conoscerle è lui!.
La storia si svolge quindi senza nessuna particolare sorpresa, l'unica particolarità da segnalare è il finale, leggermente diverso da quello che si aspetta chiunque conosca il libro, ma allo stesso tempo una inutile appendice, inserita apparentemente solo come gancio per un possibile seguito, perché ormai a iniziare una saga ci provano tutti.
Si nota che protagonista e co-protagonista sono personaggi che nel libro non esistevano, visto che se non ricordo male veniva detto chiaramente che i marinai erano tutti slavi, e che sono proprio quei personaggi la cui aggiunta solletica le ire di quelli che amano invocare i piatti cucinati con il woke. La presenza del medico e il colore della sua pelle trovano giustificazione nella trama (mi sono informato, e ci sono stati davvero degli studenti di medicina di colore all'epoca, leggetevi ad esempio l'interessante storia di James McCune Smith), ma il personaggio della donna è ai limiti del demenziale. Una che è stata schiava di Dracula per anni, e che quindi dovrebbe avere le idee molto chiare sulla sua natura e sulle sue debolezze, aveva tutte le potenzialità per essere un personaggio interessante e migliorare non di poco l'intreccio della storia. Invece non fa praticamente niente per tutto il tempo.
Due parole anche per il design di Dracula, qui ritratto in modo animalesco, ferino, quasi del tutto muto, debitore del look sfoggiato da Dracula in Nosferatu. Non mi ha fatto impazzire, soprattutto nelle scene in cui si vede chiaramente. Giocare un po' di più sui chiaroscuri avrebbe potuto giovare alla sua immagine.
Posso dire che questo film si dimentica molto in fretta. Ho preferito di gran lunga la versione della storia del Demeter raccontata nella seconda puntata della miniserie inglese su Dracula.
Nosferatu (2024)
Remake di un film del 1979, a sua volta remake di un film del 1922, a sua volta il primo film tratto da uno dei romanzi più famosi del mondo, pur non avendone i diritti. Romanzo da cui è stata tratta una montagna di altri film, per non contare fumetti, serie TV, seguiti più o meno apocrifi, riduzioni teatrali, videogiochi...
Per forza di cose, quindi, la storia la sappiamo già, in particolar modo quelli che hanno visto Nosferatu - il principe della notte del 1979, di Werner Herzog. La trama è praticamente identica, con giusto qualche elemento in meno. I nomi utilizzati però sono quelli del film del 1922.
Andando a vedere Nosferatu di Robert Eggers, ci aspettiamo di vedere un film di Robert Eggers, che con i suoi lavori precedenti ha dato prova di avere un gran talento visivo a cui unisce la passione per tematiche oscure e trame criptiche e surreali (qui parlai di The Northman e The Lighthouse, qui di The VVitch), eppure tendenzialmente comprensibili (la cripticità bisogna saperla usare) e piene di fascino. Metà di "Robert Eggers" in Nosferatu viene a mancare, quindi, proprio perché la storia quella è. Nosferatu è per forza di cose il film meno personale di Eggers, e oltretutto la storia è talmente nota che tutti (almeno, tutti quelli a cui potrebbe interessare andare a vedere questo film) la conoscono a menadito. Anche tralasciando la cripticità dei film precedenti del regista, il semplice fatto di rivedere una storia già nota rende il film a momenti un po' noioso.
Ma l'altra metà di Eggers c'è tutta. Un film visivamente magnifico, con un uso delle inquadrature e delle ombre che richiama senza dubbio l'espressionismo del film originale in una chiave un po' più "pop" ma comunque dedicata principalmente ai cinefili. Perché è chiaro che non si tratta di un film per le masse, come non lo erano i precedenti lavori di Eggers, ma per gli amanti dell'arte cinematografica che magari oltre a guardare i film amano anche informarsi e approfondire la materia.
Alla meraviglia visiva si unisce un cast in gran forma, in cui paradossalmente Willem Dafoe risulta un po' sprecato in una parte da spiegone ambulante e non riesce a spiccare. Ho apprezzato di più le prove di Lily Rose Depp e Nicholas Hoult. A questo proposito: nel 2023 Nicholas Hoult era Renfield, nel 2024 è Jonathan Harker/Thomas Hutter, mi aspetto che nel 2025 riesca a fare finalmente il vampiro (lo zombi l'ha già fatto).
All'uscita dal cinema ci siamo domandati se sarebbe stato meglio approfondire di più il legame pregresso tra Orlok e Ellen, che viene accennato ma non spiegato. Io penso che sarebbe stato meglio, ma il film è talmente basato sull'aspetto visivo che questa mancanza non si nota poi tanto.
Nosferatu è bellissimo da guardare. Un po' meno da seguire.
Il Moro
In effetti ad esclusione di Ellen/Mina/Lucy a Nicholas Hoult manca davvero solo il ruolo del vampiro, chissà che ora, dopo essersi rasato a zero per Lex Lutor, non colga l'occasione prima della riscrescita ;-) Cheers
RispondiEliminasperiamo che riesca ad arrivarci prima di invecchiare tanto da poter fare solo più il dottor Van Helsing! 🤣
EliminaIo non ho mai retto bene Nicolas Cage ma in Renfield mostra grandi capacità, sembra che il personaggio del vampiro, sia interpretato seriamente che in chiave grottesca, sia fatto per lui. Devo per forza complimentarmi.
RispondiEliminaQuanto al recente Nosferatu, ho apprezzato la fotografia, le immagini gelide e tenebrose. Purtroppo la passione tra Ellen e il vampiro mi pare più enunciata che mostrata allo spettatore salvo l'ultimissima scena. Manca un po' di mordente. Non so se è carente la sceneggiatura/regia o se siano mancati gli attori.
Gli attori mi sono sembrati in parte (tranne quello che sulla carta avrebbe dovuto essere il migliore di tutti, Dafoe, troppo sopra le righe), ma anch'io credo che dal punto di vista della sceneggiatura si potesse fare qualcosa di più.
EliminaRenfield è spassosissimo, e Cage un Dracula perfetto, mentre The Demeter è un film usa e getta, che intrattiene per il tempo necessario alla visione, ma avevo talmente tante aspettative che inevitabilmente mi ha un po' delusa.
RispondiEliminaNosferatu di Eggers mi ha catturata, il modo migliore di cominciare l'anno!
Ti dirò che anche durante la visione Demeter non è che mi abbia intrattenuto granché... 😅
EliminaCage è il numero uno!