lunedì 30 luglio 2012

Ma perché la gente crea i blog?

Salve a tutti!
Come forse avrete già notato, abbiamo iniziato a inserire sul nostro blog "quasi" recensioni di film e libri. In futuro magari arriveranno anche fumetti e videogiochi e quant'altro ci verrà in mente.
Non era per questo che è nato questo blog, il progetto iniziale era molto più circostanziato, come dimostra l'ermetico sottotitolo: se volete capire cosa significa, sappiate che ne abbiamo già parlato. Come abbiamo parlato del perché non l'abbiamo ancora lanciato.
Mentre attendiamo il momento buono per partire con il nostro progetto di blog novel interattiva, abbiamo pensato che possiamo usare il piccolo spazio che ci siamo ritagliati nella rete anche per altre cose.
Fin'ora 2 Minuti a Mezzanotte l'ha fatta da padrone, ma non dobbiamo per forza limitarci a quello. Dopotutto, per che cosa viene creato solitamente un blog?
 Ovviamente chiunque abbia mai creato un blog potrà dare una risposta diversa, ma questo è quello che pensiamo noi:
si crea un blog per parlare di un qualche argomento (e fino qui...), argomento del quale, nella VITA REALE, non si riesce a parlare quanto si vorrebbe.
Ad esempio, Il Moro vive di pane e fantascienza da quando ha fatto il primo ruttino. Volete sapere quanti appassionati dello stesso argomento (non il pane) ci sono nella sua cerchia di amici? Il numero non è proprio zero ma ci si avvicina parecchio.
Allora, è per questo che la maggior parte della gente crea un blog, secondo l'umile pensiero di questi due ignoranti. Per avere qualcuno con cui parlare degli argomenti che li appassionano.
Perciò, perché noi non dovremmo usare il nostro blog nello stesso modo?
Il progetto della blog novel rimane in cima ai nostri pensieri. Ma, quando avremo voglia, ci metteremo a parlare un po' di argomenti diversi, pur cercando di rimanere nell'ambito delle storie in generale: narrativa, fumetti, film, racconti dei nonni e trip da LSD. Con un occhio di riguardo per tutto ciò che rientra nel genere fantastico, ma non necessariamente solo quello.
Prima abbiamo parlato di recensioni. Forse non è la parola giusta, non siamo abbastanza "autorevoli", diciamo, per scrivere recensioni. Chiamiamole piuttosto opinioni. Vuoi mettere leggere un libro e poter dire "Ma sai che ho letto un libro che..." sapendo di parlare a un pubblico cui interessano gli stessi argomenti?
Inutile? Beh, di certo non andremo ad aggiungere niente al bagaglio culturale dell'umanità, tanto più che ci sono già fior di blog su questi argomenti. Ma a noi farà piacere, ancora di più se potremo scambiare le nostre opinioni con altri.
Quindi, perché no?

Mo_Lu 

domenica 29 luglio 2012

Hunger Games

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
Ebbene sì, lo ammetto: ho letto Hunger Games. Da me non ve l'aspettavate, eh? Ma a me piace stupirvi.


 Premetto che non ho visto il film. Ho però visto quello di Battle Royale (il primo), dopo aver ovviamente letto il manga (il libro non l'ho ancora trovato).
Inutile dire che le somiglianze ci sono, ma sono più che altro a livello concettuale.
Mi spiego meglio: l'idea di base è la stessa (non che sia poco, è quello su cui si regge tutto il libro!) ma la trama poi si sviluppa in modo completamente diverso.
C'è un futuro distopico, dove gli abitanti delle province che si sono ribellate (perdendo clamorosamente) al potere centrale sono costrette, ogni anno, a offrire due ragazzi per questo reality sanguinario, "Hunger Games". Due per ogni provincia (qui chiamate "distretti") per un totale di 24 partecipanti, di cui solo uno potrà tornare a casa vivo, portando al suo distretto onore e gloria fino all'anno successivo. Un po' come nel mito del Minotauro.
Tutto è narrato dal punto di vista della protagonista, un personaggio abbastanza simpatico, per essere un libro per ragazzi: pochi scrupoli a uccidere quando serve, accetta di mentire e di manifestare sentimenti che non le appartengono per conquistare il favore del pubblico, si comporta in generale in modo abbastanza realistico (con i dovuti distinguo. rimane sempre letteratura per ragazzi). Rimane in eterno equilibrio tra una vera dura e una ragazzina spaventata, un mix riuscito abbastanza bene.
Il reality non comincia immediatamente: prima dovremo sorbirci un bel po' di cerimonie preparatorie, interviste ai partecipanti, prove di abiti per l'apertura e cose così. E qui si inizia a vedere il peggior difetto di questo libro: troppo lungo.
Qualsiasi cosa viene tirata per le lunghe fino all'inverosimile. Si ha l'impressione che l'autrice avesse scritto un solo romanzo lungo, poi per ragioni di marketing abbia allungato il brodo per poterlo dividere in tre. Anche nella parte che dovrebbe essere più d'azione si perde un mucchio di tempo in introspezioni e descrizioni piazzate lì per fare spessore.
Va beh, saltando a piè pari qualche pezzo introspettivo di troppo, possiamo dire che si distingue dagli altri più famosi romanzi young adult per diversi fattori: la storia d'amore non è il punto centrale della vicenda (e vai!), è più sanguinolento della media del genere pur senza essere un horror e in generale non mi ha fatto venire il latte alle ginocchia. C'è da dire che non mi ha fatto nemmeno saltare sulla sedia per la tensione, o fatto provare chissà quali emozioni. Si legge, si salta qualche pagina troppo noiosa, prima o poi finisce. Inoltre c'è una denuncia contro la spettacolarizzazione del dolore e della morte e contro l'industria dei reality show, denuncia che potrebbe forse colpire qualche adolescente (che è comunque il target di questo libro) ma che non dice niente di nuovo a chi come me non è tra quelli che se ne stanno lì a rimbambirsi davanti alla tv con grandi fratelli e isole dei famosi. 
Non ho ancora letto il secondo e il terzo libro della saga, e non ho ancora deciso se farlo o no. Probabilmente no. alla fine non era malvagio, ma ho sicuramente di meglio da leggere in libreria e sull'hard disk.
Consigli? Se siete ragazzine brufolose ancora perse dietro a Edward Cullen dategli un'occhiata, potrebbe essere un efficace traghetto verso la salvezza delle vostre anime, facendovi venire voglia di leggere qualcosa di meglio della spazzatura vampirica.
Per la maggior parte della gente che potrebbe arrivare su questo blog, invece, lasciate pure perdere. Pur non essendo una boiata, come le altre che di solito si trovano nello stesso scaffale, ci sono romanzi migliori con cui passare il vostro tempo.
Il Moro. 

martedì 24 luglio 2012

Referendum tagli stipendi ai parlamentari

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla, per dirvi che tutta questa storia non è molto chiara.
Pochi sanno che i referendum in realtà sono due.
C'è chi dice che non sono validi. Qui e qui per esempio.
Salvo poi ritrattare. Ma allora sono validi! O no? Qualcuno dice che, se pure si raggiungeranno le firme, dovrà esserci una decisione della suprema corte nel gennaio 2014. Mah.

Le cose intanto stanno già andando a puttane.
Il più interessante dei due referendum, quello proposto dal Comitato del Sole, che prevede l'abolizione di quasi tutte le indennità parlamentari, per un totale di circa 12.000 euro in meno AL MESE per ogni parlamentare, più la perdita di diversi privilegi, è stato sospeso, notizia confermata anche sul sito ufficiale. Non hanno raggiunto abbastanza firme, e lo ripeteranno a ottobre. Il mio timore, però, è che quelli che hanno già firmato una volta non si scomoderanno a farlo una seconda. L'Italia è così. Già è strano che siano andati quelli che l'hanno fatto. Visto il paese in cui viviamo, avrei pensato che 250.000 firme si potessero raggiungere solo per un referendum per non abolire il gioco del calcio.

L'altro, proposto da Unione Popolare, chiede l'abolizione della sola diaria di soggiorno, per un totale di 3000 euro in meno AL MESE per ogni parlamentare (non credo di conoscere nessuno che prende 3000 euro al mese, e i dirigenti dell'azienda dove lavoro non valgono). Leggendo qua e là, salta fuori che i soldi risparmiati in un anno sarebbero meno di quelli che costerebbe il referendum. Ma almeno sarebbe un inizio, e non dimentichiamo che sarebbero recuperati l'anno successivo.
Questo sembra essere ancora valido.
Qualcuno dice che si può firmare fino al 29 luglio, qualcun altro fino al 27.
Quindi?
Sul sito di unione popolare c'è scritto che i moduli devono essere inviati entro il 31 luglio, presumo quindi che il termine per la raccolta firme dipenda dal singolo ente preposto alla raccolta. Purtroppo, non sono riuscito a capire quante firme abbiano già raccolto.

In pratica?
In pratica è una vergogna che io abbia saputo di questo referendum trovando per caso un post su facebook l'altro giorno. Ci fosse stato un telegiornale uno che ne ha parlato. Così come è una vergogna anche molti uffici comunali non ne sappiano nulla, e molti altri abbiano finito i moduli già da un pezzo.
Si potrà parlare di oscurantismo, o è solo colpa della disorganizzazione degli enti proponenti? Mah. Io non sono nessuno per esprimere giudizi, ma propendo per una combinazione di entrambe le cose.

50 milioni di euro risparmiati l'anno non sono un granchè (meno di Ibrahimovic) ma almeno è qualcosa. Non si sa mai che non si apra la strada ad una serie di riforme volte a ridurre le spese della politica. 
Secondo questa campagna UIL ogni anno la politica costa in media 646 euro per ogni contribuente. Qualche calcolo accazzo o quasi, e togliendo questi 50 milioni invece di 646 euro ne andiamo a spendere 642. Un paio di caffè all'anno non ci cambierebbero di certo la vita. Ma perché diavolo dovrei pagarli a loro?

Alla fine di tutto, una considerazione gravissima:
io non sono ancora andato a firmare.



Sì, lo so, da-che-pulpito. Ma giuro che domani ci vado.

Il Moro, oggi in vena polemica.



sabato 21 luglio 2012

King of thorn

Salve a tutti, è il moro che vi parla!
Oggi ho visto il film King of Thorn, e qui ci sta un bel copiaincolla:




Nuovo film cinematografico dello studio d'animazione Sunrise (Gundam), il fanta-horror King of Thorn è ispirato all'omonimo manga di culto ideato da Yuji Iwahara e ambientato in un prossimo futuro minacciato da un pericolosissimo virus.
Nel 2015 una malattia chiamata “Medusa”, che uccide tramutando i corpi in pietra, è diventata una pandemia mondiale. Nella speranza che nel futuro sia possibile trovare un antidoto, la multinazionale Venus Gate sceglie alcune persone infettate dal virus perché vengano ibernate in capsule nella struttura sotterranea di un antico castello inglese. Soltanto sette infetti da Medusa sopravvivono. Per quanto tempo hanno dormito? E cosa è accaduto al mondo?

(fonte: Mymovies)

Ora, il punto è che non conosco nessuno così nerd da guardare le stesse cose che guardo io nella vita reale, così, per parlarne un po', approfitto del mio bellissimo blog!

Colgo l'occasione lanciatami da questo film per parlare di quello che secondo me e la mia ristretta mentalità da occidentale è il peggior difetto dei film d'animazione giapponesi, o almeno di quelli di fantascienza:
il 99% sono belli per la prima metà, e per la seconda non si capisce una cippa.
Ditemi che non è vero, se ne avete il coraggio!
Ora, sarà colpa della traduzione. Sarà colpa del fatto che questi film sono tratti quasi sempre da manga (come questo, manga che tra l'altro non ho letto) e quindi devono condensare in un paio d'ore scarse chissà quanti volumi di fumetto. Molto più probabilmente, sarà colpa mia. O magari li ho beccati tutti io, non so.
Eppure, quasi tutti gli anime fantascientifici che ho visto soffrono di questa sindrome. Partono bene, poi vanno a perdersi in finali mistici e spunti filosofeggianti che, forse perchè io non ho il cervello a mandorla, mi lasciano puntualmente basito.
Provate un po' a fare caso a quanti sono i finali nei quali il protagonista fluttua su sfondo bianco, poi ditemi.

Anche King of Thorn soffre di questa sindrome, ma in misura decisamente meno opprimente rispetto alla media.
La prima parte è ottima. Una serie di servizi al telegiornale ci spiegano la situazione del mondo in rapporto al virus Medusa, che trasforma le persone in pietra, poi si passa subito all'istituto criogenico, dove gli ammalati si recano per farsi surgelare in attesadi tempi migliori. Ovviamente, qualcosa va storto, e gli ibernati si risvegliano prima del tempo scoprendo di trovarsi in una situazione da incubo.
La prima metà del film è un puro horror d'azione, con mostri, sparatorie e inseguimenti. Gli ottimi disegni e l'apporto della computer grafica, sempre perfettamente integrata col resto, contribuiscono a creare un insieme d'effetto.
Sono buoni anche i riferimenti alla fiaba della Bella Addormentata, come pure i vari flashback che iniziano a far intravedere un po' di luce. 
Prima o poi, però, dovranno arrivare le spiegazioni, e lì ti voglio.
In realtà, se si sta molto attenti la storia si capisce. Molto attenti.



 Si capisce nel senso che hai abbastanza chiaro cosa sta succedendo, ciò non toglie che sia un pasticcione fanta-psichico che a parer mio stride un po' con i mostri e gli inseguimenti della prima parte, e che alcuni elementi rimangano un po' misteriosi (SPOILER: ma cosa c'entrava il supercomputer? Non ha fatto niente! FINE SPOILER).

Alla fine, comunque, se si guarda un film di fantascienza giapponese bene o male si sa a cosa si va incontro. Tralasciando gli sproloqui precedenti, King of Thorn mi è piaciuto più di molti altri anime. A parte che, almeno, il finale più o meno si capisce, sono belli i disegni, sono belle le atmosfere, sono interessanti i personaggi e la trama.
Alla fine, il preziosissimo consiglio del Moro: se amate l'animazione giapponese King of Thorn sono un paio di ore ben spese.  Se la odiate, difficilmente sarete arrivati a questo punto del post. Se siete a metà strada e avete un po' di tempo da perdere, potete pure provare a guardarlo. Potrebbe non dispiacervi.
Il Moro. 

venerdì 20 luglio 2012

2 Minuti a Mezzanotte (5)

Salve a tutti, è il Moro che vi parla.
Ebbene sì, non riesco più a fermarmi!
Me li sogno di notte questi dannati Super!
Ma è tutta colpa sua e della sua idea. E' un tunnel, non se ne esce.
Così, invece di dedicarmi ad altri progetti più personali (compresa una cosuccia che qualcuno chiama vita reale) continuo a sfornare racconti ambientati nell'universo di 2 Minuti a Mezzanotte.
E pensate che ho già un'idea per il prossimo!
Fermatemi, vi prego...
Comunque sia, ecco il mio nuovo racconto, in formato pdf o epub.
Riprende un paio di personaggi dal mio precedente racconto Porta a porta. Non è assolutamente necessario leggerlo per capire questo, ma se non l'avete letto fatelo comunque, tanto dura solo una paginetta.
Ci allontaniamo dal mio ultimo racconto, I fili del destino, per tematiche e atmosfera: questo è molto più leggero e scanzonato, da non prendere troppo sul serio.
Spero vi piaccia! Se sarà così lasciate un commentino, se non sarà così lasciatelo lo stesso!
Adiòs!
Il Moro


sabato 14 luglio 2012

Fermarsi mai!

Salve a tutti, Il Moro che vi parla.
Sembra che siamo riusciti a mettere d'accordo Twitter con Facebook, in qualche modo, quindi qualche passo avanti è stato fatto. Tutto ancora in alto mare, comunque!
Nel frattempo, vi annuncio che sto lavorando a un nuovo spin-off per 2MM!
Ebbene, sì. Nonostante la cocente delusione per aver ricevuto zero (ZERO! e dico ZERO!!) commenti per il precedente, I fili del destino, del quale tra l'altro sono convinto sia il più bel racconto che ho scritto (per non parlare di quanto mi ci sono sbattuto), non demordo!
Cosa volete farci? L'ambientazione mi intriga, i superpoteri sono il pretesto perfetto per trame diversissime, una fonte inesauribile d'ispirazione. Quando le idee vengono, bisogna buttarle giù, altrimenti scappano!
Questo è meno bello de I fili del destino, ve lo dico in anticipo così siete preparati. Però più divertente, spero. Ma, d'altronde, visto che l'altro non l'ha letto nessuno, chissenefrega? XD
Arriva, arriva, tranquilli che arriva!
Il Moro

venerdì 6 luglio 2012

Dichiarazione d'intenti


Salve a tutti!
Un paio di volte, nei (pochi) post precedenti abbiamo accennato al progetto attorno al quale è nato questo blog, progetto che è andato via via allontanandosi nel tempo per impegni vari dei due autori, ma non solo per quello.
Parliamo un po' di quello che sarà il progetto: si pensava ad una blog novel interattiva. Che vuol dire? Beh, pensate un po' ad un librogame: alla fine di ogni capitolo, viene chiesto al lettore di effettuare una scelta e in base a quella gli viene indicato a che pagina andare.
Noi abbiamo in mente qualcosa di simile. Scriveremo il primo capitolo di una storia, e chiederemo ai lettori (sì, usiamo il plurale, e non perché siamo particolarmente ottimisti: bene o male, entrambi abbiamo una famiglia, quindi lettori assicurati, anche tramite biechi ricatti!) di indicarci un modo di proseguire. Ci sarà una scelta multipla, e la possibilità di ulteriori suggerimenti. Quando avremo raccolto abbastanza voti proseguiremo la storia con un altro capitolo, che segua le indicazioni che avremo ricevuto.
Il fatto di non aver ancora iniziato non significa che abbiamo problemi a decidere la trama. Non abbiamo mai avuto intenzione di deciderne una. Sarebbe inutile, perché sarà decisa dai suggerimenti dei lettori.Il punto è che, per un progetto interattivo, ci vuole qualcuno che interagisca. Essendo noi due perfetti sconosciuti, con un blog i cui pochi, saltuari lettori provengono dal mondo di 2 Minuti a Mezzanotte, al quale uno dei due sta partecipando, è poco probabile che riusciremo a raccogliere un numero di voti sufficiente ad andare avanti. Per cui, ci stiamo pensando. Probabilmente creeremo una pagina su Facebook e Twitter, e cercheremo di trovare qualche modo di avere una visibilità anche solo un poco maggiore prima di iniziare. Perciò, per quei pochi che ci sono, stay tuned! Non ci vorrà molto, al massimo ci proveremo lo stesso e se nessuno parteciperà ci impiccheremo al pennone più alto!


Mo_Lu

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