martedì 18 febbraio 2025

Black Summer, gli zombi "seri" della Asylum

black summer asylum serie tv recensione

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Non credo di aver mai parlato sul blog del mio amore per Z-Nation, la serie sugli zombi della Asylum, che pur rimanendo nello stile tipico della casa (caciarone, esagerato e orgogliosamente trash), risultava migliore della maggior parte dei prodotti dedicati agli zombi usciti dopo gli anni '80. Nonché lontana anni luce da qualsiasi altro prodotto della stessa casa produttrice.

Z-Nation ha fatto un figlio, o per meglio dire è uscita una serie prequel, intitolata Black Summer.
Mentre la serie principale narrava di un mondo già andato ampiamente a quel paese dopo l'apocalisse zombi, Black Summer torna ai primi tempi, alla prima "estate nera" in cui i morti hanno cominciato a risvegliarsi affamati di carne umana.

In realtà, non c'è praticamente nessun rimando a Z-Nation, il che la rende perfettamente guardabile a sé, e anche il tono è totalmente diverso. Niente più caciaronate e trashate, Black Summer si prende invece decisamente sul serio e vuole essere una vera storia dell'orrore basata sugli zombi.

black summer asylum serie tv recensione

Il contagio è già diffuso ma c'è ancora fiducia nelle istituzioni. Nella provincia americana i sopravvissuti alle prime fasi si dirigono verso lo stadio della vicina cittadina, dove convogli organizzati dai militari dovrebbero portarli in posti più sicuri. Ma la legge è già andata a quel paese, tutti sono disperati e disposti a tutto pur di mettere in salvo sé e i proprio cari.

I primi episodi sono fantastici. I personaggi in gioco sono persone normali, disperate, spaventate, che si aggrappano a questa ultima speranza cercando di difendersi non solo dagli zombi ma anche da chi è intenzionato a scavalcarli, perché è chiaro che allo stadio non ci sarà posto per tutti. 
Più avanti c'è qualche discrepanza, troppo in fretta quelli che iniziano come persone normali diventano professionisti della sopravvivenza e dell'infrazione oltre che esperti nell'uso di qualsiasi arma (ma sono americani, probabilmente lo sono davvero), e questo si vede soprattutto nell'episodio dove vanno a rubare le armi in quello strano centro pieno di fattoni e militari deviati, anch'esso un po' fuori posto in un mondo in cui solo da poco hanno iniziato a cadere tutte le regole.
Ma quello che si perde un po' nella trama è ampiamente compensato dalla realizzazione tecnica.

Fa impressione guardare un prodotto della Asylum, e trovare dialoghi ben scritti (o poco scritti, si parla ben poco in questa serie), attori bravi e in parte, buoni effetti visivi e un notevole uso di telecamere a mano per un sacco di brevi pianosequenza. Notevole poi la sparatoria alla "ognuno per sé" dell'ultimo episodio.

black summer asylum serie tv recensione

Quella di non caratterizzare troppo i personaggi, rispetto a quelli ultracaricati di Z-Nation, ma mantenerli a un livello più umano da persone qualunque (almeno finché non diventano di colpo esperti di guerriglia) permette di immedesimarsi in essi e farsi spaventare da questi zombi velocissimi e ferocissimi, che si agitano al punto che centrarli in testa è un compito tutt'altro che facile.
Il personaggio più caratterizzato è probabilmente Lance, nonostante parli pochissimo, che risulta essere forse il più debole del gruppo, sia caratterialmente che mentalmente. I piccoli gesti con cui cerca di ritrovare una normalità sono altri momenti di ottima scrittura che non ci si aspetterebbe da questa casa produttrice.

Tolto quello del locale con i fattoni e la discomusic, ho apprezzato molto ognuno degli 8 episodi della prima stagione (anche se in realtà gli ultimi durano una ventina di minuti, ma si vede che bisognava arrivare a 8 per qualche motivo contrattuale).

black summer asylum serie tv recensione

La seconda stagione rimane su un alto livello di coinvolgimento, ma risulta meno interessante della prima.

Fa strano un telefilm che si intitola Black Summer ambientato in pieno inverno, ma il paesaggio totalmente innevato ha il suo fascino. Usciti dalla città, i superstiti della prima stagione insieme ad altri personaggi cercano di arrabattarsi per vivere sulle montagne, probabilmente nella speranza di allontanarsi dai luoghi maggiormente infestati dagli zombi. Inoltre un aereo passa regolarmente a lanciare degli aiuti. 

Tutto ruota quindi intorno alla lotta continua per accaparrarsi questi aiuti. Si sono formati dei gruppi o bande, spesso in  modo assolutamente casuale, in lotta continua per cibo e riparo. Aggregarsi a una banda già formata è impossibile, e ormai ci si spara quasi a vista. E, come nella prima stagione, meglio non affezionarsi troppo a nessuno. Non che sia un problema, è un mondo di pezzi di merda in cui ognuno pensa solo a sé stesso e non compare praticamente nessun personaggio positivo.

black summer asylum serie tv recensione

Continua a sembrarmi un po' esagerato il modo in cui tutti sono diventati di colpo guerriglieri freddi come il ghiaccio e senza cuore, ma ehi, sono americani, è da quando nascono che aspettano solo un'occasione del genere. Abbiamo già parlato delle differenze tra un'apocalisse zombi in America e in Giappone.

Rispetto alla prima stagione quindi abbiamo meno zombi, è tutto più focalizzato sull'insensata rivalità tra bande e alla totale perdita di empatia tra le persone.
Ma quello che la rende inferiore alla precedente è la maggior quantità di episodi più lenti, con meno pianisequenza e un andamento più rilassato. Si vede anche la differenza di budget (non so se reale, non ho trovato i dati, ma comunque percepita) rispetto alla prima stagione. Si veda in tal senso soprattutto l'episodio finale (nessuno spoiler): per quanto ben girato e intrigante, siamo passati dall'ambientazione cittadina del finale della prima stagione con una miriade di comparse, tutte da coordinare perfettamente per i piani sequenza, a dei capannoni in aperta campagna con cinque comparse in croce. La differenza è evidente.

black summer asylum serie tv recensione

Il finale rimane ancora un po' aperto, la scena finale in particolare, che lascia in sospeso, rimandando probabilmente a una terza stagione che non è destinata ad arrivare. Anche se non ho trovato un annuncio ufficiale, da voci che girano pare che una terza stagione non si farà. E' un peccato, ma la seconda resta comunque guardabile anche con questo finale in sospeso, anche perché riguarda proprio solo gli ultimi secondi.

Inferiore alla prima stagione, quindi, che è imprescindibile, ma rimane comunque un'ottima serie di zombi, da vedere anche se non avete visto o non vi è piaciuta Z-Nation, con la quale non c'è praticamente nessun legame oltre all'utilizzo del nome come traino pubblicitario. 

Il Moro


Visto che si parla di zombi, mi sembra l'occasione per fare un po' di pubblicità anche al mio romanzo Zombi S.p.A.Zombi S.p.A., disponibile su Amazon.

e se vi interessa ecco anche gli altri zombi di cui ho parlato nel blog:

Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...
;