martedì 26 aprile 2022

Stargate Universe, una serie brutta ma bella. Ma brutta.

Stargate Universe recensione
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Ho guardato Stargate SG-1 fino alla sesta o settima stagione, poi ammetto di essermi rotto le balle: era diventato noioso. Molto meglio Stargate Atlantis, che ho amato.
Fino ad ora ho sempre evitato Stargate Universe, spinto dalle numerose critiche, ma di recente qualcuno di qualche blog che seguo, forse il Zinefilo ma non ne sono sicuro, ha speso buone parole al riguardo e mi sono convinto a dargli una possibilità. 

La prima stagione, uscita nel 2009, è davvero intrigante. Certo, si svolge tutta su un unico set che avrà tipo dieci metri di corridoi ripresi in mille modi per farli sembrare cento: non è minimamente una serie dai forti investimenti come quelle che l'hanno preceduta. Uno degli attori ha parlato di un costo di due milioni di dollari per episodio, ma probabilmente sono andati tutti in birra. Allora SG-1 quanto doveva costare, che a ogni puntata approdavano su un pianeta alieno?.
Si tratta della storia di un gruppo di persone, in parte civili e in parte militari (dicotomia caratteristica dell'universo di Stargate), che rimane intrappolata in un'astronave degli Antichi, gli ormai scomparsi costruttori degli Stargate, completamente automatizzata e impegnata in un viaggio infinito e apparentemente senza senso tra stelle lontanissime.
Abbiamo quindi alcune avventure "fantascienze" con questi che scendono su alcuni pianeti disabitati ai quali l'astronave ogni tanto si ferma per fare rifornimento, pianeti dei quali non vediamo mai più di dieci metri quadrati, ma la parte da padrone la fanno i rapporti tra i personaggi. Detta così sembra una noia mortale, ma il punto è che i rapporti in questione sono TESISSIMI e sfociano continuamente in scontri non solo verbali.

martedì 19 aprile 2022

Plague Inc.

plague inc. recensione
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Questo articolo è stato scritto a gennaio 2021, ma è rimasto ad aleggiare tra gli altri fantasmi del blog fino adesso. Il MeStessoDelPassato non è quindi a conoscenza di ulteriori nuove espansioni o modifiche applicate al gioco nell'ultimo anno, né lo è il MeStessoDelPresente, che da un pezzo non lo apre più.
Ciò detto, torniamo all'articolo.

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

In realtà avevo già Plague Inc. installato sul telefono da un annetto [quindi a inizio 2020, Nd MeStessoDelPresente], ma solo quest'anno mi ci sono messo a giocarci un po' di più, complice soprattutto l'espansione Cura.

Parliamo di un videogioco strategico, praticamente l'unico gioco strategico che non abbia mollato dopo cinque minuti, nel quale noi interpretiamo il virus che ha il compito di annichilire l'umanità.

La schermata di gioco vede un planisfero che si colora di rosso pian piano mentre il virus si diffonde. Noi, tramite alcune schermate di menu, possiamo agire indirettamente su diversi aspetti del virus, ad esempio dargli la capacità di superare i filtri degli aerei, renderlo resistente ai climi freddi, far sì che possa infettare diversi tipi di animali, eccetera. Per farlo dobbiamo spendere dei punti che ci vengono assegnati man mano che infettiamo gente o mietiamo vittime. 

Nella versione gratuita ci vengono dati cinque scenari corrispondenti diversi tipi di virus, con difficoltà crescente, salvo la possibilità di sbloccarne altri (per ora quattro) acquistando la versione a pagamento, la quale da anche l'accesso a dei potenziamenti e alla possibilità di far andare avanti veloce il tempo che passa, possibilità molto utile nelle fasi iniziali dell'infezione che sono parecchio noiose, non c'è altro da fare che stare a guardare lo schermo e scoppiare le bolle che compaiono ogni tanto per regalarci dei punti.

giovedì 14 aprile 2022

Aslan Sukur, copertinista turco di Zagor

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Ho saputo che è venuto a mancare Aslan Sukur, che fu in passato copertinista dell'edizione turca di Zagor.
Purtroppo non si trovano molte informazioni su di lui, almeno in italiano, quindi non so dire esattamente quali copertine abbia disegnato, né se tutti i disegni di Zagor che si trovano in giro siano copertine o ci siano anche illustrazioni destinate ad altri usi. Quello che posso dire è che i suoi disegni forse non erano stilisticamente perfetti, ma l'uso del colore li rendeva simili a dei dipinti (un po' come le copertine del Piccolo Ranger disegnate da Donatelli), e che erano in grado di esprimere al meglio l'animo più western delle storie di Zagor. 
Quella che segue è una semplice raccolta di disegni di Aslan Sukur trovati in rete, per celebrare un artista che ha rappresentato Zagor per anni.

martedì 12 aprile 2022

JoJo's Bizarre Adventure: Diamond Is Unbreakable Chapter I

JoJo's Bizarre Adventure: Diamond Is Unbreakable Chapter I Takashi Miike recensione

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla

Io ho una lista di lettura e una di visione. Quella di visione comprende sia serie che film. Non che le tenga davvero scritte, è tutto nella mia testa, e forse anche per questo le liste sono parecchio mobili, i titoli salgono e scendono, ma di solito la "scaletta" che ho deciso è più o meno rispettata. Quando però ho scoperto che esiste un film live action tratto dalla quarta serie de Le bizzarre avventure di JoJo diretto da Takashi Miike la mia reazione è stata più o meno: "OH MIO DIO DEVO VEDERLO SUBITO!!!", ed ecco che tutto il resto è finito in fondo alla scala e vedere questo film dal titolo chilometrico è diventata una delle mie priorità.

Takashi Miike, del quale su questo blog trovate la recensione di Yakuza Apocalypse, è notoriamente uno psicopatico prestato al cinema, che nella sua sterminata filmografia ha infilato anche pezzi di rara follia. E Jojo è il manga di combattimenti più strampalato che esista, caratterizzato da un'inventiva inesauribile e geniale. Cosa potrà saltare fuori da questo incontro tra menti strambe?

martedì 5 aprile 2022

Spaghetti horror, l'orrore piemontese di Christian Sartirana

Christian Sartirana spaghetti horror neogotico piemontese
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla! 

Christian Sartirana, autore di romanzi e racconti horror, ha pubblicato con Vizi Editore, casa editrice specializzata in audiolibri, tre racconti che stanno a metà tra l'audiolibro e lo sceneggiato radiofonico. 

Una sola voce narrante, a parte alcuni brevi inserti di voci femminili o giovanili, che parla in prima persona, perché si tratta di qualcuno che sta raccontando la storia a un interlocutore. Effetti sonori e musiche.
La sensazione che sia ascoltandoli è quindi avvolgente, coinvolgente, più immersiva che con un audiolibro "semplice" dove un narratore, per quanto bravo, si limita a leggere una storia scritta, magari un po' riadattata per l'audio, senza però arrivare ad essere dei veri e propri sceneggiati radiofonici. 

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