martedì 18 marzo 2025

Film di fantascienza: Automata, Prospect, Terminator - Destino Oscuro

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Un altro articolo in cui metto insieme opinioni più o meno brevi, su cose che ho visto/letto/giocato e a cui per un motivo o per l'altro non mi andava di dedicare articoli più lunghi e dettagliati. Stavolta parliamo di tre film che in realtà non hanno niente in comune se non essere tutti e tre di fantascienza. Come quasi sempre, i commenti sono stati scritti in tempi diversi, subito dopo aver visto il relativo film, quindi qualcuno potrebbe essere anche di un bel po' di tempo fa.


Automata recensione

Automata (2014)

Automata è un film di fantascienza del 2014 diretto da Gabe Ibáñez. Io però l'ho visto nel 2020, almeno credo perché è da allora questo pezzo aleggia tra le bozze del blog. Visto che sono solo quattro righe pensavo di allungarlo, ma non ricordo più una mazza del film e ho troppo poco tempo libero per riguardare qualsiasi film che abbia già visto, quindi vi beccate il commento così come l'ho trovato.

Antonio Banderas interpreta un agente assicurativo in forze a una società sussidiaria della ROC, l'unica compagnia che produce e ripara i pilgrim, robot umanoidi tuttofare governati da due leggi evidentemente derivate da quelle di Asimov.
I Pilgrim sono diventati l'asse su cui si regge la società, dopo che una catastrofe nucleare ha trasformato in deserto gran parte del pianeta e ucciso il 90% della popolazione. Ma questi schiavi meccanizzati possono a loro volta evolversi, come l'uomo dalla scimmia?

Automata recensione


Il film è ben fatto, mai noioso, visivamente pregevole ma senza nessun guizzo particolare (notare che si tratta di un film a budget relativamente basso), ben recitato (Banderas è riuscito ad essere abbastanza bravo da non farmi pensare a Rosita neanche una volta).
Ora tocca allo spettatore decidere se apprezzare il fatto che si basi sulle opere e sui temi raccontati da Isaac Asimov in tutto il suo ciclo dei robot, o considerare lo stesso fatto come una mancanza di idee originali dato che, effettivamente, non viene detto proprio niente che Asimov non abbia già detto e stradetto.
Un buon film per gli appassionati di fantascienza, ma niente di particolarmente memorabile.


Prospect (2018) recensione

Prospect (2018)

Ho poche parole per questo film, anzi due: "che" e "palle".

La cosa più interessante è la tecnologia a disposizione dei personaggi, una tecnologia analogica e dall'aria vintage, come se fosse la visione del futuro che si aveva negli anni, boh, '70?  Comunque si vede quasi solo a inizio film.
Il film è avaro di spiegazioni, solo verso la fine si inizia ad avere una chiara idea di cosa sta succedendo, ci sono dei cercatori di pietre preziose su una luna ricoperta dalla foresta e solo una volta ogni tanto passa un'astronave che può raccogliergli, a patto che i cercatori abbiano una navicella per raggiungerla.

Ma agli autori tutto questo non è che interessi molto, l'importante  è mettere sul pianeta la ragazzina e farla interagire con il bandito spietato interpretato in modo molto poco credibile da quella faccia da bonaccione di Pedro Pascal, che da inizialmente nemici sono costretti dalle circostanze ad allearsi, e seminare qua e là simbologie quali il tubo dell'aria a rappresentare il cordone ombelicale con la nuova figura paterna.

Prospect (2018) recensione

In pratica tutto quello che sarebbe interessante dire non viene detto ma solo lasciato intuire vagamente, mentre viene detto tutto quello che non interessa a nessuno, in un film in cui per la maggior parte del tempo vengono inquadrati due attori che camminano e chiacchierano in mezzo alle fresche frasche. Sono riuscito ad arrivare alla fine solo perché l'ho lasciato andare mentre facevo altro.

Se fosse stata una puntata di una serie televisiva avrei anche potuto trovarlo interessante, ma questo film è lungo almeno il doppio di quello che dovrebbe essere. Almeno. E Prime non ha nemmeno l'opzione per l'avanzamento veloce.
Film che si può schivare agevolmente senza alcun rimpianto.



Terminator - Destino Oscuro recensione

Terminator - Destino Oscuro (2019)

Io questo film non lo volevo vedere, in verità, avevo deciso che il predecessore mi bastava e avanzava.
Poi una sera l'hanno dato in televisione, e visto che c'ero l'ho lasciato lì mentre facevo altro. Alla fine si tratta di un franchise che ho amato alla follia in gioventù, una possibilità si può dargliela, no? Certo, a patto che non si debba pagarla.

Anche stavolta, come per Genisys, devo dire che pensavo peggio. 
Saranno le aspettative sotto le scarpe, sarà che sono abbastanza vecchio perché la nostalgia faccia effetto anche su di me, sarà che sono ormai anni che non rivedo i primi due della saga, sarà che comunque mi è sembrato meglio di Genisys, ma alla fine l'ho guardato e non mi sono nemmeno annoiato più di tanto.

Terminator - Destino Oscuro recensione

Certo, il film è pieno di stupidaggini. Il T-800 (almeno credo, con i modelli mi sono un po' perso) che invecchia e mette su famiglia è solo la più divertente, ovviamente in modo involontario.
Ma ritorna Linda Hamilton nel ruolo della sua vita, che anche anziana comunque da un sacco di punti all'Emilia Clarke del capitolo precendente. E c'è una trama semplice che ricalca, a volte scena per scena, quelle dei primi capitoli: dal futuro arrivano un assassino e un difensore, e tutto il film lo si passa in inseguimenti vertiginosi e spettacolari nei quali esplodono cose che nella realtà non potrebbero mai esplodere, così che non è un problema se mentre c'è il film che va in televisione si carica la lavastoviglie e si lava il pavimento, tanto non è che se ti distrai ti perdi qualche importante snodo di trama (eppure, per quanto sembri incredibile, mentre cercavo immagini ho trovato più di un sito con articoli titolati "Terminator destino oscuro spiegazione del finale" e simili. Ma veramente?).
Abbiamo quindi un nuovo capitolo di Terminator che ricalca i predecessori (anzi, cancella tutti i predecessori tranne i primi due, cosa che più o meno hanno fatto tutti i sequel di Terminator) senza voler inventare nulla di nuovo, offrendo semplicemente quel tipo di spettacolo che i produttori pensano che i fa si aspettino dai film della serie. Principalmente inseguimenti tra vari veicoli e botte tra robot. 

Terminator - Destino Oscuro recensione

Ora, la mia idea è che se avessi visto questo film al cinema ne sarei uscito mandando tutti a quel paese e invocando la fine per un franchise che non ha più nulla da dire (a meno che non si fosse deciso di seguire la strada intrapresa da Salvation, che continuo a considerare quella giusta). E questo nonostante Destino Oscuro sia uno di quei film che si basano tutti sulla spettacolarità, e quindi al cinema in teoria dovrebbe rendere di più. Questo perché  se avessi pagato un biglietto e se fossi rimasto concentrato tutto il tempo, avrei probabilmente fatto più caso alle svariate stupidaggini sparse nella sceneggiatura e odiato il fatto che nel complesso sia solo una riproprosizione di cose già viste, ma fatte peggio, realizzate senza alcuna enfasi e con l'unico scopo di far sentire a casa i vecchi fan. Grazie J.J. Abrams per aver reso questo modo becero e insultante di fare cinema la normalità.
Ma avendolo visto a casa, gratis (nemmeno un abbonamento a qualche servizio di streaming, come dicevo era in TV, non ricordo il canale) e per buona parte mentre riordinavo e pulivo, l'ho apprezzato molto di più di quello che probabilmente, anzi sicuramente, merita. Potrei quasi considerarlo nella media per i film d'azione fantascientifica moderni. Ma credo che sia l'unico modo in cui si può riuscire a guardarlo.
Potrebbe essere l'unico modo di guardare anche altre perle dell'intrattenimento odierno che funzionano allo stesso modo, quali i nuovi Star Wars, l'ultimo Alien, i nuovi Ghostbusters... 

Il Moro

Gli altri film di fantascienza di cui ho parlato nel blog

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