martedì 30 settembre 2014

Il pianeta di Satana, di Mike Resnick - recensione

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Ogni tanto ci vuole anche un libro così : corto, leggero, senza pretese e piacevole da leggere.
Si parla di Il pianeta di Satana (tit. orig. Walpurgis III, 1982), e questa è la trama:

Conrad Bland è l'uomo più malvagio della galassia. Uno che Hitler può solo baciargli i piedi, colpevole della morte di un numero spropositato di persone su decine di pianeti. Questo simpaticone si è rifugiato su Walpurgis III, un pianeta molto particolare, dove si sono ritrovati tutti gli adoratori del maligno nelle sue varie forme, dal culto di Satana a quello di Kali alle forme più oscure del Voodoo, e molti altri. Gli emissari della Repubblica, l'organo a cui appartengono quasi tutti gli altri pianeti abitati, non sono ben visti qui, e ogni tentativo di estradare Bland non ha avuto successo. Viene quindi contattato Jenko, il più letale killer prezzolato della galassia, per incaricarlo di recarsi su Walpurgis e porre finalmente termine all'odiosa esistenza di Bland.
Bland ha ovviamente trovato su questo pianeta terreno fertile, circondandosi di seguaci pronti a tutto pur di proteggerlo. Ma il super-killer Jenko non si fa spaventare per così poco.

venerdì 26 settembre 2014

Total recall, ovvero come spendere barche di soldi per fare dei filmetti.

http://www.radiocinema.it/web/wp-content/uploads/2012/07/TotalRecall_loc.jpgSalve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Ci ho messo parecchio a vedere questo film. Ovvio, visto che l'originale è uno dei miei film preferiti, tra quelli di fantascienza probabilmente IL mio preferito.

Alla fine ho trovato il coraggio. Non l'avessi fatto sarebbe stato meglio.

Questo film è talmente inferiore all'originale che non vale nemmeno la pena di confrontarli (ma un accenno lo facciamo lo stesso). Tutte le scene clou, come l'estrazione del microchip per dirne una, sono banalizzate fino allo sbadiglio. Non vanno su Marte. Il protagonista non ha i lati oscuri che non mancavano a quello originale. Non ci sono i mutanti. Non ci sono gli alieni. Non c'è l'ambiguità di sapere se sia tutto vero o sia ancora sulla sedia della Recall. Non c'è Michael Ironside. E il ruolo affibbiato a Bryan Cranston, star di breaking Bad, potrebbe pure essere accettabile nel suo essere così banalmente macchiettistico, se lo si vede come un omaggio ai cattivi degli anni 90, ma scade in una demenziale rissa finale che non c'entra una mazza col personaggio.

martedì 23 settembre 2014

La mia top ten (trattabile)

http://waynestocks.com/wp-content/uploads/2009/10/top-ten-books-used.pngSalve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Sono stato taggato da Sabrina nel meme che gira ultimamente su Facebook, e che chiede di stilare una top ten dei miei libri preferiti.
Ma io ho un blog, che mi permette di esprimermi in un modo che Facebook si sogna, quindi perché non sfruttarlo?
Eccovi quindi la top ten (trattabile) dei miei libri preferiti!
Che culo, eh?

E' trattabile perché di solito non li conto, e quando qualcuno mi chiede di elencargli i miei dieci titoli preferiti gliene sciorino ben di più.

Come per la musica, credo che dai libri preferiti di una persona si possa capire qualcosa della persona stessa... a patto che si conoscano i libri, ovviamente. Quindi stavolta vi sto dicendo qualcosa di me. Non mettetevi le mani nei capelli per l'emozione.

Per non  uscire troppo dal seminato dividerò la lista in due tronconi: prima i dieci al top e poi gli altri che sono sempre i miei preferiti, ma magari un po' meno. Non è una classifica quindi l'ordine è rigorosamente sparso.

venerdì 19 settembre 2014

Orfani 12 e conclusione della prima stagione

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

E così è finita la prima stagione della miniserie.
L'ultimo numero com'è?
L'abbiamo già detto la volta scorsa: dopo le rivelazioni tutte le parti nel passato sono un po' inutili. Questa, in particolar modo. presenta una battaglia che pare buttata lì solo per farli sparare un po'. Carini comunque i brevi flashback mentre sono immersi nelle vasche di The Abyss. Come previsto la seconda parte contiene una sana quantità di mazzate tra gli ultimi due superstiti, e una conclusione apertissima che spiana la strada per la seconda stagione.

Numero non particolarmente emozionante, se non appunto per le brevi sequenze oniriche, graziato però da disegni eccezionali. Emiliano Mammuccari al disegno e Annalisa Leoni ai colori ci regalano il numero meglio disegnato e colorato della serie, una gioia per gli occhi da cui potrebbero imparare anche gli americani. Bella anche l'immagine che Carnevale ci regala in quarta di copertina.

martedì 16 settembre 2014

Superior Spider-Man e il coraggio degli editori.

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Per quei tre che non lo sapessero, la storia è questa: nell'ultimo numero della serie precedente dell'Uomo Ragno il dottor Octopus, malato di cancro allo stadio terminale, riesce a scambiare la sua coscienza con Peter Parker. Lui si ritrova così nel corpo giovane, forte e dotato di superpoteri dell'Uomo Ragno e Peter, in quello devastato dalla malattia del dottore... muore.
Non che sia una novità tra i supereroi. Non so se sia successo altre volte all'Uomo Ragno in particolare, ma ormai queste morti non sconvolgono più nessuno.

Quello che non ci si aspettava è che la morte di Parker durasse così a lungo.

Doc Ock ha preso, insieme al corpo di Spider-Man, anche la possibilità di accedere alla sua memoria. Si è così beccato anche il maledetto, odioso pistolotto sui poteri e sulle responsabilità, e per qualche misterioso motivo ha avuto effetto anche su di lui. Ora il Dottor Octopus nel corpo di Peter Parker è Superior Spider-Man, l'eroe di cui New York ha bisogno!

venerdì 12 settembre 2014

Batman - Terra Uno

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Batman - Terra uno è una graphic novel di Geoff Jones e Gary Frank, con protagonista il nostro solito pipistrellone. Si tratta di una versione del personaggio di una terra alternativa, simile a quella che conosciamo ma differente in molti punti sostanziali.

Questo Batman è agli inizi della sua carriera, e sembra non andargliene bene una. E' molto più "umano" e fallibile del solito, ed è divorato dall'ossessione di sapere chi ha ucciso i suoi genitori, convinto com'è che sianio stati vittima di un complotto.
 Non c'è traccia della glaciale calma e della superiorità di Batman, che qui è un uomo come gli altri, solo un po' meglio addestrato e parecchio arrabbiato, con dei disturbi mentali abbastanza evidenti. Nemmeno il suo costume ha la solita efficacia. Siamo seri, se ci vedessimo arrivare addosso uno vestito così avremmo paura sì, ma non perché sembra un pipistrello: perché non sai mai cosa può combinare un pazzo.
Graficamente, la differenza è resa non solo con un costume non particolarmente bello, ma anche con la scelta di mostrare gli occhi di Batman dietro la maschera, invece di lasciarli bianchi come al solito.

martedì 9 settembre 2014

Saga The Giver, di Lois Lowry - recensione

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Parliamo di una saga di fantascienza/fantasy per ragazzi che ho finito di leggere da poco, giusto il giorno prima di vedere in tv il trailer del film tratto dal primo libro: The Giver - La storia di Jonas. Che nei titoli dobbiamo sempre distinguerci.

The giver - Il donatore è un libro fantasy per ragazzi del 1993, primo di una quadrilogia.

È un libro abbastanza corto, che ci racconta di un mondo distopico che deve molto a 1984. Un mondo futuro dove tutto è ordinato e perfetto, dove la vita di ogni individuo è regolata da regole ferree, dove tutti sono inquadrati e il destino di ognuno è deciso a tavolino. La principale differenza dall'illustre ispiratore è che qui la gente non si rende conto di essere sotto una dittatura, talmente questo modo piatto e vuoto di vivere è radicato (e grazie anche a certe pillole che inibiscono i sentimenti). Nemmeno i membri del Consiglio, che detengono il potere, si sentono dei dittatori, ma anzi dei benefattori: grazie a queste usanze infatti sono quasi del tutto sparite le malattie e le guerre. Il prezzo da pagare è il libero arbitrio, e insieme a esso i sentimenti. Non sono solo le pillole, ogni aspetto della società è studiato in modo da annullare già nel neonato l'insorgere di sentimenti complessi.

venerdì 5 settembre 2014

Justice, recensione

http://www.openlettersmonthly.com/issue/wp-content/uploads/2011/09/alex-ross-cover.jpgSalve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Non mi sono mai piaciuti i crossover della DC, soprattutto se confrontati con quelli della Marvel (della quale ho letto Civil War e World War Hulk, sia le serie portanti che tutti i numeri relativi sulle varie testate).
Il mondo Marvel ha una sua coerenza interna. I dislivelli di potere tra i personaggi non sono così evidenti, le loro origini non sono troppo incompatibili le une con le altre, e si trovano ad interagire abbastanza spesso da dare effettivamente l'impressione che operino più o meno tutti nello stesso territorio. La DC, invece...

Probabilmente sapete che la DC è in realtà molto più grande e ricca della Marvel (almeno, prima che questa fosse fagocitata dalla Disney). E la sua potenza, soprattutto negli anni '50-'60, le permetteva di comprare tutte le case editrici minori i cui personaggi mostravano di poter raggiungere un certo successo. Personaggi che poi venivano inglobati nell'universo narrativo della DC... e, se non c'entravano niente, venivano fatti entrare lo stesso a forza di calcioni. Per questo abbiamo molti personaggi totalmente incompatibili che si trovano a collaborare tra loro, e l'effetto di vedere questi tizi insieme è quasi sempre stridente ai limiti dell'insopportabile.
Le varie Crisi infinita, Crisi Finale, Crisi d'identità, eccetera servono proprio a mettere ordine in questo caos editoriale, e infatti grazie alle crisi il mondo DC viene periodicamente azzerato.
Personalmente ho giurato che non leggerò mai più qualcosa con la parola crisi nel titolo.
Per lo stesso motivo ho sempre evitato accuratamente tutte le storie della Justice League.
Questa mi ha attirato lo stesso come una fiamma per una falena, perché è stata disegnata da Alex Ross.

martedì 2 settembre 2014

Crociata spaziale, di Poul Anderson - recensione

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Spinto dal commento entusiastico del Sommobuta, ho recuperato questo libro in biblioteca(purtroppo una versione fallata, nella quale un paio di pagine verso la fine sono state sostituite con una ristampa delle pagine centrali... niente di troppo grave, comunque. La versione fallata è quella della Fanucci nella collana Orizzonti del 1982, quella che vedete qui a fianco, a meno che non sia solo la mia copia).
Ed ecco puntuale anche la mia opinione, perché da qualche parte devo pur esprimere la mia nerditudine.

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