martedì 17 dicembre 2024

Film horror: Dead Snow 1 e 2, Vivarium, The Witch

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Ecco un altro articolo della serie "opinioni in pillole", dove raccolgo commenti più o meno brevi per cose che ho visto/letto/giocato. Questo perché sempre più spesso mi capita di voler parlare di qualcosa e scriverne un commento, che però risulta troppo corto per farne un articolo a sé stante. 
Stavolta metto insieme tre, anzi quattro film che non hanno nulla in comune tra loro a parte il fatto di appartenere al genere horror. Li ho visti a diverso tempo di distanza e i commenti sono stati scritti subito dopo la visione per poi raccoglierli in attesa di farne un articolo, per cui potrebbero risalire anche a diverso tempo fa.


Dead Snow recensione

La saga di Dead Snow (giusta giusta per il periodo natalizio)

Dead Snow (2009): simpatico film di zombi, che stavolta sono in costume storico. La storia è sempre la stessa del gruppo di ragazzi che va in vacanza in una capanna isolata ben intenzionati a bere, fumare e scopare come se non ci fosse un domani, e infatti un domani non c'è, perché arrivano gli zombi e li fanno fuori tutti. In questo caso gli zombi sono veloci, intelligenti, non sembrano trasmettere il morbo col morso e sono nazisti. 

Dead Snow recensione

Seppur del tutto dimenticabile dal punto di vista della trama, presenta una fattura tecnica discreta e momenti divertenti, che lo aiutano a emergere dalla massa di cloni simili. 


Dead Snow 2 recensione

Dead snow 2: Red Vs. Dead (2014): del tutto di un altro livello il sequel, che riprende esattamente da dove era finito il precedente. Il che fa strano perché si vedono anche cellulari del 2014 che nel 2009 non esistevano, ma noi non ci facciamo di questi problemi.
Il film è stato chiaramente realizzato con un budget decisamente superiore, e un piglio ancora più sbarazzino: siamo in piena zona Evil Dead 2 e seguiti, quindi potete immaginare a cosa si va incontro.
Filmetto assolutamente delizioso, un po' meno splatter del primo ma sempre splatter (con una evidente predilizione per l'estrazione dell'intestino), con molte trovate divertenti e anche una "mano cattiva" che potrebbe interessare a Lucius, anche se non rimane cattiva per molto.


L'attore protagonista di entrambi i film, Vegar Hoel, che ha anche partecipato alla sceneggiatura del secondo, è morto a soli 47 anni per un cancro alla prostata, nel 2021. 

Tra l'altro ho scoperto di aver visto altri film dello stesso regista, il norvegese Tommy Virkola: Hansel & Gretel - Cacciatori di streghe (del quale non ricordo assolutamente nulla, ma sono sicuro di averlo visto), Seven Sisters e The Trip, entrambi film che valgono bene una visione. 



Vivarium  recensione

Vivarium (2019)

Una giovane coppia finisce in un incubo di Wes Anderson, almeno questa è la prima cosa che mi è venuta in mente vededo l'inizio di questo film. I colori pastello per le case e e le nuvole in cielo somigliano molto alle ambientazioni del noto regista, o a un'imitazione scadente degli stessi.

I due cercano casa, un bizzarro venditore li accompagna in un'area residenziale con villette a schiera e li molla lì. Capiscono presto che da quel luogo inquietante è impossibile fuggire. 
Non svelerò il resto della trama, anche perché alla prima svolta è possibile prevedere già tutto il resto.
Un film piccolo, con quattro attori in croce e un'unica ambientazione, che nella sua durata di un'ora e quaranta compresi i titoli di coda racconta una storia che avrebbe potuto essere raccontata in metà del tempo. Non si tratta di un film, ma di un episodio di Ai confini della realtà allungato. 
Il suo problema è che la sua natura è chiara fin da subito a chi ne abbia visto qualcuno, o che abbia letto qualche raccolta di racconti horror brevi,che potrà capire immediatamente come va a finire.
Due parole a riguardo sotto spoiler, anche se è un po' inutile visto che non dirò nulla che non si capisca già al decimo minuto.


Vivarium  recensione

Ciononostante, riesce a essere abbastanza inquietante, un incubo che è a tutti gli effetti un horror senza mostri (anche se in questo caso potrebbe essere più adatta l'etichetta weird, se siete di quelli che vogliono etichettare tutto). La situazione in cui si trovano i due ragazzi (anche se anagraficamente parlando nessuno dei due attori aveva proprio l'età da novello sposino in cerca di casa) è a dir poco surreale e assurda, trasportati in mondo chiaramente artefatto con regole misteriose, apparentemente infinito mentre invece è estremamente limitato, come un gioco di specchi.

Chiaro che in questa situazione estrema anche il rapporto di coppia vada un po' a farsi benedire, ma è già tanto che riescano a conservare per tanto tempo la sanità mentale.

Vivarium  recensione

Quello su cui gioca il film è l'assenza di speranza. Il luogo in cui i personaggi sono finiti, oltre a essere spaventoso nel suo essere così basilare e privo di stimoli, è una prigione da cui scappare è chiaramente impossibile.
Gli autori riescono a trascinare gli spettatori nel vortice di cupa disperazione che avvolge i protagonisti, anche proprio grazie al fatto che sai già come va a finire. La disperazione di questi due potrebbe rimanervi attaccata addosso ancora per un po' a film finito.

Mi è piaciuto ma, per quanto duri solo un'ora e mezza o poco più, è comunque troppo. D'altronde, se la grande maggioranza dei film negli ultimi anni sono film da un'ora e mezza stirati a superare abbondantemente le due ore, perché una storia da un'oretta scarsa non dovrebbe essere stirata fino a un'ora e mezza?



The Witch  recensione

The Witch (2015)

Ho parlato qui di The Northman e The Lighthouse, e solo adesso ho recuperato anche il primo film del regista, The Witch (titolo reso sulle locandine come The VVitch)
Questo è quindi l'esordio registico di Robert Eggers, che prima di questo ha diretto solo tre cortometraggi. Cortometraggi che sono stati abbastanza convincenti da convincere qualche produttore di Hollywood a cacciare 4 milioni per realizzare il film, che ne ha incassati 40, quindi complimenti per il fiuto ai produttori. La cifra è relativamente bassa anche grazie al fatto di aver utilizzato pochissime location e praticamente nessun effetto digitale, oltre ad aver arruolato attori non particolarmente conosciuti (Ana-Taylor Joy è qui al suo debutto sul grande schermo, quindi presumo che venisse via ancora a poco).

The Witch  recensione

Siamo nel New England più o meno nel 1630, e la famiglia protagonista è talmente religiosa da esserlo troppo, per la comunità in cui vive, che li scaccia. E calcoliamo che la comunità era composta da puritani, che era per l'appunto un movimento nato in Inghilterra che predicava il ritorno alla purezza della Chiesa, considerata corrotta in quanto utilizzava forme non previste dalle sacre scritture e derivanti da vari compromessi fatti durante i secoli. Se i puritani di scacciano perché sei "troppo" puritano, beh, forse stai esagerando un poco, figlio mio.
Una famiglia di religiosi ai limiti dell'estremismo si trova quindi a vivere in una casa isolata in mezzo ai boschi, in terre di frontiera: cosa potrà mai andare storto?
Beh, non sono gli indiani a minacciarli, né qualche misteriosa magia di quei luoghi: il male se lo sono portato da casa, incarnato nel caro vecchio Diavolo e relative streghe.
Il film viene chiuso da una frase (non è uno spoiler) che dice che la trama è ispirata a varie storie tradizionali di quella zona, e addirittura alcuni dialoghi sono presi di peso da quelle storie. Il che mi ispira riflessioni sul fatto che i coloni che hanno invaso l'America abbiano portato con sé non solo tutte le loro cose materiali ma anche le loro leggende, e con esse i loro incubi. Anche questo hanno fatto i bianchi ai nativi americani, hanno spazzato via le loro fantasie per sostituirle con quelle europee.
Ma temo di stare andando fuori tema, perché questa è una riflessione tutta mia che non è tra i temi del film, che tratta invece di una famiglia isolata di estremisti religiosi che, probabilmente proprio in quanto tale, viene presa di mira dal male. Come potranno reagire, dato che non sono in grado di perdere la fede? Come possono chiedere l'aiuto di un Dio che in realtà temono, come testimoniano i numerosi atti di pentimento volti a conquistare il Suo favore?

The Witch  recensione

Un film che fa pensare per la sua trama, e tiene incollati allo schermo per la sua fattura. Eggers ha tentato di effettuare una ricostruzione storica il più fedele possibile, e questo si vede sia nell'ambientazione che nei rapporti e discorsi dei personaggi. La capanna, i costumi, tutto è realizzato in maniera certosina, e valorizzato da uno spettacolare utilizzo delle luci, provenienti per lo più da candele, luci che rivelano già la forte carica espressionista del cinema di Eggers, che esploderà ancora più forte nei suoi film successivi.
Rispetto a essi si nota che qui manca quell'elemento surreale e onirico che caratterizza gli altri, e che è forse più "normale" nel suo incedere; se The Northman The Lighthouse sono degli strani ibridi ai quali è difficile trovare un genere preciso di appartenenza (e quindi potrebbero essere classificati nel "weird"), The Witch è piuttosto chiaramente un horror fatto e finito, ma di quelli che non ti fanno paura con un mostro, no, ti mette inquietudine inserendo nel quotidiano un elemento fuori posto. Un quotidiano che, in questo caso, mette paura quasi quanto il male stesso, così da raddoppiare l'effetto finale. 

Per essere un esordio alla regia di un lungometraggio The Witch è un film sorprendente, che ha fatto notare da subito Robert Eggers qualificandolo come uno dei giovani registi più interessanti del momento. Da vedere.

Il Moro

Gli altri film horror di cui ho parlato nel blog

martedì 10 dicembre 2024

Opinioni in pillole, fumetti di supereroi: Superman: Su nel cielo, Silver Surfer: Nuova Alba, TMNT L'ultimo Ronin

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Un altro articolo in cui metto insieme opinioni brevi se non brevissime, su cose che ho visto/letto/giocato e a cui non mi andava di dedicare articoli più lunghi e dettagliati. Questa volta parliamo di una manciata di fumetti americani di supereroi. Visto che scrivo questi commenti subito dopo aver letto i fumetti e li tengo lì per accumularli in attesa di averne abbastanza, alcuni potrei averli letti davvero un sacco di tempo fa.


Superman: Su nel cielo, di Tom King e Andy Kubert (2020) recensione

Superman: Su nel cielo, di Tom King e Andy Kubert (2020)

Tom King è ormai entrato nella cerchia degli autori da tenere d'occhio, grazie soprattutto alla sua meravigliosa storia di Visione e al ciclo di Mr. Miracle. Anche questo Su nel cielo ha ricevuto recensioni entusiastiche, che mi sento di condividere in buona parte.
Il fumetto si basa interamente su un punto: una bambina viene rapita da una misteriosa forza aliena e portata nello spazio, e Superman è l'unico che possa aiutarla. Per farlo, però, dovrebbe allontanarsi dalla Terra, la qual cosa significa che le centinaia di persone a cui salva le chiappe ogni giorno da disastri di varia natura non avrebbero nessuno a beh, salvargli le chiappe.
E' quindi giusto che Superman parta per lo spazio alla ricerca di una singola bambina che non è nemmeno sicuro di riuscire a trovare, rinunciando ad aiutare migliaia di persone sul suo pianeta d'adozione?
La logica dice di no, ma la logica del fumetto è diversa e questo fumetto non vuole essere semplicemente la storia di un rocambolesco salvataggio nello spazio, ma un viaggio nella psiche dell'azzurrone, personaggio nient'affatto semplice da scrivere ma che nonostante la veneranda età dimostra continuamente di avere ancora qualcosa da dire, in mano agli autori giusti.

martedì 3 dicembre 2024

La trilogia del Bobiverse, di Dennis E. Taylor

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Oggi vi parlo di una trilogia di romanzi che parte col botto, ma la cui parte finale non mantiene le promesse. Sì, succede spesso, vero?
L'autore è il canadese Dennis E. Taylor, del quale al momento in cui scrivo non si trovano altre opere in italiano.
Li ho ascoltati in forma di Audiolibro, dalla piattaforma Audible di Amazon, letti da Alberto Onofrietti che è dannatamente bravo, come d'altronde la grande maggioranza degli attori su Audible.
Ho raccolto i commenti ai diversi libri in un unico articolo, ma li ho scritti in tempi diversi, subito dopo averli ascoltati. 


Noi siamo infinito (noi siamo Bob) Dennis E. Taylor recensione


Noi siamo infinito (noi siamo Bob), 2016

Titolo originale: We Are Legion (We Are Bob)

Bob è un ingegnere informatico di successo (nonché un nerd) che ha appena venduto la sua società di software per tanti soldi da non sapere più cosa farne. Investe quindi parte di quei soldi con una società criogenica, che si impegna a conservare intatta la sua testa dopo la sua morte, fino al giorno in cui la scienza sarà abbastanza avanzata da dargli un corpo nuovo. Inutile dire che muore in un incidente dopo neanche mezz'ora.
Al risveglio però, 117 anni dopo, la situazione è ben diversa da quella che si era prospettato: è diventato proprietà di un governo pervaso di fanatismo religioso, che ha gettato la sua testa e digitalizzato una copia della sua mente per farne un software senziente, un'intelligenza artificiale a cui affidare la guida di una sonda spaziale da inviare alla ricerca di pianeti extrasolari abitabili. Gli viene data anche la capacità di replicarsi per espandere la sua esplorazione, quindi ecco spiegato il titolo.

martedì 26 novembre 2024

Brothers: A Tale of Two Sons, due fratelli a spasso

Brothers: A tale of two sons recensione
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Brothers: a tale of two sons è un gioco indipendente del 2013, che mi viene naturale paragonare a ICO, di cui abbiamo già  parlato qui
Questo perché anche qui abbiamo costantemente due personaggi, che devono collaborare continuamente per poter procedere. A differenza di Ico, però, in cui controllavamo uno dei due e dovevamo trascinarci dietro l'altra, qui dobbiamo controllare contemporaneamente entrambi i personaggi.

Ma iniziamo dalla trama: siamo in un'ambientazione fantasy-medievale e il padre di questi due fratelli si sente male. Viene loro spiegato che per curarlo devono procurarsi un'erba particolare che si trova solo a Vattelapesca, provincia di Sticazzus, e l'app di Glovo non funziona. Iniziano quindi il loro viaggio, che li porterà ad attraversare terre sconosciute, affascinanti e pericolose.

Sì, come trama non è un granché, si tratta in effetti solo di un pretesto come un altro per mettere in viaggio questi due e farli, appunto, attraversare diverse ambientazioni. Solo nel finale abbiamo di nuovo un po' di trama, anche abbastanza toccante.

martedì 19 novembre 2024

Zagor: Ritorno nella città nascosta, Pioggia infernale, Il re di Cuenca Verde

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla! 

Come ho già fatto altre volte, raccolgo in questo articolo le opinioni che ho scritto sul forum Zagortenay riguardo alle ultime storie uscite, modificandole un po' per renderle fruibili anche per chi non è un abituale frequentatore del forum in questione e quindi magari non ha già letto i volumi di cui si parla o non conosce a menadito la storia di Zagor.



Zagor + n. 14, Ritorno nella città nascosta, di Faraci e Sedioli

Burattini lo ammette candidamente nell'editoriale all'inizio del volume: questo è l'ennesimo "ritorno" in poco tempo. Ammetterlo però non significa che vada bene. Il nostalgismo imperante nell'intrattenimento di matrice statunitense ormai ha contagiato anche Zagor, al punto che, esauriti i "ritorni" più eccellenti, iniziano a esserci "ritorni" anche a storie non così memorabili. E' il caso di questo volume, seguito di un albo di 55 anni fa che, francamente, non ricordavo per nulla. In questo caso devo ringraziare il riassunto all'inizio della storia, che comunque spreca una pagina intera in un combattimento che avrebbe dovuto occupare una vignetta al massimo. Ma ci è andata ancora bene rispetto ad altri "riassunti".

martedì 12 novembre 2024

Opinioni in pillole, film d'azione indiani: War e Pathaan

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Di film indiani non ne ho visti molti, perché ho la sensazione, spesso confermata da altri colleghi blogger, che la maggior parte non siano proprio il massimo, sebbene tra di loro si trovino diverse chicche.
Qui sul blog trovate le mie opinioni su Enthiran, Enthitan 2.0. e RRR (che rimane il migliore tra i film indiani che ho visto, se dovete sceglierne uno solo scegliete quello).
In questo articolo raccolgo le mie su altri due film d'azione indiani, accomunati dal far parte di una stessa saga.


film d'azione indiani: War e Pathaan recensione

War (2019)

War è appunto uno dei film consigliati dai colleghi blogger di cui sopra, ma allo stesso tempo lo stesso collega mi consiglia di non andare a indagare troppo oltre nel cinema d'azione indiano. 

So anche che questo film fa parte di un universo condiviso, quindi sono andato a informarmi un po'.

L'universo condiviso in questione si chiama Spy universe, dato che si parla appunto di film di spie d'azione, e comprende a oggi cinque film con altri quattro già programmati. I primi due sono Ek Tha Tiger e il suo seguito Tiger Zinda Hai, e War è il terzo, che comunque non ha nessun collegamento diretto con gli altri due. Presumo che ci sia qualche accenno a far capire che l'agenzia di spionaggio è sempre la stessa, ma non avendo visto i Tiger non saprei.

martedì 5 novembre 2024

Opinioni in pillole, fumetti ucronici: Pax Romana di Jonathan Hickman, The spider King di Josh Vann e Simone D'Armini, Il Re Lupo di Kentaro Miura e Buronson

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Non resisto a una storia ucronico-fantascientifica sull'antichità, visto che ne ho scritta una anch'io e che per farlo mi sono documentato un bel po', imparando quindi parecchio su tempi e popolazioni dell'epoca in cui l'ho ambientata.
In queste storie in particolare poi si parla proprio di popolazioni e addirittura di personaggi che ho utilizzato nei miei raccconti, quindi mi sembra ovvio che non ho potuto resistere!


Pax Romana, di Jonathan Hickman recensione

Pax Romana, di Jonathan Hickman (2007)

Ho sentito osannare questo fumetto come un capolavoro da più parti ma, si vede che sono strano io, del capolavoro mi sembra proprio che non abbia niente. Chi l'ha definito così probabilmente si è lasciato fuorviare dallo stile grafico particolare e sperimentale, peccato che sia così particolare e sperimentale che dopo dieci tavole viene ampiamente a noia.

Uno dei temi principali (ma non l'unico) dei racconti ucronici che ho scritto è un impero romano che si è prolungato oltre la sua naturale durata. Di storie ucroniche ambientate riguardanti l'impero romano ne sono state scritte a bizzeffe,   di alcune   abbiamo già   parlato nel blog.

martedì 29 ottobre 2024

Fantastico italiano: Game, set, t-rex , L'inquietante bottega delle piante fatali, Furioso - L'ultimo canto

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Un altro articolo in cui metto insieme opinioni brevi se non brevissime, su cose che ho visto/letto/giocato e a cui per un motivo o per l'altro non mi andava di dedicare articoli più lunghi e dettagliati. Questa volta parliamo di tre libri di autori italiani del fantastico.


Game, set, t-rex, di Michele Borgogni recensione

Game, set, t-rex, di Michele Borgogni

La novelette (o romanzo breve, o racconto lungo, chiamatelo come volete) di Michele Borgogni nata per caso da una discussione tra amici si rivela essere una lettura divertente e perfino appassionante.

Trey sembra essere predestinato a essere una stella del tennis, visto che i suoi genitori sono entrambi campioni del mondo. Ma c'è un problema: per colpa di una strega facile all'ira, il piccolo Trey è un tirannosauro! 
Questo ovviamente porta una serie di problemi alla carriera tennistica del ragazzo, quali braccia troppo corte, o l'impossibilità di tenere efficacemente in mano una racchetta, oppure il terrore che un mostro pieno di denti alto quattro metri incute nei bambini della sua età che affronta sul campo da gioco.

Game, set, t-rex è un romanzo dannatamente divertente, ma è anche una storia di formazione su un bambino che si sforza di avere l'approvazione dei genitori, una storia che raggiunge a momenti una profondità inaspettata in un racconto con queste premesse.
Il che non toglie che si rida alla grande.

Se vi interessa, lo trovate qui

martedì 22 ottobre 2024

Film per bambini e ragazzi: Inside Out 2, Cattivissimo Me 4, Il Robot Selvaggio

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Stavolta metto insieme i miei commenti su tre film che ho visto in sala insieme al novenne di casa. 
Il film preferito di mio figlio attualmente è I Mitchell contro le macchine (come dargli torto?), ma tende a fare classifiche e mettere al secondo o comunque tra i primi cinque tutti i film che vede, compresi quelli di cui parliamo qui, quindi non è un recensore affidabile!


Inside out 2 recensione

Inside out 2

Il primo Inside Out è stato uno dei migliori film mai realizzati dalla Pixar, anche se probabilmente poteva essere apprezzato più degli adulti che dai bambini, visti gli argomenti non proprio semplici. Un seguito non era scontato, la Pixar di seguiti dei suoi film non è che ne abbia fatti poi molti, ma è arrivato, anche se a distanza di qualche anno.

Ovviamente, è impossibile non fare un confronto. E devo dire che il primo mi era piaciuto di più.

martedì 15 ottobre 2024

Opinioni cortissime, fumetti di supereroi: Spider-Man - La storia della mia vita, Carnage Black, White and Blood, Batman - Nine Lives, Supergod, Dottor Strange - Alba e Tramonto

 Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Un altro articolo in cui metto insieme opinioni brevi, in questo caso addirittura brevissime, su cose che ho visto/letto/giocato e a cui non mi andava di dedicare articoli più lunghi e dettagliati. Questa volta parliamo di una manciata di fumetti americani di supereroi sui quali, beh, avevo poco da dire, come vedrete. Visto che scrivo questi commentini subito dopo aver letto i fumetti e li tengo lì per accumularli in attesa di averne abbastanza, alcuni potrei averli letti davvero un sacco di tempo fa.


Spider-Man la storia della mia vita recenhsione

Spider-Man la storia della mia vita, di Chip Zdarsky e Mark Bagley

L'esperimento prevede di raccontare la storia della vita dell'Uomo Ragno, ma togliendogli il potere di non invecchiare tipico dei personaggi dei fumetti. Niente origini riscritte e aggiornate man mano che il tempo passa, ma un Peter Parker che va a scuola e viene morso da un ragno radioattivo negli anni'60, per poi vivere le sue avventure negli anni invecchiando come la gente normale.
In pratica si tratta di svariati riassunti delle più famose e importanti avventure di Spider-Man, con i personaggi che invecchiano man mano che il tempo passa, fino ad arrivare alla morte dell'anziano Peter Parker e conseguente passaggio di testimone alle nuove leve come i suoi figli e Miles Morales.
Si tratta proprio di questo, riassunti di storie già lette con alcuni elementi variati. Poco interessante e abbastanza evitabile, perché sono le stesse storie con più rughe e capelli bianchi.
So che lo stesso esperimento è stato fatto anche con altri personaggi Marvel, ma per me possono stare dove sono.

martedì 8 ottobre 2024

Battle Chaser Nightwar, il videogioco che raccoglie l'eredità del fumetto interrotto vent'anni fa.

Battle Chaser Nightwar recensione videogioco e fumetto

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Ad attirare la mia attenzione su questo gioco è stato nient'altro che il fatto che è andato in promozione per un certo periodo, da 9,99 a 0,99 euro. Quindi ho letto qualche recensione e me lo sono comprato, visto anche che non sono previsti acquisti in-app, pubblicità o altro.

Da queste recensioni ho scoperto che il gioco è tratto da un fumetto intitolato semplicemente Battle Chaser. Fumetto pubblicato nel 1998, scritto e disegnato da Joe Madureira (coadiuvato da altri, ma la star è lui, forte del successo con gli X-Men). Già che c'ero quindi ho deciso di leggermi prima il fumetto.

Battle Chaser Nightwar recensione videogioco e fumetto

Si tratta di un fantasy magipunk (nel senso che è presente della tecnologia alimentata dal mana) che, fin dalle prime pagine, ricorda un videogioco o una campagna di Dungeons & Dragons. A partire dalla presentazione dei diversi personaggi: c'è il mago anziano, c'è il paladino depresso per via della morte della moglie, c'è un golem spaventoso a vedersi ma dal cuore d'oro, c'è una ladra dalle maniere brusche e dalle tette enormi vestita più o meno come Red Sonja (o Tyris Flare, a seconda del media di riferimento che preferite).

martedì 1 ottobre 2024

Cartoni ri-animati: X-Men '97 e Batman - The Caped Crusader

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Vi sentite vecchi? Lo siete, ma per fortuna i produttori televisivi pensano a voi, tanto che nel 2024 sono uscite ben due nuove serie televisive che vanno a riprendere cartoni animati della nostra infanzia, entrambi riguardanti dei supererori americani ed entrambi famosissimi!


X-Men '97 recensione

X-Men '97

Non sono mai stato un lettore dei fumetti degli X-Men, per un motivo molto semplice: ogni volta che ho provato a prenderne in mano uno è stato come entrare al cinema a film già iniziato.
I fumetti dei mutanti Marvel hanno una continuity serrata, che unita alle decine di personaggi e all'andamento da telenovela rendono praticamente impossibile iniziare a leggerli a digiuno da decenni di saghe. Questo problema è comune a tutti i fumetti Marvel, ma trovo che sia particolarmente evidente negli X-Men. 
Non posso dire quindi di conoscere i fumetti nemmeno di sfuggita, ma ricordo di avere apprezzato parecchio i cartoni animati all'epoca. Purtroppo li mandavano in onda in orari in cui non sempre ero davanti alla TV (pensa te, è esistito un tempo in cui per guardare qualcosa in televisione bisognava accenderla all'ora giusta, in quest'epoca di streaming sembra assurdo). Per questo non ho mai visto tutte le puntate e anche quelle che ho visto erano in ordine abbastanza sparso, quindi i miei ricordi si limitano in pratica al fatto che mi piacevano, l'ambientazione e le tematiche, ma ricordarmi qualcosa della trama...

martedì 24 settembre 2024

Opinioni in pillole: The Witcher, i primi tre libri

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Raccolgo in questo articolo le opinioni relative ai primi tre audiolibri della saga di Geralt di Rivia, o The Witcher. Li ho ascoltati in tempi diversi, e i commenti che seguono sono stati scritti subito dopo l'ascolto di ognuno. Se trovate delle considerazioni ripetute è per quello.


Il guardiano degli innocenti, di Andrzej Sapkowski recensione
Il guardiano degli innocenti, di Andrzej Sapkowski recensione
Il guardiano degli innocenti, di Andrzej Sapkowski recensione

Il guardiano degli innocenti (Ostatnie życzenie), di Andrzej Sapkowski (1993)

Premetto che non ho mai giocato ai videogiochi della saga di The Witcher (sono piuttosto intollerante verso gli open world e i giochi di ruolo all'occidentale, che ti mandano in giro a fare diecimila missioni secondarie al punto che dopo un po' non ti ricordi nemmeno più la storia principale), né ho mai guardato la serie TV con Henry Cavill. Tra l'altro, sapevate che nel 2002 è stata prodotta in Polonia una serie televisiva di una sola stagione seguita da un film? No? Nemmeno io, ma Wikipedia sì.

martedì 17 settembre 2024

Opinioni in pillole, film con Nicolas Cage: Mandy, Dream Scenario, Longlegs

 Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Ecco un altro articolo della serie "opinioni in pillole", dove raccolgo commenti più o meno brevi per cose che ho visto/letto/giocato. Questo perché sempre più spesso mi capita di voler parlare di qualcosa e scriverne un commento, che però risulta troppo corto per farne un articolo a sé stante. 
Stavolta metto insieme tre film con Nicolas Cage, che però oltre all'attore hanno ben poco in comune tra di loro. Li ho visti a diverso tempo di distanza e i commenti sono stati scritti subito dopo la visione per poi raccoglierli in attesa di farne un articolo, per cui potrebbero risalire anche a diverso tempo fa.


Mandy nicholas cage recensione

Mandy (2018)

Mandy è uno strano film, o meglio, vuole essere a tutti i costi un film "strano". Un revenge movie con Nicolas Cage che fa quello che l'ha reso più famoso al di fuori dei film, la "cage rage" i cui meme spopolano sui social. E qui Cage si incazza di brutto.

La prima metà del film presenta eventi drammatici, con una coppia presa di mira da una setta di fanatici religiosi. Poi arriva la metà del film, e arriva la vendetta di un arrabbiatissimo e sporchissimo Nicolas Cage che fa salire la sua recitazione due metri sopra le righe, senza però arrivare al punto da essere ridicolo. Anzi, le scene in cui si dispera sono altamente emotive e mi sembrano una rappresentazione del dolore più che valida, scene in cui fa uscire tutto il talento di cui è dotato e che in alcuni film sembra quasi nascondere. Perché alla fine gli attori devi anche saperli usare.

martedì 10 settembre 2024

Serie animate per adulti: Hazbin Hotel, Blue Eye Samurai, Primal

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Ecco un altro articolo della serie "opinioni in pillole", dove raccolgo commenti più o meno brevi per cose che ho visto/letto/giocato. Questo perché mi capita di voler parlare di qualcosa e scriverne un commento, che però risulta troppo corto per farne un articolo a sé stante. 
Questa volta ho messo insieme tre serie animate destinate a un pubblico adulto, che sia per il tono, per le tematiche, per la violenza o per le tre cose insieme. Questa non è roba per bambini!


Hazbin Hotel recensione

Hazbin Hotel

Non ho capito bene la storia di questa serie. C'è un episodio pilota del 2019, poi non se ne è più parlato. Ma nel frattempo è uscito uno spin-off della serie disponibile gratuitamente su YouTube (anche in italiano, anzi è più facile da trovare di quello in lingua originale) intitolato Helluva Boss. Pur essendo già alla seconda stagione, per un totale di 20 episodi, Helluva Boss continua ad essere considerata uno spin off di una serie uscita dopo e molto più corta (anche se gli episodi sono più lunghi).
Sia come sia, gli 8 episodi di Hazbin Hotel sono su Prime compresi nell'abbonamento base, e al momento in cui scrivo queste righe stanno avendo molto successo, e ispirando un mucchio di cosplayer.

martedì 3 settembre 2024

Dopo tanto (tanto) tempo, un nuovo volume per Ucrònia: Moto Perpetuo



Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

E' passato un secolo o giù di lì da quando ho pubblicato l'ultimo volume di Ucrònia. 
Svariati problemi mi hanno fatto procrastinare il rilascio della continuazione, e se la pigrizia e un certo "blocco dello scrittore" non sono i minori di questi problemi posso almeno dire che non sono gli unici. 

Sia come sia, ora siamo qui, con un nuovo volume per voi. Lo dico da subito: non so quando verranno pubblicati i prossimi, sono quasi sicuro che ci vorrà molto meno tempo, ma non prometto nulla. 

Vabbè, torniamo a bomba e facciamolo con un riepilogo:

il sito web di Ucrònia
la pagina del sito dedicata a  Moto Perpetuo
tutti i precedenti post relativi a Ucrònia su questo blog

Ed ecco la sinossi, quarta di copertina o chiamatela come vi pare, di Moto Perpetuo

Il pellegrinaggio rituale a La Mecca è uno dei momenti più sacri dell'Islam, oltre al momento in cui affluiscono in città milioni di fedeli. Proprio approfittando di questa confusione due gruppi appartenenti a fazioni opposte, la decuria romana guidata dall'ex gladiatore Vinicius e la spedizione mongola a cui appartiene anche Tumur, ora in possesso dell'armatura che fu del Prete Gianni, convergono a La Mecca con il medesimo obbiettivo, la prodigiosa invenzione dell'arabo Al-Jazari: il moto perpetuo. Intanto, dall'altra parte del mondo, nelle terre che un giorno forse si chiameranno America, una giovane regina egizia in esilio viene in contatto con le usanze e gli strani poteri dei nativi, e conosce da vicino gli abitanti della misteriosa Cupola...

martedì 27 agosto 2024

Film di fantascienza con i mostri: 65 - Fuga dalla Terra e Alien - Romulus

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Come ormai succede quasi sempre su questo blog, dato che ho deciso di pubblicare un solo post a settimana e che negli ultimi tempi i miei commenti si stanno facendo sempre più asciutti e quindi spesso troppo corti per riempire un solo articolo, anche stavolta metto insieme più film con tematiche simili. Per poter parlare di Alien - Romulus, che ho visto settimana scorsa al cinema, ho quindi recuperato il pezzo che avevo scritto per 65 - Fuga dalla Terra, che aleggiava tra le bozze già da mesi.


65 - Fuga dalla Terra recensione

65 - Fuga dalla Terra (2023)

Il film di fantascienza con adam Driver disponibile su Prime ci chiede un grosso sforzo di sospensione dell'incredulità. E, no, non è perché dobbiamo credere a degli alieni identici agli umani, quello è il meno, la fantascienza ne è piena: no, è che dovremmo credere che la quindicenne Ariana Greenblatt possa interpretare una bambina di 9 anni! Ma dai!

65 - Fuga dalla Terra recensione
Va beh che è bassa, ma...

martedì 20 agosto 2024

Zagor: Le storie di Trampy, Il Giudizio degli dei, La belva di Amanur

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Come ho già fatto altre volte, raccolgo in questo articolo le opinioni che ho scritto sul forum Zagortenay riguardo alle ultime storie uscite, modificandole un po' per renderle fruibili anche per chi non è un abituale frequentatore del forum in questione e quindi magari non ha già letto i volumi di cui si parla o non conosce a menadito la storia di Zagor.


Zagor Più n. 13: Le storie di Trampy recensione

Zagor Più n. 13: Le storie di Trampy

Devo ammettere che gli Zagor Più con le storie brevi sono le pubblicazioni zagoriane che aspetto con maggior piacere da qualche tempo a questa parte, unica occasione per portare qualcosa di nuovo in una serie che vive troppo di nostalgia. Ma temo che anche questo stia finendo.

Come gli altri volumi simili, anche qui c'è una storia cornice con un personaggio che racconta e una serie di storie brevi da una quarantina di pagine l'una. La storia cornice è basilare, Trampy che racconta storie su Zagor a un interlocutore sperando di scroccargli il pranzo, con qualche gag che non fa molto ridere.

martedì 13 agosto 2024

Opinioni in pillole, JRPG: Valchirie profile: Lenneth, Tales of Symphonia

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Ecco un altro articolo della serie "opinioni in pillole", dove raccolgo commenti più o meno brevi per cose che ho visto/letto/giocato. In questo caso parliamo di due videogiochi di ruolo giapponesi piuttosto vecchiotti, diciamo pure che siamo in piena categooria retrogame.


Valchirie profile: Lenneth

Valchirie profile: Lenneth

Valkyrie Profile  è uscito originariamente nel 1999 per Playstation, prodotto dalla Enix, e nel 2006 è stato prodotto dalla Square Enix il remake per PSP, intitolato appunto Valkyrie Profile: Lenneth. Rispetto all'originale, il remake vede gli originali filmati realizzati in stile anime sostituiti con dei filmati in CGI.

 Il JRPG è è sempre stato uno dei miei generi videoludici preferiti, dai tempi della PlayStation 1 e del mio primo incontro con questo genere di giochi, nientepopodimeno che con Final Fantasy VII. Negli ultimi anni però il genere ha cominciato a venirmi un po' a noia, un po' perché richiede una quantità esagerata di ore di gioco, e alla mia età temo di non avere più tutto questo tempo, un po' perché ho cominciato ad avere una certa ritrosia verso il fantasy, non solo in ambito videoludico, e il fantasy è l'ambientazione principe di questo tipo di giochi, soprattutto di quelli che non ho ancora giocato...

Nel caso che voleste sapere a quali ho già giocato, vi rimando alla mia personale classifica dei JRPG.

martedì 6 agosto 2024

Opinioni in pillole, miniserie a fumetti Bonelli: Lilith, Martin Mystere Le Nuove Avventure 2, Attica, Darwin, Grouchonomicon

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Un altro articolo in cui metto insieme opinioni brevi se non brevissime, su cose che ho visto/letto/giocato e a cui per un motivo o per l'altro non mi andava di dedicare articoli più lunghi e dettagliati. Questa volta parliamo di alcune miniserie a fumetti pubblicate a Sergio Bonelli Editore.


Lilith recensione

Lilith, di Luca Enoch

La seconda miniserie "a solo" di Luca Enoch dopo Gea vede nuovamente l'autore sia ai testi che ai disegni. Come Gea, consta di 18 albi nel solito formato ma con foliazione maggiorata. 
La storia narra di una "crononauta" che proviene dal lontano futuro, futuro in cui la razza umana è stata quasi completamente sterminata da una sorta di virus senziente che è rimasto dormiente all'interno del corpo di alcuni umani fin dai suoi albori. Compito di Lilith è quindi quello di viaggiare nel tempo scoprendo i vari portatori nelle diverse epoche e distruggendo il virus, strappandolo letteralmente dal corpo dell'ospite. Chiaramente l'ospite non sopravvive al processo.

La saga mi è piaciuta di meno rispetto a Gea, soprattutto le prime storie. Questo principalmente perché Lilith si limita quasi ad andarsene in giro a massacrare i suoi obbiettivi, forte di superpoteri che la rendono totalmente inarrestabile. Si sa che quando il personaggio è troppo superiore rispetto ai suoi avversari diventa antipatico. Fortunatamente poi iniziano a insinuarsi i dubbi , si scoprono verità nascoste, e la storia si fa più interessante.

Plaudo soprattutto all'approfondita ricerca storica per la ricostruzione di avvenimenti, personaggi e ambienti. Per la saga di Ucrònia  ho fattocosì e posso dire che ci metto più tempo a documentarmi che a scrivere. 

Una bella serie, non all'altezza di Gea ma comunque molto valida.
E poi lei è sempre nuda, come Gea guarda caso. Ma almeno Lilith non è una ragazzina.

martedì 30 luglio 2024

Le ultime serie di Star Trek: Strange New Worlds 2, Prodigy 1, Lower Decks 4, Picard 3

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Torniamo nell'universo di Star Trek, che negli ultimi anni si è scoperto più vivo che mai, parlando delle ultime stagioni delle sue serie televisive.
No, Discovery non c'è. La terza stagione mi ha fatto talmente schifo che mi sono rifiutato di andare oltre. 


Star Trek - Strange New Worlds, stagione 2 recensione

Star Trek - Strange New Worlds, stagione 2 (2023)

La seconda stagione di Star Trek - Strange New Worlds si rivela al livello della prima
Fermo restando le mie perplessità sul recast dei personaggi (come ho scritto nell'articolo precedente, Star Trek è molto legato ai suoi attori, e vedere i vecchi personaggi con volti nuovi risulta straniante, in particolare per Kirk che è totalmente diverso e che qui ha molto più spazio dedicato rispetto alla prima stagione), la serie è un gradito ritorno, almeno per i nostalgici, allo Star Trek che abbiamo amato, almeno da TNG in avanti.

martedì 16 luglio 2024

Zagor: Il ritorno di Supermike, La scure e il fulmine, La piccola Ombra

 Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Stavolta metto insieme le mie opinioni su due storie di Zagor molto particolari: una perché è uno dei team-up più assurdi e improbabili si possa immaginare, oltre che uno dei meno voluti dai fan, l'altra perché è il ritorno di un personaggio amatissimo a cui sono particolarmente legato, questo invece molto richiesto dai fan, o almeno da una parte di essi. Di sicuro si tratta dei più grossi "eventi" riguardanti Zagor avvenuti ultimamente.


Zagor e Flash: La scure e il fulmine - Quando i mondi si scontrano recensione

Zagor e Flash: La scure e il fulmine - Quando i mondi si scontrano

Parlai qui del primo capitolo della storia La scure e il fulmine, contenuto nel volume da edicola insieme ad altre storie di Zagor e Flash. Mi dicevo anche curioso per la storia che sarebbe potuto venir fuori da premesse così bislacche, ed ecco che grazie alla versione da edicola posso leggere quella storia e vedere com'é. Sì, la versione da libreria costava di gran lunga troppo per 'sta roba. 

Giustamente il primo capitolo lo ritroviamo pari pari all'inizio del primo dei due volumi. Andando avanti, lo stile rimane lo stesso.

martedì 9 luglio 2024

Opinioni in pillole, fumetti americani senza supereroi: Kill or be killed, Rasl, Stray Dogs, God Country, L'impero dei morti

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Un altro articolo in cui metto insieme opinioni brevi se non brevissime, su cose che ho visto/letto/giocato e a cui non mi andava di dedicare articoli più lunghi e dettagliati. Questa volta parliamo di una manciata di fumetti americani NON di supereroi, perché anche in America c'è vita oltre le tutine. Visto che scrivo questi commentini subito dopo aver letto i fumetti e li tengo lì per accumularli in attesa di averne abbastanza, alcuni potrei averli letti davvero un sacco di tempo fa.


Kill or be killed, di Ed Brubaker e Sean Phillips recensione

Kill or be killed, di Ed Brubaker e Sean Phillips

Il sodalizio tra questi due autori ci ha già regalato ottime storie noir, e anche in questo caso non si discostano dalle loro abitudini.
Il protagonista, Dylan, dopo un tentativo di suicidio viene visitato da un demone, che dice che gli ha salvato la vita ma se la riprenderà se non ucciderà una persona al mese. Persone cattive, in particolare.
O forse Dylan è solo matto ed è tutto nella sua testa.
Questo è l'inizio della storia, e da qui il seguito è perfettamente intuibile. In effetti non ho avuto nessuna sorpresa dall'inizio alla fine di questa storia, che però ha il pregio di essere narrata da un maestro del noir a fumetti che ha trovato una trama che si adatta perfettamente alle sue corde.

martedì 2 luglio 2024

Opinioni in pillole: avventure grafiche vecchie e nuove. The longest Journey, Samorost 3, Thimbleweed Park

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Raccolgo qui un po' di commenti che ho scritto per alcune avventure grafiche che ho giocato di recente, commenti troppo corti per diventare articoli a sé stanti.
Le avventure grafiche sono per me un genere abbastanza nuovo, grazie allo SCUMMVM sto recuperando molti antichi capolavori che all'epoca avevo snobbato, (anche perché la maggior parte girava su macchine che non ho mai avuto). Contemporaneamente, sto anche giocando ad avventure più moderne. In questo articolo parlo delle ultime tre che ho affrontato.



The Longest Journey recensione

The Longest Journey

The Longest Journey è un'avventura grafica punta e clicca del 1999, creata dalla casa norvegese FunCom (storia e design di Ragnar Tørnquist)
Ho affrontato questo gioco nel modo sbagliato: si tratta di un gioco estremamente statico in cui bisogna leggere un sacco di dialoghi, buona parte dei quali sono solo chiacchiere che non servono a mandare avanti la storia. Giocarci di sera dopo aver messo il bambino a dormire è il modo migliore per addormentarsi sulla tastiera (ed è successo). Ma, oh, quello è il momento in cui posso giocare col computer... 😅

martedì 25 giugno 2024

Opinioni in pillole, tre libri di Arthur C. Clarke: La città e le stelle, Incontro con Rama, Le fontane del paradiso

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Un altro articolo in cui metto insieme opinioni brevi se non brevissime, su cose che ho visto/letto/giocato e a cui per un motivo o per l'altro non mi andava di dedicare articoli più lunghi e dettagliati. Questa volta parliamo di tre romanzi di Arthur C. Clarke.


Arthur G. Clarke la città e le stelle recensione
Arthur G. Clarke la città e le stelle recensione
Arthur G. Clarke la città e le stelle recensione
Arthur G. Clarke la città e le stelle recensione
Arthur G. Clarke la città e le stelle recensione
Arthur G. Clarke la città e le stelle recensione

La città e le stelle (1956)

Non sono mai stato un appassionato di Clarke, ma devo dire che ho trovato questo libro intrigante, anche se non posso dire appassionante.

Ambientato in un futuro estremamente lontano, vede ciò che resta dell'umanità vivere in un'immensa città circondata dal deserto. Nella città c'è ogni genere di confort, grazie alla scienza talmente avanzata da sembrare magia, tematica cara a Clarke, gli abitanti della città sono tutti immortali e possono spendere la loro lunghissima vita nel modo che preferiscono. L'unica cosa che non possono fare e uscire dalla città, ma nemmeno lo vogliono. Perché dovrebbero?
La storia di questo mondo futuro parla di un immenso Impero galattico, che però è finito quando l'umanità ha incontrato i terribili invasori che li hanno ricacciati nel loro mondo natale e infine all'interno di quest'ultima città. All'interno della città c'è non solo tutto ciò che è un uomo potrebbe desiderare ma molto di più, e da ormai miliardi di anni la civiltà umana ristagna dentro quelle mura. Ma ecco giungere un nuovo nato, un'anima non reincarnata da un'esistenza precedente, per la prima volta da migliaia di anni un volto nuovo si affaccia al mondo, e e questo nuovo uomo non si accontenta. Questa è la storia di Alvin, dei suoi tentativi di lasciare la meravigliosa città di Diaspar e di ciò che trova oltre le sue mura.

È una storia che non prevede un "cattivo", o degli ostacoli da superare particolarmente insidiosi. Alvin non si trova mai davvero in pericolo. La sua ricerca di una via d'uscita è difficile, ma non particolarmente pericolosa. E anche dopo che sarà riuscito a uscire (non ditemi che è spoiler perché era ovvio che ci sarebbe riuscito no?), anche dopo niente sarà veramente in grado davvero di nuocergli.

Non è di certo quella che può essere definita una storia appassionante, Eppure ho letto molto volentieri questo libro attratto forse dal fascino di questa civiltà decadente, di questo futuro spaventosamente lontano, in cui la tecnologia rende possibile qualsiasi cosa eppure ha annichilito lo spirito umano, che è lo spirito degli esploratori, degli scienziati, degli scopritori di cose nuove.

Un libro non appassionante, quindi, Eppure affascinante.

martedì 18 giugno 2024

Opinioni in pillole: Barbie, Povere Creature

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Ecco un altro articolo della serie "opinioni in pillole", dove raccolgo commenti più o meno brevi per cose che ho visto/letto/giocato. Questo perché mi capita di voler parlare di qualcosa e scriverne un commento, che però risulta troppo corto per farne un articolo a sé stante. 
In quest caso due film che hanno come tematica l'emancipazione femmile, tematica che comunque trattano in modo molto diverso.


Barbie recensione

Barbie

Il film evento del 2023, con cui ci hanno sfranto gli zebedei per mezza estate, in coppia con Oppenheimer. Chissà perché ha avuto tutto questo successo, poi. Probabilmente grazie al trailer.
Il trailer mostra tutte le parti migliori del film, cioè quelle iniziali ambientate nel mondo delle Barbie, e faceva pensare a una commedia musicale surreale e divertente. Invece poi Barbie e Ken vanno nel mondo reale e il tutto si addormenta un po', diventando una commedia che si distingue da quelle più classiche solo per la prepotente aggiunta di tematiche femministe.

martedì 11 giugno 2024

Opinioni in pillole, serie animate per adulti: Solar Opposites, Zerocalcare: Questo mondo non mi renderà cattivo, Psycho - pass stagione 2

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Ecco un altro articolo della serie "opinioni in pillole", dove raccolgo commenti più o meno brevi per cose che ho visto/letto/giocato. Questo perché mi capita di voler parlare di qualcosa e scriverne un commento, che però risulta troppo corto per farne un articolo a sé stante. 
Questa volta ho messo insieme tre serie animate destinate a un pubblico adulto, che sia per il tono, per le tematiche, per la violenza o per le tre cose insieme. Questa non è roba per bambini!


Solar Opposites, stagioni 1-4 recensione

Solar Opposites, stagioni 1-4

Che questa serie sia stata creata dagli stessi autori di Rick and Morty è evidente. Lo stile è esattamente quello, anche di disegno, i personaggi parlano nello stesso modo e fanno un sacco di cazzate con le loro tecnologie fantascientifiche. A differenziarla da Rick and Morty è l'approccio che ricorda i cartoni delle "famiglie assurde" quali Simpson, Griffin, American Dad. In effetti anche qui i protagonisti sono una specie di famiglia, nel senso che sono un gruppo di alieni che scimmiotta in qualche modo una famiglia americana. Sono volgari, cattivi, osceni, non hanno nessun rispetto per la vita umana e hanno accesso a tecnologie di livello deus ex machina, nel senso che Korvo non solo può tranquillamente inventare un raggio per risolvere qualsiasi problema (problema che sarà sempre e comunque causato da loro stessi), ma probabilmente l'ha già fatto e casualmente ce l'ha in tasca.
Rick and Morty rimane migliore, per diversi motivi. Uno potrebbe essere che questi alieni sono davvero troppo stupidi e cattivi, un altro che Rick and Morty presenta in continuazione situazioni e ambientazioni nuove mentre i Solar opposites sono comunque sempre confinati sul pianeta Terra. Inoltre, è meno presente quell'approccio da "ti faccio ridere ma quando avrai smesso di ridere e ripenserai al perché hai riso ti sentirai una merda" tipico di Rick and Morty, anche se Solar opposites cerca di migliorarsi in tal senso con il procedere delle stagioni. Invece di mischiare il comico e il drammatico, però, anche andando avanti le cose tenderanno a rimanere separate, con gli alieni che si comportano male con tutti usando la loro fantascienza che sono la linea comica, e il Muro (idea geniale) che diventa l'ambientazione della linea narrativa cupa e drammatica.
No, pur essendo molto simile a Rick and Morty, non è altrettanto bello. Ma questo non vuol dire che sia brutto, anzi! Visione consigliatissima, a patto che non siate deboli di stomaco. Lo trovate su Disney Plus e ne vale davvero la pena.

martedì 4 giugno 2024

Furiosa - A Mad Max Saga: non come il primo, purtroppo

Furiosa - A Mad Max Saga recensione

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Sì, mi dispiace dirlo, ma Furiosa - A Mad Max Saga non è bello come il primo, e non ci va nemmeno molto vicino.
Ricordo distintamente come, uscendo dal cinema dopo la visione di Mad Max - Fury Road, pensavo "è il film più maledettamente figo che ho visto negli ultimi, oh, almeno dieci anni!". Dato che dopo di più fighi non ne sono usciti, e quello è del 2015,  posso dire che è il più bel film almeno degli ultimi vent'anni!
Furiosa, invece, pur essendo comunque un bel film, non mi ha fatto provare nemmeno lontanamente le stesse sensazioni. E questo per svariati motivi che ora andiamo a illustrare, siore e siori. Avviso: seguono spoiler, quindi andate prima a vederlo, perché comunque è meglio di molta altra roba in giro in questo periodo, poi tornate qui a dirmi quanto mi sbaglio.

martedì 28 maggio 2024

Gli ultimi film su Godzilla: Shin Godzilla, i film animati su Netflix, Godzilla Minus One



Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

La prima parte di questo articolo è stata scritta circa tre mesi fa. Come ho fatto già svariate volte, ho scritto la mia opinione su ciò che ho visto subito dopo averlo visto, per poi tenerlo lì a macerare un po' tra le bozze.

Stavo curiosando in rete su Godzilla Minus One, chiedendomi se mai sarei riuscito ad andare a vederlo in sala (spoiler: no), e mi sono imbattuto nella pagina di Wikipedia che dice che nel film ci sono alcuni riferimenti a Shin Godzilla e ai tre film di Netflix. Ed ecco che mi è scattata la scimmia di vederli tutti.
Non avevo mai visto un film giapponese su Godzilla, se non a pezzi. Ho visto quelli americani, quello di Emmerich, quello del 2014quello del 2019il primo e il secondo con King Kong (e anche quello in solitario di King Kong, ancora il migliore del "monsterverse"). Non ditelo a nessuno, ma secondo me il migliore è ancora quello di Emmerich.
Non ho nessuna intenzione di sciropparmi tutta la trentina di film giapponesi del bestione, mi farò bastare gli ultimi, cominciando da 

martedì 21 maggio 2024

Post Mortem - Gli orrori di Golden Falls, di Paolo la Paglia

Post mortem Paolo la Paglia recensione
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Post Mortem è un libro del 2020, che ho ascoltato in forma di audiolibro, letto da Rosanna Lia. 

E' il romanzo d'esordio del genovese Paolo la Paglia, che però ambienta la storia nei soliti Stati Uniti. Dite che sono campanilista, ma preferisco quando gli autori non americani non ambientano le loro storie in America. Siamo già sommersi di storie ambientate negli Stati Uniti. A volte ho la sensazione che molti autori lo trovino più facile: grazie a tutti i film e telefilm polizieschi, conosciamo le procedure di polizia americane (o meglio, crediamo di conoscerle) meglio di quelle nostrane, quindi dobbiamo fare meno ricerche.

Nel mio piccolo, ho scritto storie ambientate in Italia e all'estero, andando in America solo per Chaveyo, ma ho una scusa: è un western! Sì, ne faccio un vanto, mi accontento di poco, che volete farci.
Scusate la digressione, non c'entra nulla con la qualità del romanzo in oggetto, solo un piccolo puntiglio campanilistico personale.

E' un horror con una storia che sa molto di già visto, popolato di personaggi che definire stereotipati è dire poco. Abbiamo il poliziotto divorziato, il giornalista, la psicologa e tutto il campionario, e già dalla prima apparizione puoi dire chi si innamora di chi.
Alla scarsa originalità si sopperisce con una scrittura che riesce a momenti a essere molto d'atmosfera, creando momenti inquietanti e spaventosi. Non sempre, purtroppo, perché anche qui ho notato un dilungarsi eccessivo in alcuni passaggi che avrebbero potuto essere tranquillamente sforbiciati, soprattutto nella parte iniziale.

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