Ho guardato Stargate SG-1 fino alla sesta o settima stagione, poi ammetto di essermi rotto le balle: era diventato noioso. Molto meglio Stargate Atlantis, che ho amato.
Fino ad ora ho sempre evitato Stargate Universe, spinto dalle numerose critiche, ma di recente qualcuno di qualche blog che seguo, forse il Zinefilo ma non ne sono sicuro, ha speso buone parole al riguardo e mi sono convinto a dargli una possibilità.
La prima stagione, uscita nel 2009, è davvero intrigante. Certo, si svolge tutta su un unico set che avrà tipo dieci metri di corridoi ripresi in mille modi per farli sembrare cento: non è minimamente una serie dai forti investimenti come quelle che l'hanno preceduta. Uno degli attori ha parlato di un costo di due milioni di dollari per episodio, ma probabilmente sono andati tutti in birra. Allora SG-1 quanto doveva costare, che a ogni puntata approdavano su un pianeta alieno?.
Si tratta della storia di un gruppo di persone, in parte civili e in parte militari (dicotomia caratteristica dell'universo di Stargate), che rimane intrappolata in un'astronave degli Antichi, gli ormai scomparsi costruttori degli Stargate, completamente automatizzata e impegnata in un viaggio infinito e apparentemente senza senso tra stelle lontanissime.
Abbiamo quindi alcune avventure "fantascienze" con questi che scendono su alcuni pianeti disabitati ai quali l'astronave ogni tanto si ferma per fare rifornimento, pianeti dei quali non vediamo mai più di dieci metri quadrati, ma la parte da padrone la fanno i rapporti tra i personaggi. Detta così sembra una noia mortale, ma il punto è che i rapporti in questione sono TESISSIMI e sfociano continuamente in scontri non solo verbali.