Per tutti i lettori di Zagor l'EVENTO di questo periodo è ovviamente il team-up con Flash!
Evento che alcuni aspettano con ansia, altri con scetticismo, altri lo schifano a prescindere, ma non lascia nessuno indifferente!
Dopo un'uscita in volume cartonato della storia di 20 pagine che fa da prologo al crossover vero e proprio, ora è uscito il volume da edicola che raccoglie la stessa storia più altre 3 dei due personaggi, che è quello che ho acquistato io.
Scrissi tempo fa, in questo articolo, cosa ne pensavo di un incontro tra Zagor e Flash, articolo scritto sull'onda dell'annuncio e pieno di considerazioni preliminari, e chiaramente piene di pregiudizi, su una storia che non era ancora stata scritta. Era la fine del 2018, ne è passato del tempo. Continuate a leggere per sapere se le mie idee siano rimaste le stesse.
le due variant cover dell'edizione cartonata. Cioè, già mi chiedi tre euro e mezzo per venti pagine di fumetto, e poi dovrei pure comprarne due? Sono già lì, credimi... |
Innanzitutto diciamo che non trovo più un incontro tra questi due personaggi così "strano". In realtà sono più strani gli incontri di Zagor con Dragonero e Brad Barron. Flash, invece, è un personaggio che si è sempre mosso agevolmente in dimensioni parallele, viaggi temporali, futuri alternativi.
Flash è un personaggio il cui potere è "muoversi talmente veloce che BLABLABLA". Al posto dei bla bla ci potete mettere più o meno qualunque cosa serva allo sceneggiatore in quel momento. Uno dei suoi poteri principali, però, è quello di poter superare le barriere dello spaziotempo viaggiando nel tempo e in universi paralleli, tanto che, in molte "crisi", cioè quei crossoveroni che alla DC usano ogni tanto per semplificare un po' e tagliare qualche realtà alternativa di troppo, a permettere il viaggio è proprio lui che corre su un apposito "tapis roulant cosmico".
Ho le prove di quanto affermo. |
Il concetto di "multiverso" viene spiegato per la prima volta all'interno di un fumetto DC nel 1961, proprio all'interno di una storia di Flash, dove finisce in un mondo parallelo nella quale il suo eroe dei fumetti preferito, nonché ispiratore, è una persona reale. Quello stesso anno usciva la prima striscia di Zagor, se vi piacciono le coincidenze.
Flash inoltre è il principale motore dell'evento Flashpoint, un altro di quei mega-eventi che ridefiniscono l'universo condiviso DC e che coinvolge viaggi nel tempo e realtà alternative, sconvolte in questo caso da lui stesso.
E' abbastanza normale quindi che Flash non si scomponga più di tanto nel trovarsi a che fare con universi paralleli. E pure Zagor, come già detto, ha già visitato più di una realtà alternativa, la prima volta credo che sia nel 1981 con la storia di Sclavi Il signore nero. Anche per lui il concetto di multiverso non dovrebbe essere poi così strano.
Un po' più difficile potrebbe essere armonizzare il modo di narrare le storie dei due personaggi. Lo "stile Bonelli" è sicuramente diverso dallo "stile DC".
Per ovviare a questo problema, è stato deciso di accentuare le caratteristiche da fumetto americano di quello che è già il più supereroistico degli eroi Bonelli.
Giovanni Masi e Mario Uzzeo sono due autori con grande esperienza, per Bonelli hanno lavorato a Orfani e Dylan Dog.
Il disegnatore Davide Gianfelice ha le stesse esperienze dei due autore in Bonelli (Dylan Dog e Orfani) e ha a curriculum anche la collaborazione con diverse testate americane, tra cui anche Flash.
Anche il colorista, Luca Saponti, ha lavorato principalmente per Orfani, ma ha messo mano anche a molti altri albi Bonelli.
La scelta di affidare questo numero proprio ad autori che non hanno esperienza diretta col personaggio è probabilmente un indice del fatto che si sta proprio cercando un approccio diverso.
Chiunque legga anche comics americani ritroverà nelle pagine dedicate a Flash esattamente quello a cui è abituato. Sia dal punto di vista dello stile di disegno che da quello narrativo, quella è una storia di Flash che potrebbe tranquillamente stare su uno spillato. Viene raccontato un banale scontro con una gang di nemici classici, uno di quegli incipit tipici di molti fumetti supereroistici in cui si introduce l'eroe direttamente in azione contro un nemico classico e facile da battere per poi passare alla storia vera e propria. E Flash circondato da fulmini è sempre fighissimo.
E' Zagor ad adattarsi allo stile nordamericano. Si nota che, mentre i pensieri di Flash sono espressi nelle didascalie come è prassi negli USA, per Zagor si rimane al classico baloon, ma a parte quello il taglio dinamico delle tavole è americanissimo.
Ed è bello. Zagor è un personaggio iperdinamico per il quale la classica gabbia bonelliana è, a volte, una gabbia vera e propria. Qui invece abbiamo un personaggio muscolare che riempie le tavole con la sua possanza fisica e col suo dinamismo.
Intendiamoci, ho letto Zagor per decenni e non ho mai avuto motivo di lamentarmi della "gabbia". Rendere le tavole più movimentate non basta per fare un bel fumetto, così come non basta il colore, è un po' come gli effetti speciali nei film: per belli che siano, se non sono sostenuti da una storia valida sono solo estetica. E le storie migliori di Zagor sono ancora, di gran lunga, quelle nella "gabbia".
Un'impostazione più dinamica però non può che essere un valore aggiunto per un personaggio come questo, se serve a dare una spinta in più a una storia intrigante.
E questa storia è intrigante?
Per quanto riguarda lo Spirito Con La Scure, la storia è un po' surreale (e io sono un po' allergico al surreale). C'è uno scontro onirico con i suoi principali ex-nemici, tra i quali si nota l'Avvoltoio, nemico comparso solo una volta in una storia anche abbastanza breve, ma così stronzo da essere rimasto nell'olimpo dei peggiori avversari (trattasi di un serial killer specializzato in donne e bambini). Anche la resa grafica dei nemici è particolare, con personaggi resi in modo irrealistico (con occhi completamente bianchi e cose del genere) che torreggiano sull'eroe come fantasmi spaventosi. Le tavole dello scontro sono splendide e ci sono anche degli omaggi ad alcune delle copertine degli albi in cui questi nemici comparivano, tutto maledettamente bello, ma non si capisce bene cosa c'entra. Da dove arriva questo sogno, cosa significa? Oltre ad averlo messo lì perché Flash si scontra con dei nemici classici e quindi deve farlo anche Zagor, ha un senso a livello narrativo?
Poi ci sarebbe anche la cosa che Zagor è sempre in movimento. Cioè, non credo di sbagliare troppo dicendo che in questo episodio corre più lui di Flash. Corre parlando a Cico come se ce l'avesse vicino mentre dovrebbe averlo ormai distanziato di mezzo chilometro. Alla fine della storia si mette a correre in una direzione a caso perché boh, si vede che è come il mio cane che dopo aver corso per un'ora in cortile vuole continuare a correre anche dentro casa.
Insopportabile, orribile, inguardabile, offensivo e pure stupido l'utilizzo di Cico, del quale si è voluto per forza infilare una gag nello scarsissimo numero di pagine a disposizione e il risultato è questa porcheria:
Una roba di un imbarazzo talmente epico che perfino mio figlio di sei anni ha storto il naso mentre gliela leggevo.. Ma non era meglio non metterla e basta?
Insomma, la parte riguardante Flash è perfetta, per la parte di Zagor si poteva fare qualcosa di più (tipo levare quella gag tremenda), ma temo che l'esiguo numero di pagine sia il maggior colpevole di questa situazione.
Ho trovato comunque nel complesso questa anticipazione gradevole, decisamente migliore di quella di Batman/Dylan Dog che ho già completamente dimenticato.
Il volume, dicevamo, è completato da altre tre storie, inserite per giustificare il prezzo non indifferente di 4.90 euro.
La prima è proprio la già citata storia di Flash del 1961 in cui viene introdotto il concetto di multiverso, una scelta probabilmente più felice rispetto a mettere "semplicemente" la prima storia di Flash.
Nonostante l'importanza storica, la storia mi è sembrata invecchiata abbastanza male.
Mio figlio ha commentato "ma come corre male Flash!"
Come. Corre. Male. Flash.
Poi abbiamo la parte finale di Zagor Racconta, il momento cioè in cui inventa il costume e si presenta per la prima volta al consiglio di primavera.
Mio figlio ha un po' sbottato all'inizio perché Zagor non aveva il costume e lui voleva vedere Zagor, ma poi si è esaltato all'apparizione e al duello con Oga-Ito. Mio figlio si esalta a vedere gente che ammazza altra gente a colpi di scure, avrò sbagliato qualcosa nella sua educazione?
La terza storia a mio figlio non l'ho letta, è un po' troppo violenta. Facciamo che bastano le scurate di Zagor, che almeno non fanno schizzare troppo sangue. Comunque sia è una storiella banalissima, che sembra messa lì solo perché è abbastanza corta e priva di riferimenti alla continuity da poter servire per mostrare a un lettore a digiuno di fumetti americani com'é una storia moderna di Flash. Cioè brutta, se la media è questa.
Volendo tirare qualche conclusione, si tratta ovviamente di una grossa operazione commerciale, ma ciò non toglie che io sia curioso di leggerne il seguito.
Il Moro
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Ero curioso di sapere che ne pensavi dell'operazione, ma ho avuto ben due giudizi al prezzo di uno: quello tuo e di tuo figlio ^_^
RispondiEliminaDubito che leggerò queste storie, preferirò leggere le tue recensioni ;-)
visto come viene trattato Cico, a te potrebbero piacere! 😁
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