martedì 12 novembre 2024

Opinioni in pillole, film d'azione indiani: War e Pathaan

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Di film indiani non ne ho visti molti, perché ho la sensazione, spesso confermata da altri colleghi blogger, che la maggior parte non siano proprio il massimo, sebbene tra di loro si trovino diverse chicche.
Qui sul blog trovate le mie opinioni su Enthiran, Enthitan 2.0. e RRR (che rimane il migliore tra i film indiani che ho visto, se dovete sceglierne uno solo scegliete quello).
In questo articolo raccolgo le mie su altri due film d'azione indiani, accomunati dal far parte di una stessa saga.


film d'azione indiani: War e Pathaan recensione

War (2019)

War è appunto uno dei film consigliati dai colleghi blogger di cui sopra, ma allo stesso tempo lo stesso collega mi consiglia di non andare a indagare troppo oltre nel cinema d'azione indiano. 

So anche che questo film fa parte di un universo condiviso, quindi sono andato a informarmi un po'.

L'universo condiviso in questione si chiama Spy universe, dato che si parla appunto di film di spie d'azione, e comprende a oggi cinque film con altri quattro già programmati. I primi due sono Ek Tha Tiger e il suo seguito Tiger Zinda Hai, e War è il terzo, che comunque non ha nessun collegamento diretto con gli altri due. Presumo che ci sia qualche accenno a far capire che l'agenzia di spionaggio è sempre la stessa, ma non avendo visto i Tiger non saprei.

Allora, lasciatemi dire una cosa becera, rozza, sessista e pure omofoba: se non sono diventato frocio con questo film, non corro più pericoli. Tutto il film, soprattutto nella prima parte, è tutta un'esaltazione del corpo maschile, dei muscoli oliati dei due depilatissimi protagonisti in particolare. A mancare sono le grazie femminili, qui incarnate per quel poco che rimane sullo schermo dalla sola Vaani Kapoor, che di sicuro non è brutta ma, almeno per gli standard occidentali, non è al livello di molte star hollywoodiane, laddove invece i fisici di Tiger Shroof e Hrithit Roshan possono competere con quelli di qualsiasi eroe d'azione americano. Ditemi se Roshan non sembra Kenshiro, con quella testa piccola abbinata a due spalle enormi, a momenti ho pensato che fosse un effetto speciale.
Come se non bastasse, i due protagonisti per buona parte del loro minutaggio si guardano con occhi languidi come se stessero per mettersi a limonare da un momento all'altro, il che aprirebbe un'interessante indagine sull'idea di virilità in India, visto che nessuno sembra trovare strano che due eterosessuali costruiti a tavolino come cyborg ormonali per esaltare il pubblico femminile indulgano in simili atteggiamenti tra di loro. Se qualcuno ne sa più di me sulla mentalità indiana, si senta libero di intervenire nei commenti.
Va bene, la parentesi da bar sport possiamo chiuderla qui, eh?

film d'azione indiani: War e Pathaan recensione
Addominali come se piovesse!

Il film va a riprendere, a volte con citazioni dirette come l'inseguimento in auto sul ghiaccio o le acrobazie appesi all'aereo in volo, le principali saghe di action spionistico occidentali, Mission: impossibile Fast and Furious. James Bond sta rimanendo un po' indietro, in effetti.
Anche come trama siamo lì, ma a differenza della maggior parte dei film di spionaggio la storia non è una roba incomprensibile dove i protagonisti parlano di cose che non capiamo con personaggi che non conosciamo, rimane anzi piuttosto semplice se non banale, con il rapporto tra una spia esperta e un novellino che viene più volte ribaltato durante il film, con anche dei colpi di scena che mi hanno lasciato abbastanza a bocca aperta.

Ovviamente, però, quello di cui dobbiamo parlare quando si esamina un film indiano è la tamarraggine: come possiamo aspettarci, i protagonisti sono praticamente dei supereroi senza alcuna giustificazione a parte la loro figaggine e le ore di palestra, quindi non dobbiamo stupirci troppo quando continuano a combattere senza problemi con ferite ridurrebbero qualsiasi essere umano a un bambino frignante o sfondano muri di cemento con la testa con l'unica conseguenza di qualche taglietto sulla fronte. Ma gli autori di questo film sono ben consci di quello che vogliono i loro telespettatori, non c'è nessuna pretesa di realismo, anche i combattimenti somigliano più a balletti, in particolare le sparatorie coreografate come numeri di danza mi hanno ricordato il kata della pistola del sottovalutato Equilibrium. Tutto questo risulta solamente divertente e non da mai fastidio, anche se qualche rallenty o posa figa poteva pure essere tagliata. 
A proposito di balletti, ci sono da segnalare due videoclip musicali completamente inutili e piazzati lì in mezzo al resto in un modo che li fa sembrare interruzioni pubblicitarie, quasi come se fossero un tributo dovuto a un modo tutto indiano e bollywoodiano di fare cinema dal quale gli autori preferirebbero staccarsi del tutto. 

film d'azione indiani: War e Pathaan recensione
Tra una sparatoria e un complotto, andiamo a fare quattro salti.

Insomma film divertente e anche con una trama che si lascia seguire con interesse, mi sento di consigliarlo. Peccato solo per una durata eccessiva, che io non ho sentito molto perché come mi capita spesso l'ho visto a pezzi, ma è innegabile e comune a tutti i pochi film indiani che ho visto (beh, non solo indiani, ultimamente).


film d'azione indiani: War e Pathaan recensione

Pathaan (2023)

Parlare di questo film subito dopo aver parlato di War è abbastanza difficile, perché si rischia di ripetere le stesse cose. Anche in questo trama action spionistica banale che di più non si può, con personaggi che sono supereroi senza esserlo. Basti dire che alla sua prima apparizione nel film al personaggio di Pathaan sventolano capelli e camicia come se fosse in mezzo alla tempesta nonostante sia in una stanza chiusa e senza finestre, ditemi se non è un superpotere questo!

Livello di frociaggine un po' diminuito, perché Pathaan agisce in compagnia di una donna, quindi è tutto un corteggiamento languido tra i due. Il che non vuol dire che ogni occasione non sia buona per mettere in mostra addominali e bicipiti.
Lui è Shah Rukh Khan, attore schifosamente famoso in India, uno dei personaggi più amati del paese, che ha recitato in oltre cento film, ed è considerato, per quanto riguarda numero di fan e guadagni, uno degli attori di maggior successo al mondo. 57 anni all'epoca in cui è uscito il film, inchinatevi tutti di fronte ai suoi pettorali sapendo che nessuno di voi alla sua età sarà così in forma. Fare i film di spionaggio mantiene giovani, si vede, funziona anche con Tom Cruise. Ho notato comunque che nei due momenti musicali del film, di cui uno sui titoli di coda, Shah Rukh Khan non sembra 'sto gran ballerino, a confronto dei due di War che se la cavavano decisamente meglio. In compenso Shah Rukh Khan, pur non essendo De Niro, ha una mezza idea di cosa voglia dire recitare e riesce a farlo anche con parti del corpo diverse dagli addominali.
Lei è Deepika Padukone, vent'anni meno di lui e anche lei portati più che bene, e anche lei personaggio di grande successo, tanto che il Time l'ha inserita nella sua classifica delle 100 persone più influenti al mondo (incassando anche delle critiche per non aver incluso anche Khan).
La maggior parte dei film indiani resta in India, ma tendiamo a dimenticarci che gli indiani sono talmente tanti che un attore particolarmente amato solo da loro equivale a un attore amato in tutto il resto del mondo.


film d'azione indiani: War e Pathaan recensione
57 anni, ribadisco.

La storia prende la via dall'evento storico dell'abolizione dell'articolo 370 della costituzione della federazione indiana, che garantiva allo stato di Jammu e Kashmir un'autonomia particolare. E' l'unico stato dell'India a maggioranza musulmana, ed è da sempre motivo di contese con il confinante Pakistan. Le tensioni sono spesso sfociate in scontri anche sanguinosi. Nella finzione del film (come anche in War e, a questo punto, credo in tutti i precedenti film dello "Spy Universe") le tensioni con il Pakistan si traducono in lotte tra superspie indiane e superspie pakistane. Sì, gli indiani non hanno paura di offendere qualcuno e quindi non hanno bisogno di inventarsi staterelli a cui dare la parte del nemico: gli agenti speciali indiani sono "buoni" e quelli pakistani sono "cattivi", quando non addirittura terroristi, e basta, senza possibilità di appello. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensano in Pakistan, chissà se loro producono dei film con i ruoli ribaltati?

Collegamenti con gli altri film dello "Spy Universe": il personaggio del colonnello Sunil Luthra c'era anche in War, a dimostrare che è sempre la stessa agenzia, e a un certo punto salta dentro l'azione (letteralmente) anche Tiger, protagonista dei primi due film di questo universo condiviso (nonché del quinto). Il suo però è poco più di un cameo di qualche minuto, durante il quale fa fuori a colpi di foulard (!) decine di russi incazzati e fa qualche numero alla Bud Spencer, tipo prendersi una sedia sulla schiena e girarsi verso l'assalitore con sbuffando prima di farlo volare via con una sberla.

film d'azione indiani: War e Pathaan recensione
Due immagini di Deepika Padukone tratte dal film, visto che i maschietti sono in maggioranza tra i lettori di questo blog e fino adesso hanno visto solo addominali.

Pathaan mi è piaciuto di meno di War. Alla fine non è troppo diverso da un Mission: impossible con più ventilatori per scarmigliare i capelli (molti più ventilatori). War invece aveva una trama più intrigante che vira anche su vicende personali, e scene d'azione migliori, sia nei combattimenti a mani nude che nelle sparatorie e negli inseguimenti in auto. Pathaan ha un protagonista più simpatico interpretato da un attore più bravo, ma non basta.

Non so se andrò a cercare anche i due film precedenti, ma almeno il successivo della saga potrei ancora guardarlo, nella speranza che sia almeno al livello di War.

Il Moro

3 commenti:

  1. Pensa a chi sta peggio di te... ovvero io! Ho visto solo varie commedie di Bollywood, che finiscono tutte col classico balletto indiano 🤣 E muoio a scoprire che riescono a inserirlo anche negli action! 😁
    Viva la parte becera, rozza, sessista e pure omofoba! Almeno nei nostri spazi personali cerchiamo di tornare a parlare come una volta! Tanto si offendono solo i paladini e portavoce non richiesti di 'sto cavolo!
    Mi sa che almeno il primo lo recupero!
    Mi hai fatto ridere con l'analogismo a Bud Spencer!
    Comunque Sean Penn in The Gunman (aveva 55 anni) non aveva nulla da invidiare a questo. Discorso diverso per noi che tracanniamo birra e non giriamo film action 😂 A me comunque ancora danno 16 anni di meno! Nonostante la barba incurata da grizzly. Sto fermo a 25 da anni 😎

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    1. BEato te, io mi sto imbiancando prematuramente e capita che me ne diano anche di più di quelli che ho... Che già non sono così pochi! 😅

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  2. Adorati entrambi, ormai sono nel tunnel dei film indiani d'azione e ti ringrazio per Deepika Padukone, sembra un bel vedere ;-) Cheers

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