Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
In quanto dura solo 46 minuti, questo The call of Cthulhu rientra nella categoria dei mediometraggi. E' il primo film a riprodurre il racconto che riguarda la celeberrima divinità maligna raccontataci da Lovecraft nel 1926.
E' stato realizzato dalla H.P. Lovecraft Historical Society nel 2005, con un budget di soli 50.000 dollari. E' un gruppo di giocatori di ruolo live-action: si cimentano nelle loro partite compiendo fisicamente le gesta dei loro personaggi, vestendosi come loro e simulando anche vere battaglie, quando è il caso. Un po' come quelli che si dedicano alle ricostruzioni storiche. Sono matti? Probabilmente sì.
Questi, in particolare, sono appassionati del gioco Cthulhu Live, del quale vi linko un video sul tubo.
Comunque, saranno anche dei nerd all'ultimo stadio di perversione nerdistica, ma intanto hanno tirato fuori un gioiellino.
Sedetevi con noi e facciamo quattro chiacchiere. No, la birra non ve la paghiamo.
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domenica 29 settembre 2013
giovedì 26 settembre 2013
Ancora su RoboCop vs. Terminator
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
Torniamo a parlare del discutibile tema di RoboCop contro Terminator, già affrontato nel precedente post sul fumetto di Frank Miller del '92.
Nel 2011 esce una nuova miniserie a fumetti, RoboCop Terminator - Kill Human.
Una storia breve in quattro volumi, con disegni anonimi e secondo me passati di moda. Questa volta iniziamo nel futuro, quando l'ultima umana rimasta viva al mondo trova in un museo di armi antiche, chiuso in una teca di vetro... RoboCop (! Ma le parti organiche non patiscono il passare del tempo??). Lo risveglia e lui, dopo essersi interfacciato a Skynet e aver appreso tutto quello che c'era da sapere, trova una macchina del tempo. La particolarità del fumetto è che stavolta RoboCop piomba nel mezzo della storia raccontata in Terminator 2, alterandola.
Torniamo a parlare del discutibile tema di RoboCop contro Terminator, già affrontato nel precedente post sul fumetto di Frank Miller del '92.
Nel 2011 esce una nuova miniserie a fumetti, RoboCop Terminator - Kill Human.
Una storia breve in quattro volumi, con disegni anonimi e secondo me passati di moda. Questa volta iniziamo nel futuro, quando l'ultima umana rimasta viva al mondo trova in un museo di armi antiche, chiuso in una teca di vetro... RoboCop (! Ma le parti organiche non patiscono il passare del tempo??). Lo risveglia e lui, dopo essersi interfacciato a Skynet e aver appreso tutto quello che c'era da sapere, trova una macchina del tempo. La particolarità del fumetto è che stavolta RoboCop piomba nel mezzo della storia raccontata in Terminator 2, alterandola.
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lunedì 23 settembre 2013
Robocop: Prime Directives, recensione
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
RoboCop: Prime Directives è una serie di 4 episodi da 90 minuti, uscita nel 2001.
Ambientati a Delta City, che è diventata la città più sicura del mondo, questi episodi si svolgono 10 anni dopo il primo film, senza tenere conto di quanto è successo in Robocop 2 e 3.
Dopo la prima serie televisiva, che aveva un target per famiglie, si torna a temi più cupi e violenti, ma niente da mettere vicino a quello che ricordiamo dai primi due film.
Nel primo episodio, Dark justice, vediamo i giovani dirigenti della OCP preparare un piano per liberarsi della precedente classe dirigente. Nel frattempo, per la città si aggira un folle che, per quanto pesantemente armato, ha addosso un costume così ridicolo che nessuno può prenderlo sul serio. Lui e gli altri cattivi sghignazzano a bocca spalacata come nel peggiore dei fumetti, rendendosi assolutamente ridicoli.
RoboCop: Prime Directives è una serie di 4 episodi da 90 minuti, uscita nel 2001.
Ambientati a Delta City, che è diventata la città più sicura del mondo, questi episodi si svolgono 10 anni dopo il primo film, senza tenere conto di quanto è successo in Robocop 2 e 3.
Dopo la prima serie televisiva, che aveva un target per famiglie, si torna a temi più cupi e violenti, ma niente da mettere vicino a quello che ricordiamo dai primi due film.
Nel primo episodio, Dark justice, vediamo i giovani dirigenti della OCP preparare un piano per liberarsi della precedente classe dirigente. Nel frattempo, per la città si aggira un folle che, per quanto pesantemente armato, ha addosso un costume così ridicolo che nessuno può prenderlo sul serio. Lui e gli altri cattivi sghignazzano a bocca spalacata come nel peggiore dei fumetti, rendendosi assolutamente ridicoli.
venerdì 20 settembre 2013
RoboCop vs. The Terminator, di Frank Miller - Recensione
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
Mi riallaccio ai miei precedenti post su Robocop per palare di un tema caro alla vecchia scuola dei nerd anni '90: chi vincerebbe in uno scontro tra Robocop e Terminator?
I personaggi hanno in effetti delle similitudini e si potrebbero trovare diversi espedienti narrativi per farli incontrare.
Il primo a farlo è stato proprio il mostro sacro Frank Miller nel 1992, dopo la delusione dovuta a come era stata trattata la sua sceneggiatura per Robocop 2.
In questa storia è stata l'unione tra uomo e macchina in Robocop a portare alla nascita dell'autocoscienza in Skynet, quando ci si è connesso per la prima volta. Un soldato umano del futuro viaggia quindi indietro nel tempo per distruggere Robocop, seguito da tre Terminator decisi invece a proteggerlo.
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mercoledì 18 settembre 2013
3Narratori: è uscito l'ebook!
Salve a tutti, è Il moro che vi parla!
Da oggi, sul blog Argonauta Xeno, potrete trovare in download grauito l'ebook scaturito dal concorso 3Narratori, indetto da Salomon Xeno stesso.
Si trattava di un concorso per racconti fantastici, in qualsiasi accezione possibile: i tre racconti migliori sarebbero stati premiati ex aequo, e il mio racconto, Il re della notte, è entrato nella triade dei vincitori.
E' ora pronto l'ebook contenente i tre racconti vincitori e altri, è gratuito, e io ho potuto godermelo in anteprima: merita.
Oltre al mio, racconti di Alessandro Madeddu (vincitore), Maria Cristina Robb (vincitrice), Mauro Ruggieri, e dei soliti Marco Migliori e Alessandro forlani, che ormai sono come il prezzemolo. E non dimentichiamo la copertina di Paola Cocchetto!
Perciò, niente scuse: scaricatevelo e leggetelo aggratis alle nostre spalle, passando da qui!
Già che ci siamo, ecco anche i link diretti:
Scarica subito l'ebook in formato ePub!
Ebook presente su GoodReads!
Il Moro
Da oggi, sul blog Argonauta Xeno, potrete trovare in download grauito l'ebook scaturito dal concorso 3Narratori, indetto da Salomon Xeno stesso.
Si trattava di un concorso per racconti fantastici, in qualsiasi accezione possibile: i tre racconti migliori sarebbero stati premiati ex aequo, e il mio racconto, Il re della notte, è entrato nella triade dei vincitori.
E' ora pronto l'ebook contenente i tre racconti vincitori e altri, è gratuito, e io ho potuto godermelo in anteprima: merita.
Oltre al mio, racconti di Alessandro Madeddu (vincitore), Maria Cristina Robb (vincitrice), Mauro Ruggieri, e dei soliti Marco Migliori e Alessandro forlani, che ormai sono come il prezzemolo. E non dimentichiamo la copertina di Paola Cocchetto!
Perciò, niente scuse: scaricatevelo e leggetelo aggratis alle nostre spalle, passando da qui!
Già che ci siamo, ecco anche i link diretti:
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Il Moro
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domenica 15 settembre 2013
Hunger games
Forse ricorderete che ho già recensito il libro di Suzanne Collins. Per le impressioni sul libro e per la trama, vi rimando alla recensione.
Devo dire che questa, come trasposizione di un libro, è una delle più fedeli che abbia visto.
Il merito, però, non è del regista e sceneggiatore (Gary Ross), ma una diretta conseguenza del maggiore difetto del libro: troppo lungo.
Se avete riletto la mia rece del libro, sapete che racconta una vicenda anche interessante (seppur ripresa da Battle Royale), ma soffocata da dilungamenti infiniti, pippe mentali della protagonista che durano pagine e pagine, descrizioni lunghissime e noiosissime. Tutta roba messa lì apposta per allungare il brodo, probabilmente dietro richiesta dell'editore che così ha potuto dividere il libro in 3.
giovedì 12 settembre 2013
Frank Miller's Robocop, recensione
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
Forse non tutti sanno che a Frank Miller, all'epoca strafamoso grazie al suo lavoro su Daredevil e alla graphic novel Il ritorno del cavaliere oscuro, venne chiesto di scrivere la sceneggiatura per Robocop 2. Miller però non aveva mai lavorato per il cinema, e si offese parecchio quando vide la sua sceneggiatura profondamente rimaneggiata (poverino...). Quando uscì Robocop 3, poi, vi confluirono alcune idee della sceneggiatura di Miller che erano state escluse dal 2, e il nome di Miller comparve nei crediti. Miller però si è incazzato abbestia perché alla fine dei conti Robocop 3 c'entrava con quello che aveva scritto lui quanto i cavoli a merenda, e dichiarò che non avrebbe mai più lavorato per il cinema. La barcata di soldi che gli è stata promessa per Sin City gli ha fatto cambiare idea, ma ci sono voluti quindici anni.
Nel 2003 le sceneggiature originali di miller vengono recuperate e riadattate in fumetto per i testi di Steven Grant e i disegni di Juan Jose Ryp (stavolta con il beneplacito di Miller, che ha anche disegnato le copertine).
Forse non tutti sanno che a Frank Miller, all'epoca strafamoso grazie al suo lavoro su Daredevil e alla graphic novel Il ritorno del cavaliere oscuro, venne chiesto di scrivere la sceneggiatura per Robocop 2. Miller però non aveva mai lavorato per il cinema, e si offese parecchio quando vide la sua sceneggiatura profondamente rimaneggiata (poverino...). Quando uscì Robocop 3, poi, vi confluirono alcune idee della sceneggiatura di Miller che erano state escluse dal 2, e il nome di Miller comparve nei crediti. Miller però si è incazzato abbestia perché alla fine dei conti Robocop 3 c'entrava con quello che aveva scritto lui quanto i cavoli a merenda, e dichiarò che non avrebbe mai più lavorato per il cinema. La barcata di soldi che gli è stata promessa per Sin City gli ha fatto cambiare idea, ma ci sono voluti quindici anni.
Nel 2003 le sceneggiature originali di miller vengono recuperate e riadattate in fumetto per i testi di Steven Grant e i disegni di Juan Jose Ryp (stavolta con il beneplacito di Miller, che ha anche disegnato le copertine).
lunedì 9 settembre 2013
Iniziamo a parlare di Robocop.
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
E' recentemente saltato fuori il trailer del nuovo film su Robocop. altrimenti detto L'ennesimo Remake Di Cui Nessuno Sentiva La Mancanza, Partorito Da Una Hollywood Completamente Priva Di Idee.
Non voglio dilungarmi troppo sull'aspetto del nuovo Robocop, di cui vi metto un'immagine:
E' recentemente saltato fuori il trailer del nuovo film su Robocop. altrimenti detto L'ennesimo Remake Di Cui Nessuno Sentiva La Mancanza, Partorito Da Una Hollywood Completamente Priva Di Idee.
Non voglio dilungarmi troppo sull'aspetto del nuovo Robocop, di cui vi metto un'immagine:
OPS! scusate, non è questa... |
venerdì 6 settembre 2013
Lone Survivor, recensione
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
Lone Survivor è un videogioco indie di genere survival horror, creato dal solo Jasper Byrne nel buio della sua cameretta. Sì, di incubi deve averne spesso.
La trama è piuttosto misteriosa, all'inizio, e si dipana via via che si avanza nel gioco, svelando nuovi e sorprndenti particolari che ovviamente non posso spoilerare.
Il nostro protagonista senza nome si trova al terzo piano di un condominio, in un mondo apparentemente distrutto da un'epidemia che ha trasformato la maggior parte delle persone in orribili creature simil-zombi. Non ci vengono date ulteriori spiegazioni. Il protagonista stesso non sa come il mondo sia ridotto in quello stato, non ci è dato di sapere nemmeno il suo nome. Ma vuole uscire dal condominio. Non sa cosa ci sia là fuori, ma non potrà essere peggio di quello che vaga per quei maledetti corridoi.
Ma il pericolo non viene solo dalle creature che gridano dietro la porta. Le strane visioni e le situzioni surreali instilleranno nell'anonimo protagonista più di un dubbio sulla sua sanità mentale...
Lone Survivor è un videogioco indie di genere survival horror, creato dal solo Jasper Byrne nel buio della sua cameretta. Sì, di incubi deve averne spesso.
La trama è piuttosto misteriosa, all'inizio, e si dipana via via che si avanza nel gioco, svelando nuovi e sorprndenti particolari che ovviamente non posso spoilerare.
Il nostro protagonista senza nome si trova al terzo piano di un condominio, in un mondo apparentemente distrutto da un'epidemia che ha trasformato la maggior parte delle persone in orribili creature simil-zombi. Non ci vengono date ulteriori spiegazioni. Il protagonista stesso non sa come il mondo sia ridotto in quello stato, non ci è dato di sapere nemmeno il suo nome. Ma vuole uscire dal condominio. Non sa cosa ci sia là fuori, ma non potrà essere peggio di quello che vaga per quei maledetti corridoi.
Ma il pericolo non viene solo dalle creature che gridano dietro la porta. Le strane visioni e le situzioni surreali instilleranno nell'anonimo protagonista più di un dubbio sulla sua sanità mentale...
martedì 3 settembre 2013
Elysium, recensione
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
Parliamo di Elysium, scritto, sceneggiato e diretto da quel Neil Blomkamp che IMHO ci regalò con District 9 il più bel film di fantascienza del 2009 (e quell'anno uscì anche Avatar).
Si ritorna alle atmosfere di tremenda povertà che ci ricordiamo dal film precedente, ma stavolta invece della periferia di Johannesburg a essere trasformata in baraccopoli è l'intera Los Angeles (e, almeno in teoria, tutto il resto del pianeta).
Abbiamo un mondo devastato dalla povertà, dall'inquinamento, dall'esaurimento delle materie prime e qualsiasi altro accidente vi venga in mente, contrapposto a Elysium, un'immensa stazione spaziale abitata esclusivamente dai ricchi, dove tutto è perfetto e ci sono macchine in grado di guarire qualsiasi malattia.
Il nostro Matt Damon, dopo essersi beccato una dose letale di radiazioni nella fabbrica di droidi dove lavorava, decide di giocare il tutto per tutto e lottare con ogni mezzo per raggiungere Elysium e guarire.
Nel frattempo magari salva anche il mondo, ma senza farlo apposta.
Parliamo di Elysium, scritto, sceneggiato e diretto da quel Neil Blomkamp che IMHO ci regalò con District 9 il più bel film di fantascienza del 2009 (e quell'anno uscì anche Avatar).
Si ritorna alle atmosfere di tremenda povertà che ci ricordiamo dal film precedente, ma stavolta invece della periferia di Johannesburg a essere trasformata in baraccopoli è l'intera Los Angeles (e, almeno in teoria, tutto il resto del pianeta).
Abbiamo un mondo devastato dalla povertà, dall'inquinamento, dall'esaurimento delle materie prime e qualsiasi altro accidente vi venga in mente, contrapposto a Elysium, un'immensa stazione spaziale abitata esclusivamente dai ricchi, dove tutto è perfetto e ci sono macchine in grado di guarire qualsiasi malattia.
Il nostro Matt Damon, dopo essersi beccato una dose letale di radiazioni nella fabbrica di droidi dove lavorava, decide di giocare il tutto per tutto e lottare con ogni mezzo per raggiungere Elysium e guarire.
Nel frattempo magari salva anche il mondo, ma senza farlo apposta.
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