martedì 23 settembre 2025

Film animati: Rabbids Invasion - Missione su Marte, Trolls 3 - Tutti Insieme, K-Pop Demon Hunters

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla! 

Un altro articolo in cui metto insieme opinioni brevi se non brevissime, su cose che ho visto/letto/giocato e a cui per un motivo o per l'altro non mi andava di dedicare articoli più lunghi e dettagliati. Stavolta ecco le mie opinioni su tre film d'animazione per ragazzi, tutti disponibili su Netflix (la quale, dite quello che volete, al momento mi sembra la piattaforma migliore per chi ha bambini, o per chi ha un bambino dell'età di mio figlio almeno, meglio di Disney Plus). 


Rabbids Invasion: Missione su Marte (2022) recensione

Rabbids Invasion: Missione su Marte (2022)

Dei Rabbids non so un accidente né mi interessa approfondire, l'unica cosa che sapevo prima di iniziare a vedere questo film è che sono degli animaletti totalmente idioti e indistruttibili, presumo che arrivino da qualche videogioco in cui si può far loro del male in mille modi diversi che tanto se la cavano sempre.

Per questo dopo i primi minuti del film, che sembravano rispettare esattamente l'idea che mi ero fatto dato che erano banalissime gag su questi che si facevano male nei modi più demenziali, mi sono stupito nel vedere che la storia prende un'altra piega. Il protagonista è l'unico Rabbid intelligente, addirittura molto intelligente anche se non riesce a parlare, e quindi ecco che assistiamo alla sua terribile solitudine e alla rabbia nel dover affrontare il pregiudizio degli umani che non hanno mai visto nessuno come lui. Certo, è tutto trattato sempre sul ridere, ma questo poverino non può fare a meno di fare pena lo stesso. 

Rabbids Invasion: Missione su Marte (2022) recensione

L'avventura in sé non è niente di che, quattro Rabbids vengono scelti per una missione su Marte, ma ovviamente c'è qualcosa dietro e il magnate della tecnologia in odore di santità si rivelerà essere di tutt'altra pasta. Dovrei provare a contarli questi magnati tecnologici apparentemente illuminati ma in realtà cattivi come la pupù nei film, è un topos che si ripete in continuazione. Più che altro sarebbe interessante capire se ha iniziato prima le realtà a copiare la fantasia o viceversa...

Comunque il film è abbastanza divertente, se avete bambini un'occhiata potete dargliela. 
No, non mi ha fatto voglia di recuperare altre opere con i coniglietti psicopatici come protagonisti.


Trolls 3 - Tutti insieme (2023) recensione

Trolls 3 - Tutti insieme (2023)

Parlai qui dei primi due film dei Trolls e della serie animata
Non so se la serie sia poi andata avanti con altre stagioni, sicuramente è un po' che non la trasmettono più sui canali dei cartoni che guarda mio figlio (che nel frattempo ha raggiunto il doppio dell'età che aveva quando ho scritto il post precedente e preferisce rimbabirsi su Youtube. Sì, odio profondamente i dementi che guarda su Youtube, alcuni sono arrivato a vietarglieli categoricamente). Già la seconda, seguito del secondo film, era decisamente inferiore alla prima: il punto è che a funzionare nella prima stagione erano soprattutto i personaggi secondari, divertentissimi e ben amalgamati. Nella seconda sono stati accantonati per fare posto a comprimari nuovi, e la serie ha perso un casino.

Trolls 3 - Tutti insieme (2023) recensione

I personaggi secondari della prima stagione hanno nel film un cameo che dura uno o due fotogrammi al massimo, quelli della seconda neanche quello. Ma non è colpa dei personaggi secondari se non riesco a scrivere quattro righe su Trolls 3 - Tutti insieme e preferisco sproloquiare su serie e film vecchi: è che ho aspettato tre o quattro giorni prima di scrivere questo commento e ora non me lo ricordo per niente!
Che diavolo succedeva? I due soliti protagonisti partivano per qualche viaggio mentre i due Berghen si sposavano e partivano in luna di miele, trovavano dei Trolls che non erano in pace coi Berghen, c'erano di mezzo sorelle perdute... E poi?

Bah, avrete capito che questo film è il peggiore di tutta la saga, almeno credo, ma il fatto che non mi sia rimasto impresso quasi per nulla a distanza di tre giorni è un indizio lampante. Peccato, la serie mi piaceva proprio.


K-pop Demon Hunters (2025) recensione

K-pop Demon Hunters (2025)

Ai tempi dell'apice del fenomeno, negli anni '90, odiavo profondamente le boy band. Ora ho un'età diversa e non me ne frega più niente, quindi sono totalmente indifferente al successo del K-Pop, cioè le boy band coreane. Anche perché francamente ne sento parlare, ma avessi mai sentito una canzone in radio, o dai cellulari dei ragazzini che passeggiano e ci tengono a far sapere a tutti che ascoltano musica di merda... (sì, l'ho già detto che ho raggiunto l'età dei borbottii). Ma ho detto che non me ne frega niente, quindi eviterò di indagare.
Comunque, seppur ambientato in Corea del Sud e con doppiatori coreani la produzione del film è americana, e i registi sono un americano e una canadese, quest'ultima autrice del soggetto (ma la sceneggiatura è a 8 mani). Presumo quindi che almeno in America vadano abbastanza.

Protagoniste sono un gruppo K-Pop coreano composto da tre ragazze, in realtà cacciatrici di demoni che possono ammazzare a colpi di armi magiche e arti marziali, ma che soprattutto con le loro canzoni magiche mantengono la barriera che separa il mondo dei demoni da quello degli umani. Una nuova strategia di attacco da parte del signore dei demoni porterà ovviamente scompiglio, anche nel cuore della protagonista. 

K-pop Demon Hunters (2025) recensione

Pur essendo americano, il film si rifa allo stile dell'animazione orientale, con risultati stridenti. Deformazioni facciali che stanno bene in un anime disegnato in stile tradizionale (boccacce enormi, occhi fuori dalle orbite...), ma non si legano altrettanto bene alla computer grafica tridimensionale qui utilizzata. Il risultato è straniante, ma a qualcuno può anche piacere proprio per la sua stranezza.
Anche le scene d'azione, i combattimenti in particolare, appaiono più in stile americano, concitate, frenetiche, dove si capisce poco perché c'è poco da capire, rispetto a uno stile orientale che di solito mostra i combattimenti in modo più chiaro. Ma evitare lo stile dei Wuxiapian cinesi con la gente che svolazza, che avrebbe potuto essere facilmente associato a combattenti orientali che sfidano demoni con armi bianche, in questo caso è stata la scelta vincente: le ragazze mentre combattono cantano, e quindi ecco che i combattimenti si trasformano in coreografati balletti sulle note ritmate del pop coreano. Ciò non toglie che a volte la regia sia troppo confusionaria.
Sì, gli odiatori delle canzoni nei film d'animazione partano preparati, questo film è praticamente un musical con ritmi pop, hip-hop, R&B, e tutto quello che ben conoscete se avete vissuto il fenomeno delle boy band all'epoca (perché ci credo poco che il lettore medio di questo blog sia un esperto del k-pop contemporaneo). Comunque a me i musical piacciono e le canzoni sono carine nel loro genere, quindi questo per me è un punto di merito.

K-pop Demon Hunters (2025) recensione

La storia è interessante, i personaggi simpatici, e il risultato finale è superiore alla somma delle sue parti: il film è divertente e l'ho visto con piacere.
Rimane solo un po' di amarezza perché si intuisce la potenzialità di una storia più interessante, anche se avrebbe richiesto molto più tempo. Tutti i demoni hanno alle spalle una storia come quella di Jinu (che nel doppiaggio in italiano viene pronunciato esattamente come "Gino", il che risulta involontariamente comico)? In questo caso, invece di cercare di sconfiggere definitivamente i demoni non sarebbe stato meglio, e anche più in linea con un film d'animazione per bambini, cercare una soluzione che soddisfacesse entrambe le parti? O è solo che con l'età mi è venuto il cuore tenero? E avete notato quanti riferimenti ho fatto alla mia età in questo articolo? Sarà che l'ho scritto (anche se non pubblicato) il giorno dopo il mio compleanno?

Il Moro


martedì 16 settembre 2025

Run 'n gun 2D con un occhio al passato: Broforce, Metal Slug Awakening, Robocop Vs. Predator

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!  

Ecco un altro articolo della serie "opinioni in pillole", dove raccolgo commenti più o meno brevi per cose che ho visto/letto/giocato. Questo perché mi capita di voler parlare di qualcosa e scriverne un commento, che però risulta troppo corto per farne un articolo a sé stante. In questo caso parliamo un trittico di videogiochi di genere "run and gun" in 2D, che hanno anche la caratteristica di guardare al passato, in modi diversi.


Broforce recensione

Broforce (2015)

Broforce è un "run 'n gun", ossia un platform/sparatutto bidimensionale in cui bisogna correre da sinistra verso destra fino alla fine del livello, seccando lungo la strada qualsiasi cosa faccia l'errore di muoversi. 
Realizzato in un'ottima grafica in pixel art che richiama i quadrettoni dei giochi 8 bit (non che potrebbe mai girare davvero su una console 8 bit, comunque), Broforce si distingue dalla massa dei suoi simili (i vari Metal Slug in testa a tutti) per due particolarità.

martedì 9 settembre 2025

Zagor: La cacciatrice, La sacerdotessa del male, Il battello sull'Ohio

 Salve a tutti, è Il Moro che vi parla! 

Come ho già fatto altre volte, raccolgo in questo articolo le opinioni che ho scritto sul forum Zagortenay riguardo alle ultime storie uscite, modificandole un po' per renderle fruibili anche per chi non è un abituale frequentatore del forum in questione e quindi magari non ha già letto i volumi di cui si parla o non conosce a menadito la storia di Zagor.


La cacciatrice, Zagor 720 bis recensione

La cacciatrice, Zagor 720 bis, di Moreno Burattini e Mauro Laurenti

Il primo numero in cui compariva Linneha era il bis del 2022, intitolato La vendicatrice. Questo invece si intitola La cacciatrice. Chissà se alla prossima apparizione il titolo dell'albo sarà quello giusto, con il titolo che spetta a Linneha fin dal primo momento, cioè La punitrice? Vedremo, intanto saluto il Zinefilo

martedì 2 settembre 2025

Opinioni in pillole, fumetti di Brian K. Vaughan: Saga e Paper Girls

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla! 

Un altro articolo in cui metto insieme opinioni brevi se non brevissime, su cose che ho visto/letto/giocato e a cui per un motivo o per l'altro non mi andava di dedicare articoli più lunghi e dettagliati. Questa volta ci dedichiamo a due fumetti che hanno avuto un successo planetario, entrambi firmati dall'autore americano Brian K. Vaughan.


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Saga, di Brian Vaughan e Fiona Staples, volumi 1-10 (2012)

Questa serie ha vinto una botta di premi, e leggendola ho capito perché.
Si ambienta in un universo che unisce elementi fantasy e fantascientifici, e che soprattutto è sconvolto da una terribile guerra: gli abitanti del pianeta più grande e ricco, dotati di ali, sono in guerra con gli abitanti della luna dello stesso pianeta, dotati di corna. Quella che è in pratica una guerra civile si è estesa a tutta la galassia, e i combattimenti ormai si svolgono ovunque coinvolgendo diverse altre razze nel conflitto.
In questo scenario, un soldato di una fazione e una soldatessa di una fazione avversa si innamorano, e insieme disertano dai rispettivi eserciti e fanno un figlio. Questo però è visto come un terribile affronto da entrambi gli schieramenti, e così la famigliola diventa la più ricercata della galassia!

martedì 26 agosto 2025

Romanzi di fantascienza: Artemis la prima città sulla Luna, The Expanse 8 - L'ira di Tiamat, Project Hail Mary

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla! 

Un altro articolo in cui metto insieme opinioni brevi su cose che ho visto/letto/giocato e a cui per un motivo o per l'altro non ho potuto o voluto dedicare articoli più lunghi e dettagliati. In questo caso parliamo di tre romanzi di fantascienza, due dei quali dello stesso autore e uno appartenente a una saga di cui abbiamo già parlato in precedenza. I romanzi hanno in comune anche un approccio realistico alla fantascienza. Li trovate nell'ordine in cui li ho letti.


Artemis la prima città sulla Luna di Andy Weir recensione

Artemis la prima città sulla Luna di Andy Weir (2017)

Una particolarità di questo libro è l'uso continuo e spudorato dell'infodump. Due parole per spiegare di cosa si tratta: è quando l'autore inserisce una forzatura per spiegare al lettore qualcosa che i personaggi sanno già. Un esempio classico: due preti che parlano, uno dice all'altro: "La Trinità, che come sai è composta da padre, figlio e spirito santo..." il prete non ha alcun bisogno di specificare a un altro prete da cosa è composta la trinità, questa frase è costruita per spiegarlo al lettore. Ecco, Artemis è tutto così: nonostante sia narrato in prima persona dalla protagonista, questa si prodiga in informazioni spiegando continuamente tutto sul luogo in cui si trova e su cosa sta facendo. A chi lo sta spiegando? Al lettore, chiaramente, visto che lei lo sa già e non ci sono altri interlocutori. 
Questo stile è caratteristica di tutto il romanzo, bisogna dire che dopo un po' ci si abitua, ma forse sarebbe stato meglio non scriverlo in prima persona.

martedì 19 agosto 2025

Tutti i videogiochi di Tron

tutti i videogiochi di tron

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

E' un po' che non realizzo un articolo della serie tutti i videogiochi di... , non ho più trovato argomenti che mi interessassero. Ritorno a bomba perché ho visto che è uscito un nuovo videogioco su Tron e mi è venuta voglia di informarmi.

Come tutti i nerd sanno, Tron nasce come film di fantascienza targato Disney nel 1982. Il tema del film sono proprio i videogiochi, infatti i nostri protagonisti, programmatori di videogiochi di successo, vanno a finire in una sorta di mondo virtuale dove agiscono programmi viventi umanizzati. In questo mondo i programmi dissidenti vengono portati nella "Game Grid", o "Rete Giochi", dove vengono costretti a battersi nelle versioni "live action", diciamo, di alcuni videogiochi. 
Per un film così legato al mondo dei videogiochi, che già nel 1982 venivano visti come un media destinato a grande crescita, quali videogiochi "nella vita reale" saranno stati prodotti? E come saranno?

Su Tron sono usciti anche molti giochi non ufficiali, cercherò di trattare i più importanti ma è possibile che me ne sfugga qualcuno.

martedì 12 agosto 2025

I Fantastici Quattro - Gli inizi

I Fantastici Quattro - Gli inizi recensione
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Ho visto questo film al cinema al mare, la settimana dopo quella di uscita, quindi oltre a vederlo quando ormai lo avevano visto tutti ho anche tardato a scrivere questo commento perché avevo altro da fare. Questo articolo quindi esce quando c'ho voglia, il che ovviamente significa in ritardo rispetto al resto del mondo. Eh, va beh, sopravviverò.

Anche il commento che segue è stato scritto a pezzi sul cellulare mentre ero ancora al mare, preferendolo al continuo scrollare vignette su Facebook, quindi se vi sembra una serie di pensierini slegati l'uno dall'altro è perché lo è. 

I fantastici 4: gli inizi ha avuto il potere di farmi tornare al cinema a guardare un film Marvel, io che non vado a vederli al cinema già da tempo e gli ultimi tre o quattro non li ho visti proprio. Questo perché è ambientato in un universo parallelo slegato da quello principale, quindi senza l'obbligo di aver visto altri mille film prima, quando non addirittura serie TV, per capirci qualcosa. In tal senso, l'annuncio nel finale che i FQ torneranno in Avengers: Doomsday mi è sembrato una minaccia.

martedì 5 agosto 2025

Zagor: Il passato di Tonka, Hellburg, Sasquatch!

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla! 

Come ho già fatto altre volte, raccolgo in questo articolo le opinioni che ho scritto sul forum Zagortenay riguardo alle ultime storie uscite, modificandole un po' per renderle fruibili anche per chi non è un abituale frequentatore del forum in questione e quindi magari non ha già letto i volumi di cui si parla o non conosce a menadito la storia di Zagor.



Il passato di Tonka, Zagor nn. 717-718, di Jacopo Rauch e Raffaele Della Monica

Una storia di 150 pagine circa, con come protagonista assoluto uno dei comprimari di Zagor: qualcosa mi dice che questa storia era stata pensata per un Color, o al massimo per uno speciale. Non viene detto nell'editoriale, ma ormai questo fastidioso passaggio di storie da una collana all'altra avviene in continuazione. Io leggo anche Dampyr, Tex Willer, Dragonero e Nathan Never (di Tex ormai solo alcuni speciali), ma sono quasi sicuro che questa cosa non avvenga in nessuna di queste collane e presumo in nessun'altra collana Bonelli. Perché avviene per Zagor, allora? Secondo me è perché hanno troppe uscite annuali e fanno casino per riuscire a stargli dietro...
Oppure mi sbaglio del tutto, e si tratta quindi di un gradito ritorno alle storie "lunghe il giusto" dell'era Nolitta, quando potevano iniziare e finire tranquillamente non solo a metà ma anche a un terzo o due terzi dell'albo, perché il punto era dare alle storie lo spazio che serviva loro e non stare dietro a esigenze editoriali. 
Fatto sta che questa storia è lunga il giusto. E' vero che a momenti si dilunga un po' negli scontri, ma d'altro canto questi sono il modo migliore di Raffaele Della Monica di mostrare il suo talento con grandi scene di battaglia, e stiamo certamente parlando di uno dei migliori disegnatori di Zagor. 
Il passato di Tonka si fa leggere con piacere, grazie a un gran ritmo, all'"espediente" di rendere Zagor un semplice spettatore lasciando spazio a un personaggio secondario di grande spessore come Tonka, e all'essere una vicenda totalmente ambientata tra gli indiani che mostra le rivalità e le alleanze tra le loro tribù, senza mettere di mezzo i bianchi. Probabilmente si poteva fare di meglio per non bruciarsi la vera identità del redivivo Spettro Nero nelle prime tre pagine: chi è che non ha capito chi fosse già dall'inizio?

martedì 22 luglio 2025

L'ennesimo articolo su Superman di James Gunn

superman james gunn recensione
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla! 

Come credo sia facilmente immaginabile, la maggior parte dei miei amici su Facebook è composta da nerd, e sono iscritto a parecchi gruppi incentrati su argomenti nerd. Per questo già da prima che uscisse questo film la mia bacheca Facebook era letteralmente invasa da articoli che ne parlavano. Recensioni, considerazioni, anticipazioni spesso prive di ogni fondamento, eccetera, comprendendo qualsiasi cosa che si potesse dire o non dire su un film di questo tipo. Ora è da qualche giorno che il faccione di David Corneswet è stato in parte coperto dai nuovi meme sulla coppia di amanti beccata al concerto dei Coldplay, la ripetizione ossessiva di un argomento sostituito dalla ripetizione ossessiva di un altro, ma almeno si cambia un po'.
Tutto ciò che si poteva quindi dire su questo film è già stato detto, aggiungo come una goccia nel mare anche la mia modesta opinione, se non volete leggerla vi capisco, ne avrete le palle piene pure voi. 

martedì 15 luglio 2025

Opinioni in pillole, film di fantascienza: Captive State, The Creator

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Stavolta metto insieme le mie opinioni su due film di fantascienza americani che oltre a questo non avrebbero niente in comune, ma ehi, avevo questi da parte e questi vi beccate, che qua il mondo va sempre più veloce e questi film stanno già diventando troppo vecchi perché qualcuno abbia ancora voglia di cliccare sul link di un blog che ne parla.


Captive State recensione

Captive State (2019)

Ho scoperto da poco il servizio di streaming gratuito Serially, che a fronte di una semplice registrazione e una quantità di pubblicità inferiore a quella che ci viene inflitta da Amazon Prime Video ci consente di vedere svariate serie TV e e anche un po' di film. Il catalogo si allarga di giorno in giorno, ma in genere ci si trova roba vecchia o roba un po' di seconda scelta, ma che comunque il più delle volte non si trova su altre piattaforme. Questo film del 2019 in particolare al momento in cui scrivo c'è anche su Prime, TimVision e Apple Tv, ma in tutti i casi bisogna pagare una quota aggiuntiva oltre l'abbonamento di base, quindi grazie Serially.
Di contro c'è che film e serie sono tutti solo in italiano, quindi per quelli come me a cui piace guardare film e serie in lingua originale non è perfetto, ma ehi, è gratis.

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