Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
Forse ricorderete che vi ho già parlato in questo post del racconto Storia della tua vita di Ted Chiang, dal quale è tratto il film Arrival.
Magari ricorderete anche che, mentre il racconto viene definito da più parti come il più bel racconto di fantascienza di sempre, a me non è piaciuto granché.
Ecco, anche con il film è andata più o meno allo stesso modo. la stragrande maggioranza delle recensioni ne parlano come di un capolavoro. Io, invece, dico MAH.
Recensori più esperti di me nella materia "cinema", persone che l'hanno vissuto come percorso di studi o ne hanno approfondito le tecniche per passione, vi diranno che questo film ha una regia perfetta, pulita, funzionale, che sceglie un modo di raccontare una storia per immagini che si differenzia dalle mode del momento. Il rifiuto dell'ostentazione dell'effetto speciale, che forse per la prima volta risulta talmente integrato alla visione da essere quasi invisibile, seppur presente. Un montaggio che ti fa capire le cose senza bisogno degli spiegoni che affliggono il cinema moderno. Tutto vero.
Ma a me non basta che un film non segua la moda del momento per diventare un capolavoro.
Non ci sono inseguimenti e sparatorie, e vabbè: non è mica il primo film di fantascienza in cui non si sparano.
Sedetevi con noi e facciamo quattro chiacchiere. No, la birra non ve la paghiamo.
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domenica 29 gennaio 2017
giovedì 26 gennaio 2017
I declare war, recensione
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
Particolare questo I declare war,
film canadese del 2012, scritto e diretto da Jason Lapeyre e
co-diretto da Robert Wilson.
Un gruppo di
ragazzini si ritrova un pomeriggio per giocare a un particolare gioco
di guerra.
Campo da gioco: un
boschetto che ai loro occhi diventa una foresta equatoriale.
Armi: modellini
artigianali, costruiti con legno e nastro adesivo, che ai loro occhi
diventano fucili automatici, pistole e balestre.
Regole: ogni
squadra ha un generale, un campo base e una bandiera. Vince chi
riesce a scoprire dove si trova il campo base avversario e a prendere
la sua bandiera. Chi viene colpito da un'arma deve rimanere a terra
contando fino a dieci, e viene considerato morto (e deve uscire dal
gioco e tornarsene a casa) solo se colpito da una “granata”,
ovvero un gavettone di vernice rossa.
mercoledì 18 gennaio 2017
Jack il diavolo a molla, una storia di coraggio e crudeltà, di Philip Pullman. Recensione.
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
Philip Pullman è già autore di uno dei miei libri preferiti di sempre, La bussola d'oro. In questo Jack il diavolo a molla, però, il respiro è ben diverso: non si tratta di una lunga trilogia come per il suo capolavoro Queste oscure materie, ma di un romanzo breve. E, mentre Queste oscure materie era sì una storia per ragazzi ma con molti elementi che la rendevano gradita anche agli adulti (come le migliori storie per ragazzi sanno fare), in questo caso si tratta proprio solo di una storia per ragazzini, senza nessun sottinteso o risvolto particolare.
Anche la trama è abbastanza classica: tre ragazzini nella Londra di fine '800 che fuggono da un orfanatrofio i cui responsabili sono degli avidi aguzzini come si vedono, appunto, solo nelle storie per ragazzi. Nella loro fuga rocambolesca vengono aiutati da Jack il diavolo a molla, un vero e proprio Batman vittoriano: un eroe che aiuta la gente e affronta i malvagi contando sul terrore che incute con il suo aspetto spaventoso e su alcuni gadget come appunto gli stivali a molla.
giovedì 5 gennaio 2017
I migliori picchiaduro a scorrimento
- ATTENZIONE - aggiornamento del 16/09/2020
Questo articolo è da considerarsi obsoleto, perché ho realizzato una nuova classifica, molto più completa e approfondita, divisa per decennio e che prende in esame qualcosa come 150 giochi.
La prima pagina della classifica, dove trovate anche i link per le successive, è qui:
- Fine aggiornamento -
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
Feci già un post sull'argomento in passato, ma ho deciso di riprenderlo e ampliarlo, facendone una sorta di classifica personale, da quello che mi è piaciuto di meno a quello che mi è piaciuto di più.
Sì, non mi stancherò mai di giocare a questi giochi. Che volete farci, sono vecchio, vivo nel passato.
Questi che trovetere di seguito sono i più belli tra i beat'em up a scorrimento orizzontale che ho giocato, almeno secondo me. E ribadisco secondo me.
La classifica tiene conto dei miei gusti personali, che per lo più sono basati su quanto mi sono divertito a giocarci, senza considerare l'importanza "storica" dei vari titoli. E'è la ragione per la quale, ad esempio, trovate Final Fight 3 e non il primo, e per cui non ci sono nè Vendetta nè Double Dragon (non mi piacciono, tutto lì. Classifica mia, decido io. Se avessi voluto fare una classifica dei giochi più "importanti" sarebbe stata diversa). Per Golden Axe il discorso è un po' differente: visto che sono un grandissimo fan del gioco, ho già pronto un post speciale dedicato appositamente a questa saga, ma ho preferito non inserirla in classifica perché l'effetto nostalgia avrebbe avuto la meglio.
Sentitevi comunque liberi di segnalarmi titoli che potrei essermi perso, che sul MAME ne gira un fottio tale che mica li avrò provati tutti.
Inoltre, in questo post si parla di retrogames. Roba vecchia. Anni '90, per lo più. Per le rivisitazioni moderne, magari un'altra volta.
Specifico che si parla di giochi originali, non di versioni hack nè di remake realizzati con OpenBOR. Tra l'altro, vi segnalo la mia personale classifica dei migliori giochi OpenBOR (prima parte) e migliori giochi OpenBOR (seconda parte).
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