Sedetevi con noi e facciamo quattro chiacchiere. No, la birra non ve la paghiamo.
- Home Page
- About
- I miei ebook
- Qui l'elenco completo
- 2 Minuti a Mezzanotte
- Escape from first wonder
- Qui vincere non conta
- Gladiator Kibernetes
- Avatar
- Una storia di masche
- Gli occhi del mostro
- L"occhio del tempo
- Il suo sguardo
- Everglades
- Attento Trinità... arrivano i vampiri!
- Nuovi incubi - i migliori racconti weird
- Il diario dell'amnesia
- Strane Visioni - Il meglio dei racconti del premio Hypnos
- Tex - Zagor: La valle nascosta
- La lega dei santi
- Chaveyo
- Supermike: Una notte a New York
- Supermike contro Il Tessitore, una storia a bivi
- Upyr, un'avventura testuale
- Zagor: Un suono di tamburi
- Recensioni
- Serial Blogger
- Tutti i post su Batman
- Tutti i post su Superman
- Tutti i post su Zagor
- Tutti i post su Alita-L'angelo della battaglia
- Tutti i post sull'Eternauta
- Tutti i post su Robocop
- Tutti i post su Ercole
- Tutti i post su Hugh Glass
- Tutti i post su Eternal Champions
- Tutti i post su FInal Fight
- Tutti i post su Golden Axe
- Tutti i videogiochi di...
- Tutti i post sui MOTU
- Tutte le classifiche
- Scienza e fantascienza
- Concorsi letterari
- Varie robe su di me
- Categorie
lunedì 31 dicembre 2012
Post di fine anno
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
Visto che è l'ultimo dell'anno, mi sembra il caso di fare due conti.
Abbiamo aperto il blog, io e il mio socio _Lu (no, non ha mai postato nulla) il 6 aprile di quest'anno.
L'idea iniziale era di usarlo per una blog novel interattiva, ne avevamo parlato qui. Tra l'altro questo spiega anche il misterioso sottotitolo, devo decidermi a cambiarlo. Il progetto non è morto, solo che le condizioni accennate nel post appena linkato non sono ancora cambiate, quindi siamo restii ad iniziare. Troppo pochi lettori perché la cosa abbia un qualche successo.
_Lu interverrà quando la blog novel partirà effettivamente, lui ha meno tempo libero di me. Il blog nel frattempo è sotto il mio totale controllo (BWAHAHAHAH!) e ho deciso di usarlo per parlare un p' di quello che mi piace: recensioni, quindi, anche se forse sarebbe più giusto chiamarle opinioni, vista la loro natura ovviamente soggettiva.
Io sono uno sfegatato della fantascienza, ma amo il fantastico in tutte le sue forme, dal fantasy all'horror. E non disdegno in generale tutte le belle storie. Quindi, recensioni di film e libri, quasi tutti a carattere fantastico. Potete navigare tra le categorie utilizzando le Etichette, lì a destra. Per il prossimo anno, mi piacerebbe provare a dire qualcosa anche su altri media, come i fumetti e i videogiochi, per i quali ho fatto solo un paio di esperimenti sotto l'etichetta "Batman", e le serie televisive. Ci proverò.
Se non si fosse ancora capito, io da grande vorrei fare lo scrittore. Questo blog mi aiuta molto perché mi dà la possibilità di pubblicare i miei racconti (in forma ovviamente gratuita) e di ricevere commenti e impressioni da persone al di fuori della solita cerchia di amici e parenti, il che è più utile di quanto si possa pensare in un'ottica di miglioramento. Quindi, grazie a tutti per i commenti, continuate a intervenire numerosi!
Fin'ora ho pubblicato 72 post (73 con questo). Le uscite sono diventate più regolari che nei primi tempi: ora riesco a far uscire un post circa ogni 2-3 giorni. Non avendo una vita lavorativa regolare, mi riesce difficile fare una programmazione settimanale precisa. Meglio non prendermi l'impegno di uscire con un articolo ogni martedì e giovedì (l'intenzione c'è stata per qualche tempo) se non sono sicuro di poterlo rispettare. Per ora, quindi, le uscite sono ancora solo più o meno regolari, probabilmente in futuro opterò per la regola di un post ogni tre giorni, ma non ho ancora ben deciso.
Il blog per ora ha avuto, dalla sua nascita, circa 4.500 visite (scarse). Al momento si viaggia più o meno tra le 10 e le 20 visualizzazioni al giorno. Il post più visitato è di maggio, 299 visite, e riguarda l'inizio della mia collborazione spontanea alla sezione spin-off di 2 Minuti a Mezzanotte. Al di fuori della round robin alla quale sono collegati quasi tutti i racconti che potete raggiungere tramite i link in alto a destra, la palma d'oro va ai miei consigli sulle migliori storie di Batman, visitato 90 volte.
La maggior parte dei visitatori arriva da Facebook (allora funziona spammare sui social network! devo proprio imparare a usare anche Twitter...) e dal sito di Alex Girola, seguendo evidentemente i link ai miei racconti.
Tra le chiavi di ricerca, sono da segnalare "antje traue nuda" (l'attrice protagonista di Pandorum, ma purtroppo foto di lei nuda non ne tengo), e altre che però purtroppo Blogger non mi lascia vedere per intero, mi piacerebbe sapere come finiscono "Hollywood perché bruce wayne torn..." e "perchè nei film di batman c'è il carr..."
Il browser più usato è Firefox, il meno usato un misterioso NS8 che non ho mai sentito prima.
Visto l'esiguo numero di visite, viene da chiedersi: ne vale la pena?
Ebbene, la risposta è un grosso e inequivocabile NO.
Perché questa cosa mi prende un mucchio di tempo. So che c'è chi riesce a scrivere post chilometrici e pure interessanti nel giro di mezz'ora, magari a farne uscire anche due o tre al giorno (vedi quel mostro di doc Manhattan, ad esempio) ma io non ce la faccio. Per ogni recensione mi parte dall'una alle due ore, anche perché prima di scriverla mi vado a leggere in rete altre recensioni, per vedere se c'è qualche aspetto dell'opera che mi è sfuggito alla prima visione e per non scrivere semplicemente le stesse identiche cose che sono già state dette da altri. Mi informo, mi documento per essere sicuro di non scrivere minchiate (e a volte mi scappano lo stesso, ma nel caso sono sicuro che mi riprendete subito ;-) ) e mi rileggo tutto due o tre volte prima di dare l'ok per la pubblicazione. Se ne parte un sacco di tempo, e i risultati sono scarsi. No, non ne vale la pena.
Eppure continuerò lo stesso, perché non ho molte occasioni di parlare di film e libri nella "vita reale", e mi piace farlo qui. Perché, comunque, qualcuno che legge c'è. Perché il tempo, alla fine, ce l'ho, almeno per ora. E perché spero con il tempo di acquisire nuovi lettori, magari diversificando di più i temi trattati, pubblicando nuovi racconti o partendo con la blog novel.
Poi, magari, se riuscirò a raggiungere una quota di lettori decente, potrei anche aggiungere un tasto per le donazioni... Anche se rischia di rivelarsi una cocente delusione: pensa se alla fine del mese il conto rimanesse a zero!
Insomma, vi siete fatti un po' di fatti miei. Basta così per quest'anno, ci si sente il prossimo, sperando che sia migliore del 2012, e non solo per questo blog.
BUON ANNO A TUTTI!
Il Moro
sabato 29 dicembre 2012
My first wonder, di MaXalla
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla.
E' un'occasione particolare, nella quale vorrei tornare a parlarvi del mio racconto Escape From First Wonder, scritto per il concorso Realtà in Gioco organizzato da Multiplayer edizioni.
Qui trovate il mio articolo al riguardo sul blog.
Qui trovate il racconto pubblicato sul sito di Multiplayer.it (ricordatevi di cliccare sul grosso "mi piace in alto a destra!).
Ma non sono qui per farmi pubblicità (va beh, diciamo non solo... ;) ).
Dovete sapere che l'idea per Escape From First Wonder mi è venuta leggendo l'incipit di un racconto scritto dal mio amico MaXalla. La trama non c'entra niente, ma qualcosa in quelle atmosfere mi ha fatto scattare la molla per scrivere il mio.
Ora, in un bizzarro gioco di andate e ritorni, MaXalla ha deciso di scrivere un racconto che vuole essere sia un sequel sia una storia parallela a Escape From First Wonder.
In realtà contraddice quello che voleva essere il finale del mio racconto, ma chi sono io per decidere cosa è meglio? ;)
Qui la versione PDF
Qui la versione ePub (impaginata e rieditata per la conversione mooolto artigianalmente da me)
Sono meno di 1800 parole, si legge in un attimo.
Per leggerlo, è necessario aver prima letto Escape From First Wonder.
Ovviamente, a MaXalla faranno molto piacere i vostri commenti!
Il Moro
E' un'occasione particolare, nella quale vorrei tornare a parlarvi del mio racconto Escape From First Wonder, scritto per il concorso Realtà in Gioco organizzato da Multiplayer edizioni.
Qui trovate il mio articolo al riguardo sul blog.
Qui trovate il racconto pubblicato sul sito di Multiplayer.it (ricordatevi di cliccare sul grosso "mi piace in alto a destra!).
Ma non sono qui per farmi pubblicità (va beh, diciamo non solo... ;) ).
Dovete sapere che l'idea per Escape From First Wonder mi è venuta leggendo l'incipit di un racconto scritto dal mio amico MaXalla. La trama non c'entra niente, ma qualcosa in quelle atmosfere mi ha fatto scattare la molla per scrivere il mio.
Ora, in un bizzarro gioco di andate e ritorni, MaXalla ha deciso di scrivere un racconto che vuole essere sia un sequel sia una storia parallela a Escape From First Wonder.
In realtà contraddice quello che voleva essere il finale del mio racconto, ma chi sono io per decidere cosa è meglio? ;)
Qui la versione PDF
Qui la versione ePub (impaginata e rieditata per la conversione mooolto artigianalmente da me)
Sono meno di 1800 parole, si legge in un attimo.
Per leggerlo, è necessario aver prima letto Escape From First Wonder.
Ovviamente, a MaXalla faranno molto piacere i vostri commenti!
Il Moro
Etichette:
concorsi,
fantascienza,
progetti,
racconti,
videogiochi
mercoledì 26 dicembre 2012
Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
Ovviamente non potevo non andare a vedere questo film, e di conseguenza voi non potrete non beccarvi le mie opinioni!
Per vederlo sono andato all'Ideal a Torino. Sul sito lo schermo della sala 1 viene pubblicizzato come il più grande del mondo (20 metri per 10). Può anche darsi che lo fosse prima della nascita dell'IMAX, non lo so, comunque è piuttosto imponente. Non c'ero mai andato, quindi mi è sembrato giusto farlo per questo film, che prometteva un'alta spettacolarità!
La trama dovrebbe essere abbastanza nota: Gandalf il grigio, noto stregone nonché importante personaggio della Terra di Mezzo, si reca dallo Hobbit Bilbo Baggins per coinvolgerlo in un'avventura: dovrà aiutare un gruppo di dodici nani (tra cui il re della loro nazione) a riconquistare la loro patria e l'immenso tesoro che vi si cela, che è stato loro sottratto da un terribile drago. Bilbo è un amante delle comodità e della vita agiata, eppure subisce il fascino dell'avventura e accetta, senza sapere in cosa sta per andarsi a cacciare...
Ovviamente non potevo non andare a vedere questo film, e di conseguenza voi non potrete non beccarvi le mie opinioni!
Per vederlo sono andato all'Ideal a Torino. Sul sito lo schermo della sala 1 viene pubblicizzato come il più grande del mondo (20 metri per 10). Può anche darsi che lo fosse prima della nascita dell'IMAX, non lo so, comunque è piuttosto imponente. Non c'ero mai andato, quindi mi è sembrato giusto farlo per questo film, che prometteva un'alta spettacolarità!
La trama dovrebbe essere abbastanza nota: Gandalf il grigio, noto stregone nonché importante personaggio della Terra di Mezzo, si reca dallo Hobbit Bilbo Baggins per coinvolgerlo in un'avventura: dovrà aiutare un gruppo di dodici nani (tra cui il re della loro nazione) a riconquistare la loro patria e l'immenso tesoro che vi si cela, che è stato loro sottratto da un terribile drago. Bilbo è un amante delle comodità e della vita agiata, eppure subisce il fascino dell'avventura e accetta, senza sapere in cosa sta per andarsi a cacciare...
lunedì 24 dicembre 2012
Auguri di natale
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
Troppo da fare in questi giorni per poter seguire adeguatamente il blog. Roba da scrivere, regali da fare, lavori in casa che pare non debbano finire mai, e la preparazione per il pranzo coi parenti. Domani perciò non sarò online, quindi vi beccate i miei auguri oggi. Tiè, prendeteveli.
Fatevi un giro dopo il salto: troverete un po' di riflessioni personali, moralmente discutibili e mostruosamente ciniche, sul periodo più bello dell'anno!
Troppo da fare in questi giorni per poter seguire adeguatamente il blog. Roba da scrivere, regali da fare, lavori in casa che pare non debbano finire mai, e la preparazione per il pranzo coi parenti. Domani perciò non sarò online, quindi vi beccate i miei auguri oggi. Tiè, prendeteveli.
Fatevi un giro dopo il salto: troverete un po' di riflessioni personali, moralmente discutibili e mostruosamente ciniche, sul periodo più bello dell'anno!
venerdì 21 dicembre 2012
Il meme della fine del mondo!
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
Partito dalla mente instancabile di Alex Girola, questo simpaticissimo meme risale a ieri, ma ieri ero troppo impegnato a fare provviste per affrontare i rigori del mondo post-apocalittico che ci aspetta entro stasera. Quindi, visto che il Sommobuta ha pensato bene di infettarmi con l'ultimo virus letale della storia dell'umanità, ecco le mie risposte alle domande a tema "fine del mondo"!
Alla fine dovrei nominare altri cinque da infettare. Ma, visto che il meme è di ieri, per quando uscirà questo post saranno tutti troppo impegnati a correre per salvarsi la vita. Se poi qualcuno di voi pensa di avere tempo, lo faccia pure suo!
Con chi trascorrereste il "lieto evento"?
Sono indeciso tra Milla Jovovich e Megan Fox... Ehm, no, amore, non mi picchiare, con te, lo passerei con te!
[...]
Scusate, ho dovuto dissuadere mia moglie dal malmenarmi con la stele maya che abbiamo riportato dal recente viaggio di nozze in Messico. Andiamo avanti.
Dove lo trascorrereste?
Dovunque si trovino anche Berlusconi e Andreotti. Perché loro sopravviveranno in ogni caso.
C'è qualcuno di cui vi vorreste vendicare per qualche torto subito?
No, io non porto rancore. Tenetelo a mente, quando mi vedrete ridere mentre vi guarderò schiattare dalla mia astronave, sottobraccio con Silvio e Giulio.
C'è una persona che vorreste rivedere prima dei titoli di coda?
C'è un amico che non vedo da un po'... in effetti mi deve dei soldi... ma tanto nel prossimo futuro post-apocalittico non mi serviranno, quindi no, nessuno.
Avendo per assurdo la possibilità di scegliere, vi piacerebbe sopravvivere in un mondo post-apocalittico?
Sì! Sìì! Voglio essere uno di quei punk a torso nudo sulle moto in mezzo al deserto! Quelli che guidano gridando e tirando fuori la lingua mentre compiono stragi e razzie ai danni di poveri viaggiatori! E andarmene sempre un attimo prima che arrivino Mad Max o Kenshiro! Sììì!
Una soddisfazione, l'ultima, da togliervi in queste ore.
Vedere il finale dell'ultimo Batman!
In previsione di un ipotetico aldilà, vi aspetta il calduccio dell'inferno o la quiete del paradiso?
Nooo, io mi voglio reincarnare. In un alieno conquistatore di mondi. In Thanos, magari.
Un oggetto, uno soltanto, da mettere in una capsula del tempo, e che verrà ritrovato da coloro che un giorno, tra migliaia di anni, ricostruiranno la civiltà.
Tutti i mali del mondo, come nel vaso di Pandora. Se a noi è andata da schifo, perché diavolo a coloro che verranno dovrebbe andare meglio? Beccatevi tutto il meglio dell'umanità, e stavolta la speranza non ce la metto!
Un'ultima dichiarazione prima di salutarci.
Oddio, lo vedo! Sta arrivando! E' lui l'araldo dell'apocalisse! E' lui che porrà fine a tutto! Ma c'è ancora una speranza, sì, potremo fermarlo se solo-SNIKT!
Partito dalla mente instancabile di Alex Girola, questo simpaticissimo meme risale a ieri, ma ieri ero troppo impegnato a fare provviste per affrontare i rigori del mondo post-apocalittico che ci aspetta entro stasera. Quindi, visto che il Sommobuta ha pensato bene di infettarmi con l'ultimo virus letale della storia dell'umanità, ecco le mie risposte alle domande a tema "fine del mondo"!
Alla fine dovrei nominare altri cinque da infettare. Ma, visto che il meme è di ieri, per quando uscirà questo post saranno tutti troppo impegnati a correre per salvarsi la vita. Se poi qualcuno di voi pensa di avere tempo, lo faccia pure suo!
Con chi trascorrereste il "lieto evento"?
Sono indeciso tra Milla Jovovich e Megan Fox... Ehm, no, amore, non mi picchiare, con te, lo passerei con te!
[...]
Scusate, ho dovuto dissuadere mia moglie dal malmenarmi con la stele maya che abbiamo riportato dal recente viaggio di nozze in Messico. Andiamo avanti.
Dove lo trascorrereste?
Dovunque si trovino anche Berlusconi e Andreotti. Perché loro sopravviveranno in ogni caso.
C'è qualcuno di cui vi vorreste vendicare per qualche torto subito?
No, io non porto rancore. Tenetelo a mente, quando mi vedrete ridere mentre vi guarderò schiattare dalla mia astronave, sottobraccio con Silvio e Giulio.
C'è una persona che vorreste rivedere prima dei titoli di coda?
C'è un amico che non vedo da un po'... in effetti mi deve dei soldi... ma tanto nel prossimo futuro post-apocalittico non mi serviranno, quindi no, nessuno.
Avendo per assurdo la possibilità di scegliere, vi piacerebbe sopravvivere in un mondo post-apocalittico?
Sì! Sìì! Voglio essere uno di quei punk a torso nudo sulle moto in mezzo al deserto! Quelli che guidano gridando e tirando fuori la lingua mentre compiono stragi e razzie ai danni di poveri viaggiatori! E andarmene sempre un attimo prima che arrivino Mad Max o Kenshiro! Sììì!
Una soddisfazione, l'ultima, da togliervi in queste ore.
Vedere il finale dell'ultimo Batman!
In previsione di un ipotetico aldilà, vi aspetta il calduccio dell'inferno o la quiete del paradiso?
Nooo, io mi voglio reincarnare. In un alieno conquistatore di mondi. In Thanos, magari.
Un oggetto, uno soltanto, da mettere in una capsula del tempo, e che verrà ritrovato da coloro che un giorno, tra migliaia di anni, ricostruiranno la civiltà.
Tutti i mali del mondo, come nel vaso di Pandora. Se a noi è andata da schifo, perché diavolo a coloro che verranno dovrebbe andare meglio? Beccatevi tutto il meglio dell'umanità, e stavolta la speranza non ce la metto!
Un'ultima dichiarazione prima di salutarci.
Oddio, lo vedo! Sta arrivando! E' lui l'araldo dell'apocalisse! E' lui che porrà fine a tutto! Ma c'è ancora una speranza, sì, potremo fermarlo se solo-SNIKT!
mercoledì 19 dicembre 2012
Hydropunk-The Drowned Century: risultati del concorso!
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
Sono finalmente usciti i risultati del concorso letterario indetto da Mr. Giobbin!
Per lo sconforto e la mestizia dei miei numerosissimi fans (io lo so che sono tanti, è che non si fanno sentire perché sono timidi...) NON ho vinto il concorso.
Ecco il trio delle meraviglie:
ALESSANDRO FORLANI con il racconto Mareah & Juliette.
DAVIDE MANA con il racconto Tempi interessanti.
MAURO LONGO con il racconto Gli acquanauti degli oceani boreali.
Forlani quest'anno si porta a casa tutto quello che c'è, inutile tentare di competere. Sta avendo un grande successo con il romanzo I senza-tempo, vincitore del premio Kipple e del premio Urania. Tra poco dovrà comprare una vetrina nuova per tutti questi trofei.
Davide Mana tiene interessantissimo blog dove parla di letteratura fantastica, attualità e molto altro, oltre ad essere una delle menti dietro a Il futuro è tornato.
Devo ammettere di non conoscere Mauro Longo, ma a questo punto non vedo l'ora di leggere il suo racconto... visto che a quanto pare è più bello del mio!
Questi tre racconti più altri 11 verranno pubblicati in un'antologia "bagnata e salata", nonché coperta di alghe e puzzolente di pesce, in un momento tutt'ora imprecisato del prossimo anno, presumibilmente prima dell'estate.
C'è ancora tempo per rieditare il racconto per l'antologia, quindi per il momento non lo troverete sul blog. Gli darò un'altra limata prima di darvelo in pasto, invitandovi comunque a scaricare l'antologia (gratuita) quando uscirà.
Vi lascio con i nomi degli ammessi ed invitandovi a fare un giro sulla pagina dell'ideatore:
Sono finalmente usciti i risultati del concorso letterario indetto da Mr. Giobbin!
Per lo sconforto e la mestizia dei miei numerosissimi fans (io lo so che sono tanti, è che non si fanno sentire perché sono timidi...) NON ho vinto il concorso.
Ecco il trio delle meraviglie:
ALESSANDRO FORLANI con il racconto Mareah & Juliette.
DAVIDE MANA con il racconto Tempi interessanti.
MAURO LONGO con il racconto Gli acquanauti degli oceani boreali.
Forlani quest'anno si porta a casa tutto quello che c'è, inutile tentare di competere. Sta avendo un grande successo con il romanzo I senza-tempo, vincitore del premio Kipple e del premio Urania. Tra poco dovrà comprare una vetrina nuova per tutti questi trofei.
Davide Mana tiene interessantissimo blog dove parla di letteratura fantastica, attualità e molto altro, oltre ad essere una delle menti dietro a Il futuro è tornato.
Devo ammettere di non conoscere Mauro Longo, ma a questo punto non vedo l'ora di leggere il suo racconto... visto che a quanto pare è più bello del mio!
Questi tre racconti più altri 11 verranno pubblicati in un'antologia "bagnata e salata", nonché coperta di alghe e puzzolente di pesce, in un momento tutt'ora imprecisato del prossimo anno, presumibilmente prima dell'estate.
C'è ancora tempo per rieditare il racconto per l'antologia, quindi per il momento non lo troverete sul blog. Gli darò un'altra limata prima di darvelo in pasto, invitandovi comunque a scaricare l'antologia (gratuita) quando uscirà.
Vi lascio con i nomi degli ammessi ed invitandovi a fare un giro sulla pagina dell'ideatore:
- Moby Dick Project, di Enzo Milano;
- Sotto Pressione, di Gabriele Falciani;
- L'Arcipelago di Ulisse, di Ariano Geta;
- Nuovo Mondo, di Stefano Trevisan;
- Caccia Grossa, di Massimo Mazzoni;
- Gli Occhi del Mostro, di Moreno Pavanello;
- Fuochi Fatui, di Francesca Rossi;
- Imperius Rex, di Marco Montozzi;
- Contro Natura, di Stefano Busato Danesi;
- Scogliere, di Alessio Brugnoli;
- La Caccia dell'Albatross, di Marcello Nicolini.
martedì 18 dicembre 2012
Men in black 3
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
Partiamo con la trama del terzo film della saga dei MIB, iniziata ben 15 anni fa.
L'alieno Boris L'Animale evade dopo 40 anni di prigionia da una prigione di massima sicurezza sulla luna. Deciso non solo a vendicarsi di chi l'ha imprigionato ma anche a dare una possibilità alla sua razza di conquistare la Terra, si impadronisce di un dispositivo che gli consente di viaggiare nel tempo e torna negli anni '60 per uccidere K (Tommy Lee Jones).
Boris riesce nella sua missione, e nel presente l'agente J (Will Smith) rimane l'unico a ricordarsi della sua esistenza, proprio mentre la flotta d'invasione degli alieni che avevano mandato in avanscoperta Boris arriva sulla Terra. J torna quindi a sua volta indietro nel tempo, per salvare il suo compagno e il mondo.
Pare che questo film sia nato sotto una cattiva stella. A quanto si dice, è stato messo in cantiere solo per riempire il buco lasciato dall'assenza dell'annunciato quarto episodio di Spider-Man ad opera di Sam Raimi. Le riprese sono iniziate prima che la sceneggiatura fosse completata, con conseguenti incomprensioni e litigi sul set, facendo anche lievitare i costi di produzione, che superano i 200 milioni di dollari.
Partiamo con la trama del terzo film della saga dei MIB, iniziata ben 15 anni fa.
L'alieno Boris L'Animale evade dopo 40 anni di prigionia da una prigione di massima sicurezza sulla luna. Deciso non solo a vendicarsi di chi l'ha imprigionato ma anche a dare una possibilità alla sua razza di conquistare la Terra, si impadronisce di un dispositivo che gli consente di viaggiare nel tempo e torna negli anni '60 per uccidere K (Tommy Lee Jones).
Boris riesce nella sua missione, e nel presente l'agente J (Will Smith) rimane l'unico a ricordarsi della sua esistenza, proprio mentre la flotta d'invasione degli alieni che avevano mandato in avanscoperta Boris arriva sulla Terra. J torna quindi a sua volta indietro nel tempo, per salvare il suo compagno e il mondo.
Pare che questo film sia nato sotto una cattiva stella. A quanto si dice, è stato messo in cantiere solo per riempire il buco lasciato dall'assenza dell'annunciato quarto episodio di Spider-Man ad opera di Sam Raimi. Le riprese sono iniziate prima che la sceneggiatura fosse completata, con conseguenti incomprensioni e litigi sul set, facendo anche lievitare i costi di produzione, che superano i 200 milioni di dollari.
sabato 15 dicembre 2012
Warm bodies, di Isaac Marion
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
Sì, questo romanzo non è esattamente uno di quelli che leggo di solito. Insomma, parliamo di uno zombi innamorato, perdiana!
La trama è raccontata dal punto di vista di R, morto ambulante privo di memoria in un mondo devastato dalla classica apocalisse zombi. I pochi sopravvissuti si rifugiano in grandi strutture facilmente difendibili come gli stadi, e gli zombi, che qui non sono proprio stupidi, si organizzano in bande per dar loro la caccia. Durante una di queste cacce ai danni di un gruppo di viventi che erano usciti dal loro rifugio per andare in cerca di cibo, R mangia il cervello di un ragazzo, acquisendo parte dei suoi ricordi. Tra di essi anche quelli legati alla sua fidanzata, Julie. R inizierà a provare qualcosa nel suo cuore morto per questa ragazza e deciderà di salvarla, mentre pian piano la sua umanità torna alla luce.
Sì, questo romanzo non è esattamente uno di quelli che leggo di solito. Insomma, parliamo di uno zombi innamorato, perdiana!
La trama è raccontata dal punto di vista di R, morto ambulante privo di memoria in un mondo devastato dalla classica apocalisse zombi. I pochi sopravvissuti si rifugiano in grandi strutture facilmente difendibili come gli stadi, e gli zombi, che qui non sono proprio stupidi, si organizzano in bande per dar loro la caccia. Durante una di queste cacce ai danni di un gruppo di viventi che erano usciti dal loro rifugio per andare in cerca di cibo, R mangia il cervello di un ragazzo, acquisendo parte dei suoi ricordi. Tra di essi anche quelli legati alla sua fidanzata, Julie. R inizierà a provare qualcosa nel suo cuore morto per questa ragazza e deciderà di salvarla, mentre pian piano la sua umanità torna alla luce.
giovedì 13 dicembre 2012
E' finito 2 Minuti a Mezzanotte!
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
Eh, già. La round robin del millennio si è conclusa con il capitolo 34.
Conclusa per modo di dire, ovviamente, perché il suo creatore Alex Girola ha già annunciato la seconda stagione, e perché il mondo degli spin-off continua ad attirare scrittori volenterosi.
Io non ho potuto partecipare alla round robin, quando ho scoperto della sua esistenza era ormai troppo tardi per iscrivermi, ma con 6 racconti spin-off e uno in cantiere (più un altro a livello embrionale nei meandri del cervello) posso dire di essere l'autore più prolifico dopo il creatore, Alex Girola.
Devo essere grato ad Alex ed alla sua creatura anche per un motivo personale.
Prima di approcciarmi a 2MM ho scritto solo romanzi, lunghi, molto lunghi, pure troppo. Tutti puntualmente rifiutati dalle case editrici, da alcune anche con la motivazione, appunto, "troppo lungo". Il primo che ho scritto (o meglio il primo che ho portato a termine, prima ce ne sono stati parecchi altri persi per strada), in collaborazione con la metà _Lu degli amministratori del blog, totalizza (tenetevi forte!) 276.000 parole, per un totale di 1.600.000 caratteri! Lunghetto, eh? Anche se fosse stato un capolavoro (cosa che in effetti è, siamo noi che siamo dei geni incompresi! ;-p ) nessun editore al mondo si sarebbe mai preso il rischio di pubblicarlo...
E' stato proprio grazie a 2MM che ho iniziato ad avvicinarmi alla forma del racconto, ispirato dalle tematiche e dall'ambientazione della round robin. Forse l'avrei fatto comunque, prima o poi, ma oggi posso dire che il primo racconto che io abbia mai scritto è stato Volare, proprio per 2MM. Il secondo L'omicidio di lady Liberty, e così via. Poi ho iniziato a diversificare, inviando un racconto a Mr. Giobbin per gli Hydropunk Archives, un altro a Multiplayer.it per il concorso Realtà in Gioco, altri due che per ora sto ancora tenendo da parte in previsione di altri concorsi... prima o poi mi stuferò e pubblicherò qui pure quelli. ;)
Insomma, grazie a 2MM mi sono avvicinato ad una forma della scrittura che prima mi era aliena, quindi grazie ad Alex e a tutti gli autori della round robin per avermi fornito ispirazione e avermi fatto leggere tante belle storie! Ci si sente per la seconda stagione, con un occhio sempre puntato sulla pagina degli spin-off!
Cliccate su 2 minuti a mezzanotte per raggiungere il sito ufficiale, dal quale potrete anche scaricare l'intera saga in formato ebook!
Il Moro
Etichette:
2 minuti a mezzanotte,
diario,
progetti,
racconti,
supereroi
martedì 11 dicembre 2012
Innamorarsi dei blog. Premio "I love your blog"!
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
Ebbene, sì, sono stato nominato.
Posso dirmi lusingato, perché questo particolare premio viene assegnato ai blog che "oltre ad essere interessanti e ricchi di spunti creativi, sono anche racconti di vita di belle persone, piacevoli e divertenti da leggere".
Beh, gli adorabili Dr Jekyll e Miss Hide del blog Il sussurro delle muse hanno voluto insignirmi di questo premio, che accetto volentieri.
In pratica, quello che devo fare adesso (devo farlo io? Ma non era un premio?) è rispondere ad un'intervista, e poi nominare altri blog con le stesse caratteristiche sopra citate a cui rigirare le domande.
Come? Niente soldi?!?
Ah, Dr Jekyll e Miss Hyde, ma allora mi avete incastrato! Questo è un altro dannato meme, o catena di sant'Antonio che dir si voglia! BWAARGH! Ma vedo che le mie maledizioni stanno già avendo effetto...
Ma non importa, perché sono comunque felice che abbiate pensato a me e che mi consideriate una "bella persona". Perciò, vai con le domande!
Ebbene, sì, sono stato nominato.
Posso dirmi lusingato, perché questo particolare premio viene assegnato ai blog che "oltre ad essere interessanti e ricchi di spunti creativi, sono anche racconti di vita di belle persone, piacevoli e divertenti da leggere".
Beh, gli adorabili Dr Jekyll e Miss Hide del blog Il sussurro delle muse hanno voluto insignirmi di questo premio, che accetto volentieri.
In pratica, quello che devo fare adesso (devo farlo io? Ma non era un premio?) è rispondere ad un'intervista, e poi nominare altri blog con le stesse caratteristiche sopra citate a cui rigirare le domande.
Come? Niente soldi?!?
Ah, Dr Jekyll e Miss Hyde, ma allora mi avete incastrato! Questo è un altro dannato meme, o catena di sant'Antonio che dir si voglia! BWAARGH! Ma vedo che le mie maledizioni stanno già avendo effetto...
Ma non importa, perché sono comunque felice che abbiate pensato a me e che mi consideriate una "bella persona". Perciò, vai con le domande!
domenica 9 dicembre 2012
La furia dei Titani
c
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
Facciamola breve, questo film è una mezza boiata.
La trama più o meno è: dopo aver sconfitto il kraken nel primo episodio Scontro tra titani - tra l'altro: ma il kraken non fa parte della mitologia nordica? Che c'entra con i miti greci? Wikipedia, Wikipedia... Toh! Il kraken è decisamente una leggenda di origine norrena, risalente più o meno al 1200, ma è solo nel 1700 che si inizia a chiamarlo Kraken. All'epoca la Grecia era sotto il dominio ottomano, e i miti classici erano già stati abbandonati da un pezzo in favore del meno pittoresco cristianesimo ortodosso. Ma pare che quello che è stato allegramente sbagliato sia solo il nome: secondo il mito effettivamente l'eroe Perseo combattè un mostro marino per salvare la moglie Andromeda, ma il nome del mostro era Cetus (da cui immagino possa derivare la parola cetaceo). Si vede che chiamarlo kraken avrebbe reso la storia più comprensibile a noi pubblico di ignoranti.
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
Facciamola breve, questo film è una mezza boiata.
La trama più o meno è: dopo aver sconfitto il kraken nel primo episodio Scontro tra titani - tra l'altro: ma il kraken non fa parte della mitologia nordica? Che c'entra con i miti greci? Wikipedia, Wikipedia... Toh! Il kraken è decisamente una leggenda di origine norrena, risalente più o meno al 1200, ma è solo nel 1700 che si inizia a chiamarlo Kraken. All'epoca la Grecia era sotto il dominio ottomano, e i miti classici erano già stati abbandonati da un pezzo in favore del meno pittoresco cristianesimo ortodosso. Ma pare che quello che è stato allegramente sbagliato sia solo il nome: secondo il mito effettivamente l'eroe Perseo combattè un mostro marino per salvare la moglie Andromeda, ma il nome del mostro era Cetus (da cui immagino possa derivare la parola cetaceo). Si vede che chiamarlo kraken avrebbe reso la storia più comprensibile a noi pubblico di ignoranti.
venerdì 7 dicembre 2012
Black City - C'era una volta la fine del mondo, di Victor Gischler
Black City - C'era una volta la fine del mondo è un romanzo di ambientazione post-apocalittica ad opera di Victor Gischler, che qualcuno si ricorderà per l'ottimo fumetto Deadpool - In viaggio con la testa.
Già lì avevamo capito che era un po' "fuori", e con questo romanzo ne abbiamo la conferma.
Proprio mentre il mondo stava andando a put****, Mortimer Tate, dopo una burrascosa separazione dalla moglie, decide di ritirarsi in montagna a fare una vita da eremita. La radio e internet l'hanno informato della fine del mondo, avvenuta per una serie di catastrofi "minori": maremoti, guerre, inquinamento, epidemie, stupidità umana. Non un grande botto, quindi, ma una serie di piccole mazzate che, messe insieme, hanno determinato la fine della civiltà. Nove anni dopo il suo volontario esilio, con internet e la radio mute ormai da tempo, Mortimer decide di tornare al mondo, per vedere cosa sia successo.
Troverà violenza e desolazione, tecnologie primitive, uomini in perenne lotta tra loro e, a quanto pare, contro di lui. Insieme al protagonista scopriremo che ne è stato della civiltà, e ci faremo una tessera premium per i locali di Joey Armageddon, gli strip club della fine del mondo!
martedì 4 dicembre 2012
Il buono, il matto il cattivo
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
Si parla del film coreano Il buono, il matto, il cattivo (titolo originale Joheunnom nabbeunnom isanghannom, vai a sapere cosa vuol dire, il traduttore di Google non vuol saperne - comunque visto che il titolo in inglese è The good, the bad and the weird possiamo presumere che per una volta la traduzione italiana sia azzecata).
Devo dire che ho cominciato a trovare interessante il cinema coreano (Corea del Sud, in effetti) dopo aver visto filmoni come Old boy e The host. I coreani prendono la faccenda sul serio, mica come gli italiani e le loro ridicole fiction per casalinghe stanche, studiate in modo che non si possa perdere il filo della trama nemmeno addormentandosi sul divano per metà della proiezione. Anche il cinema francese una volta ci proponeva delle buone pellicole commerciali, ma ultimamente stanno cominciando anche loro ad assomigliare un po' troppo a noi. I coreani, invece, fanno film come se fossero a Hollywood, pensando che sono gli americani i loro diretti concorrenti, e niente di meno. Ferro 3 ha avuto un successo internazionale, e personalmente segnalo anche il fantascientifico Natural City, un po' troppo simile a Blade Runner ma comunque una buona pellicola fantascientifica. Qui potrete trovare un sito specializzato nel cinema coreano. Qualcuno prova anche a stilare delle classifiche.
Ma parliamo del film che dà il titolo al post.
Si parla del film coreano Il buono, il matto, il cattivo (titolo originale Joheunnom nabbeunnom isanghannom, vai a sapere cosa vuol dire, il traduttore di Google non vuol saperne - comunque visto che il titolo in inglese è The good, the bad and the weird possiamo presumere che per una volta la traduzione italiana sia azzecata).
Devo dire che ho cominciato a trovare interessante il cinema coreano (Corea del Sud, in effetti) dopo aver visto filmoni come Old boy e The host. I coreani prendono la faccenda sul serio, mica come gli italiani e le loro ridicole fiction per casalinghe stanche, studiate in modo che non si possa perdere il filo della trama nemmeno addormentandosi sul divano per metà della proiezione. Anche il cinema francese una volta ci proponeva delle buone pellicole commerciali, ma ultimamente stanno cominciando anche loro ad assomigliare un po' troppo a noi. I coreani, invece, fanno film come se fossero a Hollywood, pensando che sono gli americani i loro diretti concorrenti, e niente di meno. Ferro 3 ha avuto un successo internazionale, e personalmente segnalo anche il fantascientifico Natural City, un po' troppo simile a Blade Runner ma comunque una buona pellicola fantascientifica. Qui potrete trovare un sito specializzato nel cinema coreano. Qualcuno prova anche a stilare delle classifiche.
Ma parliamo del film che dà il titolo al post.
domenica 2 dicembre 2012
Parliamo di autori: Simon Clark
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
Da quando abbiamo aperto il blog, per le mie recensioni ho deciso di parlare esclusivamente di film, libri o quant'altro solo immediatamente dopo averli letti o visti. Questo per evitare di scrivere solenni castronerie dovute a ricordi sballati.
Questa pratica però mi impedisce di parlare dei miei libri preferiti, come la saga di Hyperion di Dan Simmons, o It di Stephen King, o Creature della luce e delle tenebre di Roger Zelazny, o Apocalypse di Clive Barker, o Perdido street Station di China Mieville... Va beh, la smetto. Quello che voglio dire è che non posso fare l'analisi di libri che mi sono piaciuti (o che comunque mi hanno colpito in qualche modo) ma che ho letto molto tempo fa, per il semplice fatto che non me li ricordo abbastanza bene per poterne parlare con giudizio.
Per questo ho pensato di inaugurare questa rubrica: non di libri si parla, ma in generale di autori. così, anche se non mi ricordo bene i loro libri, posso comunque dirvi qualcosa su di loro e sulle cose che scrivono. Magari preferendo autori un po' meno noti, su King o Lansdale non saprei cosa dire che non sia già stato detto mille volte... :-D
Per cominciare, ho deciso di parlare del poco conosciuto, almeno da noi, Simon Clark.
Da quando abbiamo aperto il blog, per le mie recensioni ho deciso di parlare esclusivamente di film, libri o quant'altro solo immediatamente dopo averli letti o visti. Questo per evitare di scrivere solenni castronerie dovute a ricordi sballati.
Questa pratica però mi impedisce di parlare dei miei libri preferiti, come la saga di Hyperion di Dan Simmons, o It di Stephen King, o Creature della luce e delle tenebre di Roger Zelazny, o Apocalypse di Clive Barker, o Perdido street Station di China Mieville... Va beh, la smetto. Quello che voglio dire è che non posso fare l'analisi di libri che mi sono piaciuti (o che comunque mi hanno colpito in qualche modo) ma che ho letto molto tempo fa, per il semplice fatto che non me li ricordo abbastanza bene per poterne parlare con giudizio.
Per questo ho pensato di inaugurare questa rubrica: non di libri si parla, ma in generale di autori. così, anche se non mi ricordo bene i loro libri, posso comunque dirvi qualcosa su di loro e sulle cose che scrivono. Magari preferendo autori un po' meno noti, su King o Lansdale non saprei cosa dire che non sia già stato detto mille volte... :-D
Per cominciare, ho deciso di parlare del poco conosciuto, almeno da noi, Simon Clark.
giovedì 29 novembre 2012
Africa for Norway
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
Grazie a RRobe che l'ha condiviso su Facebook, sono venuto a conoscenza di questo video:
Insomma, è bellissimo!
Chi non vorrebbe inviare un termosifone a questi poveri norvegesi che schiattano dal freddo? Sottoscrivete anche voi il Radi-aid, e contribuite con un termosifone ad aiutare la Norvegia stretta nella morsa del ghiaccio! Un po' d'aria tropicale dagli amici Africani più fortunati!
Il Moro! =)
Grazie a RRobe che l'ha condiviso su Facebook, sono venuto a conoscenza di questo video:
Insomma, è bellissimo!
Chi non vorrebbe inviare un termosifone a questi poveri norvegesi che schiattano dal freddo? Sottoscrivete anche voi il Radi-aid, e contribuite con un termosifone ad aiutare la Norvegia stretta nella morsa del ghiaccio! Un po' d'aria tropicale dagli amici Africani più fortunati!
Il Moro! =)
martedì 27 novembre 2012
Limitless
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
Dobbiamo proprio parlare di questo filmaccio?
Beh, dopotutto ci ho passato sopra quasi un paio d'ore di sofferenza, quindi direi che almeno una pseudo-recensione se la merita, anche solo per esternare al mondo quanto mi abbia fatto ca**re.
Copincollo la trama da Filmscoop perché non c'ho voglia di scriverla:
Eddie Morra è uno scrittore newyorchese disoccupato. Quando viene mollato dalla fidanzata, ha la conferma di non aver alcun futuro di fronte a sé. Ma le cose cambiano quando un vecchio amico gli fa conoscere un farmaco sperimentale, il MDT-48, che è in grado di "amplificare" le capacità intellettive di chi lo assume e di fargli usare il 100% del potenziale della sua mente. Eddie finisce presto con l'essere dipendente dalla droga, e un'ascesa che pare irrefrenabile viene bloccata da degli inquietanti effetti collaterali. Ed Eddie si ritrova anche braccato da misteriosi individui.
Ne parliamo? Ne parliamo? E parliamone, va'.
Dobbiamo proprio parlare di questo filmaccio?
Beh, dopotutto ci ho passato sopra quasi un paio d'ore di sofferenza, quindi direi che almeno una pseudo-recensione se la merita, anche solo per esternare al mondo quanto mi abbia fatto ca**re.
Copincollo la trama da Filmscoop perché non c'ho voglia di scriverla:
Eddie Morra è uno scrittore newyorchese disoccupato. Quando viene mollato dalla fidanzata, ha la conferma di non aver alcun futuro di fronte a sé. Ma le cose cambiano quando un vecchio amico gli fa conoscere un farmaco sperimentale, il MDT-48, che è in grado di "amplificare" le capacità intellettive di chi lo assume e di fargli usare il 100% del potenziale della sua mente. Eddie finisce presto con l'essere dipendente dalla droga, e un'ascesa che pare irrefrenabile viene bloccata da degli inquietanti effetti collaterali. Ed Eddie si ritrova anche braccato da misteriosi individui.
Ne parliamo? Ne parliamo? E parliamone, va'.
sabato 24 novembre 2012
Pandorum - L'universo parallelo
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
Parliamo un po' di 'sto ennesimo horror fantascientifico, e occhio al sottotitolo!
Pandorum-L'universo parallelo è un film del 2009, diretto da Christian Alvart ed interpretato da Dennis Quaid, più un paio di altri. Sì, non si vede molta gente sullo schermo, se non ricordo male nei titoli di coda scorrevano non più di una quindicina di nomi per il cast. Da qualche parte bisognava pur risparmiare!
La trama: un uomo si risveglia su un'astronave in viaggio nello spazio profondo dopo qualche anno di sonno criogenico. Ma addormentarsi in un freezer senza almeno una borsa dell'acqua calda non è mai una buona idea, e il nostro protagonista si ritrova con la memoria un po' ballerina. Ricorda di essere un membro dell'equipaggio e ha una vaga idea di quale sia la missione dell'astronave: la Terra è ormai devastata dall'inquinamento, dalle tempeste solari, dall'invasione delle coccinelle mannare e dai cantanti di X-Factor, quindi urge caricare qualche migliaio di persone surgelate su un'astronave gigante e spararle verso l'unico altro pianeta abitabile conosciuto nell'universo.
Ma allora perché è l'unico ad essersi svegliato? Che problemi hanno i comandi? E le luci? E cosa sono quei rumori sinistri che si sentono in lontananza? E chi si è fottuto la sua raccolta di figurine dei calciatori Panini? In cerca di risposte, mentre i suoi ricordi riaffiorano lentamente, sveglierà il suo comandante e insieme cercheranno di riattivare i motori della nave... Ma si accorgeranno di non essere soli.
Parliamo un po' di 'sto ennesimo horror fantascientifico, e occhio al sottotitolo!
Pandorum-L'universo parallelo è un film del 2009, diretto da Christian Alvart ed interpretato da Dennis Quaid, più un paio di altri. Sì, non si vede molta gente sullo schermo, se non ricordo male nei titoli di coda scorrevano non più di una quindicina di nomi per il cast. Da qualche parte bisognava pur risparmiare!
La trama: un uomo si risveglia su un'astronave in viaggio nello spazio profondo dopo qualche anno di sonno criogenico. Ma addormentarsi in un freezer senza almeno una borsa dell'acqua calda non è mai una buona idea, e il nostro protagonista si ritrova con la memoria un po' ballerina. Ricorda di essere un membro dell'equipaggio e ha una vaga idea di quale sia la missione dell'astronave: la Terra è ormai devastata dall'inquinamento, dalle tempeste solari, dall'invasione delle coccinelle mannare e dai cantanti di X-Factor, quindi urge caricare qualche migliaio di persone surgelate su un'astronave gigante e spararle verso l'unico altro pianeta abitabile conosciuto nell'universo.
Ma allora perché è l'unico ad essersi svegliato? Che problemi hanno i comandi? E le luci? E cosa sono quei rumori sinistri che si sentono in lontananza? E chi si è fottuto la sua raccolta di figurine dei calciatori Panini? In cerca di risposte, mentre i suoi ricordi riaffiorano lentamente, sveglierà il suo comandante e insieme cercheranno di riattivare i motori della nave... Ma si accorgeranno di non essere soli.
mercoledì 21 novembre 2012
Real Steel
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
Il film di oggi (o meglio: il film di ieri sera, visto che in genere parlo semplicemente dei film che guardo) è Real Steel, per la regia di Shawn Levi (Una notte al museo), con Hugh Jackman ed Evangeline Lilly. E' (vagamente) tratto da un racconto di Matheson intitolato Steel, credo di averlo letto ma non me lo ricordo per niente...
Ciàpa la trama brutalmente copincollata dal sito ufficiale:
Dreamworks Studios Presenta "REAL STEEL". Una grintosa avventura, ricca di brivido e azione, ambientata in un futuro non molto lontano dove il pugilato è divenuto uno sport altamente tecnologico, “Real Steel” è un film con Hugh Jackman nel ruolo di Charlie Kenton, un lottatore fallito che ha perso la sua occasione quando un robot d’acciaio alto due metri e mezzo e dal peso di oltre novecento chili, lo mette ko sul ring. Charlie non è altro che un piccolo agente, che guadagna quel poco che basta per mettere insieme pezzi di metalli di scarti per passare da un incontro di boxe all’altro. Quando Charlie tocca il fondo, a malincuore fa squadra con il figlio Max (Dakota Goyo) per costruire ed allenare un concorrente per il titolo. Dato che la posta in gioco nella pericolosa arena è aumentata, Charlie e Max, contro ogni previsione, giungono ad una nuova occasione per un ritorno.
Il film di oggi (o meglio: il film di ieri sera, visto che in genere parlo semplicemente dei film che guardo) è Real Steel, per la regia di Shawn Levi (Una notte al museo), con Hugh Jackman ed Evangeline Lilly. E' (vagamente) tratto da un racconto di Matheson intitolato Steel, credo di averlo letto ma non me lo ricordo per niente...
Ciàpa la trama brutalmente copincollata dal sito ufficiale:
Dreamworks Studios Presenta "REAL STEEL". Una grintosa avventura, ricca di brivido e azione, ambientata in un futuro non molto lontano dove il pugilato è divenuto uno sport altamente tecnologico, “Real Steel” è un film con Hugh Jackman nel ruolo di Charlie Kenton, un lottatore fallito che ha perso la sua occasione quando un robot d’acciaio alto due metri e mezzo e dal peso di oltre novecento chili, lo mette ko sul ring. Charlie non è altro che un piccolo agente, che guadagna quel poco che basta per mettere insieme pezzi di metalli di scarti per passare da un incontro di boxe all’altro. Quando Charlie tocca il fondo, a malincuore fa squadra con il figlio Max (Dakota Goyo) per costruire ed allenare un concorrente per il titolo. Dato che la posta in gioco nella pericolosa arena è aumentata, Charlie e Max, contro ogni previsione, giungono ad una nuova occasione per un ritorno.
mercoledì 14 novembre 2012
Realtà in gioco - concorso letterario
Salve a tutti, è il moro che vi parla!
Ebbene, finalmente è stato pubblicato il mio racconto sul sito del concorso Realtà in gioco, edito da Multiplayer.it il quale, come saprete, è anche una casa editrice.
Pubblica principalmente libri legati ai videogiochi: guide strategiche, ma anche novelizzazioni o saggi dedicati al mondo dei videogiochi.
---EDIT del 13/03/2013---
Il concorso è terminato, ma trovate i link per scaricare il racconto al fondo dell'articolo.
Questi signori hanno indetto un concorso letterario dalle regole semplici: un racconto compreso tra 18.000 e 50.000 caratteri, che ruotasse intorno al tema delle contaminazioni tra realtà e videogame.
Ho partecipato con un racconto che ho intitolato Escape from first wonder, ed ecco il
Etichette:
concorsi,
diario,
fantascienza,
racconti,
videogiochi
sabato 10 novembre 2012
Il ciclo del nuovo mondo, di James Kahn
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
Quest'oggi parliamo di una coppia di libri di difficile definizione.
L'autore, James Kahn, non è uno scrittore particolamente noto. E' conosciuto più che altro per le sue novelization di film fantastici, ha scritto quella di Il ritorno dello Jedi, Indiana Jones e il tempio maledetto, Poltergeist I e II, e I Goonies. Ha inoltre collaborato a show televisivi come Melrose place, Star Trek: The next generation e altre.
Di difficile definizione perché non è facile decidere in quale filone inserirli, se si dà importanza a queste cose.
Si tratta di fantascienza, dato che si svolge in un mondo futuro e visti i numerosi aspetti "tecnologici". Allo stesso tempo, però, è assolutamente fantasy, sia per la presenza di numerose creature tipiche del genere, sia per l'atmosfera che si respira e il tipo di trama che viene raccontato.
giovedì 8 novembre 2012
Devo cambiare la macchina!
tipo questa, ma con molti più bolli e ammaccature. |
Oggi vi faccio partecipi di un po' di beati fatti miei. Perché? Beh, per due motivi: il primo è che mi servirà per riordinare le idee. Sì, quando scrivo sono più intelligente. Inoltre, visto che ho fatto un'indagine abbastanza approfondita, chissà che non possa essere utile a qualcuno.
Allora, la mia Citroen Xara Picasso ormai è agli sgoccioli. All'alba dei 206.000 km, non ce la fa più. Non ha avuto nemmeno mezza magagna fino ai 150.000, poi è stata una dietro l'altra: negli ultimi due anni ci ho speso più di 2000 euro per guasti vari, e stamattina si è fermata di nuovo. Ora basta.
Ora, io lavoro a 45 km da casa, che l'anno prossimo diventeranno 53 quando mi trasferirò. Raddoppiateli, perchè a casa ci devo pur tornare, moltiplicateli per i giorni del mese e per il prezzo assurdo che ha la benzina in Italia e avrete un'idea del salasso a cui sono sottoposto. E nonostante tutti i soldi che mi è costata, abbiamo perso lo stesso la guerra di Abissinia. Se siete tra i due che non sanno di cosa sto parlando, date un'occhiata a questa esaustiva analisi su cosa compone il costo della benzina, e avrete un'idea del perché viviamo in un paese di m... ma a questo magari dedicherò un altro post.
Se ne deduce che ho bisogno di una macchina che consumi poco e duri tanto. Sono un uomo di poche pretese, eh? ;)
Urge quindi un'indagine sui motori elettrici, gpl e metano, da comparare con i classici benzina e diesel.
Dopo il salto troverete un po' di dati sparsi sui vari tipi di motorizzazioni.
mercoledì 7 novembre 2012
Il mio contributo per 2 Minuti a Mezzanotte
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
Chiariamo subito che 2 Minuti a Mezzanotte è una round robin, ovverosia un progetto di scrittura collettiva. Funziona così: uno (in questo caso Alessandro Girola) lancia un tema, o l'inizio della storia. Poi, a turno, un capitolo a testa, si va avanti. Senza mettersi d'accordo prima, o facendolo solo in parte.
Qui c'è la pagina principale del progetto. Visitatela per farvi un'idea di cosa si sta parlando. Vi troverete inoltre l'elenco completo degli spin-off finora pubblicati.
Qui c'è la round robin vera e propria.
Qui ci sono i dettagli iniziali dell'ambientazione, che in seguito si è parecchio ampliata.
Purtroppo non sono arrivato in tempo per iscrivermi alla round robin. La storia principale andrà avanti senza di me.
Chiunque, però, può cimentarsi nello scrivere spin-off con la stessa ambientazione, riprendendo i personaggi (previa autorizzazione dei loro creatori) o creandone di nuovi. E questo è quello che ho fatto io.
Creo quindi questa pagina per raccogliere tutti i miei spin-off. Inserisco qui i link alle pagine del blog che ne parlano (date loro un'occhiata prima di procedere alla lettura dei racconti, potrebbero esserci delle "cose da sapere") e quelli alle opere stesse nei due diversi formati.
L'ordine è quello in cui li ho scritti, e preferibilmente anche quello di lettura. Non è necessario, ma è meglio.
La pagina verrà aggiornata man mano con i nuovi contenuti!
Enjoy!
- Volare
ePub
- L'omicidio di Lady Liberty
ePub
Il racconto su Il Pub di Pub
La recensione su Draghi d'Ottone e Nani con la Scopa
- Porta a porta
ePub
- I fili del destino
ePub prima parte
pdf prima parte
ePub seconda parte
pdf seconda parte
- Supereroi e Supercattivi
epub
- Speranza perduta
ePub
La recensione su Mentalmente confuso & incline al vagabondaggio
- Il progetto crossover
Primo post
Secondo post
- La mia scena cancellata, scritta per partecipare a un mini-contest interno a 2MM (ma non ha vinto, purtroppo... ;-) )
La trovate tra i commenti
- Prometeo
ePub
La recensione su Mentalmente confuso & incline al vagabondaggio
- Riflessione su tutto ciò che ho scritto per 2MM, sul destino dei personaggi e di tutti gli elementi che ho creato per l'ambientazione
- 2 minuti a mezzanotte: Nativity
Il capitolo 4 (ammetto che non mi è venuto granchè bene)
Il making of del capitolo 4
La prima stesura del capitolo 4 (completamente diversa, secondo me migliore ma inadatta a livello di continuity)
E dopo la pessima figura fatta con il capitolo 4, chiudo la mia collaborazione con 2MM. Gli spin-off mi vengono meglio, ma visto che la maggior parte dei racconti che ho scritto fin'ora sono relativi a questa round robin credo che sia ora di dedicarmi a qualcosa di più personale.
Il Moro
sabato 3 novembre 2012
Gnangam continua a rullare di brutto!
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
Mini post per celebrare l'opera dell'utente youtube neilomac, che non avendo un accidente da fare ha deciso di creare un mash-up della ormai imprescindibile Gangnam Style di PSY con Wither dei Dream Theater... non ci si crede a quanto è bella!
Mini post per celebrare l'opera dell'utente youtube neilomac, che non avendo un accidente da fare ha deciso di creare un mash-up della ormai imprescindibile Gangnam Style di PSY con Wither dei Dream Theater... non ci si crede a quanto è bella!
è fantastica, sembra che sia nata così... Bravissimo.
E, come se non bastasse, dopo il salto trovate altre di queste perle... vi dico solo Hotel California, Call me maybe e... Ghostbusters?!?
venerdì 2 novembre 2012
Steampunk, di Paul Di Filippo
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
Parliamo del romanzo Steampunk di Paul Di Filippo, che nonostante il nome possa farlo pensare non è italiano ma di Providence, Rhode Island.
Steampunk, titolo originale The Steampunk Trilogy, è del 1995 ed è il suo primo romanzo. Si tratta in realtà di una raccolta di tre racconti lunghi che condividono la stessa ambientazione vittoriana mischiata con elementi soprannaturali.
Tutti sappiamo cos'è lo Steampunk, no? Su Wikipedia trovate una spiegazione più che esaustiva, con decine di esempi, ma io non voglio mica che leggiate Wikipedia: io vi voglio qui!
Lo steampunk è un'ambientazione per opere di fantasia, ambientazione che in genere prevede l'utilizzo di tecnologia superata per ottenere risultati fantascientifici. Ambientato per lo più nell'ottocento, spesso nella Londra vittoriana, descrive macchine straordinarie mosse dalla forza del vapore (steam). Possiamo quindi avere, ad esempio, robot giganti con caldaie al posto dello stomaco, o navi volanti sollevate da enormi eliche.
Esistono molti sottogeneri dello steampunk, dallo steampunk fantasy allo steampunk western, passando per il sandal-punk, per il quale io stesso ho qualcosa in cantiere...
Parliamo del romanzo Steampunk di Paul Di Filippo, che nonostante il nome possa farlo pensare non è italiano ma di Providence, Rhode Island.
Steampunk, titolo originale The Steampunk Trilogy, è del 1995 ed è il suo primo romanzo. Si tratta in realtà di una raccolta di tre racconti lunghi che condividono la stessa ambientazione vittoriana mischiata con elementi soprannaturali.
Tutti sappiamo cos'è lo Steampunk, no? Su Wikipedia trovate una spiegazione più che esaustiva, con decine di esempi, ma io non voglio mica che leggiate Wikipedia: io vi voglio qui!
Lo steampunk è un'ambientazione per opere di fantasia, ambientazione che in genere prevede l'utilizzo di tecnologia superata per ottenere risultati fantascientifici. Ambientato per lo più nell'ottocento, spesso nella Londra vittoriana, descrive macchine straordinarie mosse dalla forza del vapore (steam). Possiamo quindi avere, ad esempio, robot giganti con caldaie al posto dello stomaco, o navi volanti sollevate da enormi eliche.
Esistono molti sottogeneri dello steampunk, dallo steampunk fantasy allo steampunk western, passando per il sandal-punk, per il quale io stesso ho qualcosa in cantiere...
martedì 30 ottobre 2012
Dark Shadows
Dark Shadows è un film del 2011 Tim Burton, con come protagonisti Jonny Depp, Michelle Pfeiffer ed eva Green.
Nel 1700 una ricca famiglia di Liverpool si trasferisce in america dove fonda un'industria ittica. Il giovane rampollo Barnabas Collins (Depp) ha una storia con una serva (Eva Green), ma la respinge quando lei gli dichiara il suo amore. La donna furiosa si rivela una potente strega, che uccide i suoi genitori e la sua innamorata e lo trasforma in un vampiro, per poi rinchiuderlo in una bara di metallo.
Due secoli dopo, nel 1972, Barnabas viene accidentemente liberato e torna alla sua magione, per incontrare i suoi discendenti e riprendere in mano l'azienda di famiglia. Ma anche la strega che l'aveva maledetto è ancora viva, e ora dirige l'azienda concorrente...
domenica 21 ottobre 2012
2 Minuti a Mezzanotte - Progetto Crossover (2)
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
In questo post voglio riallacciarmi al mio precedente riguardo al crossover su 2 Minuti a Mezzanotte.
Insieme a Marcello Nicolini e Cuk stiamo lavorando ad un crossover che coinvolga diversi personaggi dai nostri spin-off.
I particolari sono ancora da decidere, ma possiamo già anticipare una trama generale.
L'ambientazione per ora è l'Egitto, sempre che qualche malvagio autore dei prossimi capitoli della Round Robin non ci rompa le uova nel paniere utilizzando il Grande Toth in un modo che ci manderà tutto all'aria. ;-)
Di seguito un abbozzo della trama, leggermente diversa da quanto accennato nel post precedente.
è proprio solo un abbozzo, quindi non state a guardare errori di forma o mostruosità grammaticali in quanto segue: il risultato finale sarà migliore.
venerdì 19 ottobre 2012
Arrivano i Sister, di Patrick Dewitt
Dovete sapere che, anni fa, io e il mio socio co-amministratore di questo blog abbiamo scritto un romanzo. Un mostro da 276.000 parole più disegni a matita fatti dal sottoscritto come cappello di ogni capitolo, frutto di un lavoro di documentazione maledettamente accurato e di un mucchio di lavoro: in tutto, ci abbiamo messo quasi due anni.
Il romanzo era ambientato nel far west americano, come questo Arrivano i Sister (The Sister Brothers). Come in questo, il protagonista aveva un rapporto complicato con il fratello. Come in questo, c'era una struttura a episodi, seppur realizzata in modo molto diverso. Immaginate quindi con che stato d'animo mi sono approcciato alla lettura di questo romanzo: "ma perché questo l'hanno pubblicato e il nostro no?"
-AGGIORNAMENTO-
Forse perché aveva bisogno di un profondo lavoro di editing, lavoro che ho fatto e infatti il romanzo è stato pubblicato da Delos Digital. Si intitola Chaveyo e dovete leggerlo! ;-)
I particolari qui.
Va beh, facciamo finta di niente e proviamo a dare un'opinione obbiettiva su questo lavoro.
La voce narrante, Eli Sister, e suo fratello Charlie sono due killer al soldo di un potente di Oregon City. Ricevono l'incarico di trovare e uccidere un uomo che ha rubato qualcosa al loro mandante, quindi partono mettendosi sulle sue tracce. Ma l'uomo è sfuggente e più volte i due fratelli arriveranno in un posto solo per scoprire che il loro bersaglio se ne è appena andato. Durante il loro viaggio vivranno diverse avventure bizzarre incontrando personaggi surreali.
martedì 16 ottobre 2012
Batman: le storie più belle.
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
Portiamo finalmente a conclusione (per ora) l'infinita serie dei post su Batman, scaturita dal giramento di scatole seguito alla mancata visione del finale di Il cavaliere oscuro - Il ritorno.
Mi sembra quindi giusto tornare al media da cui tutto è nato, il fumetto, presentandovi una lista delle più belle storie di Batman, almeno secondo me (ma per lo più coincidono con l'opinione comune, almeno credo). Chi non conosce il personaggio la prenda come una guida su quali storie procurarsi, tenendo conto del fatto che, secondo me, le storie "regolari" non sono poi 'sto granché. Il bello di Batman si vede negli speciali, negli Elseworld, nelle graphic novel. Una volta lette queste storie, valutate se sia il caso di mettervi a leggere le serie regolari solo se vi sono davvero piaciute. Avrete comunque una vita felice.
Portiamo finalmente a conclusione (per ora) l'infinita serie dei post su Batman, scaturita dal giramento di scatole seguito alla mancata visione del finale di Il cavaliere oscuro - Il ritorno.
Mi sembra quindi giusto tornare al media da cui tutto è nato, il fumetto, presentandovi una lista delle più belle storie di Batman, almeno secondo me (ma per lo più coincidono con l'opinione comune, almeno credo). Chi non conosce il personaggio la prenda come una guida su quali storie procurarsi, tenendo conto del fatto che, secondo me, le storie "regolari" non sono poi 'sto granché. Il bello di Batman si vede negli speciali, negli Elseworld, nelle graphic novel. Una volta lette queste storie, valutate se sia il caso di mettervi a leggere le serie regolari solo se vi sono davvero piaciute. Avrete comunque una vita felice.
Etichette:
batman,
fumetti,
recensioni,
supereroi,
top ten
sabato 13 ottobre 2012
Batman: fan film e fake trailer
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
Non ho ancora finito di ammorbarvi con la saga di Batman. Sì, non vedere il finale dell'ultimo film di Nolan mi ha lasciato un vuoto dentro...
Beh, parlando di Batman, bisogna parlare anche dei suoi fan: gente che ha voglia di sbattersi, e che ha dedicato tempo e denaro a creare tutta una seri di fanfilm e di fake trailer, spesso anche di buona qualità.
martedì 9 ottobre 2012
Batman: film d'animazione
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
Continuiamo la saga infinita su Batman, iniziata in seguito alla delusione scaturita dal finale di Il cavaliere oscuro - Il ritorno.
Parliamo dei film d'animazione con Batman come protagonista, o tra i protagonisti.
Ci sono stati tre film collegati alla serie animata classica di Batman: Batman: La maschera del fantasma, Batman & Mr Freeze: Sub zero e Batman: Il mistero di Batwoman. Visto però che ho deciso di non parlare della serie classica, dato che ormai l'hanno vista tutti, non parlerò nemmeno dei film ad essa legati.
Batman of the Future: Il ritorno del Joker è collegato alla serie Batman of the future, di cui ho già parlato in un post precedente, per cui mi limiterò a consigliarvelo caldamente.
Stesso discorso per Batman contro Dracula, legato alla serie The Batman. Prendiamo in esame gli altri.
Etichette:
animazione,
batman,
film,
recensioni,
supereroi
domenica 7 ottobre 2012
The Batman, e qualcosa anche su Birds of Prey
Continua la serie dedicata a Batman, inaugurata in seguito alla mia disavventura con l'ultimo film di Nolan, stavolta con un'altra serie animata poco conosciuta: The Batman, del 2004.
Si tratta di una rilettura del mito del cavaliere oscuro in una chiave più moderna, cercando di ricalcare lo stile del film Batman begins.
Abbandonato lo stile "anni 30" della serie animata originale, ci allontaniamo anche dalle atmosfere "gotiche" dei film di Tim Burton e dai fumetti, che comunque sono alquanto variabili. Qui la città di Gotham ha uno stile moderno e "industriale", Batman e i suoi aiutanti si muovono tra enormi palazzoni scintillanti ultramoderni in un ambiente asettico e squadrato.
venerdì 5 ottobre 2012
Batman of the future
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
Continuo il trend dei post precedenti segnalandovi un paio di serie animate di Batman.
No, non sto parlando della strafamosa Batman - The animated series nè del suo sequel Batman - Cavaliere della notte. Su quella e sui suoi meriti artistici è già stato detto tutto quello che c'era da dire.
Quello che non tutti sanno è che la serie ha avuto un ulteriore seguito, dal titolo Batman of the future (titolo originale: Batman Beyond. Ci sarebbe da interrogarsi sul perchè il Malvagio consiglio dei titoli italiani ha sostituito un titolo in inglese con un altro sempre in inglese, ma la logica non rientra nei ragionamenti di questa gente).
Sono passati una quarantina d'anni dalla serie precedente, Bruce Wayne è anziano e si è ritirato, e anche la sua azienda è ora diretta da un tizio che non lascia presagire nulla di buono. Incontrerà un ragazzo di nome Terry McGinnis, il cui padre è stato ucciso perché a conoscenza di un complotto per la compravendita di un potente gas nervino. Desideroso di vendetta, Terry vestirà i panni del nuovo difensore di Gotham, sotto la supervisione di Bruce Wayne che lo guiderà con la sua esperienza rimanendo nella batcaverna.
Continuo il trend dei post precedenti segnalandovi un paio di serie animate di Batman.
No, non sto parlando della strafamosa Batman - The animated series nè del suo sequel Batman - Cavaliere della notte. Su quella e sui suoi meriti artistici è già stato detto tutto quello che c'era da dire.
Quello che non tutti sanno è che la serie ha avuto un ulteriore seguito, dal titolo Batman of the future (titolo originale: Batman Beyond. Ci sarebbe da interrogarsi sul perchè il Malvagio consiglio dei titoli italiani ha sostituito un titolo in inglese con un altro sempre in inglese, ma la logica non rientra nei ragionamenti di questa gente).
Sono passati una quarantina d'anni dalla serie precedente, Bruce Wayne è anziano e si è ritirato, e anche la sua azienda è ora diretta da un tizio che non lascia presagire nulla di buono. Incontrerà un ragazzo di nome Terry McGinnis, il cui padre è stato ucciso perché a conoscenza di un complotto per la compravendita di un potente gas nervino. Desideroso di vendetta, Terry vestirà i panni del nuovo difensore di Gotham, sotto la supervisione di Bruce Wayne che lo guiderà con la sua esperienza rimanendo nella batcaverna.
giovedì 4 ottobre 2012
Batman - Arkham Asylum
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
Continuiamo il discorso dei miei post precedenti, quello su Batman-Il cavaliere di Gotham e quello sul libro di Lansdale. Non sono riuscito a vedere la fine di Il cavaliere oscuro - Il ritorno, ma almeno ho potuto consolarmi tirando due cazzotti con la controparte digitale dell'eroe di Gotham.
Sì, lo so, il gioco è vecchiotto ed è uscito il seguito, ma io il seguito non ce l'ho (e non sono nemmeno sicuro che giri sul mio pc), ed è a questo che stavo giocando quando sono andato a vedere quel benedetto film.
Non è il caso di stare a parlare della qualità tecnica del gioco: esistono decine di riviste specializzate per questo, e con una semplice ricerca su Google esce tutto e il contrario di tutto. Diciamo solo che è alta.
Mi piacerebbe sottolineare unicamente come questo gioco riesca a rendere lo spirito del personaggio (quello dei fumetti, non quello dei film di Nolan).
Continuiamo il discorso dei miei post precedenti, quello su Batman-Il cavaliere di Gotham e quello sul libro di Lansdale. Non sono riuscito a vedere la fine di Il cavaliere oscuro - Il ritorno, ma almeno ho potuto consolarmi tirando due cazzotti con la controparte digitale dell'eroe di Gotham.
Sì, lo so, il gioco è vecchiotto ed è uscito il seguito, ma io il seguito non ce l'ho (e non sono nemmeno sicuro che giri sul mio pc), ed è a questo che stavo giocando quando sono andato a vedere quel benedetto film.
Non è il caso di stare a parlare della qualità tecnica del gioco: esistono decine di riviste specializzate per questo, e con una semplice ricerca su Google esce tutto e il contrario di tutto. Diciamo solo che è alta.
Mi piacerebbe sottolineare unicamente come questo gioco riesca a rendere lo spirito del personaggio (quello dei fumetti, non quello dei film di Nolan).
martedì 2 ottobre 2012
Joe R. Lansdale - La lunga strada della vendetta
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
Continuiamo il trend iniziato con il precedente post, nel quale mi andava di parlare di prodotti legati a Batman, visto che non sono riuscito a vedere la fine di Il cavaliere oscuro - Il ritorno.
E questa volta si tratta di un libro. E questa volta si tratta di Joe Lansdale, lo stesso autore che ci ha regalato capolavori immortali come la saga del Drive-In.
Il romanzo è del 1991, e si tratta in realtà della versione estesa di una sceneggiatura che Lansdale aveva scritto per un fumetto.
Il cavaliere oscuro, qui, si trova ad avere a che fare con una serie di feroci omicidi, compiuti con una Thunderbird nera del '57.
Seguiremo la vicenda attraverso diversi punti di vista, non unicamente quello dell'uomo pipistrello, in un crescendo di situazioni grottesche, scene splatter, ironia, azione, perfino qualche tema d'attualità, tutto molto "a la Lansdale".
D'altronde cosa può succedere se un indiano invece di avere come animale-totem un lupo o un gufo o quant'altro, ha una Thunderbird nera del '57? Roba da Lansdale.
Continuiamo il trend iniziato con il precedente post, nel quale mi andava di parlare di prodotti legati a Batman, visto che non sono riuscito a vedere la fine di Il cavaliere oscuro - Il ritorno.
E questa volta si tratta di un libro. E questa volta si tratta di Joe Lansdale, lo stesso autore che ci ha regalato capolavori immortali come la saga del Drive-In.
Il romanzo è del 1991, e si tratta in realtà della versione estesa di una sceneggiatura che Lansdale aveva scritto per un fumetto.
Il cavaliere oscuro, qui, si trova ad avere a che fare con una serie di feroci omicidi, compiuti con una Thunderbird nera del '57.
Seguiremo la vicenda attraverso diversi punti di vista, non unicamente quello dell'uomo pipistrello, in un crescendo di situazioni grottesche, scene splatter, ironia, azione, perfino qualche tema d'attualità, tutto molto "a la Lansdale".
D'altronde cosa può succedere se un indiano invece di avere come animale-totem un lupo o un gufo o quant'altro, ha una Thunderbird nera del '57? Roba da Lansdale.
lunedì 1 ottobre 2012
Batman - Il cavaliere di Gotham
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
Viste le disavventure vissute alla visione di Il cavaliere oscuro - Il ritorno, ho deciso di cercare di consolarmi con qualche altro media dedicato al personaggio.
Batman-Il cavaliere di Gotham è una compilation di sei OAV (anime creati direttamente per il mercato home video) realizzati da diversi studi giapponesi, in collaborazione con autori americani. E' uscito in occasione del secondo film della saga cinematografica e dovrebbe, almeno nelle intenzioni, raccontare episodi ambientati cronologicamente tra il primo e il secondo film, un po' come è successo per Animatrix con la saga di Matrix, o con Dark Fury per la saga di Riddick. In realtà, a parte "Field test", gli altri episodi sono molto più vicini ai fumetti che ai film.
Parliamo dei singoli episodi.
Il primo, "Have i got a story for you", narra di quattro ragazzi, ognuno di loro è redece da un incontro con Batman, e lo racconta a modo suo. L'idea è carina, i ragazzi vedono Batman in modi diversi e lo reinterpretano secondo la loro fantasia. Ad esempio, il primo lo vede combattere con un criminale con i suoi tipici movimenti fludi e gli attacchi improvvisi, e pensa che sia una specie di ombra vivente. Peccato per i disegni: orribili. Le animazioni perà sono ottime.
giovedì 27 settembre 2012
Hugo Cabret
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
Oggi vi parlo del film che ho visto ieri sera: Hugo Cabret, di Martin Scorsese. Eccovi un bel copincolla della trama da Wikipedia:
Hugo Cabret è un orfano, che vive segretamente tra le mura della stazione ferroviaria di Montparnasse a Parigi negli anni trenta. Del padre orologiaio conserva un automa rotto che si ostina a voler riparare. Con l'aiuto dell'eccentrica Isabelle scopre che l'automa conserva segreti che riportano a galla vicende del passato. Sono storie e ricordi che coinvolgono anche il padrino della ragazza, Georges Méliès. Questi si rivela essere uno dei più grandi autori della storia del cinema e che credeva di essere stato dimenticato da tutti.
Il film è tratto dal romanzo La straordinaria invenzione di Hugo Cabret, un romanzo per ragazzi in parte scritto e in parte illustrato, che però non ho mai letto, per cui non sono in grado di fare confronti. Parliamo quindi del film.
Martin Scorsese ci stupisce uscendo dai suoi soliti binari, e lo fa con stile. La tecnica registica è perfetta, basta guardare i lunghi pianisequenza, soprattutto la scena iniziale. Le scenografie e la fotografia sono semplicemente meravigliose, infatti hanno vinto l'oscar. In tutto, sono cinque le statuette che questo film si è portato a casa: fotografia, scenografia, sonoro, montaggio sonoro e effetti speciali. Senza contare tutte le nomination e la paccata di altri premi, tra Golden Globe e svariati premi della critica.
Sono molti gli attori famosi chiamati a recitare in piccole parti, ma tra tutti troneggia l'immenso Ben Kingsley. Il ragazzino protagonista, invece, non è il massimo, ma fa il suo dovere.
Il film è un grande omaggio agli albori del cinema, che rivela tutto l'amore che il regista prova per le origini del suo mestiere. La storia di George Melies è tratteggiata con garbo e poesia, un omaggio a un grande genio. Peccato che sia molto romanzata e inesatta: non sarebbe neanche un male, il problema è che lo spettatore meno scafato potrebbe finire per pensare che la storia vera sia quella raccontata nel film.
Un omaggio a un maestro, quindi, mascherato da film per ragazzi. Allo stesso tempo, un richiamo nostalgico al pubblico dei primi anni, capace di emozionarsi e di sognare come oggi non capita più.
Ci sono peò dei difetti. Il film non riesce a trovare una sua identità. Non fa ridere, non fa piangere, non ha una storia in grado di interessare i ragazzini, e l'omaggio al genio del regista ha quelle inesattezze storiche che un vero amante nota. Si piazza in un limbo, una via di mezzo che non è nè carne nè pesce. Senza contare le gag di Sasha Baron Cohen nei panni dell'ispettore ferroviario: non fanno ridere, e questa potrebbe essere anche questione di gusti, ma soprattutto sono appiccicate lì in mezzo a scene più serie, spezzando il ritmo e dando un po' fastidio.
In conclusione, un film un po' noioso e poco emozionante dal punto di vista della trama, meraviglioso invece dal lato tecnico (non l'ho visto in 3D, ma ne ho sentito parlare abbastanza bene).
Ora, due parole su Georges Méliès, il regista qui omaggiato:
Nato nel 1861, è considerato il secondo padre del cinema. Mentre i fratelli Lumiere hanno, letteralmente, inventato il cinema, Méliès l'ha reso fantastico. Ha girato i primi film di "finzione", introducendo quindi il fantasy, la fantascienza e il fantastico in generale. Venuto da un passato di prestigiatore, ha utilizzato i suoi trucchi nei suoi film, salvo poi crearne di nuovi. E' stato il primo a sperimentare la tecnica del montaggio e gli effetti speciali.
Purtroppo fu rovinato dalle politiche commerciali: vendeva le pellicole ma non recepiva diritti d'autore per le proiezioni, quindi doveva continuamente produrne di nuove. Girò più di 1500 film (in un periodo in cui i film potevano durare anche solo pochi minuti) di cui solo 500 sono giunti fino a noi. Ovvio che dopo tutti questi film le idee cominciavano a mancare anche a lui, proprio mentre il pubblico iniziava a farsi più esigente. Lo scoppio della Grande Guerra ha dato un duro colpo all'industria cinematografica, da cui Mélièsnon è più riuscito a riprendersi.
Ode quindi a questo genio, che ha creato il cinema come oggi lo conosciamo, regalando sogni a tutte le generazioni che sono seguite.
Il Moro
Oggi vi parlo del film che ho visto ieri sera: Hugo Cabret, di Martin Scorsese. Eccovi un bel copincolla della trama da Wikipedia:
Hugo Cabret è un orfano, che vive segretamente tra le mura della stazione ferroviaria di Montparnasse a Parigi negli anni trenta. Del padre orologiaio conserva un automa rotto che si ostina a voler riparare. Con l'aiuto dell'eccentrica Isabelle scopre che l'automa conserva segreti che riportano a galla vicende del passato. Sono storie e ricordi che coinvolgono anche il padrino della ragazza, Georges Méliès. Questi si rivela essere uno dei più grandi autori della storia del cinema e che credeva di essere stato dimenticato da tutti.
Il film è tratto dal romanzo La straordinaria invenzione di Hugo Cabret, un romanzo per ragazzi in parte scritto e in parte illustrato, che però non ho mai letto, per cui non sono in grado di fare confronti. Parliamo quindi del film.
Martin Scorsese ci stupisce uscendo dai suoi soliti binari, e lo fa con stile. La tecnica registica è perfetta, basta guardare i lunghi pianisequenza, soprattutto la scena iniziale. Le scenografie e la fotografia sono semplicemente meravigliose, infatti hanno vinto l'oscar. In tutto, sono cinque le statuette che questo film si è portato a casa: fotografia, scenografia, sonoro, montaggio sonoro e effetti speciali. Senza contare tutte le nomination e la paccata di altri premi, tra Golden Globe e svariati premi della critica.
Sono molti gli attori famosi chiamati a recitare in piccole parti, ma tra tutti troneggia l'immenso Ben Kingsley. Il ragazzino protagonista, invece, non è il massimo, ma fa il suo dovere.
Il film è un grande omaggio agli albori del cinema, che rivela tutto l'amore che il regista prova per le origini del suo mestiere. La storia di George Melies è tratteggiata con garbo e poesia, un omaggio a un grande genio. Peccato che sia molto romanzata e inesatta: non sarebbe neanche un male, il problema è che lo spettatore meno scafato potrebbe finire per pensare che la storia vera sia quella raccontata nel film.
Un omaggio a un maestro, quindi, mascherato da film per ragazzi. Allo stesso tempo, un richiamo nostalgico al pubblico dei primi anni, capace di emozionarsi e di sognare come oggi non capita più.
Ci sono peò dei difetti. Il film non riesce a trovare una sua identità. Non fa ridere, non fa piangere, non ha una storia in grado di interessare i ragazzini, e l'omaggio al genio del regista ha quelle inesattezze storiche che un vero amante nota. Si piazza in un limbo, una via di mezzo che non è nè carne nè pesce. Senza contare le gag di Sasha Baron Cohen nei panni dell'ispettore ferroviario: non fanno ridere, e questa potrebbe essere anche questione di gusti, ma soprattutto sono appiccicate lì in mezzo a scene più serie, spezzando il ritmo e dando un po' fastidio.
In conclusione, un film un po' noioso e poco emozionante dal punto di vista della trama, meraviglioso invece dal lato tecnico (non l'ho visto in 3D, ma ne ho sentito parlare abbastanza bene).
Ora, due parole su Georges Méliès, il regista qui omaggiato:
Nato nel 1861, è considerato il secondo padre del cinema. Mentre i fratelli Lumiere hanno, letteralmente, inventato il cinema, Méliès l'ha reso fantastico. Ha girato i primi film di "finzione", introducendo quindi il fantasy, la fantascienza e il fantastico in generale. Venuto da un passato di prestigiatore, ha utilizzato i suoi trucchi nei suoi film, salvo poi crearne di nuovi. E' stato il primo a sperimentare la tecnica del montaggio e gli effetti speciali.
Purtroppo fu rovinato dalle politiche commerciali: vendeva le pellicole ma non recepiva diritti d'autore per le proiezioni, quindi doveva continuamente produrne di nuove. Girò più di 1500 film (in un periodo in cui i film potevano durare anche solo pochi minuti) di cui solo 500 sono giunti fino a noi. Ovvio che dopo tutti questi film le idee cominciavano a mancare anche a lui, proprio mentre il pubblico iniziava a farsi più esigente. Lo scoppio della Grande Guerra ha dato un duro colpo all'industria cinematografica, da cui Mélièsnon è più riuscito a riprendersi.
Ode quindi a questo genio, che ha creato il cinema come oggi lo conosciamo, regalando sogni a tutte le generazioni che sono seguite.
Il Moro
martedì 25 settembre 2012
Iron Sky
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
Allora, chiariamo subito una cosa: questo film è
e-c-c-e-z-i-o-n-a-l-e. E basta.
Dovrebbe essere sufficiente per chiunque, ma visto che so che non vi accontentate di così poco andiamo a parlarne un po' più a fondo.
La folle trama:
Nel 2018 una navetta spaziale americana compie un nuovo sbarco sullaluna. Qui per caso scoprono una base lunare fondata dai nazisti alla fine della seconda guerra mondiale. I nazisti decidono che è il momento giusto per partire alla conquista dell'intero pianeta Terra, e mandano in avanscoperta i loro due uomini migliori.
Cioè, gente, nazisti sulla luna! E hanno una base enorme a forma di svastica! le tute spaziali non sono altro che divise naziste con le maschere antigas! Mamma mia, che figata.
Il film è una produzione semi-indipendente. Nato dall'idea di cinque amici, ha raccolto un milione di euro dai fan su internet (!), e i restanti 6,5 gli sono arrivati da Finlandia, Germania e Austria, per un totale di 7,5 milioni di euro, che è tutto quanto è servito a questi ragazzi per girare un cult (fonte).
Nonostane il budget risicato, il film è forte di effetti speciali in grado di lasciare indietro molte produzioni più blasonate, attori in gamba e nemmeno così sconosciuti, ottime ambientazioni, costumi e quant'altro.
Si tratta di una commedia nera: si ride, e parecchio, ma è satira, spesso pungente, a volte perfino eccessiva. Più volte si ha l'impressione che gli americani siano peggio dei nazisti. Ma non mancano scene d'azione degne di Hollywood, come la partenza del Crepuscolo degli Dei e l'attacco alla Terra.
E vogliamo parlare grande design dieselpunk dei macchinari dei nazisti?
Idee geniali a profusione, una sceneggiatura solida, bello da vedere e divertente (in maniera intelligente e non volgare). che volete di più?
Io l'ho visto in inglese sottotitolato, ma pare che stia per uscire una versione italiana. Sono però terrorizzato dall'orrido sottotitolo che gli è stato appioppato:
Saranno nazi vostri.
Non sto scherzando. Ne hanno parlato anche Mr. Giobbin e Hell.
Voglio sapere chi è stato. Senza nessun rispetto, questi idioti ficcano un sottotitolo volgare e stupido ad un film che di volgare e stupido non ha proprio niente, sperando di attirare in sala gli amanti dei cinepanettoni, visto che sono quelli che in Italia portano più soldi.
Il Malvagio Consiglio dei Titoli Italiani, come l'ha battezzato mr. Giobbin, ha colpito ancora. Ma perché non passa Bud Spencer a prenderli a pugni sulla testa, a questi qua?
Allora, chiariamo subito una cosa: questo film è
e-c-c-e-z-i-o-n-a-l-e. E basta.
Dovrebbe essere sufficiente per chiunque, ma visto che so che non vi accontentate di così poco andiamo a parlarne un po' più a fondo.
La folle trama:
Nel 2018 una navetta spaziale americana compie un nuovo sbarco sullaluna. Qui per caso scoprono una base lunare fondata dai nazisti alla fine della seconda guerra mondiale. I nazisti decidono che è il momento giusto per partire alla conquista dell'intero pianeta Terra, e mandano in avanscoperta i loro due uomini migliori.
Cioè, gente, nazisti sulla luna! E hanno una base enorme a forma di svastica! le tute spaziali non sono altro che divise naziste con le maschere antigas! Mamma mia, che figata.
Il film è una produzione semi-indipendente. Nato dall'idea di cinque amici, ha raccolto un milione di euro dai fan su internet (!), e i restanti 6,5 gli sono arrivati da Finlandia, Germania e Austria, per un totale di 7,5 milioni di euro, che è tutto quanto è servito a questi ragazzi per girare un cult (fonte).
Nonostane il budget risicato, il film è forte di effetti speciali in grado di lasciare indietro molte produzioni più blasonate, attori in gamba e nemmeno così sconosciuti, ottime ambientazioni, costumi e quant'altro.
Si tratta di una commedia nera: si ride, e parecchio, ma è satira, spesso pungente, a volte perfino eccessiva. Più volte si ha l'impressione che gli americani siano peggio dei nazisti. Ma non mancano scene d'azione degne di Hollywood, come la partenza del Crepuscolo degli Dei e l'attacco alla Terra.
E vogliamo parlare grande design dieselpunk dei macchinari dei nazisti?
Idee geniali a profusione, una sceneggiatura solida, bello da vedere e divertente (in maniera intelligente e non volgare). che volete di più?
Io l'ho visto in inglese sottotitolato, ma pare che stia per uscire una versione italiana. Sono però terrorizzato dall'orrido sottotitolo che gli è stato appioppato:
Saranno nazi vostri.
Non sto scherzando. Ne hanno parlato anche Mr. Giobbin e Hell.
Voglio sapere chi è stato. Senza nessun rispetto, questi idioti ficcano un sottotitolo volgare e stupido ad un film che di volgare e stupido non ha proprio niente, sperando di attirare in sala gli amanti dei cinepanettoni, visto che sono quelli che in Italia portano più soldi.
Il Malvagio Consiglio dei Titoli Italiani, come l'ha battezzato mr. Giobbin, ha colpito ancora. Ma perché non passa Bud Spencer a prenderli a pugni sulla testa, a questi qua?
E speriamo che il doppiaggio non diventi a sua volta una farsa, come è succeso per Shaolin Soccer e Kung Fusion, orribilmente storpiati da improbabili dialetti italiani (per Kung Fusion, addirittura, quasi tutti i personaggi vennero doppiati da due soli attori. Cosa non si fa per risparmiare quattro soldi).
Il Moro
venerdì 21 settembre 2012
Ritmo, di Massimo Mazzoni
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
Oggi vi presento un racconto di Massimo Mazzoni dal titolo Ritmo.
Il racconto è uno spin-off della round robin 2 Minuti a Mezzanotte, ideata da Alessandro Girola. Racconta una storia del personaggio creto da Massimo per il progetto di scrittura condivisa, l'amatissimo Alexej Stakanov... Sì, quello che può ballare per tutta la notte.
Per il suo personaggio, l'autore sceglie di non calcare tanto la mano sull'aspetto "supereroistico" o sui superpoteri, ma si concentra invece su un altro aspetto dei Super nati nel 1973 di questo mondo alternativo: la longevità prolungata. I Super invecchiano dieci volte più lentamente del normale.
Il primo racconto dedicato al personaggio, Colpirne uno, è ambientato negli anni '70, poco dopo l'acquisizione dei poteri da parte di Stakanov e di tutti gli altri. Ritmo, invece, si ambienta negli anni '80, in piena era del punk.
Oggi vi presento un racconto di Massimo Mazzoni dal titolo Ritmo.
Il racconto è uno spin-off della round robin 2 Minuti a Mezzanotte, ideata da Alessandro Girola. Racconta una storia del personaggio creto da Massimo per il progetto di scrittura condivisa, l'amatissimo Alexej Stakanov... Sì, quello che può ballare per tutta la notte.
Per il suo personaggio, l'autore sceglie di non calcare tanto la mano sull'aspetto "supereroistico" o sui superpoteri, ma si concentra invece su un altro aspetto dei Super nati nel 1973 di questo mondo alternativo: la longevità prolungata. I Super invecchiano dieci volte più lentamente del normale.
Il primo racconto dedicato al personaggio, Colpirne uno, è ambientato negli anni '70, poco dopo l'acquisizione dei poteri da parte di Stakanov e di tutti gli altri. Ritmo, invece, si ambienta negli anni '80, in piena era del punk.
Etichette:
2 minuti a mezzanotte,
libri,
recensioni,
supereroi
mercoledì 19 settembre 2012
The butterfly effect
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
L'altra sera io e il mio socio _Lu ci siamo visto questo film e quindi, anche se non si tratta esattamente di una novità, perchè non farne una recensione?
L'Effetto Farfalla a cui si riferisce il titolo fa parte della cosiddetta teoria del caos. Riassumendo molto, diciamo che una piccola variazione in un evento passato potrebbe portare cambiamenti enormi nel futuro. Il nome deriva da un racconto del mai troppo osannato Ray Bradbury, Rumore di tuono, nel quale un uomo che viaggia all'indietro nel tempo fino alla preistoria schiaccia una farfalla causando cambiamenti imprevedibili nel suo tempo d'origine.
L'altra sera io e il mio socio _Lu ci siamo visto questo film e quindi, anche se non si tratta esattamente di una novità, perchè non farne una recensione?
L'Effetto Farfalla a cui si riferisce il titolo fa parte della cosiddetta teoria del caos. Riassumendo molto, diciamo che una piccola variazione in un evento passato potrebbe portare cambiamenti enormi nel futuro. Il nome deriva da un racconto del mai troppo osannato Ray Bradbury, Rumore di tuono, nel quale un uomo che viaggia all'indietro nel tempo fino alla preistoria schiaccia una farfalla causando cambiamenti imprevedibili nel suo tempo d'origine.
Etichette:
fantascienza,
film,
recensioni,
viaggio nel tempo
sabato 15 settembre 2012
Il cavaliere oscuro - Il ritorno ... almeno credo.
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
Allora, ormai tutti hano visto questo film e tutti l'hanno recensito. Se andate sul blog del panettiere, trovere la recensione del cavaliere oscuro. Andate sul sito delle ferrovie, e troverete la recensione pure lì. Secondo me, la trovate pure su youporn. Se ci andaste per cercare quello, ovio.
Eppure, sono sicuro che la mia recensione avrà un qualcosa di diverso da tutte le altre. Cosa? E secondo voi ve lo dico adesso? Polli.;-)
Ma andiamo con ordine, e iniziamo raccontando un po' di benemeriti fatti miei.
Ad agosto sono andato quattro giorni a Misano Adriatico. Accendo la radio, e sento la pubblicità dell'anteprima del cavaliere oscuro - il ritorno all'IMAX di Oltremare. Cazzofigata! Da lì sono dieci minuti di macchina! Vado a vederla e tu, moglie, se non vuoi venire stai pure lì!
Peccato che la reclame non avesse detto nè l'ora, nè se il biglietto andasse prenotato, niente di niente. Non avevo modo di connettermi a internet. Non avevo nessuno a cui chiedere, anche i miei a casa erano in vacanza. Non c'erano in giro cartelli, volantini o altro. Avrei anche potuto chiedere telefonicamente aiuto a qualche amico, ma mi sono detto: ma sì, dai, sei in vacanza, stai insieme alla neosposa, tanto il film te lo vai a vedere poi a casa.
Ok?
Ok.
Allora, ormai tutti hano visto questo film e tutti l'hanno recensito. Se andate sul blog del panettiere, trovere la recensione del cavaliere oscuro. Andate sul sito delle ferrovie, e troverete la recensione pure lì. Secondo me, la trovate pure su youporn. Se ci andaste per cercare quello, ovio.
Eppure, sono sicuro che la mia recensione avrà un qualcosa di diverso da tutte le altre. Cosa? E secondo voi ve lo dico adesso? Polli.;-)
Ma andiamo con ordine, e iniziamo raccontando un po' di benemeriti fatti miei.
Ad agosto sono andato quattro giorni a Misano Adriatico. Accendo la radio, e sento la pubblicità dell'anteprima del cavaliere oscuro - il ritorno all'IMAX di Oltremare. Cazzofigata! Da lì sono dieci minuti di macchina! Vado a vederla e tu, moglie, se non vuoi venire stai pure lì!
Peccato che la reclame non avesse detto nè l'ora, nè se il biglietto andasse prenotato, niente di niente. Non avevo modo di connettermi a internet. Non avevo nessuno a cui chiedere, anche i miei a casa erano in vacanza. Non c'erano in giro cartelli, volantini o altro. Avrei anche potuto chiedere telefonicamente aiuto a qualche amico, ma mi sono detto: ma sì, dai, sei in vacanza, stai insieme alla neosposa, tanto il film te lo vai a vedere poi a casa.
Ok?
Ok.
lunedì 10 settembre 2012
John Carter
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
Sì, anche questo film non è proprio nuovissimo, ma io l'ho visto solo adesso, che posso farci? Fedele allo spirito del film, sono fuori tempo massimo anch'io! XD
Troverete quindi decine di altre recensioni su internet, fatte anche da gente più autorevole di me, ma mi sembra giusto dire la mia perché... Perché sì! Quindi beccatevela!
Ho letto tutti i libri della saga di John Carter di Marte, e devo dire di averli particolarmente amati... ma non è perchè sono piaciuti a me che sono importanti, quanto perchè riecheggiano in buona parte della produzione fantasy-fantascientifica dei cento anni successivi alla loro pubblicazione (Sotto le lune di Marte è uscito nel 1912).
La trama di Avatar ha parecchie somiglianze con quella di John Carter, per dirne una. E alla sua ambientazione si ispira l'universo di Guerre Stellari, per non parlare di quello degli amati Masters of the Universe della mia infanzia. Reminescenze si possono trovare anche in Il pianeta delle scimmie, Flash Gordon, Dune, Conan e tutta la Sword & Sorcery, tutto lo steampunk, e millemila altri.
(Prima di ricevere obiezioni: lo so che la sword & sorcery si può far risalire ai poemi epici, e che lo steampunk deriva principalmente dalla fantascienza vittoriana di Jules Verne. Ma chi è stato il primo a tradurre in forma di "vero" romanzo, e di successo, quelle impressioni e tematiche? Proprio il nostro Edgar Rice Burroughs con John Carter. Sentitevi liberi di smentirmi, comunque, in caso sappiate qualcosa che io non so)
E vogliamo parlare di Superman? Ricordiamo che il primissimo Superman del 1938 non ha il superudito, non ha l'intelligenza superiore, il soffio congelante e tutti gli altri superpoteri che sono poi stati aggiunti in seguito per dare varietà alle storie, e nemmeno volava: il primo Superman aveva la superforza e poteva saltare alto quanto un palazzo. Ohibò! Vi ricorda qualcuno? Senza contare che, esattamente come John Carter, è giunto su un pianeta alieno del quale ha douto imparare ad apprezzare gli abitanti e le loro usanze, e sul quale ha acquisito superpoteri grazie alle differenti condizioni geologiche e astronomiche (per Carter la differenza di gravità, per Kal-El l'influsso del sole giallo).
Si potrebbe dire che John Carter è il nonno di tutti i supereroi, a questo punto (anche se andrebbero ricordate le figure di Buffalo Bill e Kit Carson nelle Dime Novel del diciannovesimo secolo: anche loro eroi invincibili, ma privi di veri "superpoteri").
Questa introduzione era necessaria per dire a quanti hanno trovato il film tratto da questi libri "poco originale", "già visto" e cose così: sono gli altri ad aver copiato da John Carter, non il contrario.
Però non si può nemmeno dar loro tutti i torti. Chi non conosce i libri avrà sicuramente questa impressione di "deja vu", e non si può fagliene una colpa. Il film è uscito in occasione del centenario del primo libro, e di conseguenza parecchio fuori tempo massimo, come accennato all'inizio e sottolineato da quasi tutti i recensori di quest'opera.
Detto questo, passiamo a cose più "tecniche". Gli effetti speciali sono strabilianti, ma ormai non ci si fa neanche più caso. Gli attori principali fanno abbastanza pena, il cane a sei zampe (sì, come quello della Eni) è più espressivo del protagonista. Nota di merito per Tars Tarkas, intepretato da Willem Dafoe, irriconoscibile dietro la maschera della computer grafica. Musiche anonime, tranne in alcuni punti critici . Storia d'amore telefonata e banale, ma degna del romanzo da cui è tratta (si vedono, si innamorano, punto). Gag simpatiche, ma niente di più.
Dalla regia di Andrew Stanton, già regista di perle come Alla ricerca di Nemo e Wall-E ci potevamo aspettare di meglio.
Ho trovato interessante la spiegazione fornita per l'arrivo di John Carter su Barsoom (Marte per i nativi). Forse non sapete che nei libri non viene mai spiegato. Si addormenta, ha una strana sensazione come se venisse risucchiato verso l'alto, e si risveglia su Marte. Ah, ecco.
Nel film la cosa prende una piega fantascientifica che non stona con la trama originale (anche se le motivazioni di questi sacerdoti sono abbastanza incomprensibili). Ottimo anche il finale, anche questo originale (non mi ricordo che nei libri -SPOILER- John Carter sia mai tornato sulla Terra - FINE SPOILER - ma non potrei giurarlo), con l'idea del rovesciamento del concetto di "casa". La vera casa, per John Carter, è diventata Barsoom.
Nota di demerito per il modo in cui è stato pubblicizzato: dal trailer sembra un Prince of Persia con le astronavi. Basta guardare la locandina: la scena delle scimmie bianche nel film è un intermezzo di importanza relativa, tutt'altro che degno della locandina. Chi lo guarda aspettandosi una serie di battaglie all'arma bianca e acrobazie spettacolari rimarrà (in parte) deluso. Leggetevi questo post di Roberto Recchioni, nel quale ci mostra la differenza tra il vero trailer e uno realizzato da un fan, con un maggiore occhio di riguardo alla trama del film e allo spirito dell'opera originale.
Insomma, diciamo che a me è piaciuto, ma andrebbe visto sapendo qual è l'opera da cui è stato tratto e la sua importanza. Se non si conoscono queste cose, sono un paio d'ore di intrattenimento godibile, ma niente di più.
Anzi, Già che ci siamo, lanciamo un piccolo sondaggio per chi ha visto il film-letto i libri: quali libri-film-fumetti-eccetera vi vengono in mente che, in qualche modo, siano debitori della saga di John Carter di Marte? Perché sicuramente io ne ho dimenticati un bel po' ;-)
Il Moro.
Sì, anche questo film non è proprio nuovissimo, ma io l'ho visto solo adesso, che posso farci? Fedele allo spirito del film, sono fuori tempo massimo anch'io! XD
Troverete quindi decine di altre recensioni su internet, fatte anche da gente più autorevole di me, ma mi sembra giusto dire la mia perché... Perché sì! Quindi beccatevela!
Ho letto tutti i libri della saga di John Carter di Marte, e devo dire di averli particolarmente amati... ma non è perchè sono piaciuti a me che sono importanti, quanto perchè riecheggiano in buona parte della produzione fantasy-fantascientifica dei cento anni successivi alla loro pubblicazione (Sotto le lune di Marte è uscito nel 1912).
La trama di Avatar ha parecchie somiglianze con quella di John Carter, per dirne una. E alla sua ambientazione si ispira l'universo di Guerre Stellari, per non parlare di quello degli amati Masters of the Universe della mia infanzia. Reminescenze si possono trovare anche in Il pianeta delle scimmie, Flash Gordon, Dune, Conan e tutta la Sword & Sorcery, tutto lo steampunk, e millemila altri.
(Prima di ricevere obiezioni: lo so che la sword & sorcery si può far risalire ai poemi epici, e che lo steampunk deriva principalmente dalla fantascienza vittoriana di Jules Verne. Ma chi è stato il primo a tradurre in forma di "vero" romanzo, e di successo, quelle impressioni e tematiche? Proprio il nostro Edgar Rice Burroughs con John Carter. Sentitevi liberi di smentirmi, comunque, in caso sappiate qualcosa che io non so)
E vogliamo parlare di Superman? Ricordiamo che il primissimo Superman del 1938 non ha il superudito, non ha l'intelligenza superiore, il soffio congelante e tutti gli altri superpoteri che sono poi stati aggiunti in seguito per dare varietà alle storie, e nemmeno volava: il primo Superman aveva la superforza e poteva saltare alto quanto un palazzo. Ohibò! Vi ricorda qualcuno? Senza contare che, esattamente come John Carter, è giunto su un pianeta alieno del quale ha douto imparare ad apprezzare gli abitanti e le loro usanze, e sul quale ha acquisito superpoteri grazie alle differenti condizioni geologiche e astronomiche (per Carter la differenza di gravità, per Kal-El l'influsso del sole giallo).
Si potrebbe dire che John Carter è il nonno di tutti i supereroi, a questo punto (anche se andrebbero ricordate le figure di Buffalo Bill e Kit Carson nelle Dime Novel del diciannovesimo secolo: anche loro eroi invincibili, ma privi di veri "superpoteri").
Questa introduzione era necessaria per dire a quanti hanno trovato il film tratto da questi libri "poco originale", "già visto" e cose così: sono gli altri ad aver copiato da John Carter, non il contrario.
Però non si può nemmeno dar loro tutti i torti. Chi non conosce i libri avrà sicuramente questa impressione di "deja vu", e non si può fagliene una colpa. Il film è uscito in occasione del centenario del primo libro, e di conseguenza parecchio fuori tempo massimo, come accennato all'inizio e sottolineato da quasi tutti i recensori di quest'opera.
Detto questo, passiamo a cose più "tecniche". Gli effetti speciali sono strabilianti, ma ormai non ci si fa neanche più caso. Gli attori principali fanno abbastanza pena, il cane a sei zampe (sì, come quello della Eni) è più espressivo del protagonista. Nota di merito per Tars Tarkas, intepretato da Willem Dafoe, irriconoscibile dietro la maschera della computer grafica. Musiche anonime, tranne in alcuni punti critici . Storia d'amore telefonata e banale, ma degna del romanzo da cui è tratta (si vedono, si innamorano, punto). Gag simpatiche, ma niente di più.
Dalla regia di Andrew Stanton, già regista di perle come Alla ricerca di Nemo e Wall-E ci potevamo aspettare di meglio.
Ho trovato interessante la spiegazione fornita per l'arrivo di John Carter su Barsoom (Marte per i nativi). Forse non sapete che nei libri non viene mai spiegato. Si addormenta, ha una strana sensazione come se venisse risucchiato verso l'alto, e si risveglia su Marte. Ah, ecco.
Nel film la cosa prende una piega fantascientifica che non stona con la trama originale (anche se le motivazioni di questi sacerdoti sono abbastanza incomprensibili). Ottimo anche il finale, anche questo originale (non mi ricordo che nei libri -SPOILER- John Carter sia mai tornato sulla Terra - FINE SPOILER - ma non potrei giurarlo), con l'idea del rovesciamento del concetto di "casa". La vera casa, per John Carter, è diventata Barsoom.
Nota di demerito per il modo in cui è stato pubblicizzato: dal trailer sembra un Prince of Persia con le astronavi. Basta guardare la locandina: la scena delle scimmie bianche nel film è un intermezzo di importanza relativa, tutt'altro che degno della locandina. Chi lo guarda aspettandosi una serie di battaglie all'arma bianca e acrobazie spettacolari rimarrà (in parte) deluso. Leggetevi questo post di Roberto Recchioni, nel quale ci mostra la differenza tra il vero trailer e uno realizzato da un fan, con un maggiore occhio di riguardo alla trama del film e allo spirito dell'opera originale.
Insomma, diciamo che a me è piaciuto, ma andrebbe visto sapendo qual è l'opera da cui è stato tratto e la sua importanza. Se non si conoscono queste cose, sono un paio d'ore di intrattenimento godibile, ma niente di più.
Anzi, Già che ci siamo, lanciamo un piccolo sondaggio per chi ha visto il film-letto i libri: quali libri-film-fumetti-eccetera vi vengono in mente che, in qualche modo, siano debitori della saga di John Carter di Marte? Perché sicuramente io ne ho dimenticati un bel po' ;-)
Il Moro.
Iscriviti a:
Post (Atom)