L'illustratore americano Alvin Lee ha creato, in occasione del trentesimo anniversario dei Masters, una serie di immagini da utilizzare come materiale promozionale. L'intento era creare immagini dal taglio moderno, ma senza tradire l'aspetto "iconico" dei personaggi. Direi che c'è riuscito.
Sedetevi con noi e facciamo quattro chiacchiere. No, la birra non ve la paghiamo.
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martedì 29 agosto 2017
Alvin Lee per i Masters Of The Universe!
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
L'illustratore americano Alvin Lee ha creato, in occasione del trentesimo anniversario dei Masters, una serie di immagini da utilizzare come materiale promozionale. L'intento era creare immagini dal taglio moderno, ma senza tradire l'aspetto "iconico" dei personaggi. Direi che c'è riuscito.
L'illustratore americano Alvin Lee ha creato, in occasione del trentesimo anniversario dei Masters, una serie di immagini da utilizzare come materiale promozionale. L'intento era creare immagini dal taglio moderno, ma senza tradire l'aspetto "iconico" dei personaggi. Direi che c'è riuscito.
venerdì 18 agosto 2017
Il cacciatore e la regina di ghiaccio, recensione.
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
A volte escono dei film che non si sa bene perché.
Questo Il cacciatore e la regina di ghiaccio è il seguito di Biancaneve e il cacciatore, che ho recensito qui. Ho dovuto andare a rileggermi la recensione perché non me lo ricordavo assolutamente, e nel giro di un giorno o due anche il seguito farà la stessa fine.
Abbandonata del tutto la fiaba di riferimento, questo sequel/prequel/spin-off (non ci facciamo mancare niente) almeno è una storia originale, che in questi tempi di cinema derivativo è già di per sé un pregio. Ma non c'è molto altro.
C'è una prima parte ambientata durante l'infanzia del cacciatore, che è stato rapito insieme ad altri dagli uomini di Freya, sorella della regina cattiva di Biancaneve, altrettanto cattiva e altrettanto regina, per rimpinguare le fila del suo esercito. Poi si passa al sequel vero e proprio, dopo che Biancaneve è diventata regina (ma per fortuna non dovremo mai sorbirci la faccia paralizzata di Kristen Stewart), e il cacciatore dovrà di nuovo affrontare colei che ha rovinato la sua infanzia e influenzato la sua vita, dopo essere riuscito a sfuggirle anni fa.
A volte escono dei film che non si sa bene perché.
Questo Il cacciatore e la regina di ghiaccio è il seguito di Biancaneve e il cacciatore, che ho recensito qui. Ho dovuto andare a rileggermi la recensione perché non me lo ricordavo assolutamente, e nel giro di un giorno o due anche il seguito farà la stessa fine.
Abbandonata del tutto la fiaba di riferimento, questo sequel/prequel/spin-off (non ci facciamo mancare niente) almeno è una storia originale, che in questi tempi di cinema derivativo è già di per sé un pregio. Ma non c'è molto altro.
C'è una prima parte ambientata durante l'infanzia del cacciatore, che è stato rapito insieme ad altri dagli uomini di Freya, sorella della regina cattiva di Biancaneve, altrettanto cattiva e altrettanto regina, per rimpinguare le fila del suo esercito. Poi si passa al sequel vero e proprio, dopo che Biancaneve è diventata regina (ma per fortuna non dovremo mai sorbirci la faccia paralizzata di Kristen Stewart), e il cacciatore dovrà di nuovo affrontare colei che ha rovinato la sua infanzia e influenzato la sua vita, dopo essere riuscito a sfuggirle anni fa.
martedì 8 agosto 2017
Bouncer, di Alejandro Jodorowsky e François Boucq.
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
The Bouncer è un fumetto di Alejandro Jodorowsky e François Boucq, pubblicato originariamente in francia nel xxxx, ripubblicato in Italia prima dalla Magic Press in tre volumi a colori e di grandi dimensioni, rispettosi del formato originale, dalla Cosmo in quattro bonellidi in bianco e nero, che sono quelli in mio possesso, e ultimamente in sei volumi allegati alla Gazzetta dello Sport, di nuovo a colori
Vengono narrate le avventure del bouncer del Infierno, dove bouncer significa buttafuori e Infierno è un locale che tiene fede al suo nome.
Nei primi due albi, racconti in un unico volume da Cosmo, si racconta di come il Bouncer prenda sotto la sua ala un ragazzino assetato di vendetta, insegnandogli ad essere un assassino.
The Bouncer è un fumetto di Alejandro Jodorowsky e François Boucq, pubblicato originariamente in francia nel xxxx, ripubblicato in Italia prima dalla Magic Press in tre volumi a colori e di grandi dimensioni, rispettosi del formato originale, dalla Cosmo in quattro bonellidi in bianco e nero, che sono quelli in mio possesso, e ultimamente in sei volumi allegati alla Gazzetta dello Sport, di nuovo a colori
Vengono narrate le avventure del bouncer del Infierno, dove bouncer significa buttafuori e Infierno è un locale che tiene fede al suo nome.
Nei primi due albi, racconti in un unico volume da Cosmo, si racconta di come il Bouncer prenda sotto la sua ala un ragazzino assetato di vendetta, insegnandogli ad essere un assassino.
martedì 1 agosto 2017
Avventure testuali su Android.
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
Una volta giocavo ai videogiochi e leggevo libri e fumetti in quantità esagerata.
Poi sono cresciuto... e ho continuato imperterrito.
Poi sono invecchiato, e ora sono tutti ca771 miei.
Non ho più tempo per stare dietro a tutto quello che mi piace, neanche per la decima parte. Fatico a trovare il tempo di leggere, figuriamoci di perdere le ore attaccato ai videogiochi.
Forse è per questa ragione che ho iniziato ad avvicinarmi a un genere di giochi che prima non volevo toccare neanche con un bastone. Magari cerco un modo di mettere insieme le cose che mi mancano, mettendo insieme in un unico piatto il videogioco e la narrativa.
Così ho iniziato con le avventure grafiche, come To the Moon, che recensii qui, e Life is strange, che invece trovate qui.
Poi, dopo aver comprato un telefono nuovo (non questo, alla fine ne ho preso uno vero), octacore, 3 GB di RAM, e tutta una serie di figate ipertecnologiche... ho scoperto le avventure testuali. Potrei giocare a qualunque cosa su quel telefono, e ci faccio girare giochi senza grafica nè sonoro. Solo io.
Una volta giocavo ai videogiochi e leggevo libri e fumetti in quantità esagerata.
Poi sono cresciuto... e ho continuato imperterrito.
Poi sono invecchiato, e ora sono tutti ca771 miei.
Non ho più tempo per stare dietro a tutto quello che mi piace, neanche per la decima parte. Fatico a trovare il tempo di leggere, figuriamoci di perdere le ore attaccato ai videogiochi.
Forse è per questa ragione che ho iniziato ad avvicinarmi a un genere di giochi che prima non volevo toccare neanche con un bastone. Magari cerco un modo di mettere insieme le cose che mi mancano, mettendo insieme in un unico piatto il videogioco e la narrativa.
Così ho iniziato con le avventure grafiche, come To the Moon, che recensii qui, e Life is strange, che invece trovate qui.
Poi, dopo aver comprato un telefono nuovo (non questo, alla fine ne ho preso uno vero), octacore, 3 GB di RAM, e tutta una serie di figate ipertecnologiche... ho scoperto le avventure testuali. Potrei giocare a qualunque cosa su quel telefono, e ci faccio girare giochi senza grafica nè sonoro. Solo io.
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