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martedì 29 dicembre 2015
Un po' di presepi alternativi
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
Un post svogliato perché ho mangiato troppo: una carrellata di presepi bizzarri trovati in giro per l'interdet. Enjoy!
martedì 22 dicembre 2015
Star Wars - Il Risveglio Della Forza, recensione di un non fan
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
Non è che la trilogia originale non mi fosse piaciuta. È solo che non ne ho mai fatto una ragione di vita. Li trovavo dei bei film che rivedevo volentieri ogni volta che li passavano in TV, ma se mi chiedete quali siano i miei film di fantascienza preferiti sono altri i nomi che mi vengono in mente.
Sarà che sono troppo giovane per averli visti al cinema (eh, eh :-D ). Sono conscio che all'epoca fossero qualcosa di mai visto, ma nel mondo in cui io sono nato erano qualcosa di già assodato, che meritava di certo un grande successo, ma tanto da ispirare folle di fan adoranti? Mah.
Sì, io sono uno di quelli che preferiva Star Trek. E ho sempre trovato il costume di Darth Vader/Lord Fener (all'epoca per non fare torto a nessuno lo chiamavo "Darth Fener" :-D ) sommamente ridicolo. Lo salvava solo la musica, altrimenti a ogni ingresso in scena di quel tizio con un aspirapolvere in bocca e gli occhioni della Disney sarei scoppiato a ridere.
E sono anche uno di quelli che ha trovato la seconda trilogia brutta, ma non un'incarnazione filmica di Satana. Il secondo era carino. Il terzo no, quello era davvero inguardabile.
Conscio di essermi appena tirato addosso l'odio di un quarto del pianeta, ecco cosa ne penso di questo episodio VII - fuga dal reparto geriatrico.
Non è che la trilogia originale non mi fosse piaciuta. È solo che non ne ho mai fatto una ragione di vita. Li trovavo dei bei film che rivedevo volentieri ogni volta che li passavano in TV, ma se mi chiedete quali siano i miei film di fantascienza preferiti sono altri i nomi che mi vengono in mente.
Sarà che sono troppo giovane per averli visti al cinema (eh, eh :-D ). Sono conscio che all'epoca fossero qualcosa di mai visto, ma nel mondo in cui io sono nato erano qualcosa di già assodato, che meritava di certo un grande successo, ma tanto da ispirare folle di fan adoranti? Mah.
Sì, io sono uno di quelli che preferiva Star Trek. E ho sempre trovato il costume di Darth Vader/Lord Fener (all'epoca per non fare torto a nessuno lo chiamavo "Darth Fener" :-D ) sommamente ridicolo. Lo salvava solo la musica, altrimenti a ogni ingresso in scena di quel tizio con un aspirapolvere in bocca e gli occhioni della Disney sarei scoppiato a ridere.
E sono anche uno di quelli che ha trovato la seconda trilogia brutta, ma non un'incarnazione filmica di Satana. Il secondo era carino. Il terzo no, quello era davvero inguardabile.
Conscio di essermi appena tirato addosso l'odio di un quarto del pianeta, ecco cosa ne penso di questo episodio VII - fuga dal reparto geriatrico.
venerdì 18 dicembre 2015
Italian way of cooking - Ricetta per un piatto all'italiana
Forse
avete sentito parlare del concorso lampo organizzato dal portale
LetteaturaHorror.it
e legato al romanzo weird, o urban fantasy, o inventate una
definizione a piacere che tanto una più o una meno cosa vuoi che
sia, Italian Way Of Cooking di Mauro Cardone.
Il
tema: una ricetta per cucinare un mostro in 1800 caratteri. Il
premio: la pubblicazione all'interno del libro edito da Acheron
Books.
Ho
inviato la mia ricetta, ma purtroppo il piatto non è stato gradito
dai cattivissimi giudici di Monsterchef. Pubblico allora qui la mia
ricetta, nella speranza di incontrare tra il mio pubblico dei
buongustai in grado di apprezzarla! ;-)
martedì 15 dicembre 2015
The Revenant, di Michael Punke - recensione
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
Un altro post dedicato a Hugh Glass e alla sua storia, dopo quello sulla sua vicenda storica e quello sul film che nè è stato tratto nel 1971, Uomo bianco và col tuo dio.
Revenant (in originale The Revenant), di Michael Punke, è uscito in america nel 2002 e racconta la storia di Glass dall'inizio della spedizione dei 100 Di Ashley fino al ritrovamento dell'odiato Fitzgerald. La storia è più o meno quella che avete letto nel post precedente, con qualcosa in meno e qualcosa in più (viene approfondito il passato di Hugh Glass, che ho scoperto qui aveva anche servito come pirata, arruolato contro la sua volontà, sotto Jean Lafitte! Più leggi più cose saltano fuori di questo tizio pazzesco!), e anche qualcosa di cambiato o inventato (nel libro i vermi gli hanno infestato la schiena senza che lo volesse, mentre da quello che ho letto in giro sembra che si fosse fatto infestare apposta perché gli mangiassero la carne man mano che andava in cancrena).
martedì 8 dicembre 2015
Uomo bianco va' col tuo Dio - recensione
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
Abbiamo parlato nel post precedente di Hugh Glass, trapper ed esploratore alla cui vicenda è ispirato il prossimo film con Leonardo di Caprio, The revenant.
Alla vicenda in questione fu però ispirato un altro film, nel 1971.
Il film dal titolo originale Man in the wilderness viene rititolato qui Uomo bianco va' col tuo Dio, che già negli anni 70 c'era la moda di dare ai film titoli che ricordassero altri film di successo. Non ce ne siamo ancora liberati.
Abbiamo parlato nel post precedente di Hugh Glass, trapper ed esploratore alla cui vicenda è ispirato il prossimo film con Leonardo di Caprio, The revenant.
Alla vicenda in questione fu però ispirato un altro film, nel 1971.
Il film dal titolo originale Man in the wilderness viene rititolato qui Uomo bianco va' col tuo Dio, che già negli anni 70 c'era la moda di dare ai film titoli che ricordassero altri film di successo. Non ce ne siamo ancora liberati.
Il nome di Hugh Glass viene cambiato in Zachary Bess, probabilmente per qualche problema di diritti, così come sono cambiati i nomi degli altri personaggi.
Il film si concentra sulla vicenda che ha reso famoso Glass, la sua sopravvivenza all'attacco dell'orsa e l'odissea per tornare alla civiltà, sostenuto dalla forza dell'odio.
La vicenda è ovviamente ridotta, per rientrare nei tempi cinematografici. Mentre Glass intendeva tornare alla civiltà, contando di ritrovare chi l'aveva tradito in seguito, Bess cerca invece di raggiungere direttamente la spedizione.
Ci sono anche altre differenze con la storia di Glass, che in qualche modo in questo film viene sminuita della sua epicità. C'è in generale una sensazione che i tempi siano più brevi di quanto avvenne realmente, e le ferite di Bess meno gravi, visto quanto riesce a schizzare di qua e di là pur senza alzarsi in piedi.
martedì 1 dicembre 2015
Hugh Glass, un duro di quelli duri.
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
E' prevista per dicembre 2015 (28 gennaio 2016 in Italia) l'uscita del nuovo film con Leonardo di Caprio e Tom Hardy, The revenant. Il regista, Alejandro González Iñárritu, ha recentemente vinto la bellezza di tre oscar per Birdman.
Il film è basato su un romanzo omonimo del 2003 scritto da Michael Punke, edito in Italia da Einaudi con il titolo Revenant.
Il libro è a sua volta basato sulla storia vera di Hugh Glass. Dalla sua storia era stato tratto anche un altro libro, Lord Grizzly, nel 1954, e un film, nel 1971, intitolato Uomo bianco va' col tuo Dio! (Man in the wilderness).
Ne parliamo la prossima volta.
Partiamo invece proprio dall'inizio, parlando di Hugh Glass, uno che non la mandava a dire.
Nato all'incirca nel 1780 in Pennsylvania da genitori irlandesi e morto nel 1833, fu trapper nei luoghi ancora selvaggi della frontiera, là dove la vita valeva pochi spiccioli, e solo chi aveva la pelle spessa come cuoio poteva sperare di riuscire a conservarla attaccata alle ossa.
E' prevista per dicembre 2015 (28 gennaio 2016 in Italia) l'uscita del nuovo film con Leonardo di Caprio e Tom Hardy, The revenant. Il regista, Alejandro González Iñárritu, ha recentemente vinto la bellezza di tre oscar per Birdman.
Il film è basato su un romanzo omonimo del 2003 scritto da Michael Punke, edito in Italia da Einaudi con il titolo Revenant.
Il libro è a sua volta basato sulla storia vera di Hugh Glass. Dalla sua storia era stato tratto anche un altro libro, Lord Grizzly, nel 1954, e un film, nel 1971, intitolato Uomo bianco va' col tuo Dio! (Man in the wilderness).
Ne parliamo la prossima volta.
Partiamo invece proprio dall'inizio, parlando di Hugh Glass, uno che non la mandava a dire.
Nato all'incirca nel 1780 in Pennsylvania da genitori irlandesi e morto nel 1833, fu trapper nei luoghi ancora selvaggi della frontiera, là dove la vita valeva pochi spiccioli, e solo chi aveva la pelle spessa come cuoio poteva sperare di riuscire a conservarla attaccata alle ossa.
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