giovedì 30 luglio 2020

I migliori picchiaduro a scorrimento degli anni '90: posizioni 51-60


Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Andiamo avanti con il nostro classificone dei picchiaduro degli anni '90!
Vi ricordo le regole: solo 2D, gusti personali miei... e basta.
Link alle altre pagine della classifica in fondo all'articolo.

Si inizia!

60 - Cyborg Justice (Mega Drive, Novotrade, 1993)
Le premesse sono interessanti. Un umano precipita con la sua astronave su un pianeta miniera, dove il suo cadavere viene recuperato dai cyborg minatori che lo trasformano in un loro simile. La procedura di cancellazione della memoria però su di lui non ha effetto, quindi si ribella.
All'inizio del gioco, al posto della selezione del personaggio c'è quella delle parti: si può scegliere tra sei diversi tipi di braccia, che danno la possibilità di usare diverse armi tenendo premuto il tasto di attacco, sei diversi tipi di gambe che danno altrettanti tipi diversi di bonus, quali attacchi speciali, maggiori danni ai calci, salti esagerati e così via, e sei di corpo, dei quali però non ho capito l'utilità.
La particolarità è che anche i nemici sono composti da variazioni delle stesse parti a nostra disposizione, essendo in tutto e per tutto nostri simili. In più di loro abbiamo solo che abbiamo più vite a disposizione.
I nemici arrivano sempre a uno o due per volta, mai di più, e come già detto sono tosti e competitivi, con una IA anche piuttosto avanzata, tanto che, soprattutto quando si gioca in due, più che a un picchiaduro a scorrimento sembra di giocare a una serie di scontri due contro due in stile wrestling. Si possono anche strappare le parti agli avversari e sostituirle alle nostre, cosa necessaria in alcuni punti del gioco, come quando ci serviranno delle gambe in grado di fare lunghi salti per superare dei burroni.
Il sistema di combattimento è più profondo del solito e sicuramente intrigante, ma proprio per questo ha una curva di apprendimento piuttosto ripida. Peccato per la ripetività degli sfondi, sempre uguali e con pochi colori, e che i nemici, sebbene le combinazioni di parti possano portare a... quante combinazioni? In matematica sono scarso, ma credo che il risultato sia 216, il che lo porterebbe ad essere il gioco con il maggior numero di nemici diversi di sempre (oltre che a quello con il maggior numero di personaggi tra cui scegliere). Comunque, sono tanti ma alla fine sembrano tutti uguali. Inoltre il gameplay è in generale abbastanza lento. Giocato in coppia può comunque dare soddisfazioni, da soli è un po' troppo difficile.







59 - The Combatribes (Arcade, SNES, 1990, Technos)
La trama vede una città futuristica oppressa dal crimine e tre vigilanti che vanno a pestarli tutti, vigilanti che diventano cyborg nella versione SNES, probabilmente per censurare un po' la violenza.
Carina l'idea di farci affrontare le varie bande separatamente all'interno del loro territorio, queste gang colorite fanno subito "guerrieri della notte".
Buona la quantità di mosse a disposizione, molte delle quali prevedono di infierire sul nemico a terra. Divertente, ma un po' troppo difficile.
Rispetto alla versione arcade, la versione SNES ha alcune sequenze animate in più, ma meno mosse a disposizione e meno nemici.




58 - Marvel Super Heroes: War of the gems (SNES, Capcom, 1996)
Il gioco è un quasi-seguito del predecessore X-Men: Mutant Apocalypse, del quale ha uno stile molto simile: picchiaduro 2D con elementi platform. Si nota però un gameplay meno interessante, anche se equilibrato da un miglior comparto grafico. Si può scegliere il livello all'inizio del gioco e affrontarlo con uno dei cinque personaggi a disposizione, che hanno una vita ciascuno. Difficile in modo frustrante, come quando hai la sensazione che conti di più la fortuna che l'abilità.





57 - X-Men: Mutant Apocalypse (SNES, Capcom, 1995)

Mette a disposizione 5 personaggi, ognuno dei quali ha dei livelli dedicati studiati per utilizzare le caratteristiche specifiche del personaggio. Ad esempio, Wolverine può arrampicarsi usando gli artigli, Bestia rimanere appeso al soffitto con i piedi, eccetera.
Sarò io che non mi trovo con i comandi, ma ho trovato questo gioco assurdamente difficile, lento e legnoso. E questa cosa che in un gioco di supereroi non posso usare i superpoteri quando voglio non ha senso. Comunque il gameplay è più interessante rispetto al suo quasi-seguito Marvel Super Heroes: War of the gems.





56 - Captain America and the Avengers (arcade, Data East, 1991)
Sì, tre giochi Marvel tutti di fila.
Questo ci dà la possibilità di scegliere tra Capitan America, Occhio di Falco, Iron Man e Visione, alle prese con il solito improbabile piano di distruzione del mondo ordito dal Teschio Rosso, che ha riunito sotto di sé altri supercattivi prendendo il controllo delle loro menti.
Possibilità di giocare in quattro contemporaneamente in cabinati appositi, sprite piccoli, poche mosse e poca varietà di nemici, ma numerosi boss (ci sono anche quelli di metà livello) e diverse sezioni "sparatutto" in cui dovremo sparare come ossessi, che tengono lontana la noia. Più di metà dei boss non ho idea di chi siano, si vede che erano personaggi che andavano forte in quegli anni ma che il tempo ha sepolto, almeno agli occhi di uno che legge Marvel solo saltuariamente.







55 - Rushing Beat Shura (SNES, Jaleco 1993, Peace Keepers nella versione USA)
La versione giapponese ha alcune mosse e nemici in più di quella americana. Il plot è di tipo fantascientifico, con una megacorporazione che, grazie alla sua tecnologia e biogenetica, ha apportato un grande beneficio al mondo. Il nuovo presidente di questa corporazione ha però deciso di tradire la tradizione di famiglia e usare la superiore tecnologia in suo possesso per conquistare il mondo. Quindi, giù botte.
Diversi bivi permettono di affrontare i livelli in ordine differente e portano anche a finali diversi (in pratica ogni personaggio ha un finale buono e uno cattivo).
Curiosamente, nei livelli si può anche tornare indietro verso sinistra fino all'inizio. Non serve a niente, ma in alcuni casi evita il fastidioso effetto dei nemici che se ne stanno al di fuori dello schermo.
Si hanno a disposizione due "smart bomb" per continue (30 continue in tutto, una sola vita per continue). Poche mosse a disposizione dei personaggi, ancora meno nella versione americana.





54 - Knuckle Bash (arcade, Toaplan, 1993)

Non ho capito bene la storia, comunque personaggi e avversari sono tutti vestiti da lottatori di wrestling. Questo però non si traduce in meccaniche tipiche dei giochi di wrestling, visto che l'enfasi rimane sulle combo di pugni e non sulle prese.
Questo gioco si fa notare per alcune particolarità, quali gli sprite molto grandi e il gameplay che vede il susseguirsi di decine di boss, solo ogni tanto inframezzati da alcuni nemici normali. Curiosamente, si può camminare mentre si tirano pugni. All'inizio del gioco si possono scegliere due percorsi differenti, che portano ad affrontare i nemici in ordine diverso e a sbloccare, più avanti nel gioco, un diverso nuovo personaggio oltre ai tre principali. Numerose immagini semianimate esaltano muscolature maschili oliate da culturista.





53 - Mazin Saga: Mutant Fighter (Mega Drive, Almanic Corp., 1993)
Noto anche come Mazin Wars, è basato sull'omonimo manga di Go Nagai, il quale è un reboot di Mazinga Z. Qui il Mazinga è una specie di armatura biomeccanica che dà al suo possessore il potere di trasformarsi in un gigante.
Il gioco presenta quindi sezioni da beat'em up a scorrimento che vedono il protagonista in armatura affrontare un po' di nemici minori, poi il gameplay cambia al momento dei boss: il protagonista diventa gigante e il gioco si trasforma in un picchiaduro uno contro uno tra giganti. Non c'è da aspettarsi la profondità di uno Street Fighter, ma anche questa sezione può dare soddisfazioni. Da notare la grafica splendida per le capacità del Mega Drive, soprattutto nelle sezioni uno contro uno.





52 - Vendetta (arcade, Konami, 1991)
Quantità di mosse al minimo sindacale, non si può correre né saltare, è troppo difficile e corto. Da segnalare però una bella grafica, una variazione di trama carina, su una guerra tra bande in stile Guerrieri della notte, la possibilità di lanciare addosso ai nemici un mucchio di oggetti diversi e di pestarli mentre sono a terra, e dei boss davvero tamarri. Possibilità di giocare in quattro contemporaneamente in alcune versioni, con personaggi non selezionabili.
La versione giapponese non censurata prevede un livello dove gli avversari sono omosessuali da film anni '80, quelli con i baffi, le cinghie borchiate e i pantaloni di pelle, che tentano di inchiappettarci. Se si riesce a portarli vicino a un lampione si inchiappettano quello e gli cade la lampada in testa. Beccati questa, politically correct.




51 - TNMT: Turtles in Time (SNES, Konami, 1992)
Lo inserisco in rappresentanza dei diversi picchiaduro delle tartarughe ninja che sono usciti negli anni. Non ho mai sopportato questi personaggi e ho giocato solo a questo gioco giusto per stilare la classifica.
Sebbene supportato da un'ottima grafica con begli sprite molto simili al cartone animato e numerose animazioni, patisce una certa carenza di mosse a disposizione e nemici monotoni, monotonia a cui si cerca di dare rimedio con l'inserimento di alcuni quadri un po' diversi, come quello dove si fa il surf nelle fogne.
E' nato come arcade, ma la versione per SNES è in genere considerata la migliore. Una versione modificata del gioco è stata inserita all'interno del videogioco del 2005 Teenage Mutant Ninja Turtles 3: Mutant Nightmare, e un remake 3D intitolato Teenage Mutant Ninja Turtles: Turtles in Time Re-Shelled è uscito nel 2009.






Chiudiamo qui anche questa parte della classifica dei migliori beat'em up a scorrimento degli anni '90, appuntamento alla prossima settimana!

Qui trovate i link a tutte le pagine di questa classifica

Posizioni 71-80
Posizioni 61-70
Posizioni 41-50
Posizioni 31-40
Posizioni 21-30
Posizioni 11-20
Posizioni 1-10

E vi metto già anche i link relativi alla classifica degli anni 2000:
Posizioni 11-20
Posizioni 1-10

degli anni 2010:
Posizioni 1-10

e dei giochi amatoriali creati con OpenBOR:


Ho pubblicato diverse compilation di videogiochi, videogiochi cioè accomunati da un tema particolare. Ad esempio tutti i videogiochi dove compare un particolare attore o personaggio, o seguiti più o meno apocrifi di un videogioco classico, e altre. Alcune sono "elenchi ragionati", altre veri e propri approfondimenti sul tema. Le trovate tutte a questo link.


Il Moro

4 commenti:

  1. 60- quando Terminator incontra Red Faction (miglior sparatutto per PS2). Questo me lo segno! 😉
    55- Madonna che palle quando i nemici restano fuori dallo schermo e non puoi tornate indietro. Punto di merito solo per aver "sbloccato" la retrovia.
    53- conosco solo il manga-rivisitazione.
    52- ma è geniale la faccenda degli omosessuali che provano a fartisi come un cane arrapato ahahah! Beccati questa politicamente corretto che si!
    51- a differenza tua io le amo le Tartarughe ma trovo brutto sia l'originale che il remake (qui la mia).

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    Risposte
    1. Di red faction ho giocato a quello in terza persona, credo, dove potevi distruggere tutto l'ambiente a martellate. Non credo di averlo mai finito.
      In realtà ho visto diversi giochi degli anni '80 in cui si poteva andare avanti e indietro a piacimento, ma erano a giocatore singolo. Poi magari ce ne sono altri, ma degli anni '80 so poco, all'epoca giocavo con i masters. 😁
      Io ho scoperto che esisteva 8un manga solo molto dopo aver conosciuto il gioco...
      Sì, all'epoca non si facevano tutti questi problemi sul politicamente coretto...
      Io ODIO le tartarughe ninja! 😁

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  2. VENDETTA VERA! :-D
    Credo di aver finito quel gioco gozilioni di volte e ogni volta riuscivo ad inventarmi qualcosa di diverso usando gli oggetti a disposizione, tipo attirare tutti i nemici sotto un lampione e farli fuori tutti insieme facendogli cadere la lampada in testa.
    Poi , se non ricordo male, mentre si faceva una combo contro un nemico, si poteva decidere di interromperla per scaraventarlo contro gli altri nemici

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