Stavo facendo pulizia nei meandri del blog, ed è saltato fuori questo articolo che vaga tra le bozze addirittura dal 2014! Visto che era già praticamente pronto, mi limito a dargli una svecchiata e ve lo propongo ora, perché i post sono come il maiale, non si butta via niente.
Primer è un film indipendente americano del 2004, incentrato sui viaggi del tempo. Di quelli che fanno venire il mal di testa
Un gruppo di giovani ricercatori fa esperimenti nel proprio garage, nel tentativo di realizzare una tecnologia che possa avere un buon impatto sul mercato. Squattrinati, usano materiali di recupero e si sbattono un mucchio di ore ogni giorno, rinunciando quasi del tutto alla loro vita.
Due di loro, cercando di perfezionare un progetto per una macchina in grado di diminuire il peso degli oggetti, scoprono di aver creato per caso una macchina del tempo.
L'inizio è piuttosto noioso, per la prima mezz'ora vediamo gli scienziati all'opera, ma il loro gergo tecnico è decisamente fuori dalla portata dei comuni mortali (non sono nemmeno in grado di dire se abbia davvero un senso o se sia solo fuffa inventata), quindi ci si annoia.
Complice anche questa difficoltà a "stare dietro" ai due protagonisti, è abbastanza difficile capire come diavolo funziona la macchina. Lo schema sotto, trovato su Wikipedia, aiuta.
In pratica, accendi la macchina, ti fai i cavoli tuoi per un tempo a tuo piacere (qui lo fanno per sei ore, usando il tempo per informarsi sull'andamento della borsa), entri nella macchina, aspetti per lo stesso tempo ed esci dalla macchina nel momento in cui l'hai accesa.
Il film adotta una narrazione criptica, senza venire incontro allo spettatore in nessuna occasione, e nel contempo narrando un intrico temporale piuttosto complesso. Devo ammettere di aver avuto parecchie difficoltà a seguire (e alcune cose non le ho capite proprio: che cavolo c'entrava il terzo tizio che ha usato la macchina? Cos'ha fatto? Perché? Dov'è finito?), comunque per chi volesse un aiuto la pagina dedicata di Wikipedia ha anche uno schema delle varie timeline che si vengono a creare.
Ci si chiede cosa farebbe qualcuno che si trovasse tra le mani un modo per tornare indietro nel tempo, e le conseguenze che questo potrebbe causare. I protagonisti, per quanto geniali, sono comunque persone normali, con pulsioni e sentimenti che impediranno loro di seguire le regole ferree che si sono posti per evitare paradossi.
Il film è stato realizzato con soli 7000 euro dall'esordiente Shane Carruth, che ha curato regia, sceneggiatura, montaggio, musiche e che interpreta Aaron. Dopo ha fatto solo più una manciata di ruoli minori come attore.
Il film è piuttosto ostico, ma proprio per questo riuscire a capirlo porta grande soddisfazione.
Peccato però per la generale noia che permea il tutto. Dura solo un'ora e un quarto, ma se si fosse tagliata via almeno una ventina di minuti di chiacchiere "tecniche" credo che il film ne avrebbe solamente tratto giovamento.
Comunque, visto che non voglio deludere tutti quelli che capiteranno qui cercando "spiegazione Primer", eccovi un po' di schemi trovati su internet... sì, ci hanno provato in parecchi. A me, francamente, incasinano ancora di più. Auguri! :-)
E meno male che è in italiano, non sembrava... |
Oh, mamma! |
Porc... piuttosto che cercare di capire questi schemi è meglio riguardare il film! |
AAARGH!! |
Perfino con dei video su Youtube si cerca di dare un senso a tutto questo!
Comunque, non si può dire che non sia un film che colpisce, visto l'impegno che si è profuso in rete per cercare di capirci qualcosa!
Il Moro
Diciamo complicati per quello a cui è abituata la media del pubblico "mainstream"...
RispondiEliminaGià ho il mal di testa a guardare le foto, figuriamoci a vedere il film! :-D
RispondiEliminaFacciamo che l'ho già visto e sono tornato indietro a vivere una realtà parallela in cui non me lo filo di pezza :-P
Mi sembra una soluzione intricata QUASI quanto il problema... ma va bene! 😆
Elimina