giovedì 2 luglio 2020

Strade di fuoco, Road to Hell e Final Fight

Strade di fuoco, Road to Hell e Final FightSalve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Questo è l'ultimo post della mia serie dedicata a Final Fight. Stavolta non parliamo delle sue connessioni con Street Fighter, ma di quella che probabilmente è la sua principale fonte di ispirazione.

Ho recuperato Streets of fire grazie alla recensione di Cassidy su La Bara Volante, all'interno del suo benemerito ciclo sul Re della Collina. Non me lo ricordavo assolutamente, e pensavo di non averlo mai visto: in realtà durante la visione alcune cose mi sono tornate alla mente, in particolare il personaggio di McCoy interpretato da Amy Madigan, si vede che all'epoca (1984) questo personaggio della donna scalcia culi nei film d'azione era ancora qualcosa di poco sfruttato, o almeno io non ne avevo ancora viste.

Nel cast oltre a Andy Madigan (il cui personaggio, ho scoperto, pare essere il principale ispiratore di Legs Weaver della Bonelli, prima ancora di Ripley), un giovane e già totalmente incapace a recitare Michael Paré, poi divenuto uno dei tanti miti della serie Z del cinema, Rick Moranis, Diane Lane e un Willem Dafoe che stava iniziando la sua trasformazione nella versione live action del Joker senza bisogno di trucco.

Continuerei a scrivere di questo divertentissimo film, se non fosse che tutto quello che c'è da dire l'ha già detto Cassidy...
O forse no.

Se avete già letto la recensione di Cassidy (altrimenti, fatelo e poi tornate qui) ho da darvi due curiosità:
la prima è che per un po' di tempo si è vociferato di un sequel di questo film. Addirittura, avrebbe dovuto essere una trilogia. Il motivo per cui questo non è successo potete sceglierlo tra questi due: il fatto che la maggior parte di quelli che ci avevano lavorato dopo il film ha lasciato la Universal per la 20 Century Fox, lasciandosi dietro i diritti; oppure il fatto che al botteghino fu un flop pazzesco. Scegliete il vostro preferito.

Risultati immagini per road to hell 2008

Esiste però un seguito non ufficiale: si tratta del film del 2008 Road To Hell, diretto da Albert Pyun, regista molto attivo nella serie Z del cinema, con ancora Michael Paré nei panni di Tom Cody e Deborah Van Valkenburgh in quelli della sorella Reva.
Si tratta di un film assurdissimo girato tutto davanti a un green screen, e che ha vinto anche un po' di premi in diversi festival: miglior film allo Yellow Fever di Belfast, miglior film al XIII Costa del Sol Fantasy Film Festival (Spagna) e al PollyGrind UnderGround Film Festival di Las Vegas ha fatto incetta con il miglior film, attore, attrice, attrice non protagonista, sceneggiatura, canzone ed effetti visivi.
Ho provato a cercarlo per curiosità ma l'ho trovato solo in inglese e senza sottotitoli, e ho lasciato perdere. Le recensioni lette in giro vanno dall'entusiastico al "strappatemi gli occhi che non debba più vedere un tale scempio", quindi mi riservo di guardarlo quando lo troverò almeno con i sottotitoli in inglese. Ne approfitto però per lanciare un gancio al Zinefilo: forse tu riuscirai nell'impresa? ;-)

Strade di fuoco, Road to Hell e Final Fight


Ma c'è anche un'altra cosa, ed è quella che ci interessa di più in questa sede: il film Street of fire fu tra le fonti di ispirazione per Final Fight.

Abbiamo già detto che Final Fight inizialmente era stato pensato come un sequel di Street Fighter, con Ken e Ryu nei ruoli dei protagonisti. Poi si decise diversamente, e visto che molti lì in Capcom erano fans di Streets of fire decisero di ispirarsi proprio a quel film per alcuni aspetti del loro gioco.


Strade di fuoco, Road to Hell e Final Fight

Cody è ispirato a Tom Cody, protagonista del film. Oltre al nome e alla pettinatura, i due condividono anche l'abilità nell'uso del coltello: Cody infatti è l'unico personaggio del gioco a poter usare più di una volta un coltello raccolto da terra, e in una scena del film si vede Tom Cody strappare di mano un "butterfly" a un teppista e giocarci come se niente fosse.


Strade di fuoco, Road to Hell e Final Fight

Questa è un po' labile: il plot prevede in entrambi i casi una ragazza vestita di rosso rapita da una gang di malviventi coloriti, e conseguenti combattimenti per liberarla.


Strade di fuoco, Road to Hell e Final Fight

Secondo la guida all'universo di Street Fighter Undisputed Street Fighter uscita per il trentennale, anche il personaggio di Maki di Final Fight 2 sarebbe ispirato a Ellen Aim di Streets Of Fire. A me sembra una stupidata, ma se lo dicono loro...



Strade di fuoco, Road to Hell e Final Fight

Il boss del terzo livello, Edi E., sarebbe ispirato al poliziotto Eddie presente in Streets of fire (incrociato con il wrestler Big Boss Man).


Strade di fuoco, Road to Hell e Final Fight

Il quantomeno curioso outfit di Raven in Streets Of Fire viene ripreso quasi identico in uno dei nemici comuni di Final Fight, Bred.



Strade di fuoco, Road to Hell e Final Fight

E infine, sempre per quanto riguarda Raven si può notare una certa somiglianza tra il ghigno di Willem Dafoe e quello di Belger, il boss finale di Final Fight.

Come sempre, invito chiunque abbia da darmi altre notizie e curiosità riguardo agli argomenti trattati in questo post a scriverlo nei commenti: aggiornerò l'articolo di conseguenza!

Per ora terminano qui gli articoli dedicati a Final Fight. Vi lascio con questo video, in cui l'autore ha montato diverse scene di combattimento da Final Fight e Street Fighter Alpha con la canzone Nowhere Fast cantata da Ellen Aim all'inizio di Streets of fire. Alla prossima!





Gli altri articoli di questo speciale:


Ho pubblicato diverse compilation di videogiochi, videogiochi cioè accomunati da un tema particolare. Ad esempio tutti i videogiochi dove compare un particolare attore o personaggio, o seguiti più o meno apocrifi di un videogioco classico, e altre. Alcune sono "elenchi ragionati", altre veri e propri approfondimenti sul tema. Le trovate tutte a questo link.


Il Moro

3 commenti:

  1. Figurati, grazie a te per avermi fatto ri-scoprire "Strade di fuoco"!

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  2. Ma pensa te quante cose nascono da Walter Hill senza che se ne abbia sentore!!!
    Bonelli stesso ha affermato che Amy Madigan è la fonte principale di Legs Weaver, quindi la chiamerei una "fonte di prima mano", ma credo che sottolineando come pensasse a McCoy invece che a Ripley non si sia reso conto che era la stessa cosa. Visto che Walter Hill ha creato Ripley già nel 1976, quando di donne forti che affrontavano il "mostro finale" non ce n'erano molte in giro, e visto che tutto ciò che ha scritto per "Alien" (1979) poi ha perso il suo nome, grazie a "Piglia Tutto" O'Bannon, ha ben pensato di creare un'altra donna tosta come McCoy, stavolta però solo a sua inequivocabile firma.
    Albert Pyun era l'unico così pazzo da girare un film del genere, solo che dopo aver fatto un lungo speciale su di lui ne sono nauseato: quando mi passa, magari cerco questo seguito che non conoscevo ;-)

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    1. Dai, che se lo guardi tu evito di guardarlo io! XD

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