martedì 9 settembre 2025

Zagor: La cacciatrice, La sacerdotessa del male, Il battello sull'Ohio

 Salve a tutti, è Il Moro che vi parla! 

Come ho già fatto altre volte, raccolgo in questo articolo le opinioni che ho scritto sul forum Zagortenay riguardo alle ultime storie uscite, modificandole un po' per renderle fruibili anche per chi non è un abituale frequentatore del forum in questione e quindi magari non ha già letto i volumi di cui si parla o non conosce a menadito la storia di Zagor.


La cacciatrice, Zagor 720 bis recensione

La cacciatrice, Zagor 720 bis, di Moreno Burattini e Mauro Laurenti

Il primo numero in cui compariva Linneha era il bis del 2022, intitolato La vendicatrice. Questo invece si intitola La cacciatrice. Chissà se alla prossima apparizione il titolo dell'albo sarà quello giusto, con il titolo che spetta a Linneha fin dal primo momento, cioè La punitrice? Vedremo, intanto saluto il Zinefilo

La cacciatrice, Zagor 720 bis recensione

Pur essendo assolutamente derivativo, il personaggio di Linneha è probabilmente il più interessante tra i nuovi ingressi nella saga zagoriana. E, al netto di un finale un po' frettoloso, la brevità dell'albo ben si addice alle sue caratteristiche. Un ritmo veloce, quasi furioso a momenti. I due diversi modi di vedere e amministrare la giustizia, da parte di Linneha e di Zagor, sono decisamente in contrasto, eppure i due non riescono ad essere nemici fino in fondo, proprio perché in realtà sono dalla stessa parte. E Zagor si trova quindi nella condizione di dover salvare un uomo che detesta da un'assassina a cui non vuole fare del male.
Puro intrattenimento, nessun approfondimento particolare, il militare appena trasferito che odia gli indiani è uno straclassico ma va benissimo per scatenare un po' di "punizione" indiana.
Peccato per alcuni "spieghini" all'inizio, Burattini non sembra in grado di accettare che i suoi lettori non siano tutti degli idioti, ma quanto segue risulta sceneggiato più che bene. Magari qualche spieghino in meno avrebbe fatto guadagnare lo spazio di qualche vignetta per gestire meglio il finale. Nel complesso, mi è piaciuto.

Dal lato dei disegni, purtroppo dobbiamo constatare nuovamente che Mauro Laurenti non è più il disegnatore di una volta. Le sue donne sono sempre splendide, ma il resto non è nemmeno da mettere vicino ai suoi primi lavori su Zagor.


La sacerdotessa del male, Zagor Color n.21, di Fantelli e Di Vitto recensione

La sacerdotessa del male, Zagor Color n.21, di Fantelli e Di Vitto

Si sa che Zagor è sempre stata una serie citazionista, fin dai tempi di Nolitta che ha trovato modo di piazzarci buona parte dei mostri della Universal. Ultimamente questa tendenza sembra essersi spostata verso il mondo videoludico, vedi ad esempio il "licker" di Resident Evil nello speciale Il creatore di mostri. D'altronde i tempi cambiano, e stavolta la citazione è a The Last Of Us, visto che il nemico di Zagor stavolta sono i "clicker". 

La sacerdotessa del male, Zagor Color n.21, di Fantelli e Di Vitto recensione
Questa immagine però credo provenga dalla serie e non dal videogioco da cui è tratta.

I clicker vanno quindi ad aggiungersi alla lunga lista di tipologie di Zombi che Zagor ha affrontato nel corso della sua carriera, ne parlai nel post su Zombi a Darkwood ma ho approfondito l'argomento soprattutto in un articolo pubblicato su Zagorianità n. 17. Peccato non poterlo aggiornare.
Parlando di citazioni, poi, si nota un richiamo a Lovecrat con il dio oscuro che "attendeva sognando" e, forse, anche al "grande verme", visto che più di una delle creature del pantheon lovecraftiano ha l'aspetto di un verme gigantesco e che uno dei più famosi pseudobiblia che Lovecraft ha utilizzato nelle sue storie (ma che è stato creato da Robert Bloch) si intitola De Vermis Misteriis. E devo segnalare a Lucius anche i clicker che "escono dalle bastarde pareti", in caso voglia includerla nelle sue citazioni aliene

Il color è un seguito diretto di un color precedente, Il signore dei cimiteri, nel senso che inizia esattamente dove finiva quella: tra l'una e l'altra passa giusto il tempo di allontanare "Guede" danseur, coprotagonista della storia precedente. Come da tradizione dei color anche stavolta c'è un comprimario dal vasto mondo dei comprimari di Zagor, in questo caso Denise Lafitte, figlia del pirata Jean Lafitte. C'era anche lei nella storia Vudu!, dove Zagor in cerca del tesoro di Lafitte affrontava gli zombi di Marie Laveau? Non ricordo, ma nel caso anche lei porta una bella sfiga, dove compare lei i morti saltano fuori dalle tombe. 

La sacerdotessa del male, Zagor Color n.21, di Fantelli e Di Vitto recensione

La storia beneficia del fatto di non aver bisogno di introdurre personaggi, dato che si tratta di un seguito di una storia relativamente recente (sono passati i tempi in cui rileggevo tutti i miei Zagor in continuazione, ora li leggo una volta e via, quindi non mi rimangono più così impressi) ed evita i riassuntoni burattiniani buttandoci subito nel vivo dell'azione. Un ritmo indiavolato per un albo che si legge tutto d'un fiato, una storia in cui l'elemento horror sconfina spesso nello splatter, so che a qualcuno non piace ma ehi, è una storia di zombi, che pretendevate?

In effetti devo ammettere che La sacerdotessa del male mi è piaciuta, l'ho trovata divertente per quanto niente di particolarmente originale, ma comunque ha un problema evidente: il colore. 
Il colore è quello piatto e svogliato che ci dobbiamo quasi sempre beccare quando la Bonelli fa uscire speciali a colori di serie in bianco e nero, sempre troppo bidimensionale e troppo luminoso, il che è il peggior destino immaginabile per una storia horror. Serve il buio, nell'horror, devo spiegarglielo io? Questa storia avrebbe reso molto di più in bianco e nero, ed è un peccato. Avevo detto la stessa cosa anche per Il signore dei cimiteri, ma in Bonelli si ostinano a pubblicare le storie horror con i colori piatti e sparati...
Beh, poi ci sarebbe anche il problema del prezzo, ma quello è un altro discorso.


Zagor Più n. 18: Il battello sull'Ohio recensione

Zagor Più n. 18: Il battello sull'Ohio, di Luigi Mignacco e Val Romeo

Tre storie di Zagor in questo articolo e nessuna dalla serie regolare. Sarà mica un indizio del fatto che escono troppi speciali?

Mi sembra comunque di poter dire che questo formato più breve sia di beneficio al ritmo di queste storie: le ultime vanno tutte piuttosto spedite senza perdersi in chiacchiere, con tanta azione, ma senza nemmeno dilungarsi troppo in scene di acrobazie o risse che diventano noiose, come è successo in precedenza.

Zagor Più n. 18: Il battello sull'Ohio recensione

Un po' di investigazione, un discreto colpo di scena, divertente il pezzo in cui Zagor butta fuori dal battello decine di scagnozzi uno per volta. Buona anche la costruzione della parte sentimentale, ho solo notato che verso la fine, traditi probabilmente proprio dallo scarso numero di pagine a disposizione, i dialoghi diventano un po' surreali. 

Nel complesso l'ho trovata una buona storia, non particolarmente memorabile certo, ma bisogna sapersi accontentare. Ehi, in questo articolo ho parlato bene di tutte e tre le storie prese in esame, incredibile!

Il Moro


Articoli interessanti: 

Le mie fanfiction (gratuite) su Zagor:

Tutti i miei articoli su Zagor

martedì 2 settembre 2025

Opinioni in pillole, fumetti di Brian K. Vaughan: Saga e Paper Girls

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla! 

Un altro articolo in cui metto insieme opinioni brevi se non brevissime, su cose che ho visto/letto/giocato e a cui per un motivo o per l'altro non mi andava di dedicare articoli più lunghi e dettagliati. Questa volta ci dedichiamo a due fumetti che hanno avuto un successo planetario, entrambi firmati dall'autore americano Brian K. Vaughan.


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Saga, di Brian Vaughan e Fiona Staples, volumi 1-10 (2012)

Questa serie ha vinto una botta di premi, e leggendola ho capito perché.
Si ambienta in un universo che unisce elementi fantasy e fantascientifici, e che soprattutto è sconvolto da una terribile guerra: gli abitanti del pianeta più grande e ricco, dotati di ali, sono in guerra con gli abitanti della luna dello stesso pianeta, dotati di corna. Quella che è in pratica una guerra civile si è estesa a tutta la galassia, e i combattimenti ormai si svolgono ovunque coinvolgendo diverse altre razze nel conflitto.
In questo scenario, un soldato di una fazione e una soldatessa di una fazione avversa si innamorano, e insieme disertano dai rispettivi eserciti e fanno un figlio. Questo però è visto come un terribile affronto da entrambi gli schieramenti, e così la famigliola diventa la più ricercata della galassia!

martedì 26 agosto 2025

Romanzi di fantascienza: Artemis la prima città sulla Luna, The Expanse 8 - L'ira di Tiamat, Project Hail Mary

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla! 

Un altro articolo in cui metto insieme opinioni brevi su cose che ho visto/letto/giocato e a cui per un motivo o per l'altro non ho potuto o voluto dedicare articoli più lunghi e dettagliati. In questo caso parliamo di tre romanzi di fantascienza, due dei quali dello stesso autore e uno appartenente a una saga di cui abbiamo già parlato in precedenza. I romanzi hanno in comune anche un approccio realistico alla fantascienza. Li trovate nell'ordine in cui li ho letti.


Artemis la prima città sulla Luna di Andy Weir recensione

Artemis la prima città sulla Luna di Andy Weir (2017)

Una particolarità di questo libro è l'uso continuo e spudorato dell'infodump. Due parole per spiegare di cosa si tratta: è quando l'autore inserisce una forzatura per spiegare al lettore qualcosa che i personaggi sanno già. Un esempio classico: due preti che parlano, uno dice all'altro: "La Trinità, che come sai è composta da padre, figlio e spirito santo..." il prete non ha alcun bisogno di specificare a un altro prete da cosa è composta la trinità, questa frase è costruita per spiegarlo al lettore. Ecco, Artemis è tutto così: nonostante sia narrato in prima persona dalla protagonista, questa si prodiga in informazioni spiegando continuamente tutto sul luogo in cui si trova e su cosa sta facendo. A chi lo sta spiegando? Al lettore, chiaramente, visto che lei lo sa già e non ci sono altri interlocutori. 
Questo stile è caratteristica di tutto il romanzo, bisogna dire che dopo un po' ci si abitua, ma forse sarebbe stato meglio non scriverlo in prima persona.

martedì 19 agosto 2025

Tutti i videogiochi di Tron

tutti i videogiochi di tron

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

E' un po' che non realizzo un articolo della serie tutti i videogiochi di... , non ho più trovato argomenti che mi interessassero. Ritorno a bomba perché ho visto che è uscito un nuovo videogioco su Tron e mi è venuta voglia di informarmi.

Come tutti i nerd sanno, Tron nasce come film di fantascienza targato Disney nel 1982. Il tema del film sono proprio i videogiochi, infatti i nostri protagonisti, programmatori di videogiochi di successo, vanno a finire in una sorta di mondo virtuale dove agiscono programmi viventi umanizzati. In questo mondo i programmi dissidenti vengono portati nella "Game Grid", o "Rete Giochi", dove vengono costretti a battersi nelle versioni "live action", diciamo, di alcuni videogiochi. 
Per un film così legato al mondo dei videogiochi, che già nel 1982 venivano visti come un media destinato a grande crescita, quali videogiochi "nella vita reale" saranno stati prodotti? E come saranno?

Su Tron sono usciti anche molti giochi non ufficiali, cercherò di trattare i più importanti ma è possibile che me ne sfugga qualcuno.

martedì 12 agosto 2025

I Fantastici Quattro - Gli inizi

I Fantastici Quattro - Gli inizi recensione
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Ho visto questo film al cinema al mare, la settimana dopo quella di uscita, quindi oltre a vederlo quando ormai lo avevano visto tutti ho anche tardato a scrivere questo commento perché avevo altro da fare. Questo articolo quindi esce quando c'ho voglia, il che ovviamente significa in ritardo rispetto al resto del mondo. Eh, va beh, sopravviverò.

Anche il commento che segue è stato scritto a pezzi sul cellulare mentre ero ancora al mare, preferendolo al continuo scrollare vignette su Facebook, quindi se vi sembra una serie di pensierini slegati l'uno dall'altro è perché lo è. 

I fantastici 4: gli inizi ha avuto il potere di farmi tornare al cinema a guardare un film Marvel, io che non vado a vederli al cinema già da tempo e gli ultimi tre o quattro non li ho visti proprio. Questo perché è ambientato in un universo parallelo slegato da quello principale, quindi senza l'obbligo di aver visto altri mille film prima, quando non addirittura serie TV, per capirci qualcosa. In tal senso, l'annuncio nel finale che i FQ torneranno in Avengers: Doomsday mi è sembrato una minaccia.

martedì 5 agosto 2025

Zagor: Il passato di Tonka, Hellburg, Sasquatch!

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla! 

Come ho già fatto altre volte, raccolgo in questo articolo le opinioni che ho scritto sul forum Zagortenay riguardo alle ultime storie uscite, modificandole un po' per renderle fruibili anche per chi non è un abituale frequentatore del forum in questione e quindi magari non ha già letto i volumi di cui si parla o non conosce a menadito la storia di Zagor.



Il passato di Tonka, Zagor nn. 717-718, di Jacopo Rauch e Raffaele Della Monica

Una storia di 150 pagine circa, con come protagonista assoluto uno dei comprimari di Zagor: qualcosa mi dice che questa storia era stata pensata per un Color, o al massimo per uno speciale. Non viene detto nell'editoriale, ma ormai questo fastidioso passaggio di storie da una collana all'altra avviene in continuazione. Io leggo anche Dampyr, Tex Willer, Dragonero e Nathan Never (di Tex ormai solo alcuni speciali), ma sono quasi sicuro che questa cosa non avvenga in nessuna di queste collane e presumo in nessun'altra collana Bonelli. Perché avviene per Zagor, allora? Secondo me è perché hanno troppe uscite annuali e fanno casino per riuscire a stargli dietro...
Oppure mi sbaglio del tutto, e si tratta quindi di un gradito ritorno alle storie "lunghe il giusto" dell'era Nolitta, quando potevano iniziare e finire tranquillamente non solo a metà ma anche a un terzo o due terzi dell'albo, perché il punto era dare alle storie lo spazio che serviva loro e non stare dietro a esigenze editoriali. 
Fatto sta che questa storia è lunga il giusto. E' vero che a momenti si dilunga un po' negli scontri, ma d'altro canto questi sono il modo migliore di Raffaele Della Monica di mostrare il suo talento con grandi scene di battaglia, e stiamo certamente parlando di uno dei migliori disegnatori di Zagor. 
Il passato di Tonka si fa leggere con piacere, grazie a un gran ritmo, all'"espediente" di rendere Zagor un semplice spettatore lasciando spazio a un personaggio secondario di grande spessore come Tonka, e all'essere una vicenda totalmente ambientata tra gli indiani che mostra le rivalità e le alleanze tra le loro tribù, senza mettere di mezzo i bianchi. Probabilmente si poteva fare di meglio per non bruciarsi la vera identità del redivivo Spettro Nero nelle prime tre pagine: chi è che non ha capito chi fosse già dall'inizio?

martedì 22 luglio 2025

L'ennesimo articolo su Superman di James Gunn

superman james gunn recensione
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla! 

Come credo sia facilmente immaginabile, la maggior parte dei miei amici su Facebook è composta da nerd, e sono iscritto a parecchi gruppi incentrati su argomenti nerd. Per questo già da prima che uscisse questo film la mia bacheca Facebook era letteralmente invasa da articoli che ne parlavano. Recensioni, considerazioni, anticipazioni spesso prive di ogni fondamento, eccetera, comprendendo qualsiasi cosa che si potesse dire o non dire su un film di questo tipo. Ora è da qualche giorno che il faccione di David Corneswet è stato in parte coperto dai nuovi meme sulla coppia di amanti beccata al concerto dei Coldplay, la ripetizione ossessiva di un argomento sostituito dalla ripetizione ossessiva di un altro, ma almeno si cambia un po'.
Tutto ciò che si poteva quindi dire su questo film è già stato detto, aggiungo come una goccia nel mare anche la mia modesta opinione, se non volete leggerla vi capisco, ne avrete le palle piene pure voi. 

martedì 15 luglio 2025

Opinioni in pillole, film di fantascienza: Captive State, The Creator

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Stavolta metto insieme le mie opinioni su due film di fantascienza americani che oltre a questo non avrebbero niente in comune, ma ehi, avevo questi da parte e questi vi beccate, che qua il mondo va sempre più veloce e questi film stanno già diventando troppo vecchi perché qualcuno abbia ancora voglia di cliccare sul link di un blog che ne parla.


Captive State recensione

Captive State (2019)

Ho scoperto da poco il servizio di streaming gratuito Serially, che a fronte di una semplice registrazione e una quantità di pubblicità inferiore a quella che ci viene inflitta da Amazon Prime Video ci consente di vedere svariate serie TV e e anche un po' di film. Il catalogo si allarga di giorno in giorno, ma in genere ci si trova roba vecchia o roba un po' di seconda scelta, ma che comunque il più delle volte non si trova su altre piattaforme. Questo film del 2019 in particolare al momento in cui scrivo c'è anche su Prime, TimVision e Apple Tv, ma in tutti i casi bisogna pagare una quota aggiuntiva oltre l'abbonamento di base, quindi grazie Serially.
Di contro c'è che film e serie sono tutti solo in italiano, quindi per quelli come me a cui piace guardare film e serie in lingua originale non è perfetto, ma ehi, è gratis.

martedì 8 luglio 2025

Opinioni in pillole, fumetti di Star Trek: The Scorpius Run, The Mirror War, Warriors of the Mirror War, Warp Your Own Way

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Stavolta ci concentriamo su alcuni fumetti appartenenti al franchise di Star Trek, d'altronde è già la seconda volta

Star Trek Strange New Worlds: The Scorpius Run recensione

Star Trek Strange New Worlds: The Scorpius Run (2023)

A differenza della precedente miniserie a fumetti di Strange New Worlds, questa è slegata dalle vicende orizzontali della serie televisiva, e presenta una storia a sè.
Storia che ci narra di come l'Enterprise di Pike sia rimasta intrappolata nella nebulosa dello Scorpione e lì un alieno strapotente, con tanto di testa fluttuante, la obbliga a partecipare a una gara di corsa tra astronavi. Al vincitore onore e gloria, ai perdenti la peggior sorte possibile.

martedì 1 luglio 2025

Due metroidvania per PC: Guacamelee e Owlboy

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Un altro articolo in cui metto insieme opinioni più o meno brevi, su cose che ho visto/letto/giocato e a cui per un motivo o per l'altro non mi andava di dedicare articoli più lunghi e dettagliati. Stavolta parliamo di due metroidvania, da me giocati nella versione per PC!

Se non sapete cos'è un metroidvania, tempo fa lo spiegai qui, ma riassumo: platform d’azione quasi sempre bidimensionali, basati sull’esplorazione di una vasta mappa di gioco nella quale alcune aree non saranno disponibili fino a che non riusciremo a raccogliere i dovuti potenziamenti.


Guacamelee recensione

Guacamelee

Un bel metroidvania, con un'estetica e musiche molto messicane, così come l'ambientazione. Il protagonista è infatti un luchador, e deve affrontare un cattivo tornato dal regno dei morti che ha rapito la ragazza di cui è innamorato. Il ritrovamento di una magica maschera da luchador gli darà il potere di vedere e interagire con il regno dei morti. E picchiarlo, anche.
Molto colorato e divertente, come da tradizione per le opere che fanno riferimento alla famosa ricorrenza del "giorno dei morti" messicano. Il nostro luchador impara nuove mosse man mano che avanza con le quali può sia malmenare i numerosi avversari, sia superare alcuni ostacoli. Come da tradizione metroidvania, una mappa ci dirà quali sono i punti che abbiamo lasciato indietro a cui tornare una volta sbloccata l'abilità necessaria. 

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