Salve a tutti, è Il moro che vi parla!
Eccoci giunti alla terza e ultima parte di questo piccolo speciale sulle opere tratte dalla Divina Commedia. Come già detto, non c'è nessuna pretesa di completezza, solo che per caso mi sono ritrovato a leggere/giocare diverse opere derivate dagli scritti del Sommo Poeta nel giro di poco tempo, quindi ho raccolto le mie opinioni al riguardo in questi tre articoli. Qui trovate il primo e qui il secondo.
La divina commedia di Go Nagai
Immagine presa di fianco per dare l'idea delle dimensioni. |
Ho preso in biblioteca il volumone che raccoglie l'opera completa, e vi sfido a tenerlo appoggiato sullo stomaco seduti nel divano. Nel volumone in questione (che nonostante il peso è completamente privo di redazionali) Go Nagai traspone fedelmente i passi più rappresentativi dell'opera del sommo poeta, senza cambiare nulla, limitandosi a rendere più evidenti le allegorie grazie ai dialoghi e ai pensieri di Dante, probabilmente con lo scopo di facilitarne l'interpretazione. Questo fa sì che la figura del poeta risulti un po' diversa da quella dell'opera originale, che qui è un po' più attivo e si pone delle domande per indurre il lettore a fare lo stesso, mentre il "vero" Dante si limitava per lo più a fare da spettatore.