Zack Snyder's Justice League: riciccia come il polpettone a capodanno

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Ormai è chiaro che la storia che sta dietro a questo film è più interessante del film stesso. Parliamo di una tragedia familiare, di un progetto preso in mano da un collega e reso "altro", di una major che non sa più che pesci pigliare, del potere dei fan che sbraitano su internet, e di 70 milioni dati a Snyder per poter tornare a fare quello che voleva.

In pratica a Zack Snyder era stato commissionato questo film sulla Justice League, che avrebbe dovuto introdurre personaggi nuovi e che nelle intenzioni del regista avrebbe dovuto essere diviso in due parti. Snyder aveva già messo bene in chiaro la sua "visione" dei supereroi con i suoi film precedenti, ma stavolta la Warner ha deciso di voler saltare sul carro del vincitore e a un certo punto ha affiancato a Snyder Joss Whedon, pensando di fare un film meno cupo e con più battutine. Poi Snyder ha avuto un grave lutto in famiglia e ha dovuto mollare, anche se il girato era già quasi tutto pronto. Così la Warner ha passato il compito di terminare l'opera al solo Joss Whedon, osannato dalle folle per il primo Avengers (magari un po' meno per il secondo), il quale ha dato all'opera un taglio più "divertente" com'era nelle sue corde, tagliato un sacco e richiamando gli attori per girare nuove scene, tra cui quella ormai mitica del Superman baffuto. 
Il risultato è una mezza cagata, né carne né pesce, non ha l'afflato epico dei precedenti film DC ma non è nemmeno divertente e solare come quelli Marvel, insomma si ritrova nel mezzo e non piace praticamente a nessuno.

Escono però voci riguardo alle montagne di girato già pronte e allo script originariamente del tutto diverso, voci poi confermate dallo stesso Snyder. Ed esce una versione "director's cut" di Batman V. Superman che, con mezz'ora in più, offre un'esperienza di visione decisamente migliore di quella che si è avuta al cinema (ma non è che lo trasformi proprio in un capolavoro, eh).
Ed ecco che i fan insorgono, incolpando chissà perché Joss Whedon del disastro, come se avesse agito di testa sua apposta per danneggiare il lavoro di Snyder e non avesse semplicemente seguito le linee guida della produzione.
I fan lanciano hashtag, bestie nere che non ho ancora imparato a usare né probabilmente imparerò mai, e al grido di "release the Snyder's Cut" riescono a smuovere mari e monti finché la Warner non decide di dare 70 milioni di dollari e carta bianca a Snyder, che nel frattempo aveva manifestato interesse al tornare sul suo lavoro.

Non ci crederete, ma qualcuno ha scritto un libro sulle vicende che hanno portato al rilascio di questa nuova versione. 204 pagine, probabilmente anche il libro è tutto al rallentatore.

Soffermiamoci un attimo sulla potenza di questo fatto.
I fan su internet lanciano un hashtag e la Warner caccia fuori dalle tasche 70 milioni di dollari. 
All'epoca, a Whedon era stato un budget aggiuntivo per terminare Justice League di 25 milioni (che è già molto di più dei 6-10 milioni in media che vengono dati per questo genere di operazioni) portando il budget totale della pellicola a 300 milioni circa, facendolo ben piazzare nella classifica dei film più costosi di sempre (attualmente è all'ottavo posto).
I 70 milioni di Snyder non vanno secondo me contati nel budget complessivo (nel caso, lo farebbero saltare al terzo posto della classifica), perché questo è un altro film, che guarderanno anche o forse soprattutto quelli che hanno già visto il primo. Comunque sia, il film più costoso mai prodotto in Italia è il Pinocchio di Benigni, con un budget di 40 milioni di euro (più o meno 48 milioni di dollari). E la Warner ne da molti di più a un regista che non è né Steven Spielberg né James Cameron per consentirgli di tornare a mettere mano a un film che si era già dimostrato un flop (ha incassato 657 milioni, ma  avrebbe dovuto incassarne 750 per andare in pareggio). E oltre ai soldi gli hanno lasciato mano libera, consentendogli di farlo uscire in 4:3 (formato originariamente voluto da Snyder per adattarlo agli schermi IMAX, anche se adesso a noi tocca guardarlo se va bene su un televisore, se va male su un PC o un tablet) e con la durata spropositata di 4 ore (se i cinema di tutto il mondo non fossero chiusi causa pandemia, probabilmente sarebbe davvero uscito in due parti).
Perché? Come è possibile? Di chi è figlio Zack Snyder?
Eppure, pare proprio che a fare il miracolo sia stato il famoso movimento su internet che tra hashtag e petizioni ha continuato a chiedere questa rivisitazione per anni.
E' il potere degli urlatori. Si sa come funziona: chi è soddisfatto di un prodotto se lo tiene per sé, mentre gli insoddisfatti urlano come pazzi. In questo caso, gli insoddisfatti erano talmente tanti e talmente rumorosi che ce l'hanno fatta.
E' la vittoria di un modo diverso di fare cinema? Ci si prospetta un futuro nel quale la trama di un film verrà decisa tramite sondaggi? Stiamo per assistere alla fine di qualsiasi creatività autoriale? Si tratta, in soldoni, di un precedente, o solo di un episodio isolato?

I fan urlanti probabilmente si immaginano così.

Oppure, si tratta proprio della rivincita di quella stessa creatività autoriale? Parliamo di un settore cinematografico relativamente recente, il sottogenere dei "film di supereroi", che sembrano dover rispondere a canoni precisi, sottostare paletti decisi dalle major, adottare stilemi riconoscibili. Film di supereroi che, diciamocelo, sono tutti uguali. Come lo erano i western o i film d'azione degli anni '90, certo, che però ogni tanto si concedevano variazioni sul tema, anche solo dal punto di vista tecnico-registico. 
Snyder non è uno dei registi-schiavi in forza alla Marvel, lui ha la sua visione autoriale e quella persegue, che possa piacere o non piacere. Il suo uso dei colori, la sua epica, l'assenza di ironia, avevano permesso ai suoi film di distinguersi da quelli dei diretti concorrenti perché erano, sì, "film di supereroi" ma anche "film di Zack Snyder". Proprio quello che è mancato da quando se ne è andato, perché non solo Justice League ma anche Acquaman, Wonder Woman, Suicide Squad, Shazam,  Harley Quinn (e l'ultimo Wonder Woman non l'ho visto) sono un po' così, magari sono anche belli, ma sono sempre un po' giocattoloni alla Marvel, blockbuster fatti in serie dove ogni aspetto è deciso a tavolino dagli esperti del marketing. E questa scelta è stata fatta proprio per venire incontro ai gusti del pubblico generalista.
Eppure proprio dal pubblico è venuta questa richiesta di ripristinare la versione più "autoriale" di Justice League.

Chi ci capisce più niente, a questo punto?

Io no di sicuro, quindi facciamo che proviamo a parlare del film.
Ho dovuto rileggermi la mia recensione di Justice League per ricordarmi cosa pensassi del film. Mi sembrava peggio, a a quanto pare non mi aveva fatto del tutto schifo all'uscita. Sia come sia, non me lo ricordo quasi per nulla, meglio così, almeno mi è sembrato di vedere un film nuovo.

I fan che contemplano soddisfatti il frutto dei loro piagnistei. Tra l'altro, quando diavolo dura questa scena delle pose? Due giorni?

Zack Snyder ha i suoi adoratori e i suoi detrattori. Nel mezzo sembra che non ci sia nessuno. Io ho fatto già da tempo della massima "il giusto sta nel mezzo" una delle mie principali filosofie di vita, e cerco di applicarla anche in questo caso, ma devo ammettere che a me Snyder in generale piace. Sono uno dei quattro a cui è piaciuto Sucker Punch, per dire. E mi piace la sua visione dei supereroi.
La Marvel, anche nei fumetti, presenta supereroi umani, con quasi più debolezze che punti di forza, ritraendoli in modo che possano sembrare in un certo modo "familiari" ai lettori/spettatori. Il tema dell'"amichevole Spider-Man di quartiere" si può applicare un po' a tutti i suoi colleghi.
Per i supereroi DC, anche nei fumetti,  non è così. Forse il motivo è che sono in media molto più potenti degli eroi Marvel, tanto da non poter essere considerati come facenti parte dell'umanità come "umani con dei bonus", ma piuttosto qualcosa di "superiore".
Con questo non voglio dire che preferisco una visione all'altra, ma che sono due modi differenti di vedere le cose, entrambi validi, e mi sembra giusto che da una parte ci si concentri sulla prima e dall'altra si preferisca la seconda... almeno, nella versione di Snyder.

Una vignetta di Leo Ortolani riportata da chiunque ovunque si parli di cinecomic. E giustamente, direi. 

I supereroi DC sono divinità scese in Terra, dotate di poteri sconfinati, che proteggono gli umani per un senso di giustizia, non perché si sentano parte di quell'umanità. Alcuni di essi neanche lo sono, umani. Zack Snyder decide di esasperare questo aspetto, ed ecco che gli "dei tra noi" agiscono proprio come tali, e le loro "identità segrete" altro non sembrano che mascherate, finzioni, modi per camuffarsi e magari iniziare a credere essi stessi di poter essere parte del mondo degli umani.
Ogni inquadratura in Zack Snyder's Justice League è volta a enfatizzare questo aspetto, la potenza inarrivabile di questi esseri a confronto dei deboli e fragili esseri umani, umani a cui essi guardano con benevolenza. Sono fuori posto, gli dei di Snyder, male integrati, soli. Anche le anatomie sottolineate dai costumi e le pose in cui a volte si mettono non possono non ricordare le statue classiche di eroi e dei dell'antichità.
Mi ha colpito anche lo strano modo di correre di Flash, muove le braccia quasi come se stesse nuotando, Forse per vincere la resistenza delle molecole d'aria che non si muovono alla tua stessa velocità. Ma si vedeva questa cosa nella prima versione?

Beh questo forse è un po' eccessivo.

Le ore in più permettono di approfondire e ampliare la storia, dando maggiore importanza ai personaggi di Flash e Cyborg, che se non ricordo male nella prima versione erano solo tappezzeria, e creando una trama che quantomeno sta in piedi. Ciò non toglie che buona parte di questo minutaggio se ne vada in rallenty, scene di combattimento lunghissime e inquadrature figacciose. A volte anche abbastanza demenziali, perché mi fai vedere al rallentatore Acquaman che beve whisky a garganella?

Ecco un buon metodo per far durare di più il whisky: berlo al rallentatore. Oltretutto inquinando poi il mare con la bottiglia.

Per non parlare poi dell'epilogo. Il film avrebbe dovuto terminare al termine del messaggio audio con Superman che si apre la camicia (tra l'altro, qualcuno ha capito perché ha il costume grigio? Sbagliato candeggio?). Tutto quello che viene dopo è perfettamente inutile, sono lunghe anticipazioni di film futuri che sarà molto improbabile vedere (a meno che il nascente movimento "Restore the snyderverse" non faccia per la seconda volta il miracolo), praticamente la versione di Snyder (cioè lunghissime) delle scenette dopo i titoli di coda che appestano i film di supereroi. 

In realtà Snyder ha fornito almeno due o tre motivazioni diverse per la scelta del costume nero, una meno sensata dall'altra.

In una delle inutili scenette (scenone, visto il minutaggio) vediamo anche una versione del Joker totalmente diversa da quella vista in Suicide Squad, nonostante l'attore sia lo stesso. Quello che  in Suicide Squad sembrava un gangsta motherfucker pieno di tatuaggi diventa un cui un incrocio tra il Joker di Heath Ledger e quello di Joaquin Phoenix. Sono pure spariti i tatuaggi.
Non sono convinto.
Questa versione sarà pure un po' più vicina a quella vista nei fumetti, ma l'altra aveva la sua personalità, si distingueva, e opportunamente approfondita avrebbe potuto portare a cose interessanti e magari inusitate. Qui invece sembra che Jared Leto non faccia altro che scimmiottare gli altri due attori già citati.
Io però sono sempre stato un amante delle versioni alternative, presumo che ai fan questa versione, secondo me meno coraggiosa ma più tradizionale, piaccia di più. 

Sarò strano io, ma secondo me ci ha perso.

Questa nuova versione del film è decisamente migliore della prima, non che ci volesse molto. Parlavamo prima della visione dell'autore. Ecco, lasciare mano più o meno libera Snyder forse non è stata questa grande idea. Il film sarebbe stato più bello se fosse stato identico ma tagliando un minuto qua e 30 secondi là (e le scene finali) e con qualche rallenty in meno. Serviva qualcuno che dicesse a Snyder "anche meno, Zack, anche meno". Perché la visione autoriale va bene, ma c'è bisogno anche di qualcuno che contenga l'esuberanza autoriale.
Il giusto sta nel mezzo.

Il Moro

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