martedì 23 febbraio 2021

She-Ra e le principesse guerriere: miglior show dedicato ai Masters of the universe?


She-Ra e le principesse guerriere recensione


 Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Chi segue o visita anche solo saltuariamente questo blog probabilmente sa quanto io sia legato ai Masters Of The Universe, è quindi evidente che non potevo restare indifferente all'esistenza di un reboot della serie She-Ra la principessa del potere, no?

In realtà She-Ra e le principesse guerriere è del 2018, quindi si capisce che ci ho messo un po' a decidermi a guardarla. A fermarmi erano le pessime opinioni lette in rete, in particolare quelle che qualificavano lo show come una specie di manifesto per l'affermazione della superiorità femminile e di tutta la comunità LBGTQ verso i maschi bianchi eterosessuali, un po' troppo spesso ultimamente descritti come il male supremo che domina il mondo. Ma parlo per invidia, perché sono maschio bianco eterosessuale e ciononostante non riesco a dominare neanche il gatto di casa.

Alla fine l'affetto che provo per i Masters mi ha spinto a provare comunque.
Beh, devo dire che l'impatto è stato decisamente meno doloroso del previsto, anzi, la serie mi è addirittura piaciuta, e neanche poco.


She-Ra e le principesse guerriere recensione

Fin dall'inizio è divertente, colorato, con rivisitazioni interessanti. I primi ingressi in campo di She-Ra sono fantastici, il personaggio diventa molto più alto della sua controparte umana, luminescente e quasi muto, e si comporta come dovrebbe fare chi possiede una forza erculea, distruggendo senza difficoltà robot e carri armati con una mano sola, inarrestabile. Più avanti anche trasformata manterrà la stessa personalità di Adora e quindi sarà decisamente meno "epica", e anche la sua evidente superiorità non durerà: vi ricordate di He-Man che, anche nella serie del 2002, cambiava continuamente il suo livello di forza fisica, passando dal sollevare le montagne a faticare per sopraffare Beast-Man da un'inquadratura all'altra? Ecco, succede anche qui. Com'è che una che spacca i carri armati a pugni riesce a farsi menare da Catra? Ma è un problema insormontabile, se si vuole che la storia possa procedere (con un personaggio del tutto invincibile sarebbe finito tutto subito), quindi va bene così, sono decenni che Superman fa la stessa cosa e nessuno si lamenta. 


She-Ra e le principesse guerriere recensione


Fa un po' specie l'eccessiva rapidità con cui Adora cambia bandiera e con cui si integra tra i ribelli.
E qui consentitemi una piccola digressione.
C'è tutta una serie di corsi di scrittura che dichiara perentoriamente come deve essere scritto un incipit: nella prima pagina deve comparire il protagonista, deve essere al centro dell'azione e dalla situazione si deve già capire quale sarà l'andamento della storia. O fai così, o nessuno vorrà leggere il tuo libro. A me tutto ciò sembra un'enorme stupidaggine (non che sia sbagliato scrivere gli incipit in questo modo, ma perché diavolo dovrebbe essere una regola fissa e ineluttabile? Eppure ho visto insegnanti in corsi di scrittura online giudicare gli incipit esclusivamente o quasi in base all'aderenza a questo canovaccio), comunque sono molti a decidere di sfruttare questo approccio. 
Questo male sembra affliggere anche le serie animate: pur di far comparire She-Ra già nella prima puntata, ecco che anche qui tutta la parte relativa ad Adora come membro dell'Orda (qui non ancora capitano, ma lo sarebbe diventata presto se non fosse passata coi ribelli) viene accantonata come se niente fosse, e senza neanche la scusa dell'incantesimo. He-Man qui non c'è, Adora trova per caso la spada in mezzo a un bosco ma la spada non opera su di lei nessun particolare incantesimo (nei vecchi cartoni animati la liberava da un incantesimo di controllo mentale). Nel giro di due puntate, che praticamente coprono meno di un giorno nel tempo della storia, ecco che Adora abbandona senza rimorsi quelle che sono state tutte le sue convinzioni fino a quel momento, ma proprio tutte, compresa l'amica fraterna (e forse qualcosa di più) Catra, abbracciando in un attimo la ribellione, solo perché ha incontrato due tizi simpatici nella foresta.
E il bello è che She-Ra in tutto il resto della serie si vede ben poco, credo che non compaia nemmeno in metà delle puntate!
Togliere di mezzo il comodo (e banale) incantesimo da sciogliere per far diventare Adora "buona" è cosa buona e giusta, ma qui non viene sostituito da nulla.
Viene da pensare alla splendida serie a fumetti del 2012, nella quale Adora passa parecchio tempo come Despara, generale dell'Orda Infernale e braccio destro nonché "figlia" di Hordak, situazione dalla quale riesce ad affrancarsi con grandi difficoltà ed enormi sforzi, questo molto prima che compaia She-Ra.
E va beh, diciamo che è una serie per bambine, come se questa fosse una scusa valida, e andiamo oltre.
Volendo, possiamo dire che è uscito un libro illustrato per bambini intitolato She-Ra - Origin of a Hero, che espande quanto raccontato nei primi due episodi della serie. Forse lì la cosa è resa meglio, non ho potuto appurarlo. Il libro è il primo di una serie di sei, ognuno autoconclusivo. La stessa casa editrice ha pubblicato anche un fumetto, The legend of the fire princess, e una "guida illustrata alle principesse".
Domanda per chi capisce l'inglese meglio di me: ma la parola "hero" va bene anche per una femmina?

She-Ra e le principesse guerriere recensione

Forse si sarebbe potuto spingere un po' di più su quello che viene dopo: l'integrazione di Adora in una società completamente diversa da quella che ha conosciuto. Visto il tono allegro e scanzonato della prima parte della serie, vedere la protagonista alle prese per la prima volta con le comodità e perfino i lussi dei regni delle principesse, dopo aver vissuto una vita in un rigido ordine militare improntato alla conquista e alla sopraffazione, avrebbe potuto essere divertente. Questo spunto in effetti salta fuori, una volta. Una sola, purtroppo.


She-Ra e le principesse guerriere recensione

C'è da dire anche che molto spesso si ha la sensazione che Etheria sia pressoché disabitata. Si incontrano sempre solo tra di loro, e le principesse combattono usando i loro superpoteri come una Justice League qualsiasi. Non dovrebbero essere principesse? Non dovrebbero avere degli eserciti? Ma in fondo non ne hanno bisogno, visto che la terribile Orda Infernale sembra composta da sette persone in totale, di cui tre sono cadetti.

She-Ra e le principesse guerriere recensione
Praticamente a questi aggiungi Hordak e qualche soldato anonimo in armatura, e l'Orda Infernale è bella che finita.



La trama si evolve in modo sempre appassionante, e i personaggi risultano essere tutti interessanti, Catra in particolar modo. Interessanti al punto che per molti avrei preferito una maggiore presenza sullo schermo: se crei personaggi interessanti come Hordak, l'Hordak sbagliato o i tre cadetti, perché poi gli dai così poco spazio? Meno Bow e Glimmer e più Hordak avrebbe giovato senz'altro, creare un personaggio così interessante e poi non farlo vedere è come farmi assaggiare un boccone delizioso e poi portarmi via il piatto.

Le differenze con la serie degli anni '80 sono evidenti, senza stare a parlare dei disegni. Questa è una serie moderna pensata per le ragazze di oggi, che non si preoccupa di strizzare eccessivamente l'occhio ai fan storici (cosa che comunque fa, alla fine sempre di un remake si tratta), e che può essere seguita anche da maschi e da adulti grazie alla storia che viene raccontata, perché comunque è una storia avventurosa e piena di conflitti e ribaltamenti di prospettiva, e pure ben narrata. Voglio evitare spoiler, invitando gli appassionati dei Masters Of The Universe a darle una possibilità (tra i due presumibili target della serie, gli appassionati di MOTU e le ragazzine, da questo blog credo di poterne raggiungere solo uno). Vi basti sapere che mi ha preso fin da subito, e alla fine di ogni episodio avevo sempre voglia di vedere il successivo. E vi sconsiglio di andare troppo nel dettaglio nelle informazioni che potete trovare da una ricerca in rete, sono spoiler come se piovesse.

She-Ra e le principesse guerriere recensione


Per quanto riguarda la questione "gay friendly", direi che la cosa è piuttosto evidente. Come è possibile che la maggioranza dei personaggi, o almeno di quelli che mostrano un qualche interesse sentimentale per qualcuno, siano omosessuali? La percentuale non è un po' eccessiva? 
Però la cosa non è buttata lì a caso ma (non sempre) è funzionale alla storia. Il rapporto tra Catra e Adora non avrebbe potuto funzionare nello stesso modo se fossero stati un uomo e una donna, per i quali pensare a una relazione sarebbe stato immediato, e nemmeno due uomini, perché se allo stato attuale delle cose far vedere sullo schermo una storia tra due lesbiche risulta possibile e nessuno si scandalizza troppo, sarebbe stato più difficile tra due maschi. Invece sono due ragazze adolescenti, che probabilmente faticano a capire i loro stessi sentimenti e che mischiano amicizia, amore e odio in dosi mutevoli senza comprenderle a fondo.
Anche per quanto riguarda Netossa e Spinnerella il rapporto tra loro secondo me è una buona idea, questo perché 


Uso un altro spoiler per un'altra cosa che mi ha dato un po' fastidio:

She-Ra e le principesse guerriere recensione

Una nota sullo stile di disegno, visto che molti dei commenti che leggo sui gruppi di discussione sui MOTU sono del tenore di "orrobrio inguardabile" "schifezza" "ma che belle che erano le animazioni degli anni '80 in confronto a questa porcheria" (ricordiamo che nel cartone originale i personaggi avevano quattro animazioni in tutto che venivano ripetute sempre uguali per tutte le puntate). 
Allora, nonostante io approvi in toto la modernizzazione grafica dei personaggi (tranne Horde Prime, che graficamente non mi è piaciuto granché), è vero che lo stile di disegno risulta "troppo infantile", ma non rispetto alla serie originale: rispetto piuttosto alla storia che viene narrata la quale, nonostante alcuni concetti un po' infantili (quelli che ruotano intorno ai soliti "valori dell'amicizia"), è una storia abbastanza adulta. Per capirci, ho fatto vedere le puntate anni '80 e anni 2000 di He-Man a mio figlio cinquenne senza problemi, ma non gli farei vedere questo. E non tanto per la questione "gay friendly", quanto proprio perché la storia ha un certo grado di complessità e momenti drammatici, che richiedono qualche anno in più per poter essere apprezzati e capiti. Uno stile più realistico, come ad esempio quello che è stato usato per Avatar - La leggenda di Aaang e il suo seguito La leggenda di Korra (a mio parere la miglior serie d'animazione occidentale per ragazzi degli ultimi anni) sarebbe stato sicuramente meglio. A meno che non sia stato fatto apposta per non accentuare troppo la tensione sessuale tra Catra e Adora, che magari qualcuno meno malizioso non ci fa caso ma io l'ho trovata evidente per tutto il tempo...

She-Ra e le principesse guerriere recensione
Fan art di Miguel Mercado. Un'altra cosa.



Concludendo, She-Ra e le principesse guerriere mi è piaciuta. Non seguo molti cartoni animati, né americani né giapponesi, ma questa si merita di sicuro un posto tra le migliori serie (non comiche) che ho visto ultimamente. Mi è piaciuta nel complesso, perché mi sono appassionato molto alla storia e soprattutto ai personaggi, ma ha dei difetti, e neanche così piccoli. Per me sono passati in secondo piano, ma capisco che ad altri possano fare molto più effetto.
Però a me è piaciuta e lo dico parlando da appassionato dei Masters of the universe, come sa chiunque segua questo blog. Appassionato, ma non fanatico del canone, canone che è già cambiato almeno tre o quattro volte nel tempo. Mi piacciono le rivisitazioni, non mi sento offeso nel profondo da una Catra con il pelo da gatta né da un Hordak che non è in grado di trasformarsi in un razzo missile (anzi, diventa qui un personaggio tragico dal notevole spessore, peccato che si veda troppo poco. Lo so che l'ho già detto, ma è la cosa che mi ha dato più fastidio).
Lasciando parlare invece l'appassionato di MOTU che è in me, due sono le cose di cui ho sentito la mancanza. 
Una è l'assenza di qualsiasi personaggio dell'Orda Infernale "classica". Ad esempio, per quei tre cadetti, invece di personaggi nuovi non potevano usare, che so, dei  giovani Leech, Mantenna, Grizzlor? E' vero che appartenevano a un'altra serie di giocattoli, ma nel cartone originale apparivano tutti regolarmente.
Un'altra è l'assenza totale di riferimenti a Eternia e al nobile fratello di Adora, assenza che a momenti sembra un vero e proprio errore di sceneggiatura. Anche a serie conclusa non ho ancora capito dove accidenti Hordak sia andato a prendere Adora quand'era neonata (pensavo che sarebbe venuto fuori che era Eternia, e invece non viene fuori un bel niente) né perché diavolo si trasformi esclamando "per l'onore di Grayskull!", in un mondo dove Grayskull non esiste...

Viene da chiedersi quale sia il target di riferimento di questo cartone. Disegni infantili, ma storia adulta. Personaggi degli anni '80, ma storia diversissima dall'originale. Insomma, per chi è stata pensata? Per me, forse, visto che a me è piaciuta...

Il Moro

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4 commenti:

  1. Ignoravo questa nuova versione di She-Ra, e visto che neanche negli anni Ottanta provavo simpatia per il personaggio dubito che la vedrò.
    Comunque vorrei testimoniare come anch'io, maschio bianco eterosessuale, non conti nulla in alcun frangente, mentre per tutta la mia vita sono stato circondato in numero preponderante da donne forti che hanno sempre comandato eccome, infischiandosene bellamente di qualsiasi controparte maschile. Il fenomeno delle "donne deboli e remissive" lo conosco solo dai film e dai racconti delle donne forti, quindi lo vivo come un elemento da fiction. Ci sono gli UFO, i dinosauri e le donne deboli e remissive :-D

    Non seguo le serie animate ma recentemente ho visto "Star Trek: Lower Decks" ed è chiaro come il razzismo ormai sia dominante: come mai le aspre critiche per una serie anni Sessanta tutta al maschile diventano mute per una serie del 2020 tutta al femminile? Come mai l'intero equipaggio è formato da donne forti e capaci, mentre quei due o tre uomini sono imbecilli messi lì a fare da tappezzeria? Quindi lasciare le donne sullo sfondo è male, farlo con gli uomini è bene? Non è che un razzismo di segno opposto è meno razzista...

    La cosa che mi dici dei corsi di scrittura creativa mi deprime assai: ecco perché ho fortissimi problemi a leggere la narrativa moderna, perché è mostruosamente identica nello stile. Alla prima riga di un romanzo di genere già si capisce tutto, perché è strutturato con uno stile già letto mille volte. Forse dovrebbero premiare autori con stili diversi, più accattivanti, più capaci di coinvolgere il lettore, se invece si vuole un incipit sempre uguale alla stessa formula, non mi stupisce che appena letto il primo paragrafo di un romanzo ormai lo chiudo, nauseato dalla noia. Per fortuna in saggistica si mantiene un certo grado di libertà creativa :-P

    P.S.
    Visto che la She-Ra originale non ha mai mostrato la propria biancheria intima, per il dispiacere di noi bambini, perché la nuova She-Ra indossa pantaloncini e non la storica gonna? Perché una donna con la gonna è considerato un pessimo esempio per le bambine, che poi magari vorrebbero indossarla pure loro? Boh :-P

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    1. Guarda, non entriamo nell'argomento "rappresentazione delle donne nella narrativa moderna" che non ne usciamo più, e appena dici qualcosa vieni subito tacciato di sessismo! 😄
      Anch'io ho avuto per la maggior parte della mia vita capi donna... e ti assicuro che mi facevano trottare parecchio!

      Immagino che gli autori affermati possano permettersi sperimentazioni stilistiche, tanto ormai sono affermati e gli pubblicano qualsiasi porcheria, ma ho paura che le case editrici che accettano lavori di esordienti o comunque autori poco noti abbiamo degli schiavetti che leggono solo qualche pagina di tutto il materiale che arriva in redazione, e debbano giudicarla in base a parametri standard per fare in fretta...
      Lo prova lo scaffale del fantasy di qualsiasi libreria negli ultimi anni, dal quale puoi prendere il primo libro di una saga e il secondo di un'altra che tanto la storia è sempre la stessa.

      I pantaloncini sono effettivamente un po' ridicoli, avrebbero avuto più senso dei pantaloni lunghi... ma d'altronde He-Man è sempre andato a spasso con le mutande di pelliccia, quindi non gli si può dire nulla!

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  2. Ma infatti, la storia in sé mica è male.
    Certo, assurdo che non esista un etero bianco... si vede una volontà isterica, dietro queste scelte.
    Però ecco... NON è She-Ra. Non ha nulla a che vedere coi Masters. Hanno preso dei personaggi già noti, e li hanno trasformati secondo la volontà di una produttrice attivista (e uno staff che ha ammesso anche di non conoscere nemmeno chi fosse She-Ra).
    Si potrebbe fare lo stesso con qualsiasi brand, con qualsiasi storia già nota.
    Ma si chiama FAN FICTION, parodia.
    E questo è She-Ra di Netflix: una fan fiction che diventa realtà.
    Per fortuna la vera She-Ra (non il cartoon Filmation, non solo) esiste ancora ed è NATURALMENTE già gay friendly senza tante innaturali forzature.

    Moz-

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    1. Beh dai, Hordak è etero ed è bianco. Proprio bianco latte. 😁
      E sea hawk, pure! E Glimmer, se conti pure le donne! E il re e la regina! Tutti bianchi ed eterosessuali!
      Non sono TUTTI omosessuali, ma comunque sono una percentuale irreale.
      Sul fatto che non sia She-Ra, non sono d'accordo. A differenza dei nuovi Thundercats, per esempio, che raccontano storie che niente hanno a che vedere con l'originale e i cui personaggi potrebbero tranquillamente avere nomi diversi (ci sono degli eroi, c'è un cattivo, e lì finiscono le somiglianze, avessero le stesse identiche trame ma fossero i trasformers o i masters o i g.i.joe sarebbe lo stesso, infatti esiste un'altra serie, Mao Mao, che è praticamente identica ma non ne parla nessuno perché non appartiene a un brand famoso), qui gli elementi caratterizzanti di She-Ra ci sono tutti. Certo, è rivista in un modo completamente diverso, ma da qui a dire che gli autori non conoscono il materiale originale ce ne passa. Che lo staff non conoscesse il materiale originale prima di mettersi a lavorare alla serie, vuol solo dire che è gente giovane... 😁
      Ma prima di lavorarci si sono sicuramente informati.

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