Questa è una recensione su commissione, visto che l'autore mi ha contattato facendomi avere una copia del gioco da testare. Questo non significa ovviamente che non sarò imparziale, visto che insieme al gioco non è arrivato nessun bonifico!
Partiamo con un'introduzione: Infinity Mundi è un progetto tutto italiano, un'app per storie interattive. L'app dà agli autori/sviluppatori una serie di strumenti per creare una storia interattiva da giocare su tablet o smartphone. Si può andare dalle semplici storie a bivi a opere più complesse, con inventario, punti vita, combattimenti complessi, eccetera.
Io stesso sono stato contattato dagli sviluppatori dopo aver pubblicato Supermike contro il Tessitore e Upyr. Mi hanno invitato a entrare a far parte degli autori, mi riprometto continuamente di provare a metterci mano ma alla fine mi perdo sempre in cazzate. Per dire, dopo un anno non ho ancora terminato il "finale buono" di Upyr, mi vergogno di me stesso. Dovrei non aver bisogno di dormire, per poter fare tutto quello che vorrei fare...
Ma torniamo a parlare di Brandy, prima avventura scritta da Roberto "powerbob" Bucciarelli e con le illustrazioni di Alessandro Lalli.
L'avventura parrebbe far parte di una saga dal titolo QuesTavern: all'inizio del gioco ci si trova infatti in una locanda dove gli eroi aspettano che qualcuno venga a ingaggiarli per un'impresa, e quindi è plausibile che ci siano in cantiere altre avventure con lo stesso incipit, probabilmente con protagonisti diversi.
Qui Brandy, arciera elfa abilissima con la sua arma ma con un enorme problema di dipendenza dall'alcool, viene ingaggiata da un re per ritrovare la figlia, rapita da un drago.
La trama finisce qui, perché a questo punto inizia una quest che sembra uscire direttamente da una sessione di un gioco di ruolo, in quanto fatta di singole scene che potrebbero anche essere lette in ordine sparso senza nulla cambiare della storia, almeno fino alla sequenza finale.
Il gioco in sé è un'avventura a bivi, in cui tutto quello che deve fare il giocatore è scegliere l'azione da far compiere al personaggio alla fine del paragrafo, tra due o tre possibilità. C'è un inventario ma la gestione è automatica, non ci sono combattimenti o altro, solo in un paio di casi mi sono imbattuto in degli enigmi di semplice soluzione. Per me questo è un punto di forza, perché non ho troppa voglia di perdermi in mille sottomenu e tener conto di punteggi e statistiche.
L'eroina della storia si trova coinvolta in una serie di situazioni abbastanza assurde e ridicole, nelle quali per trarsi d'impaccio spesso la soluzione più logica non sarà quella giusta.
L'ironia dell'autore sembra essere migliorata durante la scrittura. Nelle parti iniziali risulta essere un po' stentata, perché si ha l'impressione che il narratore stia descrivendo una scena che vista dal vivo (o in un film) farebbe anche ridere, ma sulla carta è molto meno divertente. Quello che fa ridere in video non fa altrettanto ridere in un libro, descrivere uno che cade non è la stessa cosa che vederlo cadere. Più si va avanti, però, più questa situazione svanisce, da qui l'impressione che l'autore abbia raffinato il suo modo di scrivere andando avanti, arrivando a delle situazioni che risultano divertenti anche sulla carta.
Ho fatto tre sessioni di gioco, direi che ci sono degli snodi fissi a cui si può arrivare attraverso tre o quattro strade diverse. Nelle diverse strade si possono raccogliere diversi oggetti che potrebbero servire più avanti, e le scelte successive cambiano a seconda se hai o meno gli oggetti in questione. Questo serve anche per il finale, per ottenere il "finale buono" servono gli oggetti giusti.
I bivi, comunque, portano a situazioni anche molto diverse, quindi rigiocare l'avventura è un piacere.
Concludendo una storia a bivi divertente, che avrebbe potuto essere forse migliore se la padronanza dell'ironia fosse stata la stessa della fine anche all'inizio e se ci fosse stata una trama appena un pelo più complessa.
Questo è il sito ufficiale di Infinity Mundi.
Qui la pagina dedicata a Brandy, che contiene anche i link agli store dai quali scaricare il gioco.
Il Moro
Sembra molto carina, poi la protagonista è una sorella d'alcol 😝
RispondiEliminaConcordo sui combattimenti, anche io non ho voglia di sbattermi nei vari menu. Oggi purtroppo l'elemento GdR è un po' ovunque. Ma famme gioca', no shopping, la scelta delle abilità poco alla volta e tutto il resto!
Che poi a me queste cose intricate una volta piacevano anche, ma ora non ce la faccio più... Sono invecchiato, non ho più pazienza... 😁
EliminaCarina l'idea del libro game riproposto in chiave moderna come app! Mi hai ricordato che qualche tempo fa mi ero rimesso a fare i libri di Lupo Solitario che erano gratuitamente disponibili online su Project Aon...
RispondiEliminaI libri di lupo solitario sono tutti disponibili in versione app. Ma su Lupo Solitario ho già preparato un articolo della rubrica "tutti i videogiochi di..." di prossima pubblicazione.
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