martedì 21 ottobre 2014

Supercroocks e Kick-Ass 3, di Mark Millar. Doppia recensione.

http://www.millarworld.tv/images/m-comic-supercrooks.jpgSalve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Supercroocks è un fumetto supereroistico scritto da Mark Millar con la collaborazione di Nacho Vigalongo,  già regista di quel Los Crononocrimenes che trovare recensito qui.

Porta il marchio Millarworld, che contraddistingue quasi tutte le produzioni di mark Millar, come questa, anche se in realtà non sono ambientati nello stesso mondo ma solo accomunati dallo stile narrativo: una visione dei supereroi calata nel mondo reale, da una parte più realistici e dall'altra più pulp, nell'accezione tarantiniana del termine.

New York e gli Stati Uniti in genere pullulano di supereroi, al punto che è diventato impossibile per i supercattivi agire in qualsiasi modo. Ecco quindi l'idea di uno particolarmente sveglio: andare a fare un colpo dove i supereroi non ci sono. Tipo in Spagna.


Supercroocks risulta essere niente di più che una rilettura di ocean's Eleven con i supereroi. Stesse dinamiche, stesso stile. Se avete visto il film è inutile entrare più in dettaglio nella trama, aggiungete solo un
po' di superpoteri. Sul serio, la trama è quella. I membri della squadra che vengono reclutati uno per volta, il progetto di rapinare un tizio super ricco e super pericoloso (in questo caso un ex supercattivo), il piano che sembra stia andando a rotoli mentre invece è tutto previsto... Quello.


http://www.millarworld.tv/images/SuperCrooks_8.jpg


È abbastanza divertente e i disegni di Lenil Yu sono molto belli, ma la sensazione di già visto regna sovrana. Mark Millar ci ha regalato di meglio. Bei dialoghi, bei disegni, Ocean's Eleven... No, non mi viene in mente altro da dire. Sarà che non ho mai amato particolamente i film del genere "heist".


http://static.comicvine.com/uploads/original/6/67663/3086891-message.jpg

Visto che la recensione è abbastanza corta, per questa volte ve ne metto due al prezzo di una: parliamo anche di Kick-Ass 3, sempre di Mark Millar, con i disegni di John Romita Jr.
 Su questa pagina trovate anche la recensione di Kick-Ass 2 e lo spin-off  Hit-Girl.

In quest'ultima avventura ritroviamo Kick-Ass a capo del supergruppo Justice Forever, che ha intenzione di lottare contro la corruzione nella polizia e contro la malavita organizzata, ma soprattutto atteggiarsi a pose fighe declamando citazioni da albi pluripremiati.
Il giovane Red Mist, supercattivo del precedente, è ancora vivo e se ne va in giro, ma stavolta l'antagonista principale è suo zio, il mafioso (italiano) Rocco Genovese. Come se non bastasse ci si mette anche una scissione del supergruppo alla Civil War, un gruppo di delinquenti che si travestono da supereroi per scaricare su di loro la colpa delle loro malefatte, un nuovo amore che distrae Dave dalla sua "missione", e Hit-Girl è ancora chiusa in di prigione.



Curiosità: la famiglia Genovese, nota anche come Famiglia Luciano, è davvero una delle più potenti famiglie mafiose di New York. Tra i loro boss del passato anche nomi famosi come Lucky Luciano. Nel fumetto  Rocco Genovese vuole riunire sotto di sè tutte le principali  famiglie mafiose di New York, e nella realtà è effettivamente successo qualcosa di simile. Negli anni trenta infatti Lucky Luciano creò una commissione di cinque famiglie che si riuniscono periodicamente per spartirsi gli affari sporchi della città.


Don Vito Genovese, che diede il nome alla famiglia.

Kick-Ass 3 purtroppo soffre degli stessi difetti del 2: si allontana dalla "realtà"  per diventare sempre  più "supereroistico". Sì, ci sono diversi ammiccamenti e piccolezze che ci fanno capire che i protagonisti sono ragazzi e persone normali in costume, con un senso della giustizia derivato dai fumetti, ma sono troppe le cose "da fumetto" che fanno perdere il fascino del primo episodio della trilogia. Ad esempio il mafioso ha atteggiamenti tipici da "cattivo dei fumetti". Difficile dire se sia voluto, come a dire che i fumetti sono così radicati nell'immaginario collettivo che anche chi non li legge ne è influenzato, oppure se sia semplicemente "scappato di penna" a Millar. O ancora Hit-Girl, che qui è un incrocio tra Il Punitore e Batman (ma con molte più parolacce) totalmente avulso da qualsiasi pretesa di realismo.



Insomma, non si parla più di "supereroi nel mondo reale", quanto piuttosto di un fumetto di supereroi calato in un'ambientazione più realistica e moderna di quella a cui siamo abituati... ma non troppo. Un po' come tutto o quasi il resto del Millarworld



Il primo Kick-Ass rimane insuperato, IMHO il fumetto di Mark Millar più bello dopo Red Son (che recensii qui). Anche Hit-Girl non è male. Ma Kick-Ass 2 e 3 non sono all'altezza, purtroppo.

Il Moro

2 commenti:

  1. Penso che Kick-Ass 3 va a completare perfettamente tutta l'opera. Mi è piaciuto molto per molte questioni personali. Tuttavia è vero che si è perso il senso originale dell'opera: alla fine la vena sognatrice di Millar ha avuto la meglio sul contesto reale.

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    1. Vero, vero. Si è perso di vista lo scopo originale.

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