Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
Un altro articolo in cui metto insieme opinioni brevi se non brevissime, su cose che ho visto/letto/giocato e a cui non mi andava di dedicare articoli più lunghi e dettagliati. Questa volta parliamo di una manciata di film prevalentemente horror. Visto che scrivo questi commentini dopo aver visto i film e li tengo lì per accumularli, alcuni potrei averli visti davvero un sacco di tempo fa.
The House
Come si chiamano quelle "tramette" che si trovano su Netflix? Sinossi? Anticipazioni? Comunque sia, confermo che sono scritte da persone che i film non li hanno visti, visto che questa descrive The House come una "commedia dark". E qui ci sta un MACCOSA?!, visto che The House è chiaramente un horror, e non di quelli che fanno ridere.
Si tratta di un film episodico, abbiamo tre racconti che ruotano intorno a questa inquietante casa, ambientati in tempi diversi.
Il primo racconto è ambientato nel passato, tipo a inizio '900 direi.
Si tratta di uno di quegli horror che piaccono a me, quelli di atmosfere e inquietudine. Niente salti sulla sedia, niente splatter, molti silenzi opprimenti, angoli bui, presenze misteriose, solitudine, certezze che crollano, sensazione di essere nel posto sbagliato. Per far capire l'atmosfera, siamo dalle parti di The Others. Altro che commedia dark.
Sono queste le cose che fanno paura, non i mostri che saltano fuori all'improvviso con la musica a palla. Il particolare metodo di realizzazione, con l'utilizzo di pupazzi di stoffa, lo rende ancora più affascinante.
Il secondo racconto, ambientato ai giorni nostri, cambia decisamente registro passando al grottesco. Strane cose succedono al nuovo proprietario di questa casa, tanto strane da esserlo un po' troppo. Ho capito il genere, ma non è il "mio" genere, troppo bizzarro e nonsense.
E' difficile capire la collocazione temporale del terzo, sembrerebbe una specie di futuro postapocalittico. Di sicuro è surreale, onirico, psicologico. Insomma, una palla.
Dei tre episodi, il più bello è chiaramente il primo, che è anche il più "normale". Il vantaggio è che si può tranquillamente guardare solo quello e poi staccare, che è esattamente quello che vi consiglio di fare.
Alive
Alive, film di zombi coreano del 2020, non dice niente che non abbiamo già visto, rivisto, cucinato e digerito in mille altre salse. Però almeno lo dice bene.
Intrattenimento zombi alla coreana, quindi con gli zombi (qui "infetti") che corrono e si agitano come matti, con movimenti a scatti scardina-giunture. Un ragazzo cerca di sopravvivere da solo chiuso nel suo appartamento, finché non si accorge di non essere l'unico sopravvissuto del suo palazzo.
Come già detto, tutto molto prevedibile. L'unico punto che forse diverge un po' dal "solito film di zombi" è che i protagonisti, sebbene inizialmente non si conoscessero, sono disposti a correre dei grossi rischi per aiutarsi l'un l'altro, laddove il cinema di zombi occidentale si basa il più delle volte sull'alienazione e sui personaggi che perdono la loro umanità pur di sopravvivere.
Eppure è uno di quei film orientali che hanno il potere di emozionarmi, forse grazie al modo di recitare. Spesso i protagonisti dei film coreani, oltre ad agitarsi come gli zombi, sono gente normale che, a differenza che nei film americani, NON si scopre di colpo eroica e non si trasforma in Rambo. Si arrabattano, cadono, si fanno male, sopravvivono sempre per un pelo e il più delle volte per pura fortuna. Trovo questa cosa intrigante; poi, certo, dopo un po' di film in cui si comportano tutti nello stesso modo diventa pesante, ma non sono ancora arrivato a quel punto.
Non ti voltare
Lo sterminio di film presente su Prime rende difficile cercare qualcosa da guardare, visto che la grande maggioranza dei prodotti che a prima vista sembrano interessanti per i miei gusti si rivelano puntualmente dei filmetti da quattro soldi con delle belle locandine. Per fortuna ci sono i blog, che aiutano a scovare le chicche. In questo più volte mi ha aiutato il Zinefilo, che affronta senza paura il peggio della cinematografia mondiale, ma che ogni tanto riesce a scovare dei gioiellini come questo Non ti voltare, film francese del 2009.
Interpretato da due attrici di un certo livello in patria, Sophie Marceaux e Monica Bellucci, quest'ultima per grazia del cielo doppiata in italiano, si tratta di una specie di thriller-horror-surreale (quelli bravi direbbero weird) in cui una donna si trasforma un po' per volta in un'altra donna, sia dal punto di vista fisico che in tutto ciò che la circonda, come se stesse passando dalla sua vita alla vita di qualcun altro.
Buona messa in scena, buone attrici, momenti parecchio inquietanti, una progressione perfetta di questi cambiamenti spaventosi, ottima rivelazione finale, unici difetti un minutaggio un po' eccessivo verso la fine e alcuni elementi che vengono introdotti ma non spiegati (ci si può comunque fare una propria idea). Gran bel film che non posso che consigliare.
Zombieland - Doppio colpo
Il primo Zombieland mi era piaciuto abbastanza, ma l'ho visto anni fa e devo ammettere che i miei ricordi sono un po' sbiaditi. Non sono quindi sicuro al 100% che questo secondo capitolo segua l'aurea regola del "more of the same", ma mi sentirei di scommetterci.
La nostra disfunzionale famiglia di sopravvissuti all'apocalisse zombi continua a sopravvivere all'apocalisse zombi, per fortuna in modo molto più allegro e leggero di quello che si vede in prodotti serissimi e pallosissimi come The Walking dead, siamo piuttosto dalle parti di Z-Nation, serie che ho adorato, e simili. Adoro questi prodotti finti-trash, in cui gli autori prendono un canovaccio horror e iniziano a riderci sopra. Non è "vero" cinema di serie Z, quello in cui gli autori si prendono dannatamente sul serio ma si scontrano, oltre che con la loro palese incapacità, anche con la cronica mancanza di fondi. Gli autori di Zombieland - Doppio colpo i soldi ce li hanno eccome, e la loro intenzione è di far ridere. In effetti inserire questo film in un articolo dedicato ai film horror è un po' forzato, ma ehi, mi sembrava troppo corto e io di film horror ne guardo pochissimi. ;-)
Abbiamo quindi una storia che è come non averla, al servizio di una serie di gag zombesche e sanguinolente, molte delle quali riguardano la dissacrazione di luoghi e feticci sacri per la popolazione americana, quali la Casa Bianca o Elvis Presley.
Ma sì, dai, alla fine è divertente, ma sicuramente inferiore al primo, ben più ispirato. Niente che possa rimanere nella memoria per più di mezza giornata, ma una visione gliela si può dedicare.
Il Moro
Non solo la sinossi ma spesso anche il genere (non quello che nel testo, proprio l'etichetta) 🤦♂
RispondiEliminaAlive me lo segno, sperando che sia in qualche piattaforma che ho. Non amo gli infetti rabbiosi che fanno gli scatti e che corrono (manco li definisco zombie) ma adoro i post-apocalittici. Mi attira anche per il protagonista recluso, anche se preferisco gli on the road.
Concordo su Zombieland 2, interiore al primo (manca anche Murray) ma comunque divertente. Io adoro sia quelli seri che i commedy horror, mi piace alternare.
in genere preferisco quelli che fann ridere, gli horror e basta per piacermi devono essere proprio belli.
EliminaInquietante assai, The House. Per me belli tutti gli episodi, soprattutto però quello del tipo che sta facendo la ristrutturazione della casa per rivenderla... poverino.
RispondiEliminapoveraccio quello!
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