Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
Come ho già fatto qui, qui e qui raccolgo in questo articolo le opinioni che ho scritto sul forum di Zagor riguardo alle ultime storie uscite, modificandole un po' per renderle fruibili anche per chi non è un abituale frequentatore del forum in questione e quindi magari non ha già letto i volumi di cui si parla.
Entrambi i casi di oggi sono volumi speciali, entrambi usciti a luglio: è un mese prolifico per il nostro eroe!
Dragonero Speciale n. 8 - Il viaggio degli eroi
Luca Enoch, Gianluigi Gregorini, luglio 2021.
Uno spettacolo pirotecnico, ecco cos'è questo secondo incontro tra Dragonero e Zagor. La stessa spettacolarità e la stessa inconsistenza. Le belle immagini sono destinate a rimanere impresse nella retina per qualche secondo, come i lampi dei fuochi artificiali, per poi essere presto dimenticate e confuse con le altre mille simili che abbiamo già visto. Perché uno spettacolo pirotecnico è una visione effimera, un piacere momentaneo che appaga l'occhio ma non è fatto per essere ricordato, così come sarà difficile ricordarsi di questa storia e di questi personaggi poco tempo dopo aver chiuso il volume.
Questo è uno speciale di Dragonero con Zagor come ospite, e si vede. Non è solo una questione di spazio dedicato al personaggio, ma proprio di come la storia viene raccontata. Dragonero è un fumetto Fantasy e quindi le varie civiltà bizzarre (e bisogna dire che Luca Enoch è sempre un drago a inventarsi le varie popolazioni dell'Erondar) e le creature mostruose sono presentate come normali. Peccato che come normali le veda anche Zagor, che ormai sembra aver perso completamente la capacità di stupirsi. È un discorso che ho già fatto, e che fa il paio con quell'altro discorso che ormai sta diventando una costante in questo blog, riguardo al numero di pagine da dedicare a una storia.
Tutto in questo speciale avviene con una fretta dannata, senza dare a Zagor e Cico il tempo di rimanere quantomeno un attimo stupiti di fronte a guerriere seminude cannibali che cavalcano draghi volanti. L'ho già detto e probabilmente continuerò a dirlo: mi mancano le storie che si prendono il loro tempo, e mi manca lo Zagor capace di stupirsi e di spaventarsi. Lo Zagor che si vede in questo speciale è praticamente solo un manichino, l'equivalente di un oggetto magico da portare in un posto magico, come in una classica quest fantasy.
Chiaramente, da lettore e appassionato di Zagor, io in questo volume guardo Zagor. Essendo però questo uno speciale di Dragonero, forse il mio punto di vista non è quello corretto. Forse dovrei guardarlo dal punto di vista di un lettore di Dragonero che legge una storia con un ospite.
Sarà, ma io leggo anche Dragonero, e ho comunque trovato questa una storia diciamo nella media. In particolare ho trovato assolutamente troppo semplice il modo in cui i protagonisti si spostano tra i mondi, e mi piacerebbe sapere che fine fanno gli artefatti che sono arrivati dai mondi paralleli. Di quelli rimasti nel mondo di Dragonero sarebbe carino sapere se gli equipaggi della nave e dell'aereo sono morti tutti o se devono saltare di nuovo fuori in futuro nella serie, e soprattutto se il gigantone di pietra è rimasto nel mondo di Zagor, perché un affare così enorme difficilmente potrebbe essere insabbiato dalla solita Altrove...
Insomma una piacevole storia di Dragonero grazie ai bei disegni e colori. Come storia di Zagor, bah. Si mette pure a citare i filosofi... si vede che l'autore non è uno della scuderia zagoriana, perché tutto quel discorso sugli infiniti universi in bozza a Zagor ci sta come i cavoli a merenda.
Zagor n. 672 bis - Un uomo in fuga
Moreno Burattini e Marcello Mangiantini, luglio 2021
Ricordo che una volta usciva ogni tanto un Martin Mystere bis, anni fa, quando ancora leggevo Martin Mystere. Erano albi di foliazione (e anche prezzo, se non ricordo male) doppia al normale, e ne sono usciti sette durante gli anni '90. Se ci sono state altre iniziative simili, io non me le ricordo.
Ora, probabilmente nell'ambito dei festeggiamenti per l'anniversario della casa editrice, sono usciti diversi albi "bis", per l'esattezza per Dylan Dog, Dragonero, Tex, Nathan Never e Zagor. Martin Mystere niente, si dovrà far bastare quelli che ha già avuto...
La foliazione in questo caso è identica a quella di un albo normale, così come il prezzo.
Non si può rivelare troppo della storia senza fare spoiler. Si tratta di certo di una storia intrigante, con risvolti interessanti sebbene non proprio imprevedibili. Sarebbe stata una splendida storia breve, magari era pure così che è stata pensata, ma deve occupare un albo intero da un centinaio di pagine, e quindi? Quindi per riempire le pagine in più mettiamoci un bel riassunto della storia precedente, da cui questa prende le fila. Si parla di 33 pagine dedicate a riepilogare quanto successo nella storia prima... Mi sembrano un po' tante.
Gli albi speciali, secondo quanto dichiarato in precedenza da Burattini, dovrebbero essere fatti pensando a chi compra Zagor solo una volta ogni tanto, in particolare d'estate, per leggere qualcosa in spiaggia o cose del genere (magari mentre sei in coda per il vaccino, visto il periodo). Parole sue. Il buon senso quindi suggerisce di dedicare gli speciali a storie slegate dalla continuity, giusto?
E invece per questo Zagor bis si è deciso di andare a recuperare un personaggio relativamente recente, uno che è probabile che i lettori occasionali di Zagor non conoscono nemmeno, e di occupare metà albo con un riassunto della puntata precedente. È vero che così la storia è fruibile anche da chi non ha letto o non si ricorda più l'altra storia, ma hai comunque occupato mezzo albo con un riassunto. Almeno le tavole del riassunto non sono ricalcate sulle tavole della storia precedente come quelle di Ritorno alla casa del terrore.
Il Moro
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Le mie fanfiction (gratuite) su Zagor:
Per l'occasione ho recuperato il vecchio speciale di Dragonero & Zagor, così mi sono letto i due "incontri" uno di seguito all'altro: da neofita totale dei due personaggi, parteggio leggermente per il primo speciale. Ma essendo io un noto odiatore di fantasy non posso dire mi siano piaciute le due storie. Concordo che la seconda ha dei disegni super-spettacolari, mentre forse la prima aveva una storia un pochino più intrigante.
RispondiEliminaIl BIS di Nathan Never mi ha lasciato parecchio amaro in bocca, ma questo di Zagor mi ha proprio deluso. (Sto esitando a leggere quello di Tex perché subodoro la tripletta di storie evitabili.)
Anche qui ho fatto i compiti, e prima di leggere il BIS ho recuperato l'ottima storia precedente di Burattini, che ho davvero apprezzato. Tutto contento mi sono avventato sul BIS forte di conoscere gli eventi pregressi... e come te sono rimasto allibito dall'enorme quantità di "flashback" ad essi dedicati.
Se volevano rivolgersi al lettore occasionale, credo che le opzioni dovessero essere due: 1) scegliere tutt'altro tipo di storia, meno legata ad eventi passati; 2) limitarsi ad un paio di pagine di riassunto stringato e poi procedere.
Il mio timore è che sia solo una scusa per allungare il brodo di una storia in sé miserella, con un "finale a sorpresa" così ovvio che era davvero difficile non prevederlo con mezzo albo d'anticipo.
Temo che questo strano esperimento BIS sia venuto maluccio...
Per il Bis è altamente probabile che Burattini fosse in ritardo, o che non gli avessero detto per tempo questa cosa del bis, insomma che per un motivo o per l'altro sia stato costretto ad "allungare il brodo" di una storia breve pensata per un maxi o per la nuova collana Zagor+. Altrimenti non si spiega l'idea di mettere una storia saldamente in continuity in un albo dedicato a lettori occasionali, e riempirla talmente di riassunti da riempirci un terzo dell'albo.
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