martedì 14 maggio 2024

Opinioni in pillole, videogiochi in 2D che non sono riuscito a finire: Teslagrad, Lucky Luna, Slain - Brack from Hell, Rising Hell

 Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Ecco un altro articolo della serie "opinioni in pillole", dove raccolgo commenti più o meno brevi per cose che ho visto/letto/giocato. In questo caso parliamo di 4 videogiochi in 2D, che non sono riuscito a finire.


Teslagrad  recensione

Teslagrad (2013, giocato da me nella versione per Android)

Teslagrad è un puzzle-platform ambientato apparentemente al tempo della seconda guerra mondiale. In realtà siamo nel regno di Elektopia, governato da un re crudele, che ha ottenuto il potere distruggendo una setta di tecnomaghi che dominavano il potere dell'elettricità. Un giorno un bambino, inseguito dalle guardie del re per motivi inizialmente misteriosi, scappa entrando nella torre dei tecnomaghi, e qui inizia la sua scalata verso la cima.

Il gioco ha qualche elemento da metroidvania, ci sono delle sezioni inizialmente non raggiungibili che diventano disponibili dopo aver sbloccato nuovi poteri. Poca roba comunque, per la maggior parte è un platform abbastanza lineare diviso in quadri nei quali per proseguire oltre a saltare da una piattaforma all'altra bisognerà risolvere degli enigmi ambientali basati sul magnetismo. Poli uguali si respingono e poli uguali si attraggono, usando un guanto speciale potremo cambiare di polarità ad alcuni elementi dello scenario per ottenere vari effetti, e usando un particolare mantello con cappuccio potremo magnetizzare anche il protagonista. Esempio, maghetizzando positivamente il mantello potremo saltare e appenderci a un soffitto magnetizzato negativamente.

Il gioco appare valido, l'ambientazione è intrigante, offre degli interessanti enigmi "magnetici", ma è davvero troppo difficile. Forse sarebbe stato fattibile con un joypad, ma su Android è impossibile: richiede salti millimetrici ai quali abbinare un tempismo nell'attivazione dei poteri perfetto al centesimo di secondo, il che significa dover usare costantemente tre dita, che oltretutto coprono una parte dello schermo. Molte sezioni ho dovuto riprovarle decine di volte, poi a un certo punto ho deciso di averne abbastanza di rifare cento volte lo stesso salto e ho smesso. 
Al punto in cui sono arrivato, ancora nulla si era capito della trama, quindi non sono in grado di dire se le premesse dell'ambientazione corrispondano a una trama altrettanto interessante.
Ecco un trailer:


Lucky Luna recensione

Lucky Luna (2022, Android)

Lucky Luna è un videogioco per smartphone disponibile gratuitamente per gli abbonati Netflix.

Si tratta di un particolare tipo di platform: particolare perché non si può saltare. 
La trama è più o meno non pervenuta, quindi non perdiamoci troppo tempo: c'è una con una maschera da volpe che va in giro per sotterranei a raccogliere delle palline. Trama finita.
Non si può saltare, dicevamo, e anche per spostarsi a destra e a sinistra ci sono dei comandi particolari: con uno swipe a destra si va a destra e viceversa. Più veloce lo swipe, più veloce si muove il personaggio. Quando si ferma lo swipe, si ferma il personaggio. Sembra facile, ma ci vuole un po' per abituarsi.

Il gioco si ambienta in vari livelli in cui bisogna andare sempre verso il basso, d'altronde in un platform in cui non si può saltare non si può fare altro che cadere, cercando di evitare spuntoni e trappole varie e raccogliendo le palline che si trovano in giro. 
Si tratta di uno di quei giochi basati sul trial and error: andiamo avanti, crepiamo malamente, riproviamo. Fortunatamente, i punti di respawn sono quasi sempre abbastanza vicini. Sfortunatamente, i livelli sono abbastanza lunghi e non sempre il gioco ci permette di salvare la partita a metà livello (non ho ancora capito la logica, se esco dal gioco durante un livello a volte mi fa ricominciare da lì e a volte no), e un gioco per cellulare secondo me non deve richiedere la tua attenzione per più di dieci minuti di fila, per la sua stessa natura di gioco per cellulare, quindi passatempo mentre aspetti in coda alla posta. Se ogni punto di respawn venisse salvato da una partita all'altra sarebbe perfetto.
Nonostante la difficoltà i punti di respawn sono abbastanza vicini da permettere di procedere senza troppe bestemmie, a parte alcuni punti dove si prendono dei mattoncini che servono per completare una sorta di puzzle, quelli sì che sono bestemmiosi.

Gli stessi livelli della modalità "normale" sono disponibili anche in modalità "infinito", presumo che vengano generati proceduralmente perché si può andare avanti, appunto, all'infinito. Sono decisamente più facili, ma anche in questi ci sono le "sfide" per recuperare i mattoncini, e queste non si possono rifare subito se non ci si riesce come nella modalità normale, bisogna ricominciare dall'inizio o continuare ad andare avanti sperando che nell'"infinito" te ne proponga un'altra. Ed essendo ancora più lunghi dei livelli della modalità normale e privi di checkpoint, ancora meno sono adatti a una partitella veloce.

La pixel-art carina mi ha spinto ad andare avanti per un po', nonostante di solito io questi giochi preferisca evitarli, ma dopo neanche una settimana durante la quale ho fatto giusto qualche partita durante le sedute in bagno l'ho disinstallato, sono giusto andato su Youtube a vedere cosa succede se completi il puzzle. Non l'ho trovato. Troppo difficile per chiunque, allora!
Ecco un trailer:



Slain - Back From Hell recensione

Slain - Back From Hell (2016, giocato da me in versione PC)

Videogioco in 2D e in pixel art, picchiaduro/platform a scorrimento in stile Ghost'n Goblins. Non serve ulteriore descrizione del gameplay.
Il gioco si basa praticamente tutto sull'estetica gore e metal e sulle musiche cupe e metal, ma da metallaro oltre ad apprezzare le musiche non riesco a fare. Il gioco risulta poco vario e noiosetto, anche per la quantità molto limitata di mosse a disposizione. Ci sono diverse armi da raccogliere, ma oltre a essere poche non apportano nessuna vera modifica al gameplay, cambiano solo graficamente ma si usano nello stesso modo di quella base. Inoltre, è troppo difficile per me.
Non mi piacciono i giochi troppo punitivi, e questo è uno di quelli dove si muore ogni tre metri, e a parte l'estetica e le musiche non c'è niente che mi sproni ad andare avanti. Chi non ha paura della difficoltà e apprezza il metal, il gore e una pixel art niente male dovrebbe comunque almeno provarlo, se ne ha la possibilità (io l'ho scaricato gratuitamente da Epic Store), 
E dire che quando ero ragazzino i videogiochi erano tutti così difficili, ma come facevo?
Trailer:



Rising Hell  recensione

Rising Hell (2021, giocato da me in versione PC)

Questo gioco ha molto in comune con Slain, di cui abbiamo appena parlato, tra le altre cose anche l'essere stato per un periodo in download gratuito da Epic Store. Oltre a quello, anche l'essere dei platform/picchiaduro in 2D e pixel art, con ambientazioni, tematiche e musiche che rimandano al metal. E la parola "Hell" nel titolo, chiaramente.
Invece di andare avanti verso destra, qui dobbiamo salire un pozzo verticale infinito, visto che stiamo per l'appunto cercando di andarcene dall'inferno. 
Il gioco è un roguelite, il che significa che, in modo molto simile ad Hades, vede il personaggio principale cercare di sfuggire all'inferno (in Hades quello del mito greco, qui un più generico inferno organico e metallaro), morire nel tentativo e ricominciare dall'inizio. Si riesce a salire anche per un bel po' nel pozzo generato proceduralmente e quindi un po' diverso ogni volta, raccogliendo potenziamenti lungo la via, ma alla fine inevitabilmente si crepa e tutto è perduto. Alcuni collezionabili che si possono raccogliere lungo la scalata permettono di sbloccare altri due personaggi e alcuni talenti che rimarranno fissi nella partita successiva. 
E niente, anche qui, bella l'ambientazione, splendida la pixel art, belle anche le musiche metal (meno di quelle di Slain, a parer mio), e il personaggio combatte in modo fluido e divertente (non ha tante mosse a disposizione, ma può raccogliere diverse armi a consumo che qui hanno davvero effetti molto diversi). Ma non mi piacciono i roguelite. Avanzare è di per sé abbastanza semplice, magari si riesce a giocare anche mezz'ora prima di crepare (mi ci sono divertito più che con Slain, in effetti), ma poi bisogna ricominciare da capo, e io lo trovo frustrante. Da provare assolutamente per chi ama il metal, la pixel art declinata all'horror (e fin qui ci sono anch'io) e i roguelite, e qui mi perdete, divertitevici pure voi, non fa per me.
Trailer:

Il Moro


Ho pubblicato diverse compilation di videogiochi, videogiochi cioè accomunati da un tema particolare. Ad esempio tutti i videogiochi dove compare un particolare attore o personaggio, o seguiti più o meno apocrifi di un videogioco classico, e altre. Alcune sono "elenchi ragionati", altre veri e propri approfondimenti sul tema. Le trovate tutte a questo link.


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