Hades ha fatto molto parlare di sé grazie ai premi vinti: miglior indie e miglior gioco d'azione al "The Game Awards" del 2020, e candidato a tutti i premi principali; inoltre Game Developer Choice Awards, Game Of The Year secondo IGN e addirittura BAFTA, che è un premio inglese simile agli Oscar e che ha anche una categoria videogiochi. Nel 2021 vince anche il Premio Hugo, che da quell'anno ha pure lui a sua volta la categoria "videogiochi", che però è considerata "categoria speciale" e non c'è stata nella uccessiva edizione. Come abbia potuto vincere l'Hugo, premio comunque legato alla narrativa, con concorrenti come The Last Of Us II, non sono in grado di spiegarmelo.
Hades racconta la storia di Zagreus, figlio di Persefone e Zeus nella mitologia, di Ade e Nix nel gioco. Non mi risulta che Nix abbia generato figli con Ade nella mitologia, né che avesse a che fare con lui in qualunque modo. Già notiamo doscrepanze notevoli, comunque nel mito Zagreo è una divinità legata alla caccia, in particolare un cacciatore che cattura le sue prede per poi usarle in rituali dionisiaci. Anche questo c'entra ben poco con quello che vediamo nel gioco. Mi sa che la mitologia l'hanno buttata lì a caso.
Quindi, in questo gioco Zagreus vive negli inferi con il padre, ma è intenzionato ad uscirne per giungere all'Olimpo, dove gli altri dei lo stanno chiamando. Ade non ccrca di impedirglielo direttamente, ma di sicuro non lo aiuta: per uscire quindi Zagreus deve farsi strada nell'Averno dal fondo, dove abita, alla superficie. In pratica deve farsi largo tra tutte le anime dannate dell'inferno che sono ben desiderose di distruggerlo.
Il gioco è un roguelike, il che significa che ci si muove ammazzando gente in un ambiente generato in modo casuale e che quando si muore... si muore.
Il che, in questo caso, non significa che il gioco ricomincia proprio dall'inizio. Zagreus può essere ucciso dalle anime dannate, ma viene immediatamente rigenerato. La fregatura è che si rigenera in casa sua. Quindi, non importa quanto avanziamo nelle stanze generate casualmente dal sistema, se moriamo ci ritroviamo all'inizio, ma quello che abbiamo fatto non è del tutto sprecato.
Durante l'avventura possiamo raccogliere dei potenziamenti, molti dei quali temporanei, ma le "gocce di oscurità" e alcuni altri doni ci seguiranno nella resurrezione, e potremo spenderle per acquistare dei potenziamenti che rimarranno fissi da una sessione all'altra.
Io ho provato questo gioco visto quanto se ne parla bene, ma mi sono presto ricordato perché non mi piacciono i roguelike: si rifanno sempre le stesse cose all'infinito. I potenziamenti che si possono comprare e mantenere (per lo più difensivi) sono poca cosa, e ci vogliono un sacco di partite per riuscire a comprarne uno, così anche dopo aver rigiocato i primi livelli cento volte non è che diventino molto più facili. E avere aree create casualmente vuol dire continuare a girare per stanze che magari non sono sempre uguali ma di sicuro lo sembrano, perché gli elementi architettonici sono sempre gli stessi, giusto un po' mischiati.
La noia arriva molto presto, quindi, perché senza adeguati potenziamenti non si riesce a proseguire nei livelli più avanzati (contiamo anche che poter recuperare energia è una cosa molto rara), ma per acquisire potenziamenti adeguati bisogna fare un sacco di partite nei livelli più bassi. Poi ci sarà sicuramente qualche top player che riesce ad arrivare al fondo al primo colpo, ma io non sono tra quelli.
La storia appare pure interessante, affidata a linee di dialogo con tutti i vari personaggi che si incontrano durante il gioco e soprattutto nell'abitazione di Zagreus e che viene svelata man mano che si muore e resuscita, ma non lo è abbastanza per spingermi a continuare a rifare cento volte gli stessi dungeon.
Grazie, ma no, grazie.
Il Moro
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Anch'io no grazie, con tutto il rispetto non fa per me...
RispondiEliminaSiamo in due allora!
EliminaAdoro la prospettiva isometrica ma i roguelike non li sopporto. A parte il continuo combattere, a me 'sta cosa della mappa o del dungeon che ogni volta che muori si ricrea a caso, sta proprio sulle palle! Ho un buon orientamento, nella vita reale e nei videogiochi e se mi togli questa possibilità, mi azzoppi.
RispondiEliminaIl fatto che si ricrei è quello che dovrebbe generare un po' di varietà visto che morendo si ricomincia sempre dall'inizio, almeno non sono sempre gli stessi livelli da rifare mille volte. Però sembrano sempre gli stessi, perché si mischiano semplicemente gli stessi elementi architettonici.
EliminaSì, quello lo avevo capito dalla tua recensione. Di certo è meglio che si rigeneri che avere 40 livelli tutti uguali ma solitamente, quando c'è questa funzione, cambia solo il posizionamento di oggetti e stanze/strade/corridoi. Almeno a me non è mai capitato in quei pochi roguelike che ho giocato (e cestinato).
EliminaPreferisco avere pochi livelli, tutti diversi ma che non si ricreino ogni volta che muoio.