Torniamo a parlare di questa saga da me ascoltata in forma di audiolibro, qui gli articoli precedenti:
The Expanse 1: Leviathan - Il risveglio
The expanse 2: Caliban - la guerra
The Expanse 3: Abaddon's Gate - La Fuga
The Expanse 4: Cibola Burn - La cura
The Expanse 5: Nemesis Games - L'esodo
E' sempre più difficile parlare di questa saga di libri senza fare spoiler su quanto succede nei capitoli precedenti, ci proviamo lo stesso ma mettendo insieme due libri, che non mi piacciono gli articoli troppo corti.
Tenete conto del fatto che i commenti per i due libri sono stati scritti
subito dopo l'ascolto degli stessi, quindi in tempi diversi e pensati
inizialmente come articoli a sè stanti.
The Expanse 6: Babylon's Ashes - Il destino
Anche in questo caso, il titolo italiano non ha nessun senso. Questa cosa non succede solo nei film, anche in narrativa i titoli italiani sono sempre stati buttati a cazzo, anche in tempi piuttosto remoti. Ho centinaia di Urania che lo provano. Ma andiamo oltre, che ormai dovremmo essere abituati.
Questo libro inizia esattamente dove finiva il precedente, che come abbiamo già detto si concludeva lasciandoci in sospeso in attesa della prossima puntata. E' quasi una storia unica divisa in due, una saga nella saga.
La copertina originale (quella italiana è solo un po' più chiara). Più sotto trovate le uniche edizioni internazionali con la copertina diversa dall'originale. |
Se il precedente era il primo libro a vedere i protagonisti divisi e impegnati a vivere avventure separate ognuno per conto suo, qui i protagonisti riuniti quasi spariscono nell'orgia di personaggi presenti.
Lo stile è sempre lo stesso: il titolo di ogni capitolo è il nome del personaggio di cui si segue il punto di vista. Se nei precedenti i punti di vista erano stati al massimo quattro, se non ricordo male, qui non li ho contati ma sono di sicuro molti di più, e di alcuni seguiamo il punto di vista solo una o due volte. E' un modo di narrare più tradizionale rispetto ai precedenti POV fissi, che a volte dovevano essere un po' forzati per riuscire a mostrarci tutto ciò che succedeva nel sistema solare.
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La storia, dicevamo, prosegue direttamente, mostrando quindi la guerra con la Marina Libera della cui nascita abbiamo appreso nel primo volume. Non si tratta di una cronaca di guerra: pur essendo molte delle azioni spiegate nel dettaglio, non si perde mai il punto di vista sull'umano, su quello che prova prima e dopo la battaglia, sui dubbi morali di chi non sa bene da che parte stare, e tutto quel genere di cose che, pur scritto benissimo come sempre, risulta spesso ridondante. Avevo lodato il volume precedente per essere più asciutto e scorrevole, qui purtroppo ritornano lungaggini e approfondimenti sull'animo dei protagonisti che ammazzano il ritmo.
La storia comunque risulta ancora appassionante, anche grazie al solito Riccardo Ricobello che legge il libro con le sue mille voci, una più bella dell'altra.
Il capitolo "Marina Libera" qui si chiude, o almeno sembra chiuso, quindi finisce questa "saga nella saga". Rimangono aperti tutti gli interrogativi riguardo alla protomolecola e a chi l'ha creata, sui quali immagino torneremo nei prossimi volumi.
I disegni di copertina di questa saga somigliano sempre più a mucchi di ferraglia. |
The Expanse 7: Persepolis Rising - La rinascita, di James S.A. Corey
Devo ammetterlo, questa saga al suo settimo libro comincia a diventare
lunghetta.
Persepolis Rising è il meno bello di tutta la
serie. La struttura è un po' la stessa del quinto volume, Nemesis Games - L'esodo, dove la storia inizia solo per finire nel volume successivo, come una
specie di "saga nella saga". Però qui si ha di più la sensazione che questa
sia solo la prima parte di un libro unico, tirata enormemente per le lunghe
per poter pubblicare due libri invece di uno. Operazione tutt'altro che
nuova.
Troppi sono i dilungamenti di brodo. Troppe le descrizioni, troppe e troppo
lunghe le introspezioni dei personaggi, troppe le parole usate per esprimere
concetti e descrivere luoghi o situazioni, quando ne sarebbero bastate la metà
riuscendo magari anche più efficaci.
Poco può fare il sempre
straordinario lettore dell'audiolibro, Riccardo Ricobello, per rendere
appassionante una storia che magari lo sarebbe stata se fosse durata metà
delle pagine. Anzi, in un audiolibro, che quindi non si ascolta alla velocità
a cui si può leggere, i dilungamenti risultano ancora più evidenti e pesanti.
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Calcoliamo poi che passano trent'anni dalla fine del libro precedente, e questo distacco temporale crea una sorta di fastidio che non so bene spiegare. Cioè, è come se mi stessero dicendo che la saga in realtà era finita col libro precedente, e questo è un sequel arrivato fuori tempo massimo come quelli che infestano i cinema moderni (alle volte può andare bene, altre volte meno). Peccato che troppa roba restava in sospeso nel libro precedente per considerarla una fine.
Mi spiego meglio, quindi chi non vuole anticipazioni non clicchi il pulsante qui sotto, perché ci saranno moderati spoiler (che comunque rivelano poco e non dovrebbero rovinare la lettura, anzi, magari migliorarla):
A ciò, aggiungiamo che questa è una storia di guerra, che ho ascoltato poco dopo che era iniziata la guerra tra Russia e Ucraina. Quindi, in macchina, ascolto l'audiolibro e c'è la guerra, metto il giornale radio e c'è la guerra. Momento sbagliato, mi sa.
Al momento in cui pubblico questo articolo (o meglio, metto insieme questi due articoli) sto ascoltando l'ottavo audiolibro della serie, L'ira di Tiamat, la recensione se viene altrettanto corta la tengo lì in attesa di pubblicarla insieme a quella dell'ultimo, Leviathan Falls - Scontro finale. Questo però non è ancora disponibile su Audible, spero arrivi in fretta o mi dimenticherò tutto!
Il Moro
Io sto leggendo il primo libro della saga e devo dire che mi sta trascinando dentro. Più di quanto non sia riuscita a fare la serie TV.
RispondiEliminaIl primo secondo me è anche il più bello. Non ho mai guardato la serie, ho deciso che i libri mi bastano.
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