martedì 4 agosto 2020

Picard e gli elfi di Dune.

Star Trek Picard recensione
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Da buon amante di Star Trek ho guardato la nuova serie, Picard, ma ho cercato di mantenere le aspettative basse per non rimanere deluso. Si sa, quando si va a recuperare qualcosa che si è visto nella giovinezza se non addirittura nell'infanzia, il rischio è che il nuovo prodotto si scontri non con l'originale ma con l'idealizzazione dello stesso sedimentata nel tempo.
Sono stato comunque aiutato nel mio proposito dalle opinioni al riguardo della serie di Star Trek dedicata a un anziano Jean-Luc Picard che si trovano in rete, e che saltano dal "merdaccia" al "capolavoro" schivando tutte le posizioni intermedie. Chi avrà ragione? Di solito, in questi casi, il giusto sta nel mezzo. Vediamo se vale anche per Star Trek - Picard.



Prima però parliamo del mio rapporto con Star Trek.
Io non mi sono mai affezionato ai personaggi di Star Trek, o meglio, mi ci sono affezionato più che in molte altre serie, ma non li ho mai "idolatrati". Quello che ho sempre amato di Star Trek, da The next generation in avanti (ho amato anche la serie originale, ma per altri motivi), sono l'ambientazione e le tematiche.
L'universo di Star Trek e della Federazione, questa utopia interplanetaria dove nemmeno esiste più il denaro e dove ciò che muove gli uomini è la sete di conoscenza. E poi gli strani, nuovi mondi, il senso dell'ignoto, l'avventurosa esplorazione. Forse soprattutto questo. E l'allegoria che vede ogni specie aliena come l'estremizzazione di alcuni caratteri umani. Insomma, tutta questa serie di cose.
Per questo, il fatto che a tornare sulla scena sia un personaggio in particolare non mi tange più di tanto. Non su Picard deve far leva la nostalgia per quanto mi riguarda, ma su tutto l'apparato "Star Trek".

Star Trek Picard recensione
Per capirci, questo è il mio sfondo del desktop da quando avevo Windows XP. Ogni tanto lo cambio, ma alla fine torno sempre qui.

Purtroppo tutta la filosofia trekkiana sembra in gran parte scomparsa dalle nuove serie dedicate a Star Trek (dei film abbiamo già parlato [anche qui, volendo], il discorso è simile). A me Discovery è piaciuta, sebbene assomigliasse più a Battlestar Galactica che a Star Trek. Ha difetti evidenti, ma rimane una serie godibile ambientata in un universo narrativo che amo. Peccato che non ci sia traccia di "strani, nuovi mondi", ma alla fine l'ho guardata con piacere.
Allo stesso mondo, anche Picard non è davvero "Star Trek"
Abbiamo un anziano ex capitano di astronave, che trova un nuovo obiettivo da perseguire per dare un senso alla sua vita. D'altronde dev'essere dura passare dall'essere un leggendario capitano, viaggiatore dello spazio, eroe della Federazione, salvatore di mondi, all'essere un innocuo viticultore che passa il tempo a guardare le viti fuori dalla finestra. Ostracizzato dalle istituzioni, riesce comunque a rientrare in qualche modo nei giochi e a scoprire una cospirazione che affonda gli artigli anche ai piani più alti della Federazione.

Star Trek Picard recensione
In un universo in cui i cantieri più interessanti sono nello spazio, che può fare un povero vecchio?

Picard racconta il presente, si possono cogliere riferimenti (per niente velati, anzi quasi gridati) al razzismo, alla brexit, a Trump. Tutta roba che in Star Trek già c'era ed è giusto che ci sia, anche se magari non in maniera così evidente.
Rimpiango piuttosto la "perdita dell'innocenza", la fine dell'utopia, in questo universo non più così chiaro e pulito, come se al giorno d'oggi risultasse difficile immaginarsi un futuro luminoso.
E niente, anche stavolta niente "strani, nuovi mondi". Niente più esplorazione dell'ignoto.
Picard abbandona la struttura episodica per mostrarci un lungo film di dieci ore, in linea con la moda del presente. Film interamente incentrato su Picard e sulla riscossa di un vecchio che era caduto in basso e sta cercando di rialzarsi dopo vent'anni di immobilità.

Star Trek Picard recensione
Però ci sono i Borg. Più che sufficienti a convincermi a guardare la serie anche da soli.

Metà delle puntate se ne va in una lunga fase di "mettere insieme l'equipaggio", roba che abbiamo già visto mille volte. Equipaggio che presenta molte di quelle caratteristiche tipiche della "famiglia disfunzionale" classica, amata dagli americani. E dopo ci torniamo sull'equipaggio.
Una volta capito che non ci sarebbero stati "strani, nuovi mondi", perché questo è un film lungo e segue le logiche dei film e non delle serie, speravo che avrei almeno soddisfatto una curiosità che avevo da un po': com'è la vita sulla Terra nel tempo dei viaggi stellari?
Purtroppo, quel pochissimo che si vede (la vigna di Picard e qualche scorcio del palazzo sede del comando della Federazione) è del tutto insoddisfacente, visto che non c'è quasi niente di "fantascientifico". Si vede quella specie di postribolo spaziale, una specie di stazione dedita al gioco d'azzardo e ai piaceri della carne, ma ha un'estetica che definire già vista è fargli un complimento. Io mi sarei aspettato almeno ologrammi ovunque, come nei romanzi della serie di TekWar scritti da William Shatner, dove avevano le case olografiche e se non pagavi l'affitto te la spegnevano. E invece niente.
Star Trek Picard recensione
Se vi sembra già visto, è perché è così.


Abbiamo un tentativo di andare avanti con la tecnologia. D'altronde, stiamo facendo un salto di decine di anni rispetto all'ultima storia di Star Trek che ci era stata raccontata.
Siamo per la prima volta a bordo di un vascello che non fa parte della Flotta Stellare, sebbene sia organizzato in modo molto simile, come dichiarato dagli stessi personaggi. Un vascello piccolo e che non può avere gli stessi "optional" di una nave come l'Enterprise, la Voyager, la Discovery o la Excalibur. Eppure abbiamo la possibilità di creare ovunque nella nave ologrammi simili al mitico MOE di Voyager, che si occupano delle diverse necessità (e sembrano realizzati come aspetti della personalità del padrone della nave), replicatori in grado di teletrasportare ovunque a bordo quello che creano, comandi anche loro olografici (anche se continuo a chiedermi cosa ci si possa capire in quegli schemi trasparenti sospesi per aria che compaiono in metà dei film di fantascienza), eccetera. Un po' poco, forse, visto che non sembra essere stato inventato niente di davvero "nuovo".
Possiamo immaginare che in una nave di classe Sovereign ci siano anche altre chicche, fatto sta che, per quello che possiamo vedere nella serie, non sembrano passati davvero vent'anni dai fatti di Star Trek - La Nemesi.

Star Trek Picard recensione


Anche le tematiche trattate, attualità a parte, sono vecchie e già viste. Gli androidi visti come una minaccia? Una "linea di non ritorno" una volta superata la quale compare "qualcuno" a costringere l'umanità a rimanere al suo posto? Quanti romanzi, fumetti e videogiochi abbiamo visto con trame simili?
Ho notato anche qualche incongruenza nella trama. Ad esempio, io il piano di Bruce Maddox che prevedeva di inviare le due sorelle nella Federazione mica l'ho capito.

Star Trek Picard recensione


La serie ha anche un breve prequel a fumetti, ambientato durante l'evacuazione dell'impero romulano, prima dell'esplosione della supernova. Serve più che altro a spiegare chi diavolo sono i due romulani che vivono insieme a Picard nella sua tenuta. In effetti, nella serie non ho notato nessuna spiegazione a riguardo, immagino che chi l'ha vista senza leggere il prequel si sia chiesto chi diavolo fossero.

Saltiamo direttamente dal prequel al finale con balzo a velocità di curvatura: qui le cose che non funzionano sono diverse. Parliamone sotto spoiler.


Star Trek Picard recensione


Ma parliamo dell'elefante nella stanza: l'elfo Bene Gesserit. Quel maledetto Legolas tinto.
Ora, immaginiamo di essere nel futuro di Star Trek e voler arruolare nell'equipaggio un soldato, un guerriero, uno che mena. Picard con l'età si deve essere reso conto che a volte due manate in faccia valgono più di tutta la sua diplomazia.
La prima cosa che ci verrà in mente sarà una specie di samurai che ha vissuto fuori dal mondo fino all'altro ieri? No, col cavolo. La prima cosa sarà un essere artificiale.
Ma non si possono più costruire androidi. Allora meglio ancora un costrutto olografico.
Non ricordo se ci fosse qualcosa di miracoloso legato all'emettitore olografico del MOE di Voyager che lo rendeva impossibile da replicare, perché mi sembra strano che gli eserciti non siano formati esclusivamente da soldati olografici con emettitori portatili. Ma mettiamo che non si possano più costruire emettitori portatili per qualche motivo, e/o mettiamo che non vogliamo usare un essere artificiale perché vogliamo mettere anche il povero Jean-Luc Picard nell'infinita schiera dei padri single con problemi con i figli di cui la narrativa americana sembra non poter fare a meno, e prendiamo a bordo un ragazzo che ha con Picard proprio un rapporto di quel tipo, sebbene Picard non sia il suo padre naturale (sottotrama comunque che, nella serie, appare presente ma a malapena accennata, quindi si poteva benissimo evitare).
Anche così, ma che ci facciamo con quel cazzo di elfo armato di spada? Io un supersoldato del futuro me lo immagino come un nerboruto marine, con potenziamenti genetici e/o impianti bionici, coperto da capo a piedi di tecnologia avanzata. Immagino uno con un addestramento militare, che porta sulla schiena uno zaino dentro il quale trovano posto un emettitore portatile di scudi e un replicatore in grado di materializzargli in mano diversi tipi di armi. Immagino un tizio in grado di avere la meglio in un caso di scontro a fuoco, che presumo che sia la norma in un futuro dove esistono pistole in grado di disintegrare le rocce.
Ma che ci deve fare un "tizio con un bastone", come viene chiamato anche all'interno della serie, nel mezzo di una sparatoria? Cosa?
Vogliamo mantenerne l'aria mistica da Bene Gesserit? Per forza? Non abbiamo ancora scopiazzato abbastanza da Dune (tipo con il divieto di costruzione di esseri artificiali, comunque visto anche in molte altre opere)? E facciamoci andare bene anche quella, ma la spada e la pettinatura da Legolas no, cacchio! Anche il nome, c'ha, da elfo...

Star Trek Picard recensione
Toh lo scudo personale. Così citavi Dune lo stesso, e dato che lo indossava Patrick Stewart
avevi una chiusura del cerchio che si scansava pure Giotto!

Ma, alla fine, capolavoro o merda?
Dei difetti abbiamo già parlato anche troppo a lungo. Di contro, la serie ha una una buona messa in scena, una trama abbastanza interessante per quanto già vista, personaggi intriganti, risvolti e colpi di scena prevedibili ma ben giocati che mi hanno fatto venire voglia di arrivare fino alla fine, ottime prove attoriali. E ho apprezzato di poter finalmente vivere un'avventura al di fuori della Flotta Stellare. Ma non credo che mi avrebbe fatto lo stesso effetto se non fossi stato un appassionato di Star Trek.
Né merda né capolavoro, insomma, ma siamo più dalla parte che puzza.

Il Moro

16 commenti:

  1. C'è voluta una pandemia per spingermi a colmare le lacune di Star Trek che da decenni mi portavo dietro, essendo cresciuto con la serie originale trasmessa dalla RAI e con i film di Kirk: Picard e il resto delle serie ho provato a vederlo, quando arrivarono in Italia, bollando subito l'esperimento come "da non ripetere".
    Mi manca una ventina di episodi per finire tutto TNG e ho già completato DS9, che considero di parecchi universi superiore, a livello di sceneggiature, personaggi, idee e struttura. Non so se risucirò mai ad affrontare VOY - odio Paris con tutte le mie forze - non ho curiosità di Discovery e Picard me la sono scordata dopo il primo episodio, tanto per dire quanto mi attirava :-D
    Se dunque ci ho messo trent'anni per apprezzare con moderazione le trame e lo stile di TNG, di sicuro non sarà una cosa veloce per me accettare Picard, sia perché è il personaggio che mi piace meno della serie, sia perché i difetti che identifichi li considero "capitali" per il mio gusto.
    Piuttosto invece mi piacerebbe approfondire Mass Effect, solo che i gameplay sembrano mostrare solo la parte noiosa di quell'universo, ma non posso affrontare i fumetti senza sapere chi siano i personaggi. Sono dunque in stallo...
    P.S.
    Da ragazzino adoravo da morire quei "tentacoli pinzati" della Lego, che avevo grazie ad un paio di confezioni di Lego Spazio ^_^

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    1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    2. scusa, ma ne la serie originale (TOS) che TNG, ai tempi, non furono trasmesse dalla RAI ma da Italia 1. Diamo a cesare quel che e' di cesare perche' le ragioni per cui la pubblica televisione di stato, ai tempi, prima snobbo' TOS e successivamente, non fu neanche capace di concorrere con le reti private per prendersi TNG e si dovette contentare solo di Deep Space Nine e Voyager senza nemmeno essere capace di completarle.

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    3. Quando nel 1980 il cinema di quartiere mise in cartellone "Star Trek. Il film", in famiglia decidemmo (va be', decisero i miei: avevo 6 anni!) di non andarlo a vedere perché avevamo poca fiducia fosse bello come la serie TV, quindi all'epoca già amavano TOS. Dove lo vedevamo mi è ignoto, non esistendo ancora la Fininvest in pratica il televisore di casa aveva due canali RAI e il resto era una decina di canali locali. (All'epoca il nostro apparecchio aveva all'incirca 12 canali ed era in bianco e nero: che stupore scoprire che le divise di TOS erano invece di colori diversi! Per me erano tutte grigie uguali :-D )
      Ricordo chiaramente una pubblicità della guida TV - che purtroppo non ho conservato - che informava della messa in onda sulla RAI delle "nuove puntate" di Kirk: che poi fosse vero (che fossero cioè nuove) è tutto da vedere. Magari dopo anni a girare per altre reti Mamma RAI si comprò qualche episodio sparso, che in famiglia vedemmo con grande gioia.
      Però sono ricordi personali, fallaci e inaffidabili. Non ho studiato la distribuzione di Trek quindi magari non era la RAI: sicuramente era il periodo in cui i film erano di grande richiamo e non esisteva ancora Italia1.
      Nel 1988 noleggiai in videoteca il primo doppio episodio di TNG in VHS e nel 1994 il primo doppio episodio di DS9: in entrambi i casi io e mio padre bocciamo sonoramente l'operazione e ci disinteressammo di qualsiasi successiva trasmissione televisiva, anche se per puro caso nei Novanta mi è capitato di vedere qualche episodio di DS9 sulla RAI.
      Per fortuna non ho seguito le serie all'epoca, mozzate e mandate a casaccio, così me le sono potute gustare in ordine e complete, anche se con qualche decennio di distanza :-P

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    4. Di mass effect ho scritto un articolo, lo considero uno dei giochi (trilogia, in effetti) migliori a cui ho mai giocato. Ma un gameplay non può restituirti in minima parte il feeling, perché anche il decidere tu come rispondere ai dialoghi e come comportarti in generale con gli altri personaggi è parte integrante della narrazione, guardare uno che lo fa al posto tuo ha poco senso.

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    5. @Lucius Etruscus
      Allora doveva essere TeleMontecarlo

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    6. Facile, sì. Purtroppo la memoria non mi aiuta: ad un certo punto mi è nato il ricordo di aver visto il logo di Raiuno e lì è rimasto :-P
      Di sicuro quando Italia1 ha replicato la serie l'abbiamo rivista, in famiglia.

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  2. Bell'articolo, apprezzo il tuo voler essere positivo! Io continuo a non volermici avvicinare: RedLetterMedia e due amici che hanno visto la serie sono riusciti a dissuadermi. Da amante di TNG credo che quasi tutto di Picard mi farebbe arrabbiare! Intanto continuo a leggere il libro di Michael Piller su Insurrection e su come le ingerenze degli attori (leggi: P. Stewart) distruggano i processi creativi degli sceneggiatori. E sulla Brexit c'hai preso in pieno, Sir Patrick quello voleva fare e solo per quello è tornato a Star Trek (se così vogliamo chiamarlo)!

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    1. Secondo me si può guardare anche perché è abbastanza corta, e poi ci sono degli elementi che mi facevano venire sempre voglia di vedere l'episodio successivo. Però davvero, la rabbia perché poteva essere molto meglio.

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  4. Concordo che siamo nel mezzo, ma io sono un pochino più dal lato che non puzza. Sarà che invece io sono stato molto deluso da Discovery quindi partivo già da aspettative estremamente basse.

    Serie creata con un iceberg di effetto nostalgico delle serie classiche, che a me è un piaciuto. Non ho idea cosa possa pensare un neofita.

    La storia mi ha comunque appassionato nonostante ci fossero evidenti incongruenze. Tuttavia
    non hanno mantenuto la stessa velocità. Per metà serie tutto avviene lentamente come se avessero a disposizione 23 episodi, poi improvvisamente si fa tutto più veloce come se si fossero ricordati di avere poche puntate rimanenti.

    Quindi si o no? Nii!

    NB: e non starmi a toccare le Bene Gesserit, sono delle ganze quelle li! :-D

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    1. Io sono uno dei pochi a cui discovery è piaciuta, e sono molto più curioso della terza stagione di quella piuttosto che della seconda di questa (che comunque, da vecchio fan, guarderò lo stesso, perché noi amiamo farci del male).

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  5. Elfi ed altri personaggi con le orecchie a punta...
    Ma il romulano sosia di Spock con la barba in Discovery te lo sei dimenticato?
    Io continuo a chiedermi a quale delle due serie accusare il plagio. Ma si sono intenzionalmente messi daccordo a far truccare due attori dagli stessi costumisti e dallo stesso barbiere? Dobbiamo invece credere che sia stata una coincidenza? Sta cosa mi ha fatto impazzire quando l'ho notata: Perche'?!?!?
    Se e' stato un errore ovvero una coincidenza ... accidenti.
    Se invece e' stato intenzionale cinismo puro per confonderci, perche'... se anche fosse che questa somiglianza sia stata voluta ad hoc per cui i due personaggi per qualche folle ragione possano avere affinita'... non ci voglio neanche pensare che come caspita potra' essere possibile avere in cantiere un nuovo progetto narrativo che giustificarla... quando piu' probabilmente invece non se ne fara' niente e ci ritroveremo a dover archiviare una scelta di attori ancor piu' imbarazzante della torcia umana con la stessa faccia di capitan america e deadpool con la stessa faccia di lanterna verde

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    1. Ma sai che la prima volta che l'ho visto ho pensato che fosse lo spock di Discovery dopo aver viaggiato nel tempo? :-D
      Deadpool almeno ci ha scherzato su... 😁

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  6. Bjayzl sosia di Deanna Troi? Ed io che a primo acchito invece ci avevo visto pure la sosia di Ambra Angiolini con tanto di neo nella medesima posizione?

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    1. Anche io l'ho pensato, ma essendo Star Trek mi è venuta in mente prima deanna troi... Questa attrice è priva di un'identità personale, è un clone fatto in serie! Come Shinzon!

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