martedì 26 agosto 2025

Romanzi di fantascienza: Artemis la prima città sulla Luna, The Expanse 8 - L'ira di Tiamat, Project Hail Mary

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla! 

Un altro articolo in cui metto insieme opinioni brevi su cose che ho visto/letto/giocato e a cui per un motivo o per l'altro non ho potuto o voluto dedicare articoli più lunghi e dettagliati. In questo caso parliamo di tre romanzi di fantascienza, due dei quali dello stesso autore e uno appartenente a una saga di cui abbiamo già parlato in precedenza. I romanzi hanno in comune anche un approccio realistico alla fantascienza. Li trovate nell'ordine in cui li ho letti.


Artemis la prima città sulla Luna di Andy Weir recensione

Artemis la prima città sulla Luna di Andy Weir (2017)

Una particolarità di questo libro è l'uso continuo e spudorato dell'infodump. Due parole per spiegare di cosa si tratta: è quando l'autore inserisce una forzatura per spiegare al lettore qualcosa che i personaggi sanno già. Un esempio classico: due preti che parlano, uno dice all'altro: "La Trinità, che come sai è composta da padre, figlio e spirito santo..." il prete non ha alcun bisogno di specificare a un altro prete da cosa è composta la trinità, questa frase è costruita per spiegarlo al lettore. Ecco, Artemis è tutto così: nonostante sia narrato in prima persona dalla protagonista, questa si prodiga in informazioni spiegando continuamente tutto sul luogo in cui si trova e su cosa sta facendo. A chi lo sta spiegando? Al lettore, chiaramente, visto che lei lo sa già e non ci sono altri interlocutori. 
Questo stile è caratteristica di tutto il romanzo, bisogna dire che dopo un po' ci si abitua, ma forse sarebbe stato meglio non scriverlo in prima persona.

Artemis tratta delle vicende di una abitante della luna, Jasmine Bashara, alle prese con modi non proprio legali di sbarcare il lunario. Estremamente intelligente ma anche svogliata e con una notevole tendenza a sprecare le sue abilità, non può rifiutare quando un amico ricco a cui procura sigari di contrabbando le propone un affare: un sacco di soldi per sabotare un'azienda concorrente. Seguono casini a livello epico, dato che Jasmine sarà anche intelligente ma è anche piuttosto sfigata.

Artemis la prima città sulla Luna di Andy Weir recensione

Scienza, scienza, scienza: l'autore è evidentemente compiaciuto delle sue conoscenze scientifiche e ci tiene a farcelo sapere, indulgendo in ogni momento su qesto o quell'aspetto tecnico.

Parlavamo del fatto che Jasmine spiega continuamente quello che sta facendo: in effetti, tutto il libro è una sequela di spiegazioni su come funzionano i vari aspetti tecnici della città sulla Luna e di come Jasmine sfrutti queste sue conoscenze a suo vantaggio o su come invece rimanga fregata da qualche aspetto tecnico che non aveva previsto, dagli effetti della gravità ridotta a come sono costruite le cupole che coprono la città, da come viene ricavato l'ossigeno tramite la lavorazione di metalli a come siano organizzati i viaggi turistici, insomma moltissimi sono gli aspetti che vengono esaminati profondamente.
Sebbene a volte tutta questa scienza risulti un po' pesante per la narrazione, soprattutto nella prima parte del libro, bisogna dire che ha la capacità di spiegarci per davvero come potrebbe funzionare una città sulla Luna. Sarebbe interessante sapere da qualcuno più informato se davvero quello che Andy Weir ci racconta corrisponde alla realtà, ma la sensazione è quella: una città sulla Luna sarebbe più o meno così. 

In tutto questo si innesta una vicenda che, soprattutto nella seconda parte, risulta davvero appassionante. E' una di quelle storie dove l'autore si diverte a costruire un'ambientazione con tutta una serie di leggi (presumiamo molto realistiche, in questo caso) e poi a trovare il modo di sfruttarla per piegare queste leggi alla storia, senza mai dare la sensazione che queste leggi siano state create apposta per essere infrante. Il resto lo fa la simpatia di Jasmine e le situazioni rocambolesche in cui si trova invischiata, spesso senza un attimo di tregua. Impossibile non appassionarsi.

Libro altamente consigliato, basta superare lo scoglio iniziale del protagonista che spiega tutto al lettore.

L'ho ascoltato in forma di audiolibro tramite la pattaforma Audible di Amazon. La lettrice, Francesca Fiorentini, è un'attrice semplicemente fantastica, vero valore aggiunto per come riesce a trasmettere le emozioni della protagonista. Ha però il difetto di non modificare per nulla la voce da un personaggio all'altro, quindi a volte riesce difficile capire chi sta parlando nei dialoghi.


The Expanse 8 - L'ira di Tiamat, di James S.A. Corey (2019)

The Expanse 8 - L'ira di Tiamat, di James S.A. Corey (2019)

Volevo aspettare il nono e probabilmente ultimo libro di questa saga per pubblicare insieme le mie opinioni su tutti e due, ma non è ancora uscito e non ho idea di quanto ancora ci voglia, quindi ho deciso di mettere l'ottavo volume insieme ad altri che non c'entrano nulla e vaffanbagno.

Dopo un sesto capitolo sottotono rispetto ai precedenti e un settimo noioso come una messa, l'ottavo risolleva un po' le sorti di una serie che continua comunque a mostrare evidenti segni di stanchezza.
Non che manchino i dilungamenti, in particolare per quanto riguarda le introspezioni dei personaggi. A volte viene voglia di mandare avanti veloce. Ma qui sono decisamente meno marcati che in La rinascita, e in generale la storia è più interessante. E sapete perché? Perché finalmente torniamo a parlare degli alieni, era ora!
No, neanche stavolta i misteriosi alieni della protomolecola e gli ancora più misteriosi altri alieni che li hanno spazzati via dai cieli eoni fa riescono ad avere una parte predominante. Ma almeno quanto li riguarda non si limita ad essere solo uno strumento nelle mani degli umani, finalmente succede "qualcosa". Un paio di colpi di scena ben gestiti nella prima metà del libro fanno pensare di avere di nuovo tra le mani una storia con la stessa qualità dei primi volumi.

The Expanse 8 - L'ira di Tiamat, di James S.A. Corey (2019) recensione
Come per gli altri libri della saga, le copertine delle varie edizioni sono tutte uguali e sono tutte incomprensibili ammassi di ferraglia.

Ecco, non è così. C'è comunque troppa introspezione e lungaggini, gli argomenti "alieni" sono comunque limitati perché la storia principale è comunque un'altra. Tra le altre cose, capita due o tre volte che una scena d'azione sia descritta dal punto di vista di un personaggio, per poi ricominciare da capo secondo il punto di vista di un altro personaggio. è vero che sono due POV diversi di personaggi che non si trovavano insieme, ma è comunque la stessa scena ripetuta. Insomma, un sacco di comunque.
La storia ha un finale, anche se è molto aperto e lascia un sacco di questioni in sospeso, ma almeno non è un finale tronco da libro diviso a metà come è successo un paio di volte in precedenza.
Non è quindi un libro perfetto, ma è meglio di quelli che lo hanno preceduto ed è riuscito a farmi tornare una certa passione per la saga, al punto che aspetto con una certa impazienza il nono libro (anche perché se passa troppo tempo poi mi dimentico tutto, ho la memoria di una farfalla), che dovrebbe essere conclusivo... almeno spero.

Non ho più parole per lodare la bravura del lettore dell'audiolibro Riccardo Ricobello, che ormai è fuori scala. Un valore aggiunto non da poco.

Qui trovate gli articoli relativi agli altri libri della saga:

The Expanse 1: Leviathan - Il risveglio
The expanse 2: Caliban - la guerra
The Expanse 3: Abaddon's Gate - La Fuga
The Expanse 4: Cibola Burn - La cura
The Expanse 5: Nemesis Games - L'esodo
The Expanse 6: Babylon's Ashes - Il destino, e The Expanse 7: Persepolis Rising - La rinascita


Project Hail Mary, di Andy Weir recensione

Project Hail Mary, di Andy Weir (2021)

Sto ascoltando questo audiolibro mentre iniziano a circolare le prime immagini del film che ne verrà tratto. Riuscirò a pubblicare queste righe prima che il film sia uscito? 

Mi ricollego al pezzo più sopra su Artemis, la prima città sulla Luna, dello stesso autore, perché vanno notate alcune somiglianze. Innanzitutto anche qui siamo nella mente del protagonista che parla in prima persona, e anche qui mentre pensa spiega tutto al lettore, ma la cosa è realizzata in un modo molto migliore, anche grazie alla diversa vicenda raccontata, così che la sensazione di essere ricoperti da infodump sparisce del tutto o quasi. E poi, anche qui, scienza, scienza, scienza. Troppa scienza.

Ormai abbiamo capito che Andy Weir è uno autore di "hard science fiction", che non è la fantascienza birichina con gli astronauti che fanno i porcelli nello spazio, il termine indica una fantascienza molto attenta agli aspetti più scientifici e che viene realizzata in modo da essere il più realistica possibile. Di solito gli autori di questo tipo hanno alle loro spalle studi scientifici, il più delle volte sono scienziati essi stessi, ma Andy Weir no, non ha nemmeno finito l'università di informatica che frequentava, è solo uno che ci tiene e si informa un sacco prima di scrivere. 
Nella prima parte di Project Hail Mary questo amore per la scienza viene portato al limite: in pratica abbiamo pagine e pagine, o nel mio caso ore di ascolto, in cui assistiamo ad esperimenti scientifici. Legati da una trama, per carità, ma più volte ho pensato che stava entrando davvero troppo nel dettaglio.

E la trama qual è? Il protagonista si risveglia, solo, in un ambiente chiuso e strano, completamente privo di memoria. Inizia quindi la sua esplorazione dell'ambiente per capire dove diavolo è finito, mentre i ricordi cominciano lentamente ad affiorare. Qualsiasi "quarta di copertina", sinossi o comunque vogliate chiamarle che trovate nei negozi di libri online svelano molto di più della trama, ma io ho ascoltato l'audiolibro senza sapere nulla della storia raccontata e francamente credo che sia meglio così, altrimenti la parte iniziale con tutta la sua sequela di esperimenti rischia di risultare ancora più noiosa.

In seguito questa cosa dei continui esperimenti risulta più diluita, ma non scompare mai del tutto. Continueranno a esserci esperimenti e ricerca, e qualsiasi difficoltà verrà risolta utilizzando a proprio favore la scienza. Ma in generale il testo diverrà più dinamico, pur non divenendo mai una storia d'azione, allontanando il rischio noia e mantenendo sempre desta l'attenzione del lettore, o dell'ascoltatore che dir si voglia (a questo proposito, complimenti al lettore William Angiuli).

Mi è piaciuto insomma, ma Artemis - La prima città sulla Luna è meglio, ha una trama vera e avventurosa che non sembra un pretesto per mostrare la preparazione tecnica dell'autore. Perché ormai io Andy Weir l'ho capito, quello che gli interessa di più è far vedere quanto è bravo in scienze, forse in una rivalsa verso i suoi professori universitari? A questo punto, per quanto questi due mi siano piaciuti, di leggere The Martian non ho tutta questa voglia...

Il Moro

Tutti i romanzi di fantascienza di cui ho parlato nel blog

Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...
;