martedì 12 agosto 2025

I Fantastici Quattro - Gli inizi

I Fantastici Quattro - Gli inizi recensione
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Ho visto questo film al cinema al mare, la settimana dopo quella di uscita, quindi oltre a vederlo quando ormai lo avevano visto tutti ho anche tardato a scrivere questo commento perché avevo altro da fare. Questo articolo quindi esce quando c'ho voglia, il che ovviamente significa in ritardo rispetto al resto del mondo. Eh, va beh, sopravviverò.

Anche il commento che segue è stato scritto a pezzi sul cellulare mentre ero ancora al mare, preferendolo al continuo scrollare vignette su Facebook, quindi se vi sembra una serie di pensierini slegati l'uno dall'altro è perché lo è. 

I fantastici 4: gli inizi ha avuto il potere di farmi tornare al cinema a guardare un film Marvel, io che non vado a vederli al cinema già da tempo e gli ultimi tre o quattro non li ho visti proprio. Questo perché è ambientato in un universo parallelo slegato da quello principale, quindi senza l'obbligo di aver visto altri mille film prima, quando non addirittura serie TV, per capirci qualcosa. In tal senso, l'annuncio nel finale che i FQ torneranno in Avengers: Doomsday mi è sembrato una minaccia.

Ho amato la resa visiva di questa versione fantascientifica degli anni '60, ma è proprio solo visiva, forse si poteva cercare di sfruttarla di più, come è stato fatto per i dischi che ascolta la torcia umana. La storia sarebbe stata quasi identica anche ambientata ai giorni nostri.
Parlando di resa visiva, qui come nel contemporaneo Superman si nota la tendenza a tornare a dare ai personaggi un aspetto più simile ai fumetti, dopo anni di tenute plasticose che rendevano i supereroi dei film indistinguibili dai giocattoli tratti dagli stessi film. I primi film degli X-Men, agli albori della moderna epoca del cinema supereroistico, addirittura ci scherzavano su mentre indossavano tute da motociclista scure e più realistiche. E quindi, oltre alle tute blu dei FQ ecco un Galactus visivamente quasi identico alla sua controparte fumettistica. Scelta vincente? Non saprei, io credo di essere l'unico al mondo al quale la nube de I Fantastici 4 e Silver Surfer è piaciuta, mi dava più l'idea di un'entità cosmica, impersonale e ineluttabile come un tornado o un terremoto o quale che sia la vostra catastrofe naturale preferita.
A questo proposito, sarà per questo suo essere più "umano" che questo Galactus è così scarso? Quando mai nei fumetti si sarebbe lasciato spintonare dalla donna invisibile? Questo dovrebbe essere uno per cui le bombe atomiche sono poco più fastidiose delle scorregge. Ecco perché non porta scarpe coi lacci. E mostra anche una certa cattiveria, diversamente dalla profonda indifferenza che mostra di solito... Almeno nei fumetti che ho letto io, che non sono di certo tutti.

I Fantastici Quattro - Gli inizi recensione

Ma non è l'unico che mi ha dato questa sensazione: personaggi molto simili ai fumetti ma non proprio uguali, così che le differenze diventano più evidenti. Ora, io non sono un assiduo lettore dei FQ. Conosco le storie più famose (la maggior parte più vecchie di me), di più recenti ne ho letta giusto qualcuna, e ho seguito la versione Ultimate fino all'orrido evento Ultimatum che mi ha fatto chiudere anche con le altre serie Ultimate. Comunque qualcosa ne so, e ho avuto la sensazione che chi conosce questi personaggi dai fumetti potrebbe fare fatica a riconoscere in loro alcune delle loro caratteristiche identificative che in questo film sono solo accennate. Chi non li conosce proprio, come ad esempio mia moglie e mio figlio con cui ho visto il film, non ci fa caso. Ma il problema di Ben Grimm con il suo aspetto è accennato così in fretta che mio figlio non se ne è nemmeno accorto, così come l'atteggiamento da donnaiolo di Jonny Storm. L'ossessione di Reed Richards per la scienza traspare un po' di più, ma non risulta chiaro fino a che punto a volte per lui la ricerca conti molto più di qualunque altra cosa.
Almeno, questo è quello che mi è rimasto dai fumetti dei FQ che ho letto. Addirittura non ho mai letto un fumetto dove comparisse Franklin Richards, ma so che è uno di quei personaggi così schifosamente potenti che di solito viene mandato in vacanza su Aldebaran per toglierlo di mezzo o il fumetto finirebbe subito.
Giusto per rimanere sui personaggi, due parole su Silver Surfer: nel limitato minutaggio che gli è dedicato non è stato possibile esplorare mimamente la grande profondità di quello che è forse il mio personaggio preferito della Marvel, nella versione di Norrin Radd, almeno. Sarebbe stato possibile fare di meglio? Forse non con il minutaggio a disposizione, fatto sta che il personaggio di Silver Surfer ne esce banalizzato, finendo per convertirsi di colpo, troppo in fretta. Dite quello che volete, ma la versione interpretata da Doug Jones nel 2007 aveva un arco narrativo ben migliore.
Non ho mai letto un fumetto in cui comparisse Shalla-Bal come Silver Surfer, anzi, ho scoperto che anche lei ha ricoperto questo ruolo solo da qualche articolo letto in giro poco prima di vedere il film. Quindi, chi protesta perché Silver Surfer in questo film è una donna si sente rispondere che il personaggio nei fumetti esiste, ma mi sembra che abbiano ragione tutti e due: è vero che esiste, ma è anche vero che è stata utilizzata lei invece dell'originale solo per fare un dispetto ai M.A.G.A.. E quindi hanno fatto bene.

I Fantastici Quattro - Gli inizi recensione

Un ultimo appunto riguardante lo spazio.
Forse guardo troppi video divulgativi sullo spazio e sulla scienza dei viaggi spaziali. Per questo per tutte le parti ambientate nello spazio di questo film non ho fatto altro che digrignare i denti e darmi grandi manate in faccia. Non c'è niente in quel viaggio che abbia un senso, e dire che per un attimo ci ho sperato, quando ho visto che per andare più veloce della luce si chiudevano in quella specie di bolla.
Ma è un problema solo mio, ed è anche strano che abbia provato questo fastidio, dato che gran parte della fantascienza che ho letto e visto non ha mai avuto particolare interesse per il realismo e a me non ha mai dato problemi. Si vede che quel giorno mi ero svegliato così, magari perché avevo appena finito di leggere Project Hail Mary, che è attentissimo al lato scientifico.
Questo era giusto pour parler, non è davvero un difetto del film, solo la mia esperienza. Ci vuole un po' di sospensione dell'incredulità, no? Diverso, però, è quando Susan Storm riesce a calmare una folla inferocita con un discorsetto che definire banale è fargli un complimento. Lì l'incredulità non bisogna solo sospenderla, bisogna tagliarle la gola e nascondere il cadavere.

I Fantastici Quattro - Gli inizi recensione
Oppure potremmo farla a fette e servirla in tavola.

Nel complesso, il film mi è piaciuto, pur con i suoi difetti. Diciamo grazie anche alla mancanza delle battutine continue. Viene comunque naturale il confronto con Superman, che ho visto giusto un paio di settimane prima al cinema, e che mi è piaciuto di più, nonostante avesse una CGI peggiore. Sicuramente è tra i migliori film del MCU dell'era post-Endgame (anche se continuo a preferire Dottor Strange nel multiverso della follia) almeno di quelli che ho visto.

E comunque potevate anche evitare di mettermi una scena di un parto così al brucio, il cinema era pieno di bambini che facevano domande scomode, compreso il mio!

Il Moro

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