giovedì 30 maggio 2019

Laggiù nel profondo, di Joe Lansdale. Recensione.

Laggiù nel profondo Lansdale Crovi MuttiSalve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Laggiù nel profondo è un racconto lungo di Joe Lansdale, pubblicato in Italia da Alta Fedeltà in un'edizione speciale che associa al racconto un fumetto di Luca Crovi e Andrea Mutti tratto dal racconto stesso.

La trama di Laggiù nel profondo: il mondo è stretto nella morsa di una nuova era glaciale, alla quale si aggiungono misteriose e malevoli ombre viventi che minacciano gli abitanti superstiti. Ma c'è un trio di supereroi che ricorda molto i Fantastici 4, composto da John il Cervello, dalla sua donna Stretch in grado di allungarsi e dal di lei fratello Buck, uno bruto di aspetto scimmiesco dotato di superforza. John il Cervello ha individuato l'origine delle anomalie nell'Inferno stesso e, dopo aver evocato Virgilio come guida, scende giù nel profondo con i suoi compagni a bordo di una Chevy speciale del '57, modificata in modi che farebbero morire d'invidia anche Batman, deciso a trovare l'origine dell'anomalia e prenderla a cazzotti.


Il racconto è "puro Lansdale". Ironico, splatter, folle, dissacrante. E come c'era da aspettarsi anche i meno "umani" tra i demoni sono tutt'altro che immuni alle debolezze e ai difetti umani.
Appare però tirato giù un po' alla buona, senza stare a pensarci troppo. Decisamente troppo breve per la storia che vuole raccontare, i personaggi ben abbozzati all'inizio diventano poi semplici stereotipi, i dialoghi sono scarni e banalotti quando ci sono, e a parte qualche trovata divertente qua e là (come Caronte che accetta la visione di un paio di tette come pagamento per il passaggio sulla sua barca) il tutto è privo di quella vena di genialità che contraddistingue buona parte della produzione dello scrittore texano.

Insomma, Joe ha scritto cose mooolto migliori.

Laggiù nel profondo Lansdale Crovi Mutti

Il fumetto abbinato gode dei bei disegni di Andrea Mutti, qui più "Mignola" che mai. La storia è la stessa presentata nel racconto. A dialoghi e le didascalie riprodotti alla lettera si contrappongono parti mancanti del tutto, per rientrare nella quantità di pagine a disposizione. Queste mancanze però si notano, e rendono il fumetto difficilmente fruibile senza il racconto abbinato (d'altronde non credo che sia mai stato pubblicato da solo).
Forse sarebbe stato meglio fare delle illustrazioni da abbinare al racconto piuttosto che un fumetto che sembra monco e frettoloso.

Risultato finale: niente di memorabile, nonostante l'originalità della proposta.

Il Moro

3 commenti:

  1. Non potrei essere più d’accordo, ho questo fumetto nella mia collezione ma penso che sia uno dei più scarsi tra quelli scritti da Champion Joe, almeno, mi ha sempre fatto pensare che se fosse stato un romanzo, sarebbe stato molto più divertente, una cosa di puro pulp un po’ come i due romanzi su Ned la Foca per capirci. Ci sono momenti divertenti (tipo il “pegno” da pagare al tragettatore) e momenti alla Lansdale niente male (il ragazzo è in fissa con le grosse auto nere), però non è certo una storia da consigliare a tutti, ecco. Cheers!

    RispondiElimina
  2. Peccato forse un'occasione persa per fare un'opera di spessore sotto tutti gli aspetti.

    RispondiElimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...
;