martedì 19 gennaio 2021

Colosseum. Arena di sangue, di Simone Sarasso

 

Colosseum. Arena di sangue, di Simone Sarasso recensione
Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

E' un po' che non metto mano alla saga di racconti ucronico-fantascientifici Ucrònia che io e l'amico MaXalla stiamo pubblicando su Amazon. La vita ci mette lo zampino, ho fatto altro, per fortuna ho anche scritto altro (poca roba, ma c'è), e quello che dovrebbe essere il mio progetto principale è lì fermo allo stop.
Ultimamente ho deciso di riprendere in mano le redini del carretto, e per entrare nello spirito giusto ho recuperato un po' di documentazione. All'epoca per documentarmi mi ero informato in rete, con saggi ed enciclopedie, ultimamente invece, visto che per il mio attuale lavoro sto in macchina più di un'ora al giorno, ho deciso rientrare nel mood ascoltando un po' podcast storici sull'antica Roma, su Gengis Khan, sui vichinghi e in generale sugli argomenti trattati in Ucrònia. Si trova roba piuttosto interessante, in particolare consiglio il canale YouTube di Roberto Trizio per avere un sacco di informazioni sulla vita nell'antica Roma.

Una cosa che non avevo ancora fatto era leggere romanzi storici ambientati nei miei periodi di riferimento, un po' per una mia certa ritrosia per il romanzo storico in generale, un po' perché la nostra saga è più fantascientifica che storica. Complice però il mio nuovo amore per i podcast storici (li avete già ascoltati tutti quelli di Alessandro Barbero, vero?), il servizio di Audible e la mia ora e passa di macchina giornaliera, ecco che anche il romanzo storico è entrato nel mio radar.



Colosseum. Arena di sangue, di Simone Sarasso recensione
Ok, la copertina non è un granché.

Il mio primo audiolibro storico è, quindi, Colosseum. Arena di sangue di Simone Sarasso, scrittore con diversi romanzi storici all'attivo.

Il periodo storico scelto da Sarasso è quello del primo secolo dopo cristo, all'epoca dell'eruzione del Vesuvio che distrusse Pompei (79 d.C.) e dei primi spettacoli del Colosseo (inaugurato nell'80 d.C.). La storia che racconta è quella di un britanno che si ritrova schiavo di Roma e poi, attraverso varie vicissitudini (tra cui l'assistere all'eruzione del Vesuvio un po' troppo da vicino) diventa un campione dell'arena.

Lo stile con cui la storia è narrata è particolare e degno di nota, anche perché è esattamente quello che vorrei da una storia di gladiatori: il tono usato dal narratore è epico, pomposo, pieno di perifrasi e teso ad esaltare e glorificare ogni momento, anche alcuni momenti che in teoria non dovrebbero essere così esaltanti. Il narratore è onnisciente e del tutto esterno alla vicenda, a volte cita anche fatti successivi alla vicenda stessa, ed è una particolarità che si nota molto in questo periodo in cui la moda sembra essere un narratore il più possibile trasparente, interno, che quando non è in prima persona è come se lo fosse. Una scelta azzeccata e vincente, uno stile reso perfettamente e anzi addirittura ulteriormente esaltato dal lettore, Lorenzo Loreti, che sembra esaltarsi a leggere quanto noi ad ascoltare.


Colosseum. Arena di sangue, di Simone Sarasso recensione
Questa è già meglio.

L'unico problema con questo stile, che problema in realtà non è, è che a volte, complice anche la gran quantità di cose che succedono, ascoltarlo per tanto tempo di fila diventa stressante. Tra un capitolo e l'altro si sente il bisogno di mollare un attimo per assorbire bene quello che si è appena letto. Con un libro normale non ci si farebbe probabilmente caso, ma con un audiolibro interrompere la lettura mentre guidi è un po' fastidioso, perché alla radio non danno mai niente di interessante in alternativa!

Di ottimo livello anche la ricostruzione storica, almeno per quello che ne so io (ed essendomi documentato per altri motivi ne so qualcosa, ma non sono di sicuro uno storico). Roma e le altre ambientazioni sono vive e pulsanti, e ho ritrovato molti personaggi, eventi e situazioni di cui ho letto o sentito parlare in podcast o documentari.

Colosseum. Arena di sangue, di Simone Sarasso recensione
Ma la migliore probabilmente è quella dell'edizione spagnola.

Il protagonista, Vero, e il suo amico Prisco sono esistiti realmente, e il loro combattimento nell'arena è stato raccontato dal poeta Marziale. A meno che Sarasso non abbia fatto studi a cui io non sono riuscito a risalire, la storia di Vero è qui ispirata a quella reale, che viene raccontata anche nel docu-film Il Colosseo - L'arena della morte del 2003, ma non la rispetta fedelmente. Ad esempio, pare che Vero non fosse originario della Britannia né Prisco della Gallia, ma provenissero entrambi dalla Mesia, una regione che comprendeva le attuali Serbia e Bulgaria.

Io non sapevo che fosse una storia vera, e non ero neanche a metà libro quando purtroppo sono capitato per caso proprio in un articolo su Vero e Prisco mentre cercavo documentazione sul Colosseo per rivedere il mio racconto Gladiator Kibernetes... e così ho scoperto come finiva! Maledetti spoiler di cose successe duemila anni fa! Aah, che fastidio... 

Parlando di storia vera, dopo aver ascoltato per tutto il libro l'ìmperatore Tito che glorifica la sua creatura (l'anfiteatro Flavio, altrimenti detto Colosseo), mi ha fatto un po' specie scoprire (al di fuori del romanzo) che morì il giorno dopo (o alcuni giorni dopo, non è certo) la chiusura dei cento giorni di giochi inaugurali...

Il tono pomposo ed enfatico può non piacere a tutti, e ai più fanatici delle sacre regole della scrittura, dallo "show don't tell" alla narrazione "interna", salteranno le coronarie con questo narratore onnisciente che si permette frequenti digressioni e addirittura anticipazioni del futuro, ma a me questo libro è piaciuto molto, mi sono sentito trasportato nell'epica dell'antica Roma, una Roma forse non troppo realistica, esaltata, in egual misura epica e tragica, dove non paiono esistere le mezze misure, ma era quello che volevo e l'ho adorato.
Ho visto che ci sono altri libri di Sarasso nella biblioteca di Audible, sull'antica Roma e sulla storia di Ercole, e sono già in coda di lettura.

Il Moro

2 commenti:

  1. Da storico ascoltatore di audiodocumentari storici (capito il gioco? :-P ) plaudo alla tua iniziativa. Sia quand'ero pendolare su treno che ora che lo sono in auto un audiodocumentario è il miglior amico dei lunghi spostamenti. E ovviamente Barbero è mio compagno di viaggio da almeno il 2004 (circa), quando il sito di Radio2 faceva scaricare in mp3 tutte le puntate della mitica trasmissione "Alle 8 della sera", dove ho conosciuto i miei Maestri preferiti (Barbero, Farinelli, Cardini, Cantarella ecc.)
    Anch'io ho riscontrato un problema simile con l'audiolibro, in quanto rende difficile quel momento di pausa che si vorrebbe durante la lettura, reso tecnicamente scomodo dal supporto. Però mi hai intrigato con questo romanzo, che conoscono di nome da tempo ma non avevo mai avvicinato.
    Per anni e anni mio padre è stato un violento lettore di romanzi storici sull'Antica Roma, ne ha ancora una parete piena sebbene molti di più ne abbia letti in digitale. Con la Newton Compton che ne sforna in media uno a settimana ci andava a nozze: credo che Simon Scarrow sia arrivato quasi al 20° romanzo delle avventure di Catone e Macrone, e mio padre se li divora sin dal primo! :-P
    Questo ha fatto sì che di rimbalzo io abbia conosciuto un mare di narrativa storica di quel periodo, sebbene poi in soldoni non ne abbia letto quasi mai.

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    1. Quale arguto gioco di parole! Anch'io ho già ascoltato buona parte dei podcast di "alle 8 della sera", adesso si possono scaricare su raiplayradio. Io molta roba l'ho presa dal sito podcasthall, ma i siti di podcast sono una quantità, comincio a non avere abbastanza tempo per ascoltare tutti quelli che mi interessano!
      Adesso ho ancora due romanzi storici (cartacei) sull'antica Roma a casa, di cui uno di nuovo sui gladiatori, ma di un autore americano. Sarà interessante vedere come tratta l'argomento rispetto a un autore italiano.

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