Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
Redline è un film d'animazione giapponese del 2009, diretto da Takeshi Koike, che in seguito ha diretto tre film di Lupin III.
La storia gira intorno a una gara di automobili interplanetaria, nella quale è permesso praticamente di tutto tranne usare motori antigravitazionali.
Queste corse folli ed esagerate, nelle quali gareggiano piloti coloriti come le loro bizzarre automobili, hanno un successo di pubblico incredibile su tutti i pianeti della galassia, ed è proprio il voto del pubblico a decidere quale sarà il prossimo pianeta sul quale la gara si dovrà svolgere.
Abbiamo una scena di corsa assolutamente spettacolare in apertura del film, lunga e coreografata in maniera sincopata, con un montaggio così veloce e frenetico da fare sogghignare dal piacere,
Lo stile del disegno è quello proprio di opere come Lupin III o Cowboy Bebop: alieni a parte, ci sono umani allampanati altissimi e magrissimi, donne umane altissime e magrissime ma con tette enormi, insomma avete capito il tipo. Fisionomie che, come anche i mezzi, vengono deformate, stiracchiate, allungate, strizzate dalla velocità e da una regia frenetica che si lascia andare ad inquadrature ardite, come tipico di molti film d'animazione giapponesi imperniati sull'azione, ma spinte qui all'estremo.
Il pubblico della gara decreta il pianeta che sarà lo scenario dell'ultima corsa della stagione, valida per l'assegnazione del titolo di campione totale tombale: Roboworld, il pianeta delle armi, un luogo che è in pratica un enorme centro produttivo di armi di qualunque genere. Visto che molte di queste armi sono segrete, i governanti di Roboworld hanno piena intenzione di impedire che la gara si svolga sul loro mondo. Agli organizzatori della Redline però non gliene frega niente, loro vanno dove il pubblico li manda e basta con la loro immensa astronave madre in barba a qualsiasi divieto, quindi i governanti di Roboworld si impegnano a fermare la gara con ogni mezzo, il che significa ovviamente adoperare tutte le infinite, potentissime armi a loro disposizione.
Abbiamo quindi una parte centrale decisamente più lenta, nella quale si delinea una trama risibile, fatta di gare truccate e di piloti avversari che si innamorano, di cui francamente non frega niente a nessuno.
Poi inizia la gara su Roboworld, e con essa, come ci si poteva aspettare, il delirio.
Tutto quanto c'era di folle nella prima parte del film viene qui ulteriormente esasperato, pure troppo. Tornano le anatomie distorte e i mezzi (non è che somiglino molto a delle auto, a parte quella del protagonista) che ignorano qualsiasi legge della fisica e del buon senso, cui si aggiungono i continui attacchi dell'esercito di Roboworld, che aggiungono sullo schermo secchiate di pallottole, navicelle, scooter da guerra, e chi più ne ha più ne metta.
In questa seconda scena, lunghissima, il casino è tale da generare quello che mi piace chiamare "effetto Transformers": c'è talmente tanta roba su schermo che non ci si capisce più nulla.
Ecco cos'è dunque Redline: due lunghissime e spettacolari scene d'azione tenute insieme da un intermezzo pallosetto, scene delle quali la prima è veramente splendida, la seconda un po' troppo incasinata.
Visto il coinvolgimento di automobili che si schiantano ed esplodono viene subito in mente un paragone con film come Fast and Furious, 6 Underground, Mad Max Fury Road, ma sarebbe un paragone ingiusto. Questo è un cartone animato, quindi senza nessuna pretesa di realismo, nemmeno quello all'acqua di rose di un film d'azione. Qui tutto è folle ed esageratissimo, lisergico se volete, in un tentativo riuscito di spingere all'estremo i cartoni animati di gare automobilistiche del passato, come Speed Racer, già portato al cinema dagli allora fratelli Wachowski, o Supercar Gattiger (del quale ogni tanto canticchio ancora la sigla).
Un film da vedere per un'ora e mezza di spensierato divertimento, senza nulla di più né di meno.
Il Moro
Sedetevi con noi e facciamo quattro chiacchiere. No, la birra non ve la paghiamo.
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martedì 28 aprile 2020
Redline, un film tamarrissimo.
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Se è come Speed Racer no grazie, almeno questo pure se tamarro è a cartoni, e non c'è problema insormontabile..
RispondiEliminaSpeed Racer riusciva a essere abbastanza noioso. Questo lo è nella parte centrale, ma la terza e soprattutto la prima parte meritano abbastanza.
EliminaC'è proprio un altro anime che ha quei colori, quello stile, ma ora non mi sovviene!
RispondiEliminaQuesto non lo conoscevo :o
Moz-
Quando te lo ricordi dimmelo!
EliminaA me è piaciuto moltissimo, assurdo e no sense al punto giusto. A livello di animazioni è un vero spettacolo per gli occhi.
RispondiElimina