La storia futura è il nome dato dall'editore di Astounding John W. Campbell al ciclo di racconti e romanzi ambientati in questo universo narrativo scritti da Robert A. Heinlein.
La raccolta in mio possesso è la versione italiana di The Past Through Tomorrow, del 1967. Contiene i seguenti racconti, scritti da Heinlein tra il 1939 e il 1950:
La linea della vita
Le strade devono correre
A volte esplodono
L'uomo che vendette la Luna
Dalila e il costruttore spaziale
Autista spaziale
Requiem
La lunga guardia
Signori, seduti
I neri pozzi della Lunna
E' bello tornare a casa!
Portiamo anche a spasso i cani!
Luce musicale
Mal di spazio
Le verdi colline dellla Terra
Logica dell'Impero
Minaccia dalla Terra
Se continua così
Confino
Disadattato
I figli di Matusalemme
Manca qualcuno dei racconti indicati da Heinlein stesso come facenti parte del ciclo, soprattutto mancano i romanzi più lunghi come Lazarus Long, l'immortale.
Si inizia con avventure ambientate in un mondo in cui sta cambiando il concetto di trasporti, con città collegate da lunghi tappeti mobili, per poi proseguire con l'atterraggio sulla luna (scritto vent'anni prima del vero, primo allunaggio), la creazione di voli di linea Terra-Luna, le prime colonie spaziali comprese le prime colonie su Marte e Venere, e così via.
Robert A. Heinlein fu un ufficiale di marina (dovette abbandonare la carriera per motivi di salute), seguì corsi di matematica e fisica all'università senza portarli a termine, tentò la carriera politica, fu agente immobiliare, minatore, e iniziò a scrivere racconti di fantascienza.
Durante la seconda guerra mondiale lavorò come ingegnere aeronautico nei laboratori della Naval Aircraft Factory insieme a Isaac Asimov e Lyon Sprague de Camp, fu allora che venne scattata la famosa fotografia:
Nei suoi racconti si vede tutta la sua preparazione tecnica. Ogni nuova tecnologia che viene descritta (tranne forse le strade mobili) segue criteri rigorosi, viene descritta nel dettaglio e risulta plausibile. Soprattutto descrive spesso il procedimento attraverso il quale si è arrivati a questa tecnologia e tutto ciò che gli sta intorno, le storie dei pionieri dell'esplorazione e le vicende politiche ed economiche che hanno portato a sviluppare o ad affossare un progetto.
La timeline della "storia futura". |
Questa serietà nell'affrontare l'argomento porta i primi racconti a essere un po' pesanti, per quanto siano interessanti. I racconti più avanzati, invece, vertono più sull'avventura, sull'azione, andando addirittura a sconfinare nella spy story, risultando più leggeri e divertenti.
Anche negli ultimi racconti, comunque, non viene mai perso di vista il realismo, punto molto importante per Heinlein. Tutto è perfettamente credibile e inquadrato in una ferrea logica tecnologica e sociologica.
Forse non tutti i racconti sono ugualmente appassionanti, qualcuno non lo è affatto, ma l'insieme è comunque da considerare un eccezionale esempio di coerenza narrativa (si dirà così?), e uno dei mondi futuri più approfonditi e "credibili" che siano mai stati creati.
Fa parte del ciclo anche Universo del 1963, in realtà raccolta dei due racconti Universo e Buon senso, che narrano la storia della nave generazionale Vanguard.
La Vanguard è in viaggio nello spazio verso Centauri da talmente tanto tempo che nessuno a bordo si ricorda di essere su una nave. Secondo la concezione degli inconsapevoli viaggiatori, la nave è tutto l'universo, e si è formata una società in base a questo principio. La scoperta della verità porterà alcuni di loro a voler proseguire il viaggio...
Lo spunto è interessante, così come è interessante la società che si è creata sulla nave. Purtroppo questo romanzo breve soffre dello stesso problema di cui soffre un po' tutta la produzione Heinleniana (almeno, quel poco che ho letto io): la mancanza pressoché totale di colpi di scena, o comunque di un qualsiasi cosa che ti faccia lasciare un istante a bocca aperta, o ti faccia appassionare ai personaggi.
Tra tutti quelli che ho letto, credo che il migliore sia quello con protagonista Lazarus Long, proprio per la presenza di un personaggio così "forte".
Insomma, a me l'insieme è piaciuto, anche se non figurerà tra i miei libri preferiti. Si tratta comunque di una di quelle saghe "storiche" consigliate a tutti gli amanti di una fantascienza umana e realistica.
Il Moro
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