martedì 15 settembre 2015

Shin Megami Tensei: Devil Survivor, recensione (Nintendo DS)

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Forse ricorderete che in questo articolo ho parlato (bene) del gioco di ruolo giapponese per Nintendo DS The world ends with you, lodando l'ambientazione e molte scelte di design oltre che la profondità dei temi trattati.
Ora però gioco al più vecchio Shin Megami Tensei: Devil survivor, sempre per Nintendo DS, e noto le numerose somiglianze tra i due.

Innanzitutto l'ambientazione urbana (Tokio) ai giorni nostri; l'utilizzo di uno apparato elettronico (un Nintendo DS in Devil Survivor, un cellulare in The World ecc.) come strumento da utilizzare costantemente e sul quale ricevere mail dai misteriosi personaggi che decidono tutto da dietro le quinte; il protagonista che vede cose sospese sulla testa delle persone che gli altri non vedono; il conto alla rovescia prima della morte (che qui è una di quelle cose sospese, mentre in The World... era tatuato su una mano); e addirittura il personaggio principale in entrambi i casi porta sempre delle grosse cuffie per ascoltare la musica.
Dal che si può dedurre che The world ends with you è, quantomeno, fortemente debitore nei confronti di Devil Survivor.




La trama fortunatamente è diversa (il semplice "dei ragazzi apparentemente senza niente di speciale vengono coinvolti in qualcosa di misterioso e soprannaturale il cui vero significato verrà svelato poco a poco" lo considero troppo comune per contarlo come un'altra somiglianza tra i due titoli). Questi tre ragazzi ricevono da un loro amico con fama da hacker e aspetto da cattivo degli anime tre Nintendo DS modificate, che una volta accese evocano dei demoni. I nostri combattono e vincono i demoni grazie a poteri che non sapevano di avere, e i demoni diventano loro servitori. Si trovano così ad affrontare un'invasione di demoni in tutta la città, mentre sui loro apparecchi continuano ad arrivare mail che prevedono futuri disastri.



I combattimenti si svolgono in maniera molto particolare. Il protagonista e i suoi compagni si muovono su una griglia su cui si spostano anche i nemici, e non combattono in team ma uno per volta, ciascuno coadiuvato da due demoni, in scontri tre contro tre con altri demoni, Spiegarlo meglio porterebbe via mezzo post.
E' possibile ingaggiare altri demoni tramite un'asta e perfino crearne di nuovi facendone fondere due di quelli che abbiamo in possesso.
Il problema è che i combattimenti sono sempre molto lunghi, ognuno può arrivare a portare via anche venti minuti, e come se non bastasse non sono per niente facili e capita spesso e volentieri di combattere per un quarto d'ora per poi perdere. Capiterà anche di dover livellare un po' prima di essere in grado di affrontare un combattimento contro qualche boss. E ognuno degli scontri che dovrete fare per livellare porterà via altri quarti d'ora. Questi casi non sono tanti, per fortuna, ma sono comunque mooolto frustranti.
Sì, se amate i giochi strategici non ci troverete niente si strano, probabilmente. Ma a me non sono mai piaciuti, e inoltre in questo gioco non ho trovato una componente strategica così profonda, i combattimenti sono proprio solo lunghi.




Un fatto da apprezzare è che si può completare il gioco, non proprio al 100% ma comunque senza perdersi troppo, senza bisogno di consultare una guida. Certo, qualcosa rischiate di perderlo, ma almeno non dovrete stare sempre lì a sfogliare.
A me è successo che l'ultimo giorno (il tutto si svolge in sette giorni), quando mi ha presentato le opzioni che mi avrebbero portato a uno dei sei finali diversi, invece di averne sei a disposizione ne avevo solo quattro, evidentemente avevo tralasciato qualcosa prima. Però ci si può convivere...
A proposito dei finali, il gioco purtroppo ci dà solo due slot di salvataggio: il salvataggio normale, tra un combattimento e l'altro, e la sospensione, in pratica un salvataggio a metà di un combattimento. Se volete vedere i diversi finali e non volete rigiocare da capo, dovete usare il salvataggio normale prima della scelta del percorso finale, e da lì in avanti salvare solo più durante i combattimenti. Un po' scomodo, ma io non sono mai stato un fan dei New Game+ quindi mi sono arrangiato così.

Da segnalare che il gioco non sfrutta per niente il pennino e solo in minima parte lo schermo superiore.

Come avrete già capito, avendo giocato a entrambi i titoli sono praticamente obbligato a confrontare Devil Survivor con The world ends with you. La mia valutazione di The world esticazzi è leggermente ridimensionata ora che mi sono reso conto della sua poca originalità, eppure se dovete scegliere tra uno dei due io vi consiglierei comunque The world ecc.
The world ha uno stile più fresco e moderno, una grafica migliore, musiche migliori, personaggi più interessanti, tematiche più profonde (ma di contro una trama più semplice e lineare, mentre in Shin Megami Tensei diventa anche abbastanza complessa parlandoci di angeli e demoni, prendere il posto di Dio e roba del genere), design di personaggi e nemici più originale e accattivante (ma sono in numero inferiore), e un sistema di combattimento più divertente sebbene meno tattico e più difficile da padroneggiare (diciamo pure che solo i più malati riusciranno a utilizzarlo a fondo). Per quanto riguarda quest'ultimo punto, ovviamente, dipende se preferite gli scontri a turni o in tempo reale.



I titoli della serie Megami Tensei sono uno sproposito, Wikipedia ne conta ben 46, pochissimi dei quali arrivati in occidente. Sono divisi in sotto-serie, questo Devil Survivor ha avuto uno seguito diretto in Devil Survivor 2 e una versione migliorata per Nintendo 3DS col nome Shin Megami Tensei: Devil Survivor Overclocked, che probabilmente ha bisogno di una scatola più grande per poterci scrivere tutto il titolo.

Il Moro



8 commenti:

  1. Sono totalmente digiuno di questi videogiochi, ma ti ho letto con gran piacere ;-)

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    1. Forse sei troppo giovane... ;-)
      Il Moro

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    2. Ehh, sei gentilissimo ma la mia Classe 1974 mi impedisce di definirmi "giovane". Il mio primo videogioco era il famoso tennis, con la stecchette bianche ai due lati: queste "diavolerie moderne" sono troppo per me :-D
      Scherzi a parte, metto più impegno in giochi di "ammazza ammazza" (sono un fan di GTA della prima ora, anzi del primo minuto) e seguo molto volentieri i vari Rainbow Six, così come negli anni Novanta ho fuso le tastiere con Wolfenstein3D e i vari Doom: qualsiasi cosa sia più impegnativa del premere un grilletto, mi fa subito sbuffare e perdere la pazienza :-D

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    3. Ce lo avevo anch'io Pong... ma si è rotto dopo averlo usato quattro volte! Maledettoo! XD

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  2. La scorsa segnalazione ne è davvero valsa la pena.
    Darò una change anche a questo.. Oh comunque non immaginavo tutti questi titoli!

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    1. Ne hanno fatti un casino, ma forse il fatto di essere per lo più ambientati nel giappone moderno ne ha limitato l'esportazione, rispetto a un più vendibile fantasy/fantascienza generico...
      Il Moro

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  3. Lo conosco, lo conosco....pomeriggi passati a giocarci invece di fare cose più produttive per la Società!

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