martedì 15 luglio 2014

Parole, di Roberto Bommarito - recensione

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

In realtà avrei ancora uno o due post su Ercole in programmazione, ma non ho ancora finito di scriverli. Nell'attesa, beccatevi questa recensione, richiestami dall'autore.
Questo non vuol dire che dirò che è bello anche se non è vero: se non mi fosse piaciuto mi sarei limitato a non parlarne.


Una recensione breve questa, d'altronde per un racconto non è che si possa scrivere un romanzo, no? :-)

Parole ha vinto l'undicesima edizione del concorso Minuti contati indetto da Nero Cafè, in una versione lunga giusto una pagina. Potete leggerlo qui. Quella che andiamo a recensire è però la versione in vendita su Amazon a 1 euro e 2 centesimi, lunghezza sul mio tablet una trentina di pagine, che approfondisce e amplia non solo l'ambientazione, ma anche e soprattutto il personaggio principale.

Parole è un racconto con una base assolutamente weird, che però grazie all'uso della prima persona ci trasporta nella mente del protagonista, che i cui pensieri e sentimenti sono assolutamente plausibili.
Sentimenti forti, da parte di un uomo che ha perso ciò a cui teneva di più, ritrovandosi per di più catapultato in un mondo impazzito. Un mondo dove le parole possono ferire o uccidere, letteralmente.
Alcune parole pesano più di altre, e quando la parola "MAI" precipita sull'auto del protagonista uccidendo la sua fidanzata, con la quale stava litigando, inizia per lui un'odissea nel rimorso e nella ricerca delle giuste "parole" per guarire il suo animo ferito.

Il racconto ha la giusta lunghezza e tempi ben calibrati, l'autore dimostra di essere un buon paroliere e inoltre il file è impreziosito dai surreali disegni di Gino Carosini.
Insomma, Bommarito e Carosini hanno fatto davvero un bel lavoro, e lo rivendono per poco più di un euro.
Consigliato.

Il Moro




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