Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!
Altro giro altro regalo, altro post riemerso dai meandri del blog, fantasmi aleggianti tra le bozze da tempo immemorabile, in questo caso il morto vivente è freddo dal 2014, riesumato per l'occasione apposta per voi! Godetevelo!
Il canyon delle ombre
(titolo originale Coldheart Canyon)
è un romanzo horror del 2001 di Clive Barker.
Todd Pickett era un
divo di Hollywood, uno di quelli strafamosi e strapagati ma che
devono la maggior parte del loro successo al loro aspetto fisico. Gli
ultimi film però non sono andati così bene, complice l'età che
avanza, e quindi Todd decide di sottoporsi a un piccolo intervento
estetico per guadagnare qualche anno. Sorgono delle complicazioni,
l'intervento va male e il magnifico aspetto di Todd è rovinato.
Per lui è
ovviamente la peggiore delle disgrazie, ma per fortuna è temporaneo:
non appena sarà guarito potrà sottoporsi a un nuovo intervento che
gli restituirà l'aspetto originale. Si rifugia quindi a Coldheart
Canyon, nascosto tra le colline di Los Angeles, nella magnifica villa
di una star del cinema muto scomparsa ormai da molti anni: Katya
Lupi.
Quello che non sa è
che nei sotterranei della villa è nascosta una magnifica stanza,
interamente ricoperta di piastrelle riccamente decorate. Stanza che,
a quanto sembra, è anche un punto di accesso per un angolo di
inferno.
Nel frattempo Tammy
Lauper, presidentessa del fan club di Todd, preoccupata per la
scomparsa del suo idolo si reca a Los Angeles per scoprire che fine
abbia fatto. Dovrà scontrarsi non solo con le insidie di un canyon
infestato dai fantasmi delle antiche star del cinema, dedite a
piaceri lussuriosi e a bizzarri accoppiamenti, ma anche e soprattutto
contro l'ipocrisia e le invidie di Hollywood...
Mi
dispiace dirlo dell'autore che, con Apocalypse,
ha scritto uno dei miei libri preferiti, ma questa volta, Clive, hai
toppato.
Questo libro è
pregno di una critica feroce contro lo star system hollywoodiano, del
quale l'autore mette in evidenza tutti i difetti. Dal culto della
bellezza e del lusso alle invidie tra i divi e al senso di
superiorità verso coloro che non fanno parte di quel mondo, visti
solo come pezzenti adoranti o semplici risorse da sfruttare. A parte
questo, però, c'è poco.
La trama scorre via
liscia, senza praticamente nessuna sorpresa nè momenti
particolarmente alti o appassionanti. Ottimi i personaggi, ma capita
che siano eccessivamente approfonditi. Ad esempio tutta la parte
sulla morte del cane di Todd, che durerà un trenta-quaranta pagine,
per quanto ben scritta e realistica è praticamente inutile e si
sarebbe potuta tagliare interamente senza cambiare una virgola del
resto del libro.
Ho trovato anche
alcuni problemi con la traduzione, che non è stata editata in modo
abbastanza accurato. Troppe virgole, qualche errore qua e là, che
poi bastava solo rileggerla ancora una volta.
Tirando le somme,
questo libro non mi è piaciuto. Non che faccia schifo, ma non si
tratta certamente di una lettura necessaria, a meno che non siate fan
sfegatati di Clive Barker. E comunque in quel caso rischiate di
rimanere ancora più delusi.
La qualità del libro non gli ha comunque impedito di avere una quantità esagerata di ristampe e traduzioni, delle quali posso darvi solo un assaggio:
L'ultima è un'edizione a tiratura limitata firmata dall'autore, del costo di 300 dollari. Sì sì, sono subito lì.
Il Moro
Non sapevo Barker avesse preso di mira anche lo Star System, saranno mica ricordi personali di quanto si è scontrato con il cinema, il quale ha proseguito lasciandolo in mezzo alla strada esangue senza manco lasciargli un biglietto? :-D
RispondiEliminaVisto che il libro è del 2001 c'era già passato, quindi è probabile. 😁
EliminaLetto a suo tempo nel mio delirio Barker che mi portò a recuperare tutta la sua bibliografia pubblicata fino a quel momento.
RispondiEliminaInsieme a Sacrament, Galilee e Gioco Dannato è tra quelli che mi è piaciuto meno.
Io non ho letto tutto Barker, ma tra quelli che ho letto è sicuramente il peggiore.
EliminaÈ un peccato quando il messaggio di fondo è talmente forte da mettere in secondo piano la storia di un libro. Qui mi fai pensare che la storia sia quasi una scusa per criticare lo star system, e se è così non sorprende che il libro non sia granché!
RispondiEliminaSi può dire che nel 2001 Barker abbia anticipato una moda imperante al giorno d'oggi! 😁
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