giovedì 23 maggio 2013

La leggenda del cacciatore di vampiri

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Come forse qualcuno ricorderà, in passato ho già parlato del libro da cui è stato tratto questo film, che tra l'altro mi era pure piaciuto.
Certo, lo sapevo che il film non poteva essere la stessa cosa. Il libro è in forma di diario romanzato, e prende in esame tutta la vita (fittizia) di Abraham Lincoln, qui rivisitato in veste di cacciatore di vampiri. Ovvio che il film non avrebbe potuto riprendere tutti i vari episodi narrati nel romanzo, e avrebe preferito una storia unica, con un inizio e una fine. Il risultato... Meh. Bah. Pof. Prrot. Ops. Scusate.

La trama è estremamente semplificata, pure troppo: si passa direttamente dalla morte della madre all'età adulta di Lincoln, saltando più o meno metà libro nei primi cinque minuti. Si prosegue con Lincoln che affronta l'assassino della madre, prendendole, e viene avvicinato dal suo nuovo mentore, che gli insegnerà la pericolosissima tecnica della majorette assassina, che gli permetterà di fare fuori qualsiasi vampiro come se niente fosse.



No, sul serio, a cosa cavolo serve far roteare l'ascia in quel modo? Fa caldo e bisogna farsi aria? I vampiri rimangono ipnotizzati dalla rotazione? Così acchiappa pure le mosche? Mah.

Caldo? Niente paura, tra i vari meriti di Abraham Lincoln
c'è anche l'invenzione del ventilatore!

Oltre a togliere molte parti del libro, ne vengono aggiunte di nuove. Ad esempio, non ricordo che nel libro il corteggiamento di Lincoln alla moglie avesse tanta importanza (ma magari mi ricordo male...) e sicuramente non c'era un "cattivo", quella di Lincoln era una generica guerra contro i vampiri. Qui, invece, viene aggiunto questo Adam, così da poter dare a Lincoln un "villain" e preparare il terreno per uno scontro finale (che nel libro non c'era).
Non voglio dire che sia una scelta sbagliata. Certo, voler inserire a tutti i costi uno "scontro finale" è una mossa tipica dei film da pop-corn, ma d'altro canto posso capire lo sceneggiatore che ha deciso di utilizzare per il film una trama con un inizio e una fine invece di mantenere la struttura episodica del diario. Da un certo punto di vista potrebbe anche essere una scelta accettabile, anche se non condivisibile da tutti.
Peccato che la realizzazione sia piuttosto sottotono.

Dai che se le sbatti forte prendi il volo!

Il problema sta proprio nella sceneggiatura, schizzata e frammentaria. Si ha davvero, in più punti, la sensazione di assistere a una specie di riassunto, una serie di "avanti veloce", con eventi che si susseguono troppo in fretta e personaggi che evolvono troppo velocemente. Per tutta la prima parte del film, inoltre, va completamente persa la caratteristica principale del libro, che è appunto la fusione tra la vera biografia di Abraham Lincoln e la storia inventata. Anche nella seconda parte, i reali motivi per cui Lincoln decide di entrare in politica e quelli che stanno dietro alla guerra di secessione vengono a malapena accennati, al punto che probabilmente se non avessi letto il libro avrei avuto qualche difficoltà a capirli.
E qusto nonostante lo sceneggiatore del film sia lo stesso Seth Grahame-Smith che ha scritto il libro.

Sì, lo taglia con un colpo solo. Nemmeno Zagor.

Continuiamo a parlare male, dicendo che il film risente anche di un budget non elevatissimo (oddio, 69 milioni di dollari, Hansel e Gretel cacciatori di streghe ne ha avuti una cinquantina...) vista la relativa povertà dei set e degli effetti speciali, e visti anche gli attori, oltre che sconosciuti anche abbastanza scarsi.
Tra i produttori, tra l'altro, campeggia anche il nome di Tim Burton.

Insomma, un film di serie B, che sarebbe esattamente quello che ci si aspetta da una cosa con un titolo come Abraham Lincoln Vampire Hunter. Peccato che il libro da cui è tratto, e che ha lo stesso titolo, sia invece una piacevole sorpresa.
Un film piuttosto inutile. Leggetevi il libro, piuttosto.

Tra l'altro, per dimostrare che c'è in giro gente che ha un mucchio di tempo da perdere, su youtube ho trovato questo:




Il Moro

4 commenti:

  1. Non ho letto il libro, ma immaginavo che ci fosse eventuali cambiamenti.
    Alla fine mi ha divertito (facendo sempre lo stesso discorso de L'Uomo con i pugni di ferro)

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  2. Cioé, Moro, 8Bit lincoln Vampire Hunter è il meglio del meglio e, dopo aver letto la tua recensione, credo sia la summa dello spirito del film.

    Il libro, invece, m'interessa e me lo procurerò, avendo tempo, nonostante dei personaggi della storia statunitense non ne vada pazzo.

    Saludos!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. anche a me non me ne frega granchè , ma il libro è un esperimento ben riuscito .

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