martedì 18 agosto 2015

Darwin (romanzi a fumetti Bonelli), recensione

Salve a tutti, è Il Moro che vi parla!

Darwin è uno dei volumi della collana Romanzi a fumetti Bonelli, ed è uscito a giugno 2012. Come da tradizione, Darwin è il nome del protagonista, oltre a richiamare la ben nota teoria della selezione naturale (il cui concetto viene qui semplificato in "la sopravvivenza del più forte").

Si tratta di una storia post-apocalittica, che cita diversi film del genere: dalla festa del prologo, così simile a Cloverfield, al protagonista che si sveglia nel mondo già devastato, come in 28 giorni dopo e The walking dead. Ma c'è spazio anche per L'ombra dello scorpione, The day after tomorrow, Interceptor e addirittura Old Boy.



Non si tratta di una "semplice" storia di sopravvivenza in un mondo devastato (in questo caso, da una pioggia di meteoriti che Bruce Willis non è riuscito a fermare) e di scontri con i soliti teppisti motorizzati. E' piuttosto la storia di una sorta di iniziazione, il viaggio di un novello Dante al seguito di un Virgilo armato di katana in un inferno che non si limita ad esistere intorno al nostro protagonista, ma che vuole qualcosa da lui.

recensioni fumetti

Cos'è successo a Darwin nel periodo del quale non ha memoria, tra la catastrofe e il suo "risveglio" in questo nuovo mondo? Perché tutte quelle che dovrebbero essere semplici bande di teppisti e razziatori lo conoscono e gli danno la caccia? Chi è  e cosa vuole da lui il suo misterioso mentore?
Non sarà facile dare una risposta a queste domande.

Il disegnatore Luigi Piccatto e l'autrice Paola Barbato sono una coppia già collaudata sulle pagine di Dylan Dog, e qualcosa delle atmosfere dell'indagatore dell'incubo traspare anche in Darwin, nel suo surreale viaggio alla ricerca dell'amata.

recensione


Tutto molto bello, parrebbe, no? Le premesse sembrano buone, vero? Ecco, è proprio per questo che la delusione, quando arriva, è ancora più grande.
La parte iniziale è effettivamente interessante, seppur debba davvero troppo alle opere che cita, ma sfocia in una parte finale, nella fattispecie le ultime 30/40 pagine, frettolosa, mal congegnata, con sviluppi ancora più stravisti e abusati del resto dell'albo.
E poi non finisce.
Non nel senso che ha un finale aperto. E' proprio tronco. E' una prima parte di cui non è mai stata fatta la seconda. E' come vedere un film solo fino alla fine del primo tempo. E' materiale avanzato da un progetto di miniserie che non è mai stata conclusa, recuperato in malo modo per tirar su qualche soldo. E' una merda. Dalla Bonelli non me lo sarei mai aspettato.
Ma si possono sprecare idee tutto sommato interessanti seppur derivative, e mesi di lavoro, per poi non portare a termine la storia?

Non compratelo, neanche usato. Ci sono già io che mi sono fatto fregare i soldi, direi che è sufficiente.

Il Moro

3 commenti:

  1. Grazie della segnalazione! Essendo io un anti-bonelliano da diversi anni, non stento a crederti sulla parola ^_^
    Già se semplificano "la sopravvivenza del più forte" vuol dire che non hanno mai letto nulla di Darwin, limitandosi alla fandonie che gli attribuiscono, quindi potevano evitare di sporcare ulteriormente un nome già sfibrato.
    Sono un grande citatore e adoro le opere che citano, ma la Bonelli storicamente non è mai stata capace di frenarsi: non cita, ricalca!

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